Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: Jess89     14/05/2009    2 recensioni
Emy corse alla finestra e urlò di gioia, aprì la porta e volò già dalle scale, sali sopra il divano e lo scavalcò in una corsa contro il tempo,aprì il portone lanciando le chiavi per aria e corse verso Bill. “Ahhhhhhh” entrambi urlarono in coro e si abbracciarono. Il rasta uscì con lentezza dalla macchina e salutò Andreas, che arrivava sul vialetto sorridendo. Bill ed Emy si misero a saltellare ovunque canticchiando una vecchia canzone della loro infanzia, la canzone di Nena da loro preferita. “Come cazzo stai biondino?”domandò Tom ad Andreas. Si abbracciarono e si sorrisero. “Bene e la tua attività?” “Non c’è male…gli isterici secondo te quando finiranno di salutarsi?” “Credo fra dieci minuti..”rispose lui incrociando le braccia a sé.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 59°

La notte precedente era passata invano sui loro cuori, non li avrebbe potuti sgranare.

Le nuvole avevano accarezzato il cielo e poi erano volate via, lasciando uno spiraglio a quell’amata stella arancione che splendeva nel cielo.

Emy era sveglia già da un po’, con il gomito appoggiato sul cuscino a guardarlo respirare con gli occhi chiusi e un viso da bimbo innamorato.

Odorava di caldo e di sogno.

La sua pelle era morbida e segnata di rosso per colpa di uno stupido lenzuolo.

Quando si girò dalla sua parte, lei sorrise, non aspettava altro.

Come sei bello, amore mio.

Mio e soltanto mio.

Ancora più meraviglioso senza la faccia sporca di quel trucco che ti nasconde soltanto agli occhi di tutti.

Il tuo respiro su di me, come una dolce carezza continua a percorrermi, solleticando la mia pelle.

Chissà se stai sognando di me.

L’unico posto in cui non ti potrò mai avere, nei tuoi sogni.

O forse sì, un giorno, anche in quella stanza che non esiste da nessuna parte, anche se tu ci sei sempre, nei miei.

Ma d’altronde non siamo noi a comandarli.

Sono loro, che comandano noi.

Non ci sono altri aggettivi per descriverti.

Non esistono.

Tu sei e basta.

Tu vivi e fai vivere.

Tu sei respiro.

Tu sei anima.

Tu sei amore.

E sei tutto quello di cui io ho avuto sempre bisogno per far sì che questo cuore, quando un giorno sarà vecchio e stanco, possa ancora battere forte alla tua vista, al tuo tocco, con il tuo profumo.

No, non svegliarti, amore.

Voglio ancora osservarti un po’, mentre sogni.

Il moro aprì timidamente gli occhi, la guardò e sorrise.

“Che fai, mi spii?” le chiese stiracchiandosi ancora sotto le coperte.

“No, ti guardavo”

“Spiandomi”

“No, ti guardavo…” insistette lei.

“Da quanto sei sveglia?”

“Da un po’ “

“Perché non mi hai svegliato? Avrei potuto farti compagnia..” disse lui passando una mano sulla sua guancia.

“Non fa niente, vado a preparare la colazione” rispose la biondina allontanando le coperte dal suo corpo ancora caldo.

Bill la prese per un braccio, come una volta faceva lei, e la obbligò a rimanere.

“Sai che devo andare a lavoro, vero?” chiese avvicinandosi pericolosamente al moro.

“No, non lo so..” rispose baciandola a fior di labbra.

Eccole, ancora inesperte del giorno che le attendeva, si univano.

Per toccarsi.

Per sfiorarsi.

Per viversi.

Per riassaporarsi.

La mano di Bill scivolò dentro la maglia di Emy che, senza reggiseno, gli facilitò la cosa.

Continuava a vagare, mentre la biondina già eccitata cercava di tenere a freno il respiro e i battiti, troppo veloci.

Riusciva a sentire il membro del moro spingere da quei boxer che lo imprigionavano. Così decise di allargare l’elastico e prenderlo in mano.

I baci si susseguivano, l’uno dopo l’altro.

Senza staccarsi.

Senza fermarsi.

Senza mai stancarsi.

Era chiaro, si desideravano entrambi più di ogni altra cosa.

Bill tolse la maglia del pigiama ad Emy e la lasciò scivolare per terra, come per i suoi boxer.

“Non siamo ancora pari..” le sussurrò baciandole il collo.

Lei sorrise compiaciuta e si apprestò a togliere via anche i suoi slip colorati.

Adesso il calore dei loro corpi era alle stelle.

Adesso la voglia del loro amore non si sarebbe potuta misurare.

I loro occhi, persi gli uni negli altri.

Le loro mani, intrecciate.

Le loro bocche.

Ancora.

Ancora.

Ancora.

Volevano ancora.

Lui di lei.

Lei di lui.

Così il moro scese fra le coperte e passò le labbra sui capezzoli della biondina, mentre

continuava a stringerla forte sotto di sé.

Emy non riusciva a trattenersi, morse il labbro inferiore tanto da farsi male, tirò su il moro e allargò le gambe.

I loro corpi a contatto come non mai.

I loro respiri riuscivano ad incrociarsi.

I loro battiti aumentavano con la stessa cadenza.

E fu quello il momento in cui il moro entrò con decisione nell’anima della biondina.

Finalmente un solo corpo e una sola anima.

Spingeva.

Spingeva forte sotto di lui.

E si muoveva a scatti mentre guardava la perlacea epidermide vibrare sotto la sua.

Più forte.

Sempre più forte.

E sempre più veloce.

Fino a quando i sensi non stavano scoppiando dentro loro stessi.

Sempre.

Sempre di più.

Sempre di più.

Insieme.

Averlo raggiunto insieme, quel punto di massima lussuria.

Lui e lei.

Insieme.

Adesso il loro amore li aveva raggiunti, ma non era più disperato come allora.

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Jess89