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Autore: animedoro    04/11/2016    0 recensioni
Continuo di "TI ASPETTERÒ NEKO"
Coppie: BokuAka, LevYaku, KuroKen, SuguKen e KuroOC
Da un anno e mezzo era nata quell'unione tanto bramata e il tempo scorre inesorabile a forzare questo legame, che adesso è giunto a condividere l'università.
Nuovo ambiente, nuove persone, nuovi sentimenti saranno presenti in questo nuovo e ignoto anno, l'amore riuscirà a sopravvivervi?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Kozune Kenma, Nuovo personaggio, Sorpresa, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno seguente, domenica, Kenma si svegliò con la sensazione di aver riposato bene e al suo risveglio notò di non essere nella proprio casa, ricordandosi di essere in quella di Suguru.
“Buongiorno” salutò quest’ultimo comparendo dalla cucina con  un toast alla marmellata e due bicchieri di latte e sedendoglisi vicino dopo che Kenma gli aveva fatto posto.
“Giorno” disse sbadigliando l’altro.
“Come stai?” domandò Suguru addentando la fetta biscottata.
“Bene grazie” sorrise Kenma, “Che ore sono?”
“Le 8:35”
“Dopo colazione allora vado, non ti ringrazierò mai abbastanza per quello che hai fatto” disse Kenma bevendo poi il latte con gusto.
“Figurati! Però ti consiglio di coprirti il collo in qualche modo, per sbaglio ieri mi sono lasciato un po’ andare eheheh” rise imbarazzato Suguru porgendogli uno specchietto in modo da far specchiare l’altro.
Kenma l’accettò e subito  vide sul collo proprio di lato in bella vista un’impronta di denti aguzzi, con la zona tutta arrossata.
La sfiorò lentamente stupendosi che ancora vi erano dei segni, che denti teneva Suguru!?
“Non è che tieni una benda?” chiese poi  rosso in viso non potando lo sguardo su Suguru troppo imbarazzato.
“Ah si certo! Aspetto vado a prendertela!” così si alzò e andò in bagno prendendo la scatola del pronto soccorso, estrasse una benda e ritornò, “Eccola! Vuoi che ti aiuti?”
“C-Ccosa? Nono c’è la faccio” e prendendo la benda, Kenma si avvolse il collo, in modo da nascondere il bel morso presente su esso.
 
Finita la colazione Suguru e Kenma si salutarono con la promessa che si sarebbero visti lunedì a scuola.
Kenma assicurandosi di avere tutto apposto decise di tornare subito a casa conscio del fatto che non aveva avvertito Kuroo della sua permanenza dall’amico, anche se pur volendo non avrebbe potuto comunque farlo poiché il telefono gli era caduto e si era rotto quando stava per essere investito.
Messa la chiave nella serratura ed aperto la porta Kenma entrò nell’appartamento, stranamente silenzioso, possibile che Kuroo stesse ancora dormendo? Se fosse tornato tardi probabilmente.
Avanzò finché dopo aver controllato il salotto , arrivò in cucina e trovò Kuroo seduto a tavola con faccia seria e grave guardare il telefonino che teneva in mano e una volta vista la presenza del compagno, si alzò di scattosi in piedi facendo cadere la sedia.
“Dove sei stato fino ad ora?” disse furente assottigliando lo sguardo minaccioso.
“Sono stato a casa di un amico” disse Kenma cercando di sorvolare su chi fosse l’amico, ma senza successo.
“Suguru vero? È l’unico amico che hai oltre Akaashi, Yaku e gli altri, ma dato che neanche loro sapevano dov’eri dubito che sei andato da uno di loro!”
“Si, da Suguru” ammise alla fine Kenma preoccupato.
“Perché non me l’hai detto? Perché sei rimasto da lui? ” domandò Kuroo avvicinandosi minaccioso.
“Il telefono mi si è rotto e non ho potuto fare niente, l’avrei fatto lo sai” iniziò a urlare pure lui, per sovrastare le urla del compagno.
“MENTI!” urlò forte Kuroo buttando per terra un vaso a portata di mano, facendolo fracassare e saltare Kenma che non contento si avviò in salotto incominciando a frantumare tutto ciò che vi era per la sua strada, seguito poi a ruota dal setter che cercava di calmarlo.
“Basta smettila Kuroo!” urlò Kenma agitato non capendo cosa stesse succedendo al ragazzo.
Proprio in quel momento Kuroo prese una foto incorniciata appesa al muro davanti a se pronto a distruggere anche quella, ma appena il setter vide che la foto rappresentava loro due insieme agli amici si butto sulla sua schiena abbracciandolo da dietro e cercando con tutta la forza in possesso di fermarlo.
“Fermo Kuroo! Quella no! Quella no! TETSU!” urlò alla fine facendo bloccare Kuroo con la foto a mezzaria.
Rimasero fermi così per un paio di secondi poi Kuroo tronò dritto, si stacco da Kenma e mettendo la foto su un comodino uscì senza dire niente, con Kenma tremante alle sue spalle.
 
Una volta fuori Kuroo senza una meta si mise a camminare per le strade della citta, arrivando a un parco. Si sedette poi su una panchina, quando proprio in quel momento ricevette un messaggio da Bokuto che gli comunicava che voleva vederlo immediatamente, così gli disse dov’era e si diedero appuntamento in un bar lì al parco.
Una ventina di minuti dopo Bokuto e Kuroo sedevano uno davanti all’altro.
“Cosa c’è?” chiese stufato Kuroo.
“Dovrei chiedertelo io” rispose Bokuto serio come poche volta accadeva.
“Dimmi subito cosa vuoi se no me ne vado, ho da fare io” sospirò Kuroo, arruffandosi i capelli.
“Oh vedo, anzi no, non vedo dato che sparisci ore intere senza dire a nessuno cosa fai o con chi stai!”
“Devo rendere conto a qualcuno di quello che faccio?”
“Certo!” annuì forte Bokuto,  “Se non te ne frega degli amici, tanto da ignorare una festa che noi tutti avevamo preparato per te, puoi almeno importartene di Kenma!”
Non ricevendo nessuna risposta in cambio, continuò.
“So che oggi hai fatto un casino a casa”
“Le notizie vanno veloci vedo!” rise irritato Kuroo.
“Esattamente, perché almeno Kenma fa sapere perché non ha potuto rispondere ai compagni, non come te!”
“Si certo come se dire ho guarda mi si è rotto il telefono e stavo da Suguru, Suguru ti rendi conto!? Chi vuole darla a bere!”
“Wow senti chi parla, colui che è andato ore ore e anche un intero giorno a spasso con Maruii, sisi! Dico bene che Kenma anche se non intenzionalmente ha fatto bene non dirti niente e a stare con Suguru!
Che poi ti avrebbe trovato se fosse tornato? Dimmi”
“Certo, oggi avevo solo da lavorare al panificio”
“Ohhh ma che bravo, ma lascia che ti dica una cosa, adesso te ne frega di Kenma eh? Tutto a un tratto!”
“Non è vero i-“ ma venne bloccato da Bokuto che gli butto tutto il contenuto del suo thè freddo al limone addosso, “Ma che c-“
“Non dirmi fesserie!” urlò arrabbiato come non mai Bokuto, “L’hai lasciato solo a se stesse per mesi, giorni e non te ne sei fregato di lui e di tutto quello che faceva per te, andando invece in giro con le stupide sgualdrine, vergognati!”
“Maruii non è… non…”
Ci fu un attimo di silenzio in cui gli unici rumori erano le goccioline che scendevano dai capelli di Kuroo ormai bagnati e dall’affanno di Bokuto.
“Senti bro, non voglio pensare che sei quel tipo di ragazzo, ma voglio ricordarti che Kenma è una persona fantastica, la migliore che tu possa desiderare, ma se non ci vuoi stare insieme allora dillo e falla finita con questo gioco!” disse più dolcemente Bokuto.
“Non sto giocando!” urlò Kuroo.
“Allora cosa ti è preso!?” urlò di rimando l’altro.
“Io… amo Kenma, è per questo che faccio ogni volta tardi ,per non fargli mancare niente, ma mi sto sentendo perso bro.
Maruii mi ha confessato i suoi sentimenti, ma io l’ho rifiutata, ma in compenso lei voleva togliermi il lavoro e non potevo permetterlo. Con il solo  stipendio del panificio faremmo la fame, così siamo scesi a patti, cioè di vederci tutti i giorni possibili e darci anche dei baci …” sospirò appoggiando i gomiti sul tavolo e nascondendo la testa tra le nani.
“Potevi cercarti un altro lavoro Kuroo…” iniziò Bokuto, ma Kuroo continuò.
“No, il lavoro che mi offriva era troppo buono e con il passare del tempo mi sono dimenticato perché lo facevo e per chi, era pesante e quelle volte che mi donava carezze non capivo ancora di più, ma sapevo solo che dovevo farlo… ho continuato continuato e mi sono scordato della scuola, di voi e di Kenma, incentrato solo sul lavoro e su quei dolci baci di incoraggiamento…” e qui alzò piano la testa lasciando che le fami coprisse la sua bocca, tremando leggermente.
“Avete fatto pure come dire, altro?” domandò spaventato Bokuto.
“No… non l’avrei permesso comunque, non mi eccitava stare con lei, per niente… mi sono perso bro ahahah…. Volevo solo che la mia convivenza con Kenma fosse fantastica, ma l’ho frantumata, ho frantumato lui e pure la casa ahahah…. Ci credo che voglia un altro!” batté poi le mani sul tavolo frustrato.
“Non ne hai mai parlato con Kenma? Ti ha mai detto che voleva finirla?” chiese indagatore il gufo.
“Non… non ci ho parlato, non ho avuto il coraggio”
“Allora parlaci, dovevi farlo da molto tempo e questo lui lo sa, tu invece ancora  pensi al passato non riuscendo così a identificare bene il futuro” detto questo Bokuto si alzò e doto aver lasciato abbastanza soldi per pagare tutti e due le bibite, salutò:
“Cresci Kuroo, Kenma già l’ha fatto e ti sta aspettando, fallo pure tu, su!” e fece ciao con la mano sorridendo lieve, facendo ridere tristemente l’altro.
 
Dopo aver parlato con Bokuto, Kuroo decise di correre difilato a casa da Kenma e chiarire, ma mentre girava una traversa vide in lontananza  l’ultima persona che voleva vedere in tutto l’universo, Suguru.
Egli gli si avvicinò.
“Ma guarda Kuroo!”
“Levati non ho voglia di sentirti adesso!” ringhiò Kuroo.
“E quando mai volevi sentirmi o vedermi ahahah!” rise ma Kuroo lo sorpasso, ma Suguru non demorse.
“Hai visto Kenma? Gli hai parlato?”
“Non ancora!”
“Allora sbrigati, questa è stata una giornata molto difficile  per lui”
“Cosa vorresti dire?” domandò Kuroo voltandosi verso l’altro che fece altrettanto.
“Voglio dire che stava per essere investito, a causa tua” disse piano Suguru guardandolo male.
“M-Mia? Investito?” chiese incredulo.
“Già, per questo è venuto da me, perché era scosso e aveva bisogno che qualcuno ci fosse!” annunciò mettendo in evidenza le ultime parole, “Non ti preoccupare non gli ho fatto niente, solo gli ho lasciato un ricordino per essere stato un degno erede del mio cuore!” ghignò leccandosi le labbra.
“Cosa gli hai fatto?” balbettò nervoso Kuroo avvicinandosi al ragazzo.
“La fascia al collo, levala e vedrai, sappi solo che ha un attimo sapore di miele la sua dolce e morbida pelle !” a quelle parole Kuroo si buttò su Suguru dando inizio a una serie di pungi, a una lotta.
Solo qualche minuto dopo con l’aiuto di un agente vicino si staccarono, pieni di lividi e graffi.
“Sappi che Kenma è tutto e tu dovresti pensare solo esclusivamente a lui, a stargli vicino, non a fare lo stupido angelo custode!” urlò alla fine Suguru, staccandosi da un signore e andandosene, stessa cosa che fece Kuroo ma dalla direzione opposta, ripetendosi in testa che sapeva di quello che aveva e doveva custodirla bene non fare lo scemo come gli avevano fatto notare.
 








 
 
 
 
Angolo autrice!
Il 14 capitolo gente!
Scusate se non ho pubblicato venerdì, ma il Lucca ha chiamato e non potevo non mancare u.u
Questo capitolo come vedete si rileva un po’ perché Kuroo ha fatto ciò che ha fatto, poi nel prossimo capitolo che sarà anche l’ULTIMO, sapremo nei particolari, nel fra tempo cosa  ne dite?
Lo perdonereste per ciò che ha fatto? Bokuto è stato un gran fico?
Fatemelo sapere!
Allora alla prossima con l’ultimo capitolo!
By animedoro
  
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