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Autore: Midorikawa_efp    08/11/2016    1 recensioni
Sofia, Fabio, Karl, Chloe, Ewan e Lidja lottano contro Nidhoggr e i suoi.
Sara, la nuova Draconiana, combatterà al fianco dei suoi amici. I draghi daranno se stessi per difendere i loro Draconiani e per cercare di riportare la pace tra loro e il nemico, ma Nidhoggr non mollerà.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nidhoggr, Nuovo personaggio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"-Avanti, ritorniamo dentro, domani sarà una giornata molto impegnativa-" disse Sara.
Rientrarono a casa, dove li aspettava il professore.
"-Com'è andata? -" chiese Schalfen
"-Bene, prof, non abbiamo incontrato neanche un nemico-" rispose Lidja
"-Professore, Sofia e Karl sono tornati dall'allenamento? -" chiese Sara
"-No, in effetti è da un bel po' che si stanno allenando-" rispose
"-Vado a dare un'occhiata, torno subito-"
Sara scese nella sala. Vide Sofia e Karl lottare perfettamente in armonia, come se si leggessero nel pensiero.
"-Bravi, continuate cosi! -" urlò loro, che annuirono subito
Sofia lanciava le liane che bloccavano le braccia del nemico e Karl, con i suoi getti di ghiaccio e acqua, li spezzava a metà, facendoli poi esplodere.
Karl, ormai mutato in Aldibah, spiccò un salto e caricò un potente raggio di ghiaccio mentre, Sofia teneva occupati i nemici. La ferirono solamente ad una zampa, ma era ancora perfettamente in grado di combattere.
Quando Karl ebbe finito, Sofia con un possente colpo d'ali, balzò e lasciò che quel colpo fosse l'ultimo del loro combattimento.
Atterrano stanchissimi e a Sofia bruciava la ferita, che Sara curò subito. Ritornarono in soggiorno, dove già era pronta la cena.
"-Buon appetito! -" urlò Fabio, già con la forchetta in mano.
"-Ma che razza di...mascalzoni che siete, neanche il tempo di riprenderci, che già vi state ingurgitando di cibo! -" rispose Karl, mettendosi seduto.
"-Avanti non litigate-" pregò Sara, ridendo
Incominciarono a fare 'rifornimento di energie' con la buonissima lasagna di Lidja.
"-Non sapevo che fossi così brava a cucinare, dove hai imparato? -" domandò Sara, con un boccone infilzato nella forchetta
"-Merito di mia nonna-" rispose semplicemente.
Appena finito di mangiare, i Draconiani prepararono tutto quello che sarebbe servito loro il mattino dopo e in meno di un'ora, era già tutto pronto, così andarono a dormire.

Il mattino dopo, Sara e Karl furono i primi a svegliarsi, seguiti da il professore, Lidja e Fabio. Dove era Sofia?
"-Dov'è Sofia? -" chiese il professore
"-Quando io ero scesa, lei stava ancora dormendo-" rispose Lidja "-Vado a vedere se sta bene-" si offrì Sara.
Salì le poche scale e andò in camera di Sofia e Lidja, dove vide la prima guardare pensierosamente la finestra
"-Ehi, stai bene? Andiamo, ti stiamo aspettando-" le disse tendendole una mano
"-Io... credo di non essere all'altezza di questa missione-"
"-E perché no? Ci siamo allenate insieme e questo basta-"
"-Ma...io non mi sento pronta. Non lo so...-"
Sara si sedette vicino a lei.
"-Racconta-" la invitò Sara, mettendole una mano sulla spalla
"-È iniziato tutto da quando ho incontrato Fabio...-" Sara sapeva cosa stava per dire, ma non fiatò "-E mi ero presa una grande cotta per lui. Invece, quando sei arrivata tu, ho visto come lui ti guardava e...sì, ero gelosa.-" la guardò negli occhi.
"-Allora?-" la riscosse la ragazza
"-Pensavo che, questa cotta, fosse andata via, invece...è sempre nei miei sentimenti, ed è difficile convincersi che lui, ora è felice con te... ma non ci riesco, è più forte di me-" iniziarono a cadere piccole lacrime, che bagnarono velocemente le sue guance, che Sara asciugò con il palmo dalla mano.
Con l'altra le prese le mani e le stinse forte, infondendole coraggio e determinazione. Quando Sara riaprì gli occhi, vide nel bellissimo sguardo verde di Sofia una nuova speranza e forza d'animo. Anche Thuban la stava aiutando, lo sentiva. Sofia sorrise e abbracciò Sara, che la lasciò fare.
"-Andiamo? -" chiese a bassa voce. Sofia annuì con il capo
"-Andiamo-" rispose convinta. Scesero le scale.
"-Sofia, Sara per caso ti ha buttato giù dal letto? -" disse Lidja
Sofia preferì risponderle con una linguaccia, poi si misero sedute.
Il professore guardò Sara, che intuì al volo
"-Ascoltarmi bene, partiremo tra poco, quindi dovete assicurarmi di essere pronti per questa missione non poco impegnativa. Sappiate che, se avete qualche problema, dovete avvisare tutto il gruppo e questo vale lo stesso se avvertite qualche presenza o rumore. Se qualcuno viene ferito, gli altri devono fare tutto il possibile per salvargli la vita. Intesi? -" domandò Sara. Tutti annuirono.
"-Bene, professore, noi siamo pronti. Sei sicuro di voler rimanere qui? -"
"-Sì, vi sarei solo d'intralcio-"
"-E voi? Siete pronti? -" riprese la ragazza
"-Sì. Solo una domanda. Come ci muoveremo? -" chiese Sofia.
"-Prof, quanto è distante questo posto? Voglio dire, potremo muoverci a piedi? -" chiese Sara al prof.
"-Bhe...a piedi è certo che ci metterete di più...-"
'Ma va? ' pensò Fabio "-Ma credo che entro un giorno, a piedi potrete arrivarci-"
"-Credo, però, che un giorno sia troppo-" annunciò Karl
"-Sì, ci stavo pensando anch'io...-" riflettè Sara
"-Potremo farcela in volo-" propose Lidja
"-Ma così sarebbe piu rischioso-" spiegò Fabio
"-Ascoltatemi, faremo così. La maggior parte della strada ce la faremo a piedi e la parte restante in volo, cosi saremo meno adocchiabili-" propose Sara.
"-Anche perché, di sicuro, ci saranno alcuni scagnozzi di Nidhoggr a controllare i Draconiani -" osservò Fabio.
"-Sicuramente...ma questo non dovrà assolutamente distrarci dal nostro obbiettivo. Ricapitolando. Quando usciremo da qui, faremo circa 3/4 di strada a piedi, e poi voleremo fino al posto stabilito. Da lì ci divideremo e il primo che trova i ragazzi, contatta gli altri telepaticamente -" spiegò Sara e tutti annuirono con la testa.
"-Ragazze, vi consiglio di legare i capelli, così sarà più facile perché avremo più campo visivo-" consigliò Lidja
Ognuno andò nella sua stanza a prepararsi.
Dopo cinque minuti, tutti erano pronti per partire. Sofia legò i suoi capelli ricci e rossi in una treccia laterale, Lidja raduno i suoi in una cipolla e Sara costrinse i suoi capelli castani in una coda. Erano pronti. Salutarono il professore e se ne andarono.
Nascosero i ciondoli sotto le magliette e s'incamminarono.
Passarono per il Colosseo, per i Fori Imperiali e per il Vaticano.
Le prime tre ore passarono velocemente tra alcune chiacchierate, scherzi e risate.
"-Ragazzi, d'ora in poi, non abbassate la guardia per nessuna ragione al mondo-" ordinò Sara
Passarono per parchi infiniti, alberi che incominciano a perdere le foglie e per palazzi distrutti dagli incendi che i ragazzini dispettosi causavano.
Alla sesta ora, si fermarono per il pranzo, anche se era piuttosto tardino.
Finito di mangiare, pagarono e se ne andarono. Arrivarono a metà strada e, ormai, tutto quello che avevano intorno era solo campagna.
"-Ragazzi, ora possiamo usare le ali, siamo quasi arrivati-" annunciò
   
 
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