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Autore: RMSG    14/05/2009    1 recensioni
[3° Classificata al Contest "With a Song" di Speednewmoon]--------------------------------[La Fiction più corretta grammaticalmente]---------Una Bella, forse un po' banale, ma pur sempre straziata dal dolore della perdita di Edward. Perché lo ha fatto, si chiede... perché, tutte a lei?
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Myspace Glowing comments

Now you'll never see
What you've done to me
You can take back your memories
They're no good to me
And here's all your lies
You can't look me in the eyes
With the sad, sad look
That you wear so well

 

Adesso non capirai mai cosa mi hai fatto
Puoi riprenderti i tuoi ricordi
A me non fanno bene
E qui ci sono tutte le tue bugie,
Puoi guardarmi negli occhi
Con quell’aria triste che vesti così bene
.

 

[The All American rejects - Gives you hell]

 

Senza te

 

Stesa sul mio letto, esanime, non so cosa pensare...
Migliaia di pensieri mi affollano la mente ma, ora come ora, sono senza senso.
Almeno per adesso, riflettere mi risulta estremamente complicato.
Fisso il soffitto, lo sguardo perso nel vuoto, privo della minima emozione.
Sbatto le palpebre e respiro impercettibilmente, sono passate venticinque ore da quando mi hai lasciato e mi sembra di sentir scandire ogni singolo secondo della mia esistenza.
Allargo stancamente le braccia sul letto, senza fare la minima piega.
La tristezza regna sovrana nel mio cuore...
E non so come farò ad andare avanti senza di te, senza il tuo sorriso, senza i tuoi occhi cangianti, senza la tua apprensione costante...
Mi manchi da morire, Edward, e ogni secondo che sento scandire della mia esistenza, mi manchi sempre di più.
Forse, dovrei cominciare a non guardare soltanto la drammaticità di quel che è successo, ma anche il lato positivo.
Ok, trovare qualcosa di positivo, è decisamente impossibile, però non posso farmi torturare da questa depressione!
Sento, dentro di me, qualcosa di forte quanto questa opprimente tristezza, qualcosa che mi da la forza di alzarmi dal letto a mezzo busto e fissare la sedia a dondolo nell'angolo dove si sedeva sempre lui.
Sì, ora comprendo cos'è: è rabbia.
Sono arrabbiata come non mai.
Mi alzo con gli occhi bagnati, la vista che ormai diventa sempre più offuscata dalle lacrime.
Mi avvicino alla mia scrivania e apro il cassetto, dove sono certa di trovare l'album fotografico che mi ha regalato mia madre.
Eccolo, lo prendo tra le mani e mi vado a sedere nuovamente sul letto, a gambe incrociate.
Lo apro sulle mie ginocchia e nello spazio in cui dovrebbe esserci una foto di Edward trovo la pagina completamente vuota.
Cosa?! Cambio pagina e la scena mi si ripresenta nuovamente.
Ne giro un'altra ancora e stavolta ne trovo una con me e mio padre.
Ma... dove sono finite le nostre foto?
Nella mia mente, intanto, sento balenare nuovamente le sue parole, limpide come non mai:
Sarà come se non fossi mai esistito”.
Edward è sempre stato di parola, e infatti questa è l'ennesima prova della cosa.
Di parola? Oh, ma cosa sto dicendo?!
Di parola!?! Mi aveva detto che sarebbe stato per sempre con me, e invece... mi ha lasciato!
Senza motivo, per di più!
Sarei potuta andare con lui, con la sua famiglia, ma non mi ha voluta con sè.
Evidentemente non era vero tutto quello che mi aveva detto, tutto quello che giurava e spergiurava di provare per me...
Mi volto rapidamente verso il comodino alla mia destra, accanto all'abat-jour c'è il mio lettore CD.
Lo prendo, spingo immediatamente il tasto “open”, aspettandomi di trovare il CD con tutte le melodie suonate al pianoforte da Edward ma non c'è nulla.
Mi sfugge dalle mani e lo lascio cadere pesantemente sul letto.
Se Shakespeare avesse scritto di un Romeo che lascia sul più bello la sua Giuletta, sono certa che la sua storia non avrebbe sfondato per nulla.
E allora perché la mia storia doveva finire così?
Mi passo una mano tra i miei riccioli selvaggi, stancamente.
Ed ecco di nuovo che dentro di me sento montare la rabbia di prima.
Sai cosa ti dico, Edward?! Prenditeli pure i tuoi regali!
Prenditi il tuo CD!
Prenditi le tue foto!
E' vero, ho bisogno di te, non riesco a vivere e stavo, sto e starò male ancora per molto molto tempo.
Ma ora... non voglio pensarci.
Chiudo gli occhi e appoggio la schiena alla testata del letto, li riapro e quasi mi sembra di vederti.
Di vederti con addosso quell'aria triste e intrisa di rimorso che sai usare con tanto talento.
Mi stringo al petto le ginocchia, mettendomi in posizione fetale.
Fisso la tua figura e mi viene voglia di... di prenderti a schiaffi, hai ancora dipinta sul volto quell'espressione!
Mi strofino gli occhi, cercando di darmi un contegno, e sento bussare alla porta, mi giro verso l'entrata e poi mi rigiro verso di Edward: non c'è più.
Lo sapevo... ho bisogno di te e tu scappi.
Mi alzo e mi avvio verso la porta.
"Bella...?" è Charlie.
Avvicino la mano alla maniglia e chiudo la porta a chiave.
Non voglio vedere nessuno.
Mio padre non insiste e tendendo un po' l'orecchio sento chiaramente i suoi passi allontanarsi.
Bene.
Torno sul letto e mi ci stendo, rimettendomi nella posizione iniziale: il volto privo di emozioni rivolto verso il soffitto, le braccia abbandonate ai bordi del letto e il cuore ancora più triste, per aver permesso al mio subconscio di visualizzarti ancora.

3° Classificata: "Senza te", RoyxEd4Ever

Grammatica e sintassi: 9

Fra tutte le fanfiction che mi sono state inviate, questa è senza dubbio quella più corretta dal punto di vista grammaticale. Periodi chiari, semplici, sintassi coerente e grammatica precisa. Qualche imprecisione per quanto riguarda qualche virgola dimenticata o aggiunta dove non necessaria. Un unico errore di battitura sorvolabile sul nome di "Giulietta" dove hai scordato una "i".

Lessico e stile: 9

Lessico semplice, senza svolazzi, dritto all'essenziale. In poche frasi riesci ad aprire un mondo sullo scenario dei pensieri e sulle riflessioni di Bella. Non ci sono discorsi volti a far perdere il filo della narrazione,tutto appare immediatamente davanti agli occhi ad una prima occhiata. Si privilegiano periodi brevi, spesso interrotti da spazi bianchi, esclamazioni, puntini di sospensione che favoriscono la lettura e tengono il lettore attaccato allo schermo. Un flusso di pensieri che ti travolge, ti sommerge con la sua impetuosità e poi se ne va via, lasciandoti più colpito che mai.

0riginalità: 7,5

Come già ho detto prima,la scelta di questo particolare Missing Moment della saga di Twilight è molto rischiosa: è difficile riuscire a parlare di un dolore così forte senza poi cadere nello scontato e nel banale. Si rimane un po' in superficie,senza approfondire troppo,proprio perchè è complicato riuscire a comprendere e poi ad esprimere uno stato così profondo di dolore. In alcune parti ho notato questo difetto,purtroppo. Inoltre la trattazione degli eventi è una rivisitazione delle pagine di New Moon già descritte dalla Meyer,non di quei mesi di buio e di pagine vuote che l'autrice ha lasciato in bianco: ci si mantiene un po' sulla patina,anche se ho apprezzato lo sforzo di aver cercato di parlare di un argomento così delicato. Non è semplice,me ne rendo conto,e già l'averci provato è un traguardo ammirevole. Mi è piaciuto molto, invece, il lieve riferimento che hai fatto nella storia utilizzando il testo della canzone dei Guns. Appena accennato,ma che dona un tocco di classe.

IC: 8

Abbastanza bene anche per quanto riguarda il fattore personaggi. Bella in questo frangente me la sarei immaginata un po' più apatica, ancora preda della depressione e non così arrabbiata nei confronti di Edward, però per come è strutturata la fanfiction non è un elemento che contrasta con tutto il resto e può essere facilmente accettato.

 



   
 
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