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Autore: Bfede    10/11/2016    2 recensioni
[l\\\\\\\'allieva]
La mia storia è ispirata alla ficion L'allieva, ispirata anch'essa dai libri di Alessia Gazzola.
Ho letto tutti i libri su Alice e me ne sono innamorata, purtroppo il finale della fiction è aperto e lascia tutti in sospeso ed è per questo che ho deciso di scrivere una storia mia, con eventi che non potranno mai capitare.
La mia storia parte proprio dal finale solo che la mia Alice ha fatto una decisone...la sua decisione è CC ovvero Claudio Conforti, il prof stronzo, donnaiolo e narcisista che le ha fatto battere il cuore facendola innamorare sia della medicina legale che di lui.
Spero la mia storia vi piaccia!!!
Buona Lettura...
AA
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Passammo non quanto tempo lì in quel mare stupendo giocammo come due bambini, i suoi occhi riflettevano il colore dell’acqua e con quelle goccioline che scendevano dai suoi capelli sulla faccia lo rendevano ancora più bello, infatti mi ero incantata a guardarlo immobile, lui accorgendosene si è avvicinato piano piano fino ad essere occhi negli occhi e poi mi baciò dolcemente, abbracciandomi e stringendomi forte come se avesse paura che il mare mi portasse via,lontano da lui. Dal canto mio ero aggrappata a lui, lasciandomi andare in balia delle onde e delle emozioni che provavo in quel momento.
Ci staccammo solo perché avevamo bisogno d’ossigeno, ma i nostri corpi erano ancora attorcigliati e lui mi guardava stringendomi forte.
Una volta usciti dall’acqua, Claudio mi avvolse in uno stupendo telo mare che profumava di lui, lui anche si avvolse in un telo e così in silenzio ci asciugammo.
Una volta pronti per andare via, mi portò in un piccolo pub sul mare, molto carino e adatto a coppiette visto che c’erano solo tavoli per due.
Prese un tavolo, molto appartato sotto una tenda, così potevamo stare tranquilli.
Ordinai un Sex on the beach, uno dei miei cocktail preferiti e CC si mise a ridere, immaginando la situazione dopo cena, lui prese una Pina Colada ,(altro mio cocktail preferito) e ordinammo qualcosa da mangiare che avremmo diviso in due.
Nel frattempo che le nostre ordinazioni arrivassero, iniziai a conoscere un Claudio diverso, perché come mi disse lui “cosa sai di chi sono io, magari c’è altro?”, infatti di lui conoscevo poco, sapevo che era un professore, che aveva una straordinaria carriera, sapevo che veniva da una famiglia modesta perché Beatrice me ne aveva parlato una sua ex, ma nulla di più.
Mi raccontò che era cresciuto nel quartiere dove avevamo svolto le nostre ultime indagini, un posto che lui adora, ha vissuto lì fino alla laurea poi con i soldi del primo impiego aveva preso in affitto un bilocale e aveva iniziato a fare carriera.
Mi ha raccontato della sua vita universitaria, era uno studente normale, un po’ sfigatello, senza soldi e tante volte bocciato, i suoi non volevano che facesse medicina, ma seguire il lavoro del padre cioè commerciante, però non era lavoro adattov a lui.
 Infatti contro tutti decise di seguire il suo cuore e nonostante tutti gli ostacoli, esami difficili, professori severi e i genitori ostili, si laureò in tempo vincendo una cattedra per insegnare.
Mi parlò della unica storia seria con Beatrice finita quando lei è andata in Canada per lavoro, lui pur volendo seguirla non aveva i soldi per il viaggio  e così rinunciò al sogno americano e al suo primo amore, con lei era se stesso, lei lo sosteneva e capiva, studiavano insieme e per questo passavano molto tempo insieme, però lei era diversa da lui, era sostenuta dalla sua famiglia, era molto sicura di sé, non aveva problemi economici, viveva da sola ed era pronta a vivere la vita da adulta dopo la laurea, mentre lui no, si manteneva con la borsa di studio, il padre non lo aiutava perché giravano pochi soldi e poi non voleva che il figlio studiasse medicina.
Mi ha raccontato poi di quando ha iniziato a lavorare nell’istituto, dove la Wally lo trattava male e il Supremo lo calcolava pochissimo, ma con impegno e determinazione ha raggiunto la posizione attuale e ne va fiero perché nella vita nessuno gli ha mai regalato nulla.
Durante il racconto lo guardavo con occhi pieni di ammirazione, mi teneva la mano dove faceva piccoli cerchi sul dorso, dalle sue parole capisco perché è così stronzo, nella sua vita nessuno ha creduto in lui e questo lo ha inasprito con il genere umano, facendolo diventare freddo, distaccato, senza fiducia nel prossimo, però adesso ci sono io che credo in lui come persona e professionista, capisco anche quanto sia difficile raccontare queste cose così intime,è come se fosse nudo adesso senza difese e scudi.
Poi mi disse che da quando mi aveva incontrata a Sacrofano, in lui era cambiato qualcosa, anche se non mi conosceva. Sperava di rivedermi e quel giorno quando andai da lui per fare domanda di internato dentro di sé era felicissimo, poi aveva accettato di essere il mio professore perché aveva visto in me del potenziale nascosto sotto la mia sbadataggine e che tutte le volte che mi trattava male o  cercava di convincermi a cambiare lavoro era perché mi desiderava.
Alla fine del racconto io non sapevo cosa dire, ero piena di emozioni belle, lui aveva raccontato la sua vita privata, si fidava e provava qualcosa per me.
Passammo una bella serata, che lui definì il nostro primo appuntamento ufficiale e non mi potevo lamentare era stato il più bello della mia vita…
 
sorpresa sono riuscita a pubblicare in anticipo, spero che la mia storia vi piaccia, se volete potete lasciarmi una recensione con consigli per i futuri capitoli e così saprò anche se vi piace o no. Grazie AA
  
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