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Autore: Lisaralin    05/11/2016    5 recensioni
Ferito e costretto a letto dopo uno scontro con Isa, Lea ha tempo per guardare dentro se stesso e pensare ai suoi amici. Quelli che non ci sono più, e quelli che gli hanno voltato le spalle. Persino quelli che non riesce più a ricordare. Ad ascoltarlo, l'interlocutore più improbabile di tutti.
[post KH3D, pre KH3]
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axel, Roxas, Saix, Vexen, Xion
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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You’ll find the Grail within you,
  Slay the dragon in your dream.”
(Ayreon, “The Final Experiment” - “Sail Away to Avalon”)
 
 
#3 - Trappola per topi
 

È un sogno, chiaro come il sole. Lo so senza ombra di dubbio, non tanto perché mi vedo in terza persona – e questa già di per sé è una prova scientifica, direbbe Even -  ma perché tutto questo, purtroppo, l’ho già vissuto. Il mio inconscio ultimamente ha un pessimo senso dell’umorismo.
La visuale è dall’alto, sospesa sul corridoio sotterraneo che rimbomba dei passi in corsa dei due ragazzini. In testa ci sono io, bandana dell’avventura, frisbee in resta e via alla conquista del mondo con tutta l’ingenuità dei miei tredici anni. Isa si trascina dietro di me, perde tempo a guardarsi intorno e controllare tutti i bivi e le uscite, gli occhi verdi guardinghi e attenti.
Ovviamente si accorge lui per primo dei rumori ed è rapidissimo a spingere l’incauto Lea contro la parete, al riparo di un provvidenziale intrico di tubature, premendogli contro la bocca per soffocare ogni accenno di protesta.
Giusto in tempo per evitare le tre figure che si aggirano come mastini guardiani nei sotterranei del palazzo di Radiant Garden.
“Adesso ascoltatemi bene.”
Ed ecco Even, puntuale come la morte e le tasse, a perseguitarmi anche nei sogni. La stessa aria da ‘ho una scopa su per il fondoschiena’ di oggi, lo stesso insopportabile tono di comando. Alle sue spalle, i due ammassi di muscoli annuiscono obbedienti.
“Qualsiasi cosa accada nell’esperimento di oggi vi voglio vicini a Ienzo. Non perdetelo di vista nemmeno per un secondo. Non possiamo sapere cosa stanno tramando Xehanort e Braig.”
Aeleus e Dilan annuiscono ancora, passano davanti ai due ragazzini – a noi – senza nemmeno notarci, i visi severi e spigolosi concentrati sul compito ricevuto.
“Forse dovremmo tornare indietro.” Il sussurro di Isa quasi annega nel rimbombo dei passi che si allontanano. “Questa cosa è più grande di noi.”
“Scherzi?”
Se non fosse per Lea, spesso Isa non uscirebbe neppure di casa. Resterebbe inchiodato alla scrivania a fare i compiti, a leggere e poi a fare altri compiti – è il tipo irritante che li finisce la prima settimana di vacanza, il secchione che studia di pari passo con il programma invece di ridursi alle chiuse epocali dell’ultimo minuto. Lea si è sobbarcato l’alto dovere morale di spalancargli le porte del mondo oltre i libri, di condurlo per mano nell’universo delle corse nel fango, del nascondino, delle cacce al tesoro e della palla avvelenata. E prende la sua missione molto sul serio.
“Quando ci ricapita un’occasione così? Il palazzo di re Ansem tutto per noi da esplorare!”
In questo momento vorrei urlare, prendere a schiaffi il me stesso più giovane, far crollare il corridoio, qualsiasi cosa pur di fermare i due ragazzini. Dalla mia bocca però non esce alcun suono, le mani che cerco disperatamente di protendere non esistono. Non ho forma né sostanza in questo mondo del sogno.
Sono solo uno spettro del futuro senza alcun potere di cambiare un destino già scritto.
Isa sorride incerto, Lea fa cenno di proseguire. I due ragazzini scivolano lontano da me, inesorabili, le loro voci sempre più confuse sotto il rombo sordo che sale dalle profondità della terra.
Mi sveglio con un urlo mentre il corridoio esplode in un trionfo di luce bianca.
 

“Tu sapevi di Xehanort.”
Dopo l’ultima discussione Even si è barricato ostinatamente dietro i suoi libri – in alcuni atteggiamenti lui e Isa sono davvero simili, detesto ammetterlo. Con una frase del genere però era impossibile non catturare la sua attenzione, e ora i suoi occhi diffidenti dardeggiano su di me come la promessa di una condanna a morte.
“Avevi capito che lui e Braig avevano un piano tutto loro. Sapevi che l’esperimento era una trappola.”
Stranamente non riesco a produrre un tono di accusa duro come vorrei. La verità è che sono curioso, più che arrabbiato.
“Hai sognato anche tu la nostra trasformazione in Nessuno.”
Un comune mortale come me è riuscito a suscitare una sfumatura di stupore nella voce del Freddo Accademico. Merito una menzione d’onore negli annali della scienza.
“Suppongo sia una reazione comune al ripristino del cuore. Dovrei… “
“Non hai risposto alla mia domanda.”
Il silenzio si trascina pesante come un macigno. Per lunghi minuti Even resta assorto sul bordo del lenzuolo che stropiccia senza sosta tra le dita. Non gli metto fretta. Nessuno di noi due ha qualcosa di meglio da fare, dopotutto.
“Immaginavo che nascondessero qualcosa, sì. Ho sempre avuto un buon intuito, del resto.”
Su questo non posso dargli torto. Ai tempi dell’Organizzazione tutti credevano che Vexen disprezzasse Marluxia e Larxene per qualche sorta di faida tra fondatori e neofiti, ma io penso che sotto sotto avesse stanato la puzza di tradimento che emanavano. Gli mancavano solo le prove per dimostrarlo.
“Perché non hai provato a fermarli prima? Voglio dire, potevi sguinzagliare Dilan e Aeleus e impacchettarli mentre dormivano… “
Mi trema la voce sulle ultime parole, e stavolta sono io a guardare con imbarazzo il lenzuolo. Che stupido. Conosco già la risposta a questa domanda.
“Non l’ho fatto perché… “
“… eri curioso.”
Il palazzo di re Ansem tutto per noi da esplorare.
“Volevi assistere a tutti i costi a quell’esperimento.”
Altro che sfumatura di stupore, adesso Even mi guarda con gli occhi sgranati e la bocca semiaperta e non si sforza nemmeno di nasconderlo.
“E i topi troppo curiosi caddero dritti dritti nella trappola.”
A volte penso che sia il cuore ad impedirmi di guarire. È come avere un macigno nel petto che ti impedisce di alzarti dal letto e di andare a vivere la tua vita come dovresti. E poi, è giusto vivere la tua vita normalmente sapendo che un amico è diventato Nessuno per colpa della tua stupidità?
“Congratulazioni” sospira Even con una mezza risata, e non capisco se sta prendendo in giro me, se stesso, o forse entrambi.
Qualcosa di simile a un sorriso passa per un attimo tra di noi, e una parte di me si sente consolata dal pensiero di non essere l’unico ad aver commesso la più colossale e mastodontica idiozia mai vista sotto il cielo di tutti i mondi.
  
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