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Autore: tanjess    10/11/2016    1 recensioni
Non importa quanto ci vorrà, io ti ritroverò, e quando lo farò, saremo una cosa sola.. Avremo il nostro lieto fine. Non dimenticarti mai quanto sei speciale. Sei il più bello e raro dei fiori Regina... Solo io ti poso rendere felice, tu lo sai, devi solo farmi entrare nella tua vita… Ancora una volta..-
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno a tutti amici. Vi chiedo in anticipo scusa per il fatto che in questo capitolo, a musica, mi sono un po' sbizzarrita. Essendocì una festa invece di una sarano quattro le canzoni. Ho cercato di far coincidere il più possibile testo e musica, spero siano di vostro gradimento. Vi invito come sempre a lasciarmi un commento sotto, per me sono uno stimolo a fare sempre meglio. Un saluto a tutti, buona lettura, alla possima
Link (*) https://www.youtube.com/watch?v=Z8WgICeUofY
Link (*2) https://www.youtube.com/watch?v=vt9zxKZZyBE
Link (*3) https://www.youtube.com/watch?v=71IGqqIDRAU
Link (*4) https://www.youtube.com/watch?v=F2tJpAnwA7A


Emma entrò come una furia nel Bar sbattendo fragorosamente la porta. Tutti infatti al suo ingresso si girarono spaventati, clienti e non. Andò dritta al tavolo “riunioni”. Aveva fatto venire tutti li a posta. A esclusione di Kathryn ovviamente. –Ok gente abbiamo un grosso problema da risolvere!-
-Di che si tratta?- Chiese Ruby
-Lily e Malefica stanno tramando qualcosa e non mi piace. Ieri ho visto Lily girare intorno alla cripta di Regina. Aveva l’aria sospetta, e quando ho provato a farle delle domande è stata moto evasiva. Ho controllato la cripta ma sembra che non sia stato trafugato niente, ma non mi convince ugualmente, dato che potrebbe avere preso qualcosa di cui non so nemmeno l’esistenza.-
-Meno male che sei entrata li dentro più volte di chiunque altro qui.- Ironizzò Brontolo.
Emma lo guardò di storto e poi continuò il discorso. –Dobbiamo prepararci, si stanno muovendo e noi dobbiamo farci trovare pronti.-
-Perché non proviamo a seguire i loro movimenti?- Propose David.
-Perché è quello che si aspettano. Sicuramente adesso saranno all’erta.-
-Si, ed è proprio questo il punto, se le mettiamo sotto pressione magari prima o poi sbaglieranno qualcosa.- Intervenne Mary Margaret.
-Sotto pressione? Sorella stai parlando di due grossi terrificanti draghi!- Puntualizzò Brontolo.
-Emma, l’idea di farle seguire potrebbe essere la pista giusta, magari potremmo capire qualcosa di più sulle loro intenzioni, al momento è sempre meglio che stare fermi ad aspettare.- Gli fece presente Belle.
-Ok, visto che avete tanta voglia di mettervi all’opera ecco da domani che cosa faremo. Mamma, tu e Belle andrete nella cripta di Regina e perlustrerete a fondo ogni centimetro di essa per capire se e cosa Lily si è portata via. Ruby tu dovrai cercare di stare dietro a Lily e capire dove si nasconde, con il tuo olfatto dovrebbe essere facile, ma mi raccomando non dovrai fare altro che tenerla d’occhio da lontano e informarci, nessuna iniziativa. Siamo intesi?- Ruby fece segno con la testa. –Per finire- Disse rivolgendosi a David. –Tu e brontolo dovrete tenere d’occhio Malefica, per quanto sarà possibile, stretta sorveglianza, dovrete sapere tutto ciò che fa... Sicuramente si accorgerà di voi ma almeno questo la metterà un po’ più alle strette, saprà di essere controllata e avrà meno libertà.. almeno questa è l’intenzione. Dobbiamo cercare di capire cosa hanno in mente. -
-E con Regina?- Chiese Elsa che fino a quel momento era rimasta zitta.
-A lei ci pensiamo io ed Henry.-
-Beh allora? Che aspettiamo? Forza principino diamoci una mossa!-
-Sei felice di andare a sorvegliare Malefica? Da te mi sarei aspettato una sfuriata.- Disse con faccia stranita David.
-Beh è sempre meglio che stare a non fare niente. Forza muoviamoci, dobbiamo preparare un bel po’ di cose.-
La grinta di Brontolo diede un po’ una scossa generale, si alzarono tutti dal tavolo e si diressero all’uscita del bar per prendere direzioni diverse e potersi preparare ognuno alle proprie mansioni.
15:55
-Regina…- Lentamente aprì gli occhi. La sua vista era come appannata, le ci volle un po’ prima che riuscisse a focalizzare l’ambiente intorno a lei. Ricordò cio che era successo la sera prima, ricordava la foto di lei e Malefica, il volto di Emma e il forte dolore alla testa, poi il vuoto. Avrebbe giurato di sentire una voce chiamare il suo nome, poco prima di svegliarsi, pensò fosse stata Malefica, ma guardando bene intorno a lei non c’era nessuno e la casa dava l’aria di essere vuota. Notò che l’orologio segnava quasi le quattro e si meravigliò di aver dormito tanto. Girò la testa e notò un vassoio sul lato dove dormiva Malefica, un vassoio con quella che doveva essere stata la sua colazione. C’era una spremuta d’arancia, un cornetto alla marmellata e un biglietto. Lo prese e lo lesse.
“Quando leggerai il mio, Buongiorno amore mio, io sarò già in viaggio per Boston. Mi dispiace doverti lasciare questo biglietto ma non avevo il coraggio di svegliarti solo per salutarti. Spero tu possa passare una bella giornata, cercherò di farmi sentire appena posso ma tu cerca di pensarmi il più possibile, io lo farò, sarai al centro dei miei pensieri. Ti amo mia dolce Regina .” Sorrise appena. Malefica era, inspiegabilmente, tornata dolce e affettuosa nei suoi confronti e ora era lei a essere più distaccata. “  E’ solo colpa sua..
Pensò riferendosi ad Emma. Mise i piedi a terra e molto lentamente cercò di alzarsi. Si mise le pantofole e andò al piano di sotto. Si buttò sul divano accese la tv e cercò un canale che potesse essere di suo interesse. Dopo un bel po’ di zapping decise di lasciare su un programma di cucina. Prese il telefono e controllò se per caso ci fossero messaggi o chiamate perse. Non c’era niente, eccetto un messaggio delle 10:15 da parte di Mal
“Mi manchi..” Parole semplici ma concise, che arrivarono subito al cuore di Regina. Più Malefica faceva così, più lei si sentiva uno schifo, si sentiva come se la stesse tradendo, nonostante in realtà non avesse ancora fato nulla di male. “Gli ho nascosto l’evento di stasera..” Pensò in continuo contrasto con se stessa. “A proposito!” Regina prese coscienza del fatto che erano ormai le quattro passate e che di li a poco si sarebbe dovuta trovare al bar di Granny, a Storybrook. “Devo sbrigarmi!” Regina si alzò di colpo ed ebbe un piccolo giramento di testa. “ah.. che dolore..” Si portò una mano alla tempia. “Devo stare attenta.. forse sarebbe il caso di disdire.. Però se non vado quando avrò un’altra occasione così?..- Regina ci rifletté qualche istante e poi finalmente si decise. “Basta, andrò e rispetterò la promessa che ho fatto a Henry, nel caso non mi piacesse sono sempre in tempo ad andarmene.”  Si diresse decisa verso il bagno al piano di sopra ed andò a farsi una doccia.
L’acqua calda scorreva sulla sua pelle dandole un senso di benessere assoluto, era come se ogni forza negativa scivolasse via. D’un tratto un immagine prese posto fisso fra i suoi pensieri. Lei ed Emma sotto l’acqua, strette l’una all’altra, si abbracciavano, si toccavano e si scambiavano baci, alcuni dolci e altri molto passionali. Tutto ciò aveva quasi l’aria di un ricordo “E’ impossibile..” Già, era impossibile fosse un ricordo, lei non aveva mai vissuto quel momento, come avrebbe potuto? Aveva conosciuto quella donna solo 3 giorni prima..
Pensò che quella sensazione fosse dovuta al fatto che desiderava con tutta se stessa che fosse reale, che accadesse davvero. Si, desiderava ardentemente avere la signorina Swan li con lei, in quella doccia, fra le sue braccia. “Bando alle ciance! Devo sbrigarmi!”  Si impose di stare coi piedi per terra e di non lasciarsi trasportare da delle stupide fantasie. Finì velocemente di lavarsi e uscì. Andò alla camera aprì l’armadio e comincio il dramma del “Che cosa mi metto?”. Passò una buona mezzora, in cui aveva praticamente buttato all’aria l’intero armadio prima di trovare qualcosa che la convincesse. Voleva essere elegante ma non provocatoria, non voleva certo d’are l’impressione che volesse attirare le attenzioni di qualcuno in particolare.. Quindi optò per un vestito aderente nero, uno di quelli senza spalline che arrivava fino a metà coscia. A dosso a lei stava un incanto, aderiva perfettamente al suo corpo e risaltava notevolmente le sue forme. Poi si mise una giacchetta bianca, una di quelle che rimangono aperte, con le maniche che si fermavano alle spalle. Era semplicemente incantevole. Ovviamente mise anche per quell’occasione gli orecchini e la collana a cui era tanto affezionata.
tra una cosa e l’altra si erano ormai fatte le 19 passate, si piazzò davanti allo specchio per sistemarsi nuovamente i capelli. “Ok, credo di poter andare..”

(*) 15 minuti dopo era ferma davanti alla porta del bar. Sentiva la musica e gli schiamazzi delle risate delle persone che erano già dentro. Aveva la mano ferma sulla maniglia della porta. “Forza Regina, che ti prende? Sei stata tu a voler venire fino a qui, adesso abbi un po’ di spina dorsale ed entra!” Stava per aprire la porta quando qualcuno dall’altra parte lo fece per lei.
-Regina- Affermò Emma.
-Emma..- Disse sorpresa Regina. - Mi ha anticipata, stavo per entrare..- Cercò di spiegare come se l’avessero colta a rubare. Si sentì avvampare notando che Emma si era fermata incanta a guardarla, aveva appoggiato la testa alla porta e faceva scivolare i suoi occhi su tutto il corpo di Regina, come ad accarezzarlo. Regina non poteva affermarlo con certezza ma era come se Emma stesse cercando di cogliere ogni dettaglio. –E’ bellissima!- Le disse Emma. E solo allora, guardando bene la donna bionda notò il suo abbigliamento.. indossava un pantalone nero che gli arrivavano fino alle caviglie,  non era uno di quelli aderenti ma le stava davvero da Dio, da li indossava un paio di stivali neri con dei ricami in rilievo. Mentre sopra.. Aveva una maglia bianca che le ricadeva gentilmente sul corpo.
–Grazie, ma anche lei sta molto bene vestita così.- Disse sincera Regina. E poi sorridendo aggiunse
– E’ la prima volta che la vedo senza la sua giacchetta rossa-
Emma contraccambiò il sorriso e rispose. –Si, è raro che la tolga, in verità.. mi sono vestita così per lei..- Confessò. Regina che a quelle parole restò a bocca aperta. “Per me?..”
-Ho avuto paura che non sarebbe più venuta.- Continuò Emma in tono più dolce e quasi malinconico. Regina la guardò con espressione più morbida e comprensiva, come se la paure di Emma fossero anche le sue. Emma si rese conto di ciò che aveva detto e si raddrizzò cercando di spiegarsi. –Avevo paura di dover dire a Henry che probabilmente non sarebbe venuta, non volevo dargli un dispiacere.- Regina sorrise chinando leggermente la testa. Poi la guardò e rispose. –Ovviamente. Beh come vede non dovrà farlo.- Gli occhi di entrambe brillavano, persi l’uno nella luce dell’altra.
-Già..- sussurrò felice. - entri, sono già tutti a darsi alla pazza gioia.- Emma aprì di più la porta per far si che Regina potesse entrare.
-Grazie- Varcò la soglia e le ci volle un po’ per abituarsi alla luce più scura che c’era dentro. L’ambiente era illuminato per la maggior parte dalle luci psichedeliche. Era tutto pieno di colori. Visto così il bar aveva più l’aria di un pub. I tavoli erano tutti a lato delle pareti, pieni di cose da mangiare e al centro dove aveva ballato insieme ad Emma, la prima volta che vi aveva messo piede, era zeppo di persone, anche se la maggior parte erano ragazzi dell’età di Henry, che ballavano sulle note movimentate di “Parlami d’amore” un tipo di canzone che Regina avrebbe evitato volentieri di questo periodo, specie avendo accanto una certa persona. –Non si faccia impressionare, questo è il loro turno- Le disse sorridendo Emma.
-In che senso il loro turno?- Chiese incuriosita Regina.
-Per accontentare i gusti di tutti facciamo una canzone l’uno. Una volta una adatta a noi grandi e una volta adatta a loro ragazzi. Come vede ora tocca a loro, anche se molti di noi ballano sulle note delle loro canzoni, e lo stesso succede sulle nostre. Alla fine sono tutte belle e poi siamo qui per divertirci.-
-Beh si, mi sembra giusto- Constatò Regina sorridendole.
Un –PARLAMI D’AMORE!!- Generale urlato a squarcia gola accolse la donna nel locale. Si chiusero la porta alle spalle e stettero qualche istante li ferme a veder i ragazzini scatenarsi a ritmo di musica. Regina guardò quei ragazzi divertirsi e le venne voglia di unirsi a loro. Aveva voglia di ballare magari con la bellissima donna che aveva accanto.
Nonostante l’imbarazzo si sentiva estremamente felice e se si sentiva già dall’inizio così, chissà cosa le aspettava in seguito.
-Venga le faccio conoscere un po’ di persone-
-Oh va bene.- Emma e Regina si fecero spazio fra la folla fino ad arrivare dall’altra parte del locale, vicino alla casse fra l’altro. Per fortuna la musica stava finendo, altrimenti poteva dire addio ai timpani. Una voce riecheggiò nelle casse, era di una ragazza dai capelli lunghi castani, molto magra e che per come era vestita praticamente era nuda. –Ok gente un attimo di pausa, per la vostra Dj e riprendiamo subito!!-
-Ecco quella è Ruby, poi glie la presenterò meglio- Regina storse il naso.
–E’ meglio di come sembra, si fidi.- Affermò Emma vedendo la faccia di Regina.
-Oh, non dubito- Disse ironica. Regina si trovò di fronte un uomo e una donna con un bambino fra le braccia che avrà avuto all’incirca 1 anno. –Regina le presento David e Mary Margaret, loro sono i miei genitori, mentre lui è il piccolo Neal. – Regina strabuzzò gli occhi per la sorpresa –Come i suoi genitori? Ma sono praticamente nostri coetanei!-
-Si, eravamo molto giovani- Disse Mary Margaret sorridendole. Un sorriso che trasmetteva tanto amore.
-Scusatemi- Disse leggermente in imbarazzo. –E’ un piacere- Gli porse la mano e Mary Margaret e David la strinsero a turno.
-E quindi questo è suo fratello.- Dedusse riferendosi al piccolo.
–Si esatto- Le rispose Emma.
–E’ davvero carino- Affermò Regina.
-Ha preso tutto dalla sorella-
-Sempre modesta signorina Swan-
-Sempre- David e Mary Margaret si guardarono e sorrisero complici, contenti di ciò che stava accadendo. Neal si mise a parlottare qualcosa di incomprensibile che strappò un sorriso a tutti i presenti e proprio in quel momento Regina si sentì toccare la schiena, si girò e vide un visino dolce sorriderle. –Sono contento tu sia venuta.- le disse Henry euforico.
-Te lo avevo promesso. Sono abituata a mantenere sempre la parola data.-
-Ne sono contento, ah, ti presento Violet. Lei è la mia ragazza.-
-Oh- Disse corrugando la fronte. –Ciao Violet, piacere di conoscerti.-
-Il piacere è tutto mio signora Mills.- Si strinsero cordialmente la mano.
-Beh Regina.- S’intromise Emma- Conosce mio figlio, conosce me, e la mia famiglia, che ne dice di cominciare a darci del tu?- Regina si trovò spiazzata a quella richiesta. Ma decise di giocare con lei come il gatto col topo.
-Beh non lo so, dipende se lei ne è meritevole..- Rispose con un pizzico di malizia. Emma si avvicinò al suo orecchio e le rispose. –Credimi, lo sono.- Si allontanò e la guardò negli occhi. –Lo vedremo signorina Swan.-  Fu la risposta di Regina.
-Allora con chi ballerai?- Le chiese Henry estasiato. Regina invece sembrò pietrificarsi a quella domanda.
-Oh.. Non lo so, sono appena arrivata, e poi non credo sia obbligatorio ballare giusto?.- Chiese in modo generico guardando i volti divertiti delle persone che la circondavano.
-Bene gente rieccoci!- La voce di Ruby rimbombò nelle orecchie di Regina che era proprio davanti alle casse. –Adesso tocca agli over 25 quindi chi ha qualche richiesta particolare si avvicini e me lo dica che così torniamo subito a scatenarci!- Alcune persone si avvicinarono a lei e dopo poco le casse intonarono le prime note.
(*2)-Perché non mi concede l’onore del primo ballo? Le farò vedere se sono degna o no..-
-Si! E’ un idea fantastica!- Disse Henry con un sorrisetto da cospiratore. Regina non sapeva cosa dire. Era imbarazzata. “Oh andiamo, era ciò che volevi no?”
Poi si rivolse ad Henry -Lo farò, ma solo se dopo mi concederai il grandissimo onore di ballare con me.-
-Accordato!- Disse in un soffio.
-Bene, andiamo?- Le chiese Emma con sguardo malizioso e sorriso furbo porgendogli la mano. Regina fece un cenno con la testa e non disse nulla, prese la sua mano ed Emma la condusse al centro della pista. La bionda non perse tempo, le fece fare una giravolta e la strinse a se con forza. Iniziarono così la loro danza. Emma la faceva roteare spesso su se stessa e non perdeva occasione, se poteva, di toccarle i fianchi fra un passo e l’altro. Regina si faceva condurre tranquillamente standole dietro cercando di non esserle mai da meno. Purtroppo per lei mentre ballava prestava anche ascolto alle parole di quella canzone. Che fosse un caso che avesse deciso di invitarla a ballare proprio su quella canzone, oppure Emma Swan stava cercando di dirle qualcosa. Possibile che la donna che le faceva palpitare il cuore, provava i suoi stessi sentimenti. “no non è possibile”  Eh si perché il giorno dell’incidente lei le aveva detto che amava qualcuno, c’era qualcuno nel suo cuore e questo gia da prima che la conoscesse, e sinceramente trovava del tutto improbabile che con una chiacchierata spinosa e un ballo si fosse perdutamente innamorata di lei, quindi era impossibile che si trattasse di Regina. Probabilmente si stava facendo tutto un film e quella donna stava semplicemente cercando di costruire una buona amicizia. “Regina questa non è amicizia! Questo è puro FLIRT!!” Nonostante i contrasti con se stessa Regina si stava divertendo e fra le braccia di Emma il suo cuore batteva all’impazzata. Emma si staccò e si portò dietro di lei, le accarezzò le braccia finché le loro mani non si ricongiunsero. –che ora ha preso il mio posto dentro il cuore di lei..- Emma canticchiò quella frase all’ orecchio di Regina che non poté fare a meno di spalancare gli occhi. Non capiva, era riferito davvero a lei o si stava immaginando ancora una volta tutto?! Emma non le diede il tempo di formulare altri pensieri che subito le fece fare una nuova giravolta per poi tornare l’una di fronte all’altra, facendo muovere i loro corpi all’unisono. Sembravano davvero una persona sola, si intendevano alla perfezione. Quando tornò a prestare la sua attenzione su  Emma notò che la guardava con sguardo perso. E Regina avrebbe voluto andare oltre, ma non poteva, non doveva! Così decise solo di stuzzicare la sua compagna di ballo. Si avvicinò leggermente di più a lei, Emma le sfiorò la punta del naso con il suo e Regina si ritrasse subito, il suo intento era provocarla e ci stava riuscendo. Decise di prendere l’iniziativa quindi mentre Emma continuava a muoversi ballando Regina le mise una mano sulla spalla e prese a ballare intorno a lei a ritmo di musica, muoveva il bacino in modo provocatorio e lo stesso faceva con i fianchi, le spalle e le gambe. Emma si morse il labbro inferiore e questo per Regina fu un chiaro segno dell’effetto che aveva su di lei. La bionda si girò verso di lei le riprese la mano sinistra con la sua destra, poi mise la sua mano sinistra sul fianco della mora e presero a girare insieme con passi semplici, corti e veloci. Finché sentendo la che la canzone andava finendo, cogliendola di sorpresa le fece fare un elegante casquè proprio mentre la musica finiva. Emma aiutò Regina a rialzarsi. Tennero le mani strette l’una in quelle dell’altra. –Bene ragazzi fatevi avanti tocca a voi. Fooooorzaaa!!-
-E’ stata brava signorina Swan.-
-Anche lei. E’ stata capace di starmi dietro alla perfezione, e devo ammettere che si sa muovere bene. Molto bene.- Emma le fece un sorriso malizioso e poi si spostarono un po’ più a bordo pista. –Emma, le devo chiedere una cosa-
-Mi dica.-
- Sa forse sto solo facendo una gaf ma non ho potuto fare a meno di notare alcuni atteggiamenti e frasi, che forse sono facilmente equivocabili..- Regina cercò di girarci intorno ma Emma la stroncò. –Che cosa sta cercando di dirmi?-
-Io le piaccio?- Le disse diretta. –Insomma ha dell’interesse per me?- Emma si prese qualche momento in cui non fece altro che fissarla.
– E’ complicato, e non credo che potrebbe capire…- Cominciò Emma -Ma se proprio vuole saperlo.. -
-Ok ragazzi tutti in pista che si ricomincia! Questa è per tutti i tifosi di calcio da parte di un gran tifoso dell’Italia!-
(*3) Emma fu interrotta da Ruby che annunciava un nuovo giro. Henry si avvicinò a Regina.
–Come da parola..- Le fece un elegante inchino e le porse la mano –Posso?- Chiese da gentil uomo. Regina sorrise compiaciuta.
-Come potrei mai rifiutare un così bell’invito a un così bel ragazzo?-
-Ti avverto, non sarà lento come quello di prima?-
-Non era poi tanto lento, comunque sta tranquillo ti starò dietro- Gli disse facendogli un occhiolino. Regina fece una piccolissima riverenza e prese la mano di Henry che l’accompagnò vicino alla massa di ragazzi che avevano già preso posizione.
Henry gli fece vedere le movenze che doveva tenere su quel tipo di canzone e all’inizio Regina sembrava quasi imbarazzata, ma poi si sciolse e cominciarono a ballare insieme, divertendosi, come solo una madre con un figlio poteva fare.

Emma li guardava incantata e le parole di quella canzone le facevano tremare il cuore. Voleva ringraziarla, per tutte le volte che l’aveva salvata, per tutte le volte che l’aveva amata. -Credi sia la mossa giusta?- Elsa si era avvicinata ad Emma. –Insomma è chiaro che si sta rinnamorando di te, ma non pensi sia egoistico da parte tua? Che farai se inizierà a ricordare? O se volesse baciarti? In quel caso dovresti impedirglielo e allora come glie lo spiegherai?-
-Credo che questi siano affari miei.-
-Emma sai che sono dalla tua parte credo solo tu stia sbagliando. Vi fate del male inutilmente.-
-No è questo che tu, che nessuno di voi può capire. Vedi quando Regina vuole una cosa, non si ferma davanti a nulla. Quindi se lei davvero mi ama ancora nel profondo del suo cuore e io riesco a riportare a galla i suoi sentimenti tutto il resto non conterà, perché non sarò solo io a correrle incontro, ne a lottare per noi. Sarà anche lei a farlo.-
-E se le cose andassero diversamente?-
-E’ la mia Regina la conosco bene - disse senza smettere di puntare gli occhi su Regina.
-Spero tu abbia ragione, per il vostro bene.- Detto questo si allontanò e la lasciò sola ad ammirare Regina. Guardarla ballare insieme ad Henry era estasiante. Regina aveva preso il via, ballava senza pudore muovendo tutto il corpo, scuotendo anche la testa a tempo di musica. Si chiese se facesse così perché aveva dimenticato la dignità della Regina che era o se questa parte fosse sempre stata dentro di lei, soffocata dalle rigide regole che lei stessa si imponeva. Non sapeva certo rispondersi ma avrebbe tanto voluto scoprirlo. Chiunque avesse scritto quella canzone sembrava aver colto nel segno, l’unica cosa sbagliata era stato dedicarla a una squadra di calcio. Dentro di se, dedicò quelle meravigliose parole alla donna che amava e che ora la stava facendo impazzire ballandole davanti.
David si avvicinò alla figlia. –Sono contento per te Emma, e io e tua madre siamo sempre più convinti che le cose si sistemeranno.- Le disse con dolcezza.
-Grazie, ne sono convinta anche io. -
-Vorresti concedere questo pazzo e scatenato ballo a tuo padre?- Emma rise divertita.
-Non mi perderei per nulla al mondo la possibilità di vederti scatenare papà!- E così si unirono a Henry e Regina. I quattro presero a fare a gara a chi faceva la mossa più stravagante. Henry e David si misero a far finta di suonare la chitarra, Emma invece prese a mimare il cantante cantando la canzone a Regina che batteva le mani a tempo di musica –IN FONDO AGLI OCCHI TUOI BRUCIANO I MIEI !!-.. un urlo complessivo riempì la sala.. Poi tutti e quattro presero a saltare sul posto buttando le mani in aria come gli altri ragazzi. Emma era al settimo cielo .-UN AMORE COSI GRADE!!- continuarono a cantare. Quella era la sera perfetta e il fatto che Regina fosse li con loro, che avesse provato a stuzzicarla mentre ballavano poco prima era il chiaro segno che Emma aspettava. Regina, la voleva. Ed adesso avrebbe fatto di tutto per poter stare con lei, ora più che mai. Regina si avvicinò ad Emma e le due ballarono l’una accanto all’altra sfiorandosi ogni qual volta possibile e il fatto che dovessero stati tutti accalcati per la quantità di gente in piedi a ballare semplificava le cose. Regina non si era mai sentita così felice! Sembrava una serata magica, da favola, ma forse era presto per dirlo.. Regina si sentì qualcosa dentro, una sensazione strana, di terrore, fece segno ad Emma che si sarebbe allontanata un momento e così fece. Si diresse verso i tavoli con sopra le bibite. Si versò un bel bicchiere di acqua fresca e lo bevve tutto d’un sorso. “Che mi è preso?” Quella strana sensazione se ne era andata così, esattamente come si era presentata. Emma raggiunse Regina.
-Hey, tutto ok?- Le chiese preoccupata.
-Si, avevo solo bisogno di bere.-
-Sei sicura?-
-Si assolutamente.-
-Va bene, la canzone ormai è alla fine, vieni mangiamo qualcosa, altrimenti non riuscirai a reggerti in piedi.-
-Si credo sia un ottima idea.-
Le due andarono ai tavoli del buffet mentre la canzone finiva lasciando così il posto a una nuova canzone per gli over 25.

Passarono un ora buona mangiare e parlare insieme ai genitori di Emma e alcuni dei suoi amici. Di questi le aveva presentato un uomo basso, robusto e dai modi molto, molto rozzi, di nome Leroy. Durante una pausa veloce che si era presa la Dj le aveva presentato la famosa Ruby, la donna molto poco vestita che non doveva essere poi così male come sembrava. Sua nonna, la padrona del locale. Ed Elsa una donna dai modi molto raffinati.
-Ok Gente questa sarà l’ultima canzone della serata quindi fatevi avanti e ditemi cosa vorreste sentire!- Disse Ruby.  A quelle parole ad Emma balenò un idea in testa.
-Regina, le andrebbe di provare a ballare qualcosa di più.. impegnativo..- Marcò l’ultima parola come per farle capire qualcosa. E Regina afferrò al volo ciò che aveva intenzione di fare la bionda. “Se accetto è la fine..” Ne era consapevole. Eppure..
-Si, volentieri.-
-Bene.- La bionda andò verso la Dj, le sussurrò qualcosa all’orecchio e quella sorrise. Poi tornò vesro Regina. –Ok, andiamo- La incitò sfidandola. Evidentemente voleva vedere se realmente Regina lo avrebbe fatto. Beh, lo fece. Si rivolse ad Henry. –Tesoro scusami puoi tenermi la giacca? Credo che sia meglio che me la tolga.-
-Certo.-
Regina se la tolse e la lasciò alle mani del ragazzo. Poi si avvicinò ad Emma e andarono nuovamente al centro della pista. Emma le si avvicinò all’orecchio e le sussurrò
–ascolta il testo e balla con me.-
(*4)  –Ok, gente, voglio vedere tante coppiette calienti adesso. Dateci dentro!-
Regina iniziò a preoccuparsi. “Che razza di canzone ha scelto?”
Emma si avvicinò pericolosamente a Regina, i loro corpi aderivano l’uno all’altra, sentiva ogni sua forma premere su di lei e questo la eccitò, ma le fece un effetto ancora più grande quando cominciò a muovere il bacino su di lei a tempo di musica. I loro occhi inchiodati, fissi, come due calamite. Lo sguardo di Emma era provocatorio, ma anche eccitato, era pieno di desiderio e passione. Avrebbe voluto non formulare quel pensiero ma doveva ammettere che quella canzone era dannatamente loro! L’espressione “non vivo più senza te” rendeva chiara l’idea di come si sentiva Regina. Si fece coraggio, poggiò le sue mani sui fianchi di Emma e cominciò a muoversi anche lei. I loro visi erano vicinissimi e i loro respiri veloci. Regina chiuse gli occhi e assaporò quel momento più che poteva. Quel pezzo era così sensuale, e in parte avrebbe voluto che si avverasse ciò che la canzone recitava. “Regina ma che cazzo stai dicendo?!” Emma la scostò le fece fare una giravolta e se la ristrinse al corpo, accarezzando la sua schiena. Sfiorò la guancia di Regina con il suo naso e a Regina uscì dalle labbra un sospiro pesante e desideroso di lei. Il loro era un ballo lento e sensuale. –Che stiamo facendo Emma?- Le chiese Regina, che era praticamente abbracciata a lei. –Finalmente ci diamo del tu?-Regina sorrise con un pizzico di tristezza. –Si, credo sia ora..- Le disse.
- Stiamo ballando..- sussurrò Emma rispondendo alla sua domanda.
-Sai cosa intendo..-
-Ssshhhh..- Emma si staccò leggermente e cominciò a ballare ancora più sensualmente. Regina si sentiva scoppiare la testa. Più guardava quella donna più sentiva crescerle un sentimento profondo dentro, nonché un certo tipo di stimolo e voglia.  
-Prima mi hai fatto una domanda ben precisa.. ascolta e avrai la risposta..-
Regina spalancò gli occhi alle parole della bionda. –Vuoi dire che?..- Voleva forse dire che Regina le piaceva? Perché era questo che la canzone diceva. “Possibile che?” Regina non poteva credere che la sua risposta fosse in quelle rime. Ma poi..  -Mi piaci..- Le sussurrò all’orecchio Emma. Regina si sentì morire. Chiuse gli occhi e li riaprì, voleva essere certa che non si trattasse di un sogno, e fu felice di vedere che non lo era. Emma era ancora attaccata a lei e ballava strusciandosi di proposito sul suo corpo. Senza smettere di muovere i fianchi si portò dietro a Regina e si mise a improvvisare una specie di lapdance, molto molto soft, dato dove si trovavano e chi c’era. I loro respiri erano sempre più pesanti e il desiderio cresceva.. Piano piano,  a passo di danza, Emma tornò davanti al viso di Regina gli posò un leggero bacio sulla guancia e poi.. Poi, proprio come dicava la canzone, porto le sue mani su, lungo la sua schiena, mentre con il corpo e la testa scendeva giù.. E quando si ritrovarono nuovamente faccia a faccia Regina accarezzò la guancia di Emma. Il suo sguardo era penetrante così come la donna che aveva difronte Regina. “Non posso!” Allontanò la mano e così si allontanò anche lei. Regina camminò a passo svelto verso la finestra accanto alla porta, li vi si appoggiò puntando i suoi occhi fuori a guardare chissà cosa. Sentì Emma raggiungerla. –Va tutto bene? Ti chiedo scusa se ti ho turbata.-
-No affatto. Non sei tu ad avermi turbata, ma ciò che mi fai provare…- Emma si avvicinò e le cinse i fianchi con le sue mani, poggiò il mento sulla sua spalla e le parlò dolcemente. Regina a quel contatto chiuse gli occhi e cercò di mantenersi calma.
–Perché cosa ti faccio provare?-
Regina si girò e la guardò dritta negli occhi, le prese il viso fra le mani e le accarezzò gli zigomi con i pollici. –Ancora non lo so di preciso, ma so che è sbagliato. Noi non dovre..- Emma le posò un dito sulle labbra.
-SShhhh. Basta, non dire di più-  Regina sussultò a quel contatto e le sue labbra si mossero da sole. Le baciò il dito. Emma lo scansò e Regina si avvicinò pericolosamente a lei. “Desidero baciarla, almeno una volta.” Il suo desiderio stava per avverarsi.
-Swan!- Una voce le riportò alla realtà. E la realtà fu più dura e amara di quanto Regina si potesse aspettare. Un uomo dietro di Emma la fece girare verso di lui.
–Finalmente sono tornato da te amore mio- E dopo avergli detto queste parole la baciò. Regina si sentì mancare la terrà sotto i piedi mentre rimase a guardare impotente la scena che le si presentò davanti.

Regina rimase pietrificata alla scena che si ritrovò difronte. Le salì un nodo allo stomaco, avrebbe voluto tirare un pugno a quel tizio ma poi si fermò un attimo a riflettere. Lui l’aveva chiamata “amore mio” questo voleva dire che loro due stavano insieme. Emma si distaccò violentemente da lui. –Killian, ma che fai qui?-
-Come che faccio qui? Credevo saresti stata contenta di rivedere il tuo ragazzo.-
Regina ormai era un pezzo di ghiaccio, e quelle parole confermavano tutto. “Che stupida, mi sono fatta prendere in giro come una sciocca!”
Regina prese e uscì dal locale sbattendo furiosamente la porta nell’oltrepassarla. Andò come una furia verso l’auto.
-Regina! Fermati! Non è come pensi!- Regina non si fermò e continuando a camminare senza voltarsi disse solo. –Si dimentichi di me signorina Swan!- Aprì la macchina, mise in moto e se ne andò guardando un’ impotente Emma che si rifletteva nello specchietto retrovisore.

11:45
Emma guardò impotente la macchina di Regina allontanarsi, era a un passo da lei, finalmente aveva ammesso di provare qualcosa per lei e ora era tutto sfumato. Emma si fece seria, e furiosa. Tornò a grandi passi nel locale si diresse verso Killian e gli mollò un potente pugno sul naso e lui non poté che cadere a terra dolorante
-Emma!- Urlò Mary Margaret, raggiunse la figlia seguita da David ed Henry. La musica si fermò. I festeggiamenti erano chiaramente finiti. –Che cazzo ti è saltato in mente?! Perché lo hai fatto?!-
-Perché non ti dai una calmata Swan? Se non fossi intervenuto ti avrebbe baciata! E ora non saresti arrabbiata con me ma con te stessa!-
-Cazzate! L’avrei fermata io, a modo mio! Così hai rovinato tutto!-
-Credimi principessa per te e per tutti noi è molto meglio che lei ti sappia fidanzata che single !- Si rialzò.
-Le cose fra  me e Regina me le guardo io!-
-Beh allora devi fare meglio perché così non andrai da nessuna parte! Sai dovresti ringraziarmi!-
-Ah si? Bene! Ti ringrazio per avermi rovinato ulteriormente la vita!- Disse urlando. Killian gli rispose a tono –No Swan se mai te l’ho salvata! Adesso sarà sicuramente arrabbiata ma almeno puoi star sicura che non ti bacerà per un po’ e indovina? Puoi continuare a conquistarla quanto vuoi in tutta sicurezza! Potrai benissimo farla ingelosire, o flirtare con lei senza rischi, almeno per un po’! Quindi, dovresti ringraziarmi per averti fatto guadagnare tempo! E se ci pensi un po’ vedrai che mi darai ragione!.- Emma lo stava fulminando con lo sguardo era pronta a dargli un altro pugno quando David la fermò.
–Questo non serve a nessuno Emma. Per quanto possa aver sbagliato ad agire in modo drastico devo dire che ciò che ha detto un fondo di verità ce l’ha. E anche se così non fosse, ormai il danno è fatto quindi devi rivedere un po’ i tuoi piani. Adesso calmati e andiamo a casa, riposare ci farà bene. Noi altri faremo ciò che ci hai detto stamattina e tu e Killian invece vedrete come sistemare le cose.-
Emma sembrò calmarsi. Abbassò il braccio e guardando Killian con disprezzo disse un ultima cosa. –Spera solo di non aver rovinato tutto! Spera che ci sia ancora speranza, altrimenti quell’uncino te lo ritroverai a farti da coda!- Per tutta risposta lui fece un sorrisetto ironico alzando mano e uncino come ad arrendersi. Poco dopo, tutti raccolsero le proprie cose per tornare a casa.

01:59
Malefica tornò a casa stanca per il viaggio, buttò la borsa a terra incurante del rumore che provocò e accese la luce. Al centro della stanza seduta sul tavolino c’era Regina che l’aspettava con in dosso solo una canottiera di seta bianco perla. Malefica la guardò con non poca sorpresa.
-Regina.. che ci fai qui? È molto tardi, ti avevo detto di non aspettarmi.- Regina non disse nulla. Si alzò e lentamente si avvicinò alla moglie. –Va tutto bene?- le chiese Malefica. Guardandola bene notò che sembrava aver pianto.
Regina con sguardo malizioso le rispose. -Mai stata meglio!- Prese a baciarla con passione e cominciò a spogliarla velocemente, senza darle il tempo di capire nulla. Malefica rispose volentieri ai suoi baci soddisfatta. Sapeva che sicuramente tutto questo lo doveva ad Emma e ciò non poteva che renderla felice. Regina si distaccò appena dalle sue labbra per poter parlare. –Inseminami, voglio darti un figlio, qui, ora!- Malefica riprese a baciarla, non poteva essere più estasiate a quelle parole, un'altra tappa si stava compiendo e non aveva dovuto far nulla, se non lasciarla nelle mani della donna che diceva di amarla. Mal le mise le mani sui glutei e la sollevò prendendola in braccio. Regina attorcigliò le gambe alla sua vita e si lasciò trasportare dall’euforia di quel momento. Malefica la poggiò sul tavolo e non ci mise molto per esserle dentro. Regina gemette e di li cominciarono la loro “danza”.
Malefica la baciava e la accarezzava su tutto il corpo con la mano libera mentre con l’altra cercava di farla impazzire aumentando la velocità e poi diminuendola, aumentandola e diminuendola. Quando vide che era vicino al culmine uscì da lei. Si diresse verso la cucina aprì il congelatore e prese un piccolo contenitore con dentro quello che era il suo sperma. “essere un drago ha molti vantaggi“ Pensò divertita. Prese una siringa da un cassetto aspirò lo sperma al suo interno e torno da Regina. La guardò seria e le chiese.
–Sei sicura? Non si può tornare indietro-
-Lo so e non voglio tornare indietro, voglio fare un passo in più verso la nostra felicità. Voglio allargare la nostra famiglia, perché tu sei la mia vita e nessun’altro!- Probabilmente a quelle parole non ci credeva neppure, era la rabbia a parlare ma a Malefica stava bene così. –Bene, perché tu sei tutta la mia di vita!!- Malefica la tornò a baciare passionalmente. Tornò ad eccitarla palpandole i seni e stuzzicandole il clitoride, quando sentì che Regina era pronta le entrò di colpo la siringa e piano piano fece uscire il contenuto dentro di lei. Regina venne urlando e stremata si accasciò su Malefica che la strinse forte a se. Stettero in quel modo qualche secondo, poi Mal la prese in braccio come fosse una principessa, fragile e delicata. Le baciò la fronte e a bassa voce le disse. –Ti amo Regina e sarò la donna più felice del mondo se riuscirai a darmi un figlio.- Regina si limitò a sorridere dolcemente alla moglie, accostò il viso al petto di Malefica e si lasciò portare nel letto dove, una volta sistemate, non fece altro che piangere amaramente in silenzio.
   
 
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