A Lady_di_Inchiostro,
che l'ha letta per prima
e mi sopporta nei miei scleri
che l'ha letta per prima
e mi sopporta nei miei scleri
Laugh
IX
Desiderio
Malfoy Manor è silenziosa.
Bellatrix Lestrange come nessuno l’ha mai vista, nuda, il corpo pallido disteso sotto quello del marito, mentre lui le morde le labbra rosse, le accarezza i seni candidi – entrambi si perdono in un gioco violento e lussurioso, chiuso a chiave tra le lenzuola e le pareti della loro stanza.
Rodolphus la bacia di nuovo, accarezza le cicatrici traslucide sul corpo – la schiena, le braccia, il ventre –, per la prima volta fragile come nessuno l’hai mai vista, la schiena inarcata, il volto sudato.
E poi Bellatrix ride, perché Rodolphus è suo marito, ma non è lui.
Ω
Angolo Autrice
Credo che per questa servano alcune delucidazioni.
Nei libri non mi pare che la relazione tra Rodolphus e Bellatrix venga mai approfondita a dovere, preferendo a loro due la costruzione del rapporto Bella/Voldy - che, per inciso, nella mia testa non hanno mai avuto figli e mai ne avranno, e The Cursed Child non è mai accaduto -; non seguo molto Pottermore e non so se la Row abbia mai scritto qualcosa su loro due, ma mi sembrava giusto parlare anche del loro rapporto, visto che esiste il trascurabile dettaglio che sono marito e moglie, ergo qualcosa su loro due qui dentro doveva finirci.
Nella mia testa, Bellatrix è un personaggio complicato, soprattutto quando in campo scendono le relazioni con questi due personaggi, i due uomini della sua vita: ama Voldemort perché è la rappresentazione umana di quello in cui crede e dei suoi ideali, e il suo atteggiamento nei suoi confronti spesso sembra quasi reverenziale, come se Voldy fosse una qualche divinità discesa in terra; Rodolphus, d'altro canto, è l'amore più umano di Bellatrix, ed è un amore carnale e vivo, fatto di momenti come quello sopra, che si intreccia inevitabilmente con il rapporto che lei ha con Voldemort.
E niente, non sono sicura di aver spiegato bene quello che volevo dire, nel caso il box per le recensioni è lì sotto e sapete dove trovarmi.
In tutta la raccolta è forse la storia venuta meglio, e in generale la mia preferita, e sono parecchio nervosa nel pubblicarla perché devo ancora imparare a scrivere cose tendenti al rosso decenti e questo è soltanto un esprerimento.
As usual le note sono più lunghe della storia, fateci l'abitudine, tanto siamo quasi arrivati alla fine, contenti?
See-ya,
Tikal
Credo che per questa servano alcune delucidazioni.
Nei libri non mi pare che la relazione tra Rodolphus e Bellatrix venga mai approfondita a dovere, preferendo a loro due la costruzione del rapporto Bella/Voldy - che, per inciso, nella mia testa non hanno mai avuto figli e mai ne avranno, e The Cursed Child non è mai accaduto -; non seguo molto Pottermore e non so se la Row abbia mai scritto qualcosa su loro due, ma mi sembrava giusto parlare anche del loro rapporto, visto che esiste il trascurabile dettaglio che sono marito e moglie, ergo qualcosa su loro due qui dentro doveva finirci.
Nella mia testa, Bellatrix è un personaggio complicato, soprattutto quando in campo scendono le relazioni con questi due personaggi, i due uomini della sua vita: ama Voldemort perché è la rappresentazione umana di quello in cui crede e dei suoi ideali, e il suo atteggiamento nei suoi confronti spesso sembra quasi reverenziale, come se Voldy fosse una qualche divinità discesa in terra; Rodolphus, d'altro canto, è l'amore più umano di Bellatrix, ed è un amore carnale e vivo, fatto di momenti come quello sopra, che si intreccia inevitabilmente con il rapporto che lei ha con Voldemort.
E niente, non sono sicura di aver spiegato bene quello che volevo dire, nel caso il box per le recensioni è lì sotto e sapete dove trovarmi.
In tutta la raccolta è forse la storia venuta meglio, e in generale la mia preferita, e sono parecchio nervosa nel pubblicarla perché devo ancora imparare a scrivere cose tendenti al rosso decenti e questo è soltanto un esprerimento.
As usual le note sono più lunghe della storia, fateci l'abitudine, tanto siamo quasi arrivati alla fine, contenti?
See-ya,
Tikal