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Autore: _BlueLady_    07/11/2016    2 recensioni
Fine e Rein: due ragazze come tante, un pò maldestre, esuberanti, con un pizzico di vitalità in più.
Due ragazze come tante, solo gemelle. Una fortuna per molti, una sfortuna per loro.
Soprattutto quando i ragazzi da loro amati dimostrano ogni volta di avere una preferenza per la gemella opposta, anche in estate, in occasione di una vacanza col loro gruppo di amiche.
La domanda sorge spontanea: "Perchè preferiscono sempre lei a me? Cos'ho io di sbagliato?"
Sorgono così gelosia, invidia, frustrazione, rammarico.
"Sarebbe bello, almeno per una volta, essere come lei"
Il desiderio nasce spontaneo, quando prima era soltanto semplice curiosità.
Grazie ad una singolare successione di eventi, che comporterà la realizzazione di un episodio a dir poco straordinario, Fine e Rein capiranno che non è sempre la bellezza fisica la carta vincente che ci rende amabili agli occhi di una persona, e che essere se stessi nell'anima e nel corpo, conservando la propria integrità, è il principio più importante.
Perchè essere amati per ciò che si è, è la cosa più bella che ci possa mai capitare.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~ CAPITOLO 8: IL BENEFICIO DEL DUBBIO ~
 
Gli enormi occhi smeraldo di Altezza continuavano ad osservare scioccati lo scempio che si stava consumando al loro cospetto, quel giorno a colazione.
Erano soltanto le otto, la sera prima lei e gli altri erano stati fuori fino a tardi, e nonostante il sonno e la stanchezza la spingessero a crogiolarsi ancora tra le morbide coperte del suo amato letto, proprio non era riuscita a rinunciare alla sua vecchia abitudine di andare a correre sulla spiaggia, da brava mattiniera qual era.
Poteva sembrare assurdo dato il carattere snob e altezzoso che si ostinava a mostrare agli altri e che non faceva certo pensare che una come lei potesse davvero sopportare sudore, fatica, e capelli scompigliati già di prima mattina, ma la bionda semplicemente adorava andare a correre all’alba sulla riva del mare, quando la spiaggia era ancora vuota, l’aria era fresca e non ancora satura dell’afa estiva, il mare accarezzava mansueto la sabbia sotto di lui, e qualche gabbiano dal cielo la salutava con le sue strida acute accompagnandola nel suo tragitto.
Era un piacere del quale proprio non riusciva a fare a meno: correre le serviva a scaricarsi di tutta la tensione che il giorno precedente le aveva procurato, e le forniva energia per affrontare la nuova giornata appena cominciata.
Soprattutto l’aiutava a sorridere di fronte a tutti i disastri che Fine e Rein certamente avrebbero combinato, e che talvolta le facevano saltare leggermente i nervi.
Tra tutte le stranezze che aveva visto loro fare, però, quella di quella mattina era decisamente singolare: già dal giorno prima aveva notato che qualcosa non andava in loro, ma essendo consapevole che le due erano da sempre state completamente fuori di testa, non si era preoccupata più di tanto.
Vedere, però, le due gemelle impazzire da un giorno all’altro era decisamente triste: si era sempre aspettata che la cosa sarebbe accaduta gradualmente, non tutto in un colpo solo.
Tanto per cominciare, appena tornata dalla sua corsa rigenerante, si era ritrovata Fine e Rein in piedi in cucina che si preparavano la colazione. Già il fatto che osassero avvicinarsi ai fornelli era sconcertante, ma che fossero sveglie addirittura prima di Lione e di Mirlo, beh, quello era a dir poco un miracolo.
Ed erano appena le otto di mattina!!
In un primo momento aveva pensato che volessero farle uno scherzo, forse per ripicca di quella famosa sera in cui aveva voluto spaventarle a morte, ma quando realizzò che le due gemelle stavano facendo sul serio, rimase letteralmente di stucco.
E la cosa si stava facendo via via più inquietante man mano che andava avanti.
Era quasi spaventoso realizzare un tale cambiamento: non poteva fare a meno di starsene seduta a tavola di fronte a loro, la bocca spalancata e il cucchiaio a penzoloni, ad osservarle mangiare.
Rein pareva non toccasse cibo da trent’anni a quella parte: qualsiasi cosa fosse a portata del suo raggio di azione veniva afferrata e brutalmente divorata nel giro di un secondo. E con che voracità masticava tutto quello che riusciva ad ingurgitare! Pareva avesse riscoperto solo in quel momento la gioia ed il piacere di mangiare, il che era alquanto strano, considerato che l’unica e vera amante del cibo che avesse mai conosciuto era nient’altri che Fine.
La stessa Fine che se ne stava seduta in un angolino del tavolo a sbocconcellare svogliatamente una brioche al cioccolato che nemmeno riuscì a terminare. Posata ed educata, osservava con rimprovero la sorella che continuava ad ingozzarsi barbaramente, sorseggiando con estrema eleganza e delicatezza il suo caffelatte, e non la solita tazzona di latte e cioccolato alla quale mai, da quando la conosceva, avrebbe rinunciato. Ogni singolo atteggiamento della rossa le ricordava una persona soltanto: Rein.
Sapeva che ciò che le era passato per la testa era assolutamente ridicolo, quasi si vergognò a pensarlo, eppure pareva proprio che le due gemelle si fossero improvvisamente invertite i ruoli: come se Rein in realtà fosse Fine, e Fine fosse improvvisamente diventata Rein.
Si ritrovò a ridere da sola a quell’idea tanto sciocca che le era balenata in testa.
L’atteggiamento delle due amiche le stava già facendo saltare i nervi: loro due erano fuori di testa, e su quello non c’era alcun dubbio, ma che volessero trascinare anche lei sull’orlo della pazzia non poteva proprio accettarlo.
Non si sarebbe lasciata contagiare: privare la società di una mente tanto arguta e brillante come la sua era un’idea alquanto egoistica, nonché catastrofica.
Perciò, prima che qualche altro influsso negativo proveniente dalla mente bacata delle due gemelle mandasse in fumo i suoi preziosi neuroni, decise di mettere fine a quella delirante scenetta rompendo il silenzio con una domanda.
- Cosa state combinando, voi due? –
Come risvegliatesi improvvisamente da un sogno (nel caso di Altezza un incubo indubbiamente) le due gemelle si bloccarono di colpo, pietrificate da quelle parole, e volsero rigidamente lo sguardo verso di lei con gli occhi velati di puro terrore.
- Che domande fai, Altezza? – domandò Rein esplodendo in una risata isterica – Facciamo colazione, non vedi? –
La bionda aggrottò le sopracciglia, severa: - Questo lo vedo, Fine, ma sento che voi due state cercando di nascondermi qualcosa – insinuò – e voglio sapere cosa -
Le due gemelle si scrutarono negli occhi un secondo, rivolgendosi un’eloquente occhiata d’intesa.
- P-perché mai dovremmo nasconderti qualcosa, Altezza?- esclamò Fine con voce tremante – Non c’è assolutamente niente che non vada, nulla di strano, inspiegabile, oscuro, misterioso, assurdo e…- ma fu interrotta da un’occhiataccia raggelante di Rein che la stava avvertendo di non parlare più del dovuto.
La bionda schioccò la lingua, dubbiosa: - Davvero, Rein? Eppure c’è qualcosa di sospetto in voi: vi comportate in modo diverso dal solito, e voglio capirne il motivo -
Con sguardo di sfida le scrutò negli occhi, e la sua mente prese ad analizzare ogni singolo dettaglio che l’atteggiamento delle due amiche le aveva fornito: la sorprendente voracità di Rein, la mancanza di appetito di Fine… tutto era riconducibile ad un’unica e sola causa.
Le due gemelle sudarono freddo non appena incrociarono le pupille analitiche ed accusatorie dell’amica, e cominciarono a pregare con tutte loro stesse che Altezza non capisse.
- Ci sono! – esclamò la bionda in un’esplosione di euforia che quasi fece venire un infarto a Fine.
- Ci sei… cosa?- balbettò Rein in preda ad un tic nervoso.
Altezza ghignò soddisfatta: - Ho scoperto il vostro segreto –
Fine e Rein deglutirono all’unisono: - S-segreto?-
La bionda annuì: - Era così ovvio! Rein che si ingozza fino a scoppiare, mentre Fine non tocca quasi cibo, quando è da sempre stato il contrario –
- Altezza…- provò ad interromperla Rein, ma la bionda non le diede peso e continuò imperterrita la risoluzione del caso: - Il vostro inspiegabile e reciproco cambio di comportamento, nello stesso identico momento –
- Altezza – tentò di nuovo Fine, ma senza successo - Come ho fatto a non capire prima che i vostri atteggiamenti erano riconducibili solo ad un unico motivo? – esclamò la bionda, euforica - Certo, è così palesemente evidente! – di nuovo il sudore freddo prese a scorrere sulle loro tempie.
Tipregotiprego non dirlo.
– Voi due – il cuore delle gemelle batteva all’impazzata, andando ad esplodere loro nelle orecchie, un brivido guizzò veloce lungo le spine dorsali.
Tipregotiprego non dirlo.
 – Siete – chiusero gli occhi in attesa del colpo finale, Fine che, al limite della sopportazione, faticava a non parlare e rivelare tutto quanto prima che lo facesse l’amica al posto loro, mentre Rein le stringeva la mano incitandola a non cedere.
Tipregotiprego non dirlo!
 – Innamorate!- esplose infine Altezza in un urlo di gioia, gli occhi che brillavano di felicità.
Ci fu un secondo di silenzio che seguì quella sconcertante rivelazione.
- Eh? - mugugnò infine Rein, mentre al suo fianco Fine non riuscì più a trattenersi: - Si, lo confessiamo! – strillò tra le lacrime – E’ esattamente come hai detto tu! Non sappiamo come sia successa la cosa, né di preciso quando, sappiamo solo che dopo la sera in cui abbiamo deciso di vedere la cometa tutti insieme, senza un come né un perché, il mattino dopo ci siamo risvegliate completamente cambiate, e adesso siamo intrappolate in questa situazione senza via di uscita e non sappiamo che fareeee! –
- Oh, dunque è stata l’atmosfera romantica creata dalla cometa che vi ha spinte tra le braccia di Bright e Shade!- gongolò soddisfatta Altezza, nell’apprendere quella esilarante confessione.
- Eh?!- biascicò Fine confusa, asciugandosi gli occhi, e volgendo uno sguardo interrogativo alla sorella che la stava maledicendo silenziosamente.
- Ma si! – continuò la bionda con un sorriso – ho sempre pensato che le leggende nascondono sempre un che di romantico…-
- Romantico? – domandò ancora la rossa (nei panni della turchina) sempre più confusa – Ma noi non siamo…- stava per ribattere, volendo spiegare ad Altezza che si era trattato tutto di un malinteso, quando un’improvvisa gomitata in mezzo alle costole le bloccò le parole in gola.
- … più le stesse da quando abbiamo conosciuto Bright e Shade!- continuò Rein, che a differenza della sorella aveva appreso che Altezza non aveva capito nulla di ciò che era realmente successo - Sei sorprendente, Altezza! Un vero genio! - esclamò fintamente sorpresa, e in tono adulatorio – Ebbene sì: ci hai smascherate. Lo confessiamo: siamo cotte di Shade e Bright! –
La bionda gongolò nuovamente, crogiolandosi nella sua piccola vittoria: - Lo sapevo! – esultò – Del resto niente sfugge al mio geniale intuito! Tranquille: non ne farò parola con nessuno, men che meno con Shade e Bright. Avere però quest’informazione mi sarà davvero utile per aiutarvi a conquistare le vostre prede – al suono di quell’ultima parola, Rein e Fine aggottarono le sopracciglia perplesse – Che ne dite se, a questo punto, date le cose, io facessi in modo di organizzarvi un’uscita a quattro, giusto per stare un po’ da sole con loro, e conoscervi meglio senza rompiscatole che vi ronzano intorno?-
Fine, che soltanto dopo quell’ultima frase comprese che Altezza aveva travisato tutto, e perciò il segreto tra lei e sua sorella era ancora lontano dall’essere scoperto, nel sentire quell’ultima proposta, non poté fare a meno di esporre un atroce dubbio.
- Cosa?!- esclamò angosciata – Ma non possiamo presentarci a loro così!- disse, alludendo alla spiacevole nonché imbarazzante situazione dello scambiò di personalità.
Altezza aggrottò le sopracciglia confusa: - Così… come?- domandò.
Rein si affrettò nuovamente a rispondere prima che potesse farlo la sorella, nel tentativo di salvare quella situazione altamente delicata, e decise che la soluzione migliore fosse quella di tapparle la bocca con un’altra affettuosa gomitata tra le costole: - Lasciala perdere, ci saremo! A quando questa uscita? –
Altezza schioccò la lingua soddisfatta nell’udire quella risposta così positiva: - Perché non oggi stesso? – domandò elettrizzata.
 
¤¤¤¤¤¤
 
Una volta sole in camera, Fine non poté fare a meno di esporre i suoi atroci dubbi alla sorella che sospirava estasiata e ringraziava silenziosamente il karma per aver fatto sì che le cose avessero preso, dopo una prima e sgradita sorpresa, quella piega così giusta.
- Sei uscita completamente di senno, Rein?- le domandò Fine altamente preoccupata – Non ti ricordi che Bright ha un interesse per me, e Shade per te? Come la mettiamo adesso?-
- Infatti è perfetto!- squittì l’altra saltellando allegramente per tutta la stanza – Le cose non potevano andarci meglio di così, sorellina!-
Fine la osservò dubbiosa e confusa canticchiare e ballare attorno al letto: - Che stai dicendo? Che ti è saltato in mente? Ti rendi conto che così facendo non sarai tu ad uscire con Bright, ma io?-
- Appunto!- le rispose l’altra di rimando.
Fine la osservò senza capire – Ma non capisci, Fine?- esordì Rein eccitata – Se io sono nel tuo corpo e tu nel mio, tu, con il tuo carattere timido e dolce, potrai aiutarmi a conquistare Bright, e io nel frattempo farò innamorare Shade di te, come volevamo fin dall’inizio! –
La rossa finalmente capì, e sorrise nel vedere la gemella così eccitata all’idea di avere finalmente un’opportunità con il ragazzo del suo cuore, come del resto lo era lei all’idea di avere un’occasione con Shade.
Rein, d’altro canto, esplose nell’ennesimo grido di gioia: - Questa faccenda dello scambio non è così male come sembra, dopotutto! -
 
- Questa faccenda dello scambio è una pessima idea!- esclamò Rein disperata nel vedere la sorella uscire dal bagno conciata in quel modo.
– Sei un disastro, Fine! Guarda come mi hai ridotta!- piagnucolò, inorridendo alla vista del suo amato corpo intrappolato in un tristissimo paio di shorts in jeans abbinati ad un semplice top sportivo. I lunghi capelli turchini erano legati in due codini alti che facevano tanto Pippi Calzelunghe, e ai piedi, ad adornare il tutto, un misero paio di scarpe da ginnastica color panna.
Fine, davanti allo specchio, proprio non riusciva a capire cosa c’era che non andava in quel look nel quale lei si sentiva così a suo agio: - Perché? Sto così male? – aveva domandato alla sorella sgranando gli occhioni azzurri.
Rein si schiaffò una mano sulla fronte, sbuffando esasperata: - Non te l’hanno mai detto che i codini sono passati di moda da un pezzo?-
- Ma io mi ci trovo tanto bene…- mugugnò l’altra aggiustandosi i suddetti – Tu, piuttosto guarda come mi hai conciata: sembro la brutta copia di “Barbie va in vacanza”!- si difese, alludendo all’outfit che Rein aveva scelto per lei.
La sorella, difatti, aveva deciso che per quella romantica uscita con Bright lei – o per meglio dire lei se non si fosse trovata nel corpo di Fine – avrebbe indossato un adorabile vestitino rosso lungo fino a metà coscia, con una deliziosa gonna a ruota che andava ad alleggerire il look e a renderlo né troppo formale, né troppo informale. In una parola: giusto. Ai piedi un paio di ballerine nere accompagnate dalla rispettiva borsetta, e i capelli rigorosamente sciolti che andavano ad accarezzarle le spalle arricciandosi in deliziosi boccoli.
- Ma che dici, guarda qui come ti ho reso carina! Dovresti portare le gonne più spesso: ti risaltano le gambe!- asserì l’altra fiera e soddisfatta.
- Sarà, ma io preferisco la comodità all’eleganza – affermò Fine decisa.
- Lascia stare e sbrighiamoci, piuttosto: abbiamo già fatto attendere troppo in nostri due cavalieri!- e così dicendo, Rein afferrò la sorella per un braccio, ed insieme, emozionate, si avviarono al loro romantico appuntamento.

 

Angolo Autrice:

E finalmente riesco ad aggiornare anche qui! Mamma mia, non mi sembra vero!
Purtroppo gli impegni sono veramente tanti, e non trovo mai un pò ti tempo per scrivere... però le idee sono tutte in testa, aspettano solo di essere portate alla luce... con calma...
Dunque, dunque, dunque, cosa abbiamo qui?
Le cose si fanno ineressanti, non credete? O meglio, incasinate, vista la situazione...
Un'uscita a quattro con Bright e Shade proprio quando le due gemelle sono scambiate di corpo... secondo voi cosa potrà mai succedere?
Io lo so, ovviamente, e spero che quando arriverà il momento di svelarvelo di farvi cadere dalla sedia dal ridere!
Un grazie a chi ancora mi segue, nonostante i clamorosi ritardi.
Grazie davvero per tutte le belle recensioni, vedervi così entusiaste mi scalda il cuore!
Vi do appuntamento al prossimo capitolo, nella speranza di aggiornare con meno ritardo stavolta!!
Baci

_BlueLady_


 
  
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