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Autore: Nazuhi    11/11/2016    2 recensioni
Sequel di "Tutte le mie prime volte" (ripostata su gentile richiesta di una lettrice, che ringrazio di cuore)
****
Yomi è riuscita, non con poche difficoltà, a superare il suo primo anno all'Accademia del Duellante. Il ricordo del suo primo anno e la scomparsa dei suoi amici, però, continuano a tormentarla. Si sente inutile e vorrebbe scoprire cosa è realmente successo agli studenti d'élite, ma le indagini si risolvono tutte in un buco nell'acqua e la ragazza inizia ad esserne ossesionata, al punto da allontanarsi sempre più dai pochi amici rimasti. Tuttavia l'arrivo del fratello e il suo burrascoso ingresso in Accademia la aiuteranno a ritrovare la sua strada e ad allontanare i fantasmi che continuano a perseguitarla. Non tutto però è rosa e fiori; nell'ombra si nascondono dei nemici impensabili, pronti a tutto pur di portare alla luce segreti antichie dimenticati dai più, e che minacceranno la felicità degli studenti e dei due fratelli Yuki.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, Jaden/Judai Yuki, Nuovo personaggio, Zane Truesdale/Ryo Marufuji
Note: Lime, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7- “Questione di forza


Yomi era appena giunta in vista del promontorio che si trovava vicino al dormitorio rosso, quando si imbatté in Alexis e Chumley. I due erano fermi in piedi sul ciglio del promontorio e stavano osservando qualcosa che si trovava sotto di loro.
Sta succedendo qualcosa…” pensò Yomi, mentre osservava i due. Poi si avvicinò velocemente e, non appena si trovò a pochi metri da loro, si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei due amici.
-Yomi? Hai già finito di parlare con Sheppard?-le chiese la studentessa del primo anno, non appena si fu voltata verso la ragazza.
-Bè, sì, è stata una chiacchierata molto breve. Non sono riuscita né a fargli cambiare idea sul duello, né a convincerlo a cambiare il partner di Jaden.
-Hai cercato di lasciare Syrus fuori da questa storia?-chiese, a sua volta, Chumley.
-Sì, ma non ho avuto molta fortuna. Piuttosto, come se la sta cavando?-chiese l’altra, indicando con un gesto della testa le due matricole che stavano duellando pochi metri sotto di loro. Sembrava che il duello avesse raggiunto il suo climax e che di lì a poco sarebbe terminato.
-Non bene. Ha commesso un errore già durante il suo primo turno.-le rispose Alexis.
-Un errore?
-Ha attaccato ignorando la carta coperta che Jaden aveva posizionato al turno prima. Aveva evocato “Patroid” e con il suo effetto avrebbe saputo che la carta coperta era “Annulla Attacco” e avrebbe evitato di attaccare.
-E’ stato un errore grave. A dir la verità, non mi sorprende più di tanto…
-Come mai?-chiese Chumley, guardando sorpresa l’amica.
-So che Syrus non è un granché come duellante. Anzi, dovrei dire che lo sarebbe se avesse più fiducia in sé stesso. E’ un po’ come te; si fa prendere dall’ansia o dalla smania di dimostrare di essere bravo e commette errori gravi.
-Lui cosa ne pensa?-fece Alexis.
-Come mai ti interessa?-chiese a sua volta Yomi, lanciandole un’occhiataccia che la Obelisk del primo anno ignorò.
-Gliel’hai riferito?
-Non ancora. E non so se è il caso di dirglielo. In fondo, non sono cose che mi riguardano, no? E’ un problema che riguarda loro due…
-In effetti hai ragione.-commentò la matricola, tornando a concentrarsi sui due Slifer che si stavano sfidando. Jaden era appena riuscito a distruggere il mostro dell’amico e ad infliggergli dei danni. Syrus, dal canto suo, sembrava che avesse perso tutta la sua voglia di duellare; era seduto in terra, a gambe incrociate, come se avesse appena deciso di gettare la spugna ed arrendersi.
-Syrus? Che stai facendo?-fece l’altro Slifer, sorpreso per la reazione dell’amico.
-E’ inutile; sei troppo forte, non potrei mai sconfiggerti!
-Ma che dici?! Non puoi mica arrenderti! Se non ci provi non potrai mai saperlo!-protestò Jaden, cercando di convincere Syrus ad alzarsi per continuare il duello.
-Ti dico che è inutile! Io non sono bravo; non posso vincere!

Lo sapevo; non potrà mai affrontare un Tag Duel con un atteggiamento simile. Se si dà per vinto così in fretta, non ha alcuna possibilità di vincere un duello importante come quello. E sono sicura che anche lui sia consapevole di ciò…” pensò Yomi, mentre osservava la matricola dai capelli azzurri deprimersi sempre più.
-E’ assurdo…-mormorò Chumley.
-Chumley?
-E’ assurdo che si arrenda in questo modo! Come può gettare la spugna così in fretta, senza nemmeno provarci?!-continuò l’altro. Poi, sporgendosi verso l’amico dai capelli azzurri e usando quanta più voce avesse in corpo, iniziò ad urlare:
-Non puoi arrenderti! Puoi farcela se continui ad avere fiducia in te stesso! Tu non sei inutile come lo sono io; puoi ancora vincere! Hai sentito, Syrus?!
La matricola alzò lo sguardo verso il compagno di camera, abbozzò un mezzo sorriso e si alzò, pronto a continuare il duello.
-Chumley ha ragione… Preparati Jaden; d’ora in avanti farò sul serio!
-Come vuoi, non vedo l’ora!-gli rispose l’altro studente, al colmo dell’eccitazione.
-Com’è che ti sei messo ad urlare? Non è da te…-commentò Yomi, rivolgendosi all’amico del dormitorio rosso che si trovava al suo fianco.
-Io sono inutile e non sono capace di fare niente, ma Syrus può farcela se crede in se stesso. Credo che sia giusto cercare di tirarlo un po’ su di morale.-le rispose il ragazzo-koala, sorridendo leggermente.
-Tu non sei inutile. Devi solo trovare la tua strada, tutto qui! Ognuno di noi ha una propria via da trovare e percorrere e il fatto che tu non ottenga risultati significa solo che non hai ancora trovato la tua. Se continui a cercare, prima o poi la troverai.
-Yomi…
-Sei molto più saggia di quello che sembrerebbe, sai? Il soprannome di demone non ti si addice per niente.-commentò Alexis.
-Dici? Posso anche essere terrificante se voglio…
La ragazza del primo anno non ribattè; si limitò a sorridere. Sapeva che la studentessa del secondo anno non diceva seriamente e sapeva anche che non aveva bisogno di farglielo notare. Yomi era fatta così e, di certo, non sarebbe stata lei a farle cambiare idea.

Non mi aspettavo che Chumley alzasse la voce pur di tirare su di morale Syrus. Non è da lui comportarsi in questo modo; mi ha sorpreso! Forse sta iniziando a capire che rimanendo a guardare non ottiene nulla e forse troverà di nuovo la voglia di duellare. Anche se penso che il merito sia anche di altre persone, come Jaden e Yomi. Quei due riuscirebbero a cambiare chiunque. La passione che mettono nei duelli è incredibile!” pensò la studentessa dai lunghi capelli biondi, mentre osservava il ragazzo dalla divisa bianca e rossa. Accennò inconsciamente un sorriso, poi tornò a concentrarsi sul duello; sembrava che Syrus avesse trovato di nuovo la voglia di duellare.
-Preparati Syrus! Il mio prossimo turno sarà decisivo!-esclamò Jaden, mentre osservava il suo mostro ritornare alla sua postazione dopo aver scagliato un attacco ai LP dell’avversario.
-Non ci contare, Jaden! Sono pur sempre in vantaggio e mi è sufficiente pescare la carta giusta per vincere. Pesco!-fece l’avversario.-Attivo “Anfora dell’avidità” che mi permette di pescare altre due carte…
Pescò altre due carte e, dopo averle guardate, la sua espressione cambiò di colpo. Sembrò gelarsi all’improvviso, come se avesse visto un fantasma. Persino il sorriso che aveva fino a qualche secondo prima scomparve.
-Cosa ha pescato?-chiese Yomi, a bassa voce, come se stesse ragionando con sé stessa.
-Forse una buona carta…-commentò Chumley, non celando la sua fiducia nelle capacità del compagno di stanza. Era fiducioso che il ragazzino occhialuto avesse pescato una carta con cui ribaltare le sorti della partita. Per lui era quasi fondamentale che Syrus vincesse; doveva trovare una cosa in cui credere e la vittoria dell’amico sarebbe stata la sua ancora di salvezza. In fondo, se poteva vincere Syrus, perché lui non avrebbe potuto farlo? A dispetto di quanto aveva detto poco prima, in cuor suo sapeva che se poteva farcela l’altro, avrebbe potuto farcela anche lui.
-Non saprei… La sua espressione è strana.-ribattè Alexis.
-Allora non sono l’unica ad averlo notato.-commentò l’altra studentessa, lanciando una rapida occhiata all’amica del primo anno e poi tornando a osservare il fratello minore, il quale era impaziente che Syrus terminasse il suo turno.
-Syrus! Muoviti!-esclamò lo Slifer, agitando il braccio in direzione dell’amico. L’altra matricola, però, sembrava che fosse troppo immerso nei suoi pensieri per accorgersi di ciò che gli stava accadendo intorno. Il suo sguardo era fisso su una di quelle misteriose carte che aveva appena pescato e che nessuno riusciva a capire cosa fosse.
-Syrus? Che hai?-insistette l’altro.
-Ah, niente Jaden, non preoccuparti!-esclamò l’altro, in fretta e furia, come se si fosse svegliato di soprassalto da un brutto incubo. Era come se la voce dell’amico lo avesse riportato violentemente alla realtà e si fosse appena reso conto di trovarsi di nuovo nel bel mezzo di un duello. Poi, cercando di riprendere in mano la situazione, aggiunse le due carte appena pescate a quelle che aveva in mano, e proseguì con il suo turno.
-Attivo “Polimerizzazione”, grazie alla quale posso fondere “Gyroid” e “Steamroid”, entrambi nella mia mano, per evocare tramite fusione “Steam Gyroid”.
Un mostro meccanico, molto simile ad un treno umanoide, munito di strani arti che ricordavano delle ruote, comparve sul terreno di gioco. Aveva 2200 punti di attacco e, in termini di forza, superava di molto “Sparkman” e “Avian”, i due mostri sul terreno di Jaden.
-Vai “Steam Gyroid”, attacca “Avian Eroe Elementale”!-esclamò Syrus, lanciando all’attacco il suo mostro. Il treno umanoide si scagliò contro il mostro avversario, colpendolo con un getto di vapore e distruggendolo all’istante. I LP di Jaden scesero a quota 2800.
-Bella mossa, ma non credere di avermi messo in difficoltà!-esclamò lo Slifer iperattivo, sorridendo emozionato all’amico.
-Questo lo vedremo! Termino il mio turno.
-Tocca a me; pesco!-fece l’altro, pescando una carta dal deck. Poi, dopo aver dato un’occhiata alle carte che aveva in mano e sul terreno, continuò:
-Visto che hai evocato un mostro fusione, credo che sia giusto renderti pan per focaccia! Attivo “Polimerizzazione”, grazie alla quale posso fondere “Clayman”, che ho in mano, e “Sparkman”, che ho sul terreno, per evocare “Gigante del Tuono Eroe Elementale”.
L’eroe che aveva sul terreno scomparve in un vortice di colori e, al suo posto, comparve un uomo enorme, grosso quanto una montagna, con gli arti sproporzionati rispetto al resto del corpo. In testa portava un casco che gli lasciava scoperto solo la parte inferiore del volto, celando la sua vera identità.
-Credo proprio che il duello sia già deciso…-commentò Alexis, non appena il nuovo mostro fece la sua comparsa.
-Davvero?-chiese Chumley.
-“Gigante del Tuono” ha un effetto particolare; Syrus non ha nessuna carta coperta e non può annullarlo.-gli rispose Yomi, senza distogliere gli occhi dal campo. La ragazza conosceva molto bene gli effetti dei mostri del fratello; era stata lei ad aiutarlo a costruire quel deck e parte dei mostri li avevano acquistati insieme. Poteva benissimo dire che quegli eroi rappresentavano il loro legame.
-Attivo l’effetto di “Gigante del Tuono”. Una volta per turno, posso distruggere un mostro il cui attacco originale sia uguale o inferiore all’attacco del mio eroe. Mi dispiace, ma scelgo di distruggere il tuo “Steam Gyroid”!
Il mostro sul lato di Jaden iniziò a condensare l’energia elettrica intorno alle mani, finché non riuscì a creare una sfera di elettricità, che scagliò contro il treno di Syrus, distruggendolo e lasciando vuota la sua parte di campo.
-A questo punto evoco anche “Burstinatrix Eroe Elementale” e con questi due mostri in campo, posso attaccarti senza problemi e chiudere la partita. “Gigante del Tuono”, “Burstinatrix”, attaccatelo direttamente e azzerate i suoi LP!
L’eroe creò di nuovo una sfera di energia elettrica, mentre la donna vestita di rosso fuoco scagliava sfere fiammeggianti, colpendo la matricola del dormitorio rosso in pieno e facendo scendere i suoi LP a zero.
-Accidenti, lo sapevo che eri troppo forte…-mormorò Syrus, accasciandosi a terra. Non sembrava che avesse preso troppo male la sconfitta; probabilmente, in cuor suo, se l’aspettava.
-Guarda che non sei andato male! L’ultima tua mossa è stata fenomenale, dico davvero! Piuttosto, si può sapere che razza di carta avevi pescato? Era buona?-fece l’altro, mentre si avvicinava all’amico. Poi, senza nemmeno aspettare una risposta, gli prese le carte che aveva in mano, per vedere cosa avesse pescato di così particolare.
-“Vincolo di potere”? Avevi una carta così forte in mano e non l’hai utilizzata? Perché non l’hai fatto?
-Io non posso usare questa carta; mio fratello me l’ha proibito!-esclamò Syrus, irritato dal comportamento dell’amico.
-Te l’ha proibito? E perché mai?-chiese l’altro, sempre più confuso. Non capiva di cosa stesse parlando l’altro e non riusciva a seguirlo. Ad essere sincero, non sapeva nemmeno che Syrus avesse un fratello; fino a quel momento era sempre stato convinto che fosse figlio unico.
-Non sono affari che ti riguardano! Lo sapevo che non potevo farcela! Io sarò solo un peso per te; non ha senso che partecipi al duello!
Detto questo, si alzò in fretta e furia, strappò le carte di mano all’altro Slifer e corse via, lungo il sentiero che conduceva al dormitorio rosso. Chumley, dopo aver visto la reazione dell’amico, decise di corrergli dietro, per assicurarsi che non succedesse niente e per confortarlo un po’. Sapeva meglio di chiunque altro cosa poteva provare in quel momento la matricola dai capelli azzurrognoli; in fondo non era trascorso molto tempo dalla volta in cui aveva dovuto fare i conti con la sua incompetenza. La disperazione che aveva provato nel momento in cui aveva capito che avrebbe ripetuto l’anno era ancora fresca nella sua mente e nella sua anima. Era l’unica persona davvero in grado di capire come poteva sentirsi l’altro Slifer in quel momento ed era l’unico che potesse davvero tirarlo su di morale. Per questo motivo aveva deciso di corrergli dietro.
-Chumley…-mormorò Yomi, mentre seguiva con lo sguardo l’amico allontanarsi nella stessa direzione della matricola.
-Secondo te cos’è successo?-le chiese Alexis, anch’essa molto preoccupata per la situazione.
-Non ne ho idea, ma forse mio fratello potrà spiegarcelo.-le rispose l’altra. Poi, insieme, si diressero verso il sentiero che conduceva alla piccola spiaggia sottostante. Jaden si trovava ancora lì, con lo sguardo fisso sulla onde dell’oceano, e sembrava che ci fosse qualcosa che lo turbasse.
-Cos’è successo?-chiese la studentessa del primo anno, non appena si fu avvicinata allo Slifer.
-Non lo so… Tra le carte che aveva in mano c’era “Vincolo di Potere, ma non l’ha usato. Quando gli ho chiesto il motivo, mi ha detto che suo fratello gli ha proibito di usarla. Non capisco il motivo di tutto ciò… Non ha senso! Perché suo fratello dovrebbe fare una cosa del genere?
Alexis e Yomi si scambiarono uno sguardo preoccupato. Sapevano entrambe quale fosse il problema e di chi fosse la colpa, ma non sapevano se fosse il caso di spiegarlo anche allo Slifer o lasciar correre.
-Sai Jaden, Syrus ha un fratello maggiore che studia in questa Accademia. E’ un Obelisk del terzo anno ed è il miglior studente di tutta l’isola, tanto che è stato soprannominato “Kaiser” da tutti gli altri. Il suo nome è Zane ed è veramente un ottimo duellante. Se ha detto una cosa del genere a Syrus, deve esserci stato un motivo.-fece Alexis.
-E’ davvero così bravo?
-Sì, ma non pensare nemmeno all’idea di sfidarlo. E’ forte, molto forte e anche se vuoi sfidarlo per aiutare Syrus alla fine non sono cose che ti riguardano, perciò dovresti rimanerne fuori.-si intromise Yomi. Sapeva bene cosa stesse frullando nella testa del fratello e voleva evitare che facesse sciocchezze di cui si sarebbe potuto pentire. Soprattutto non voleva assolutamente che duellasse contro Zane.
-Perché dovrei? Tu faresti la stessa cosa, no?
-Questo non significa che tu possa farlo. Non sono cose che ci riguardano; sarebbe meglio rimanerne fuori.
-Scommetto che vuoi essere tu a sfidarlo…-commentò l’altro, mettendo il broncio.
-Non ci penso nemmeno! Jaden, anche se sei suo amico, non hai nessun diritto per intrometterti. Lo capisci, vero?
-No, non lo capisco. Syrus ha bisogno di una mano e se questo fantomatico fratello non ha intenzione di aiutarlo, vorrà dire che lo farò io. Per farlo devo capire un po’ meglio cosa sta succedendo e l’unico modo che ho è sfidare a duello questo Zane. Sorellona, lo avresti fatto anche tu!
-Sì, ma- Lasciamo perdere…-mormorò l’altra, mettendosi una mano tra i capelli, certa che qualsiasi cosa avesse detto, il fratellino non l’avrebbe ascoltata. In fondo, Jaden era fatto così; non ascoltava mai nessuno, nemmeno lei, e faceva sempre di testa sua.

La cosa positiva è che il più delle volte, sebbene segua il suo istinto, fa la scelta giusta. Spero che anche questa volta non si sbagli! Mi preoccupa molto di più la reazione che potrebbe avere Syrus, piuttosto di quella di Zane, sebbene nemmeno a lui piaccia quando qualcuno mette becco nei suoi affari. Forse dovrei parlarci e spiegargli cosa sta succedendo. Lui non sa niente di questo Tag Duel e non sa nemmeno che una sua scelta potrebbe influire sulla vita del fratellino. Questa situazione ci sta sfuggendo sempre più di mano e se non corriamo ai ripari, rischiamo che succeda l’irreparabile. L’ultima cosa che voglio è che perdano il duello e vengano espulsi. Sheppard ha detto di non intromettermi, ma io non riesco a rimanere a guardare senza fare niente. Jaden ha ragione; io farei esattamente la sua stessa cosa.” pensò la ragazza, mentre osservava il fratello minore, il quale continuava a chiedere informazioni ad Alexis riguardo questo misterioso Kaiser.
-Vado a vedere come sta Syrus…-fece dopo qualche minuto. Poi, senza nemmeno aspettare una risposta dagli altri due, si diresse lungo il sentiero che portava al dormitorio rosso, ma, una volta giunta di fronte alla struttura fatiscente, passò oltre, senza nemmeno fermarsi.
Giunta in prossimità degli edifici principali, si fermò ed estrasse di tasca il dispositivo, con il quale contattò il fidanzato.
-E’ successo qualcosa?
Il volto del ragazzo era comparso sullo schermo, impassibile come sempre. Solo il tono della voce tradiva la sua preoccupazione; di solito, quando Yomi lo chiamava, non erano mai buone notizie.
-Ho bisogno di parlarti.
-Cos’hai combinato?
-Io non ho fatto proprio niente; si tratta di Syrus!-esclamò l’altra, leggermente irritata.
-Syrus?
Zane sembrava piuttosto sorpreso di sentire il nome del fratello; probabilmente non se l’aspettava. Dopo qualche secondo di silenzio, il Kaiser fece:
-D’accordo, vieni in camera mia.
Detto questo, chiuse la conversazione, lasciando la studentessa con il dubbio di averlo indispettito.
-Credo proprio che si sia arrabbiato…-mormorò tra sé e sé, mentre riponeva l’apparecchio in tasca. Poi, senza perdere tempo, si diresse velocemente verso l’edificio degli Obelisk.
Una volta giunta di fronte alla stanza del ragazzo, iniziò a bussare ripetutamente alla porta, finché l’altro non venne ad aprirle.
-Finalmente hai aperto!-esclamò la studentessa, non appena la porta si aprì e il volto dell’altro fece capolino fuori.
-Non c’è bisogno di bussare in quel modo…-commentò Zane, leggermente irritato per i modi bruschi della ragazza.
-Non c’era nemmeno bisogno che tu mi riattaccassi il telefono in faccia.-ribattè lei. Poi entrò nella stanza e si accomodò sul divanetto, mentre l’Obelisk richiudeva la porta alle sue spalle.
-Abbiamo un problema!-iniziò Yomi, dopo diversi minuti di silenzio, interrompendo il flusso di pensieri di Zane sul perché la fidanzata avesse insistito nel venire. Aveva aspettato che il ragazzo si fosse accomodato accanto a lei, prima di iniziare quello che sarebbe stato un lungo e difficile discorso.
-Quale?
-Io te lo racconto, ma tu devi promettermi che non ti arrabbierai, d’accordo?
-Hai detto che riguarda mio fratello; ha combinato qualcosa?-chiese l’altro, ignorando completamente la domanda dell’altra. In quel momento era molto più preoccupato per ciò che era successo e di cui non ne era ancora a conoscenza.
-L’altra sera mio fratello, Syrus e Chumley sono entrati nel dormitorio abbandonato. Alexis mi ha detto che l’hanno fatto solo per salvare lei e anche i ragazzi me l’hanno confermato. Però, non so come, Sheppard e i professori ne sono venuti a conoscenza e hanno convocato solo Jaden e tuo fratello. Come punizione, hanno proposto loro di prendere parte ad un Tag Duel; se vincono, potranno rimanere in Accademia; se perdono, saranno espulsi.
-Sono entrati nel dormitorio abbandonato? Non gliene avrai parlato, vero?-chiese l’altro, fissandola impassibile. Il tono della voce, però, tradiva il fatto che fosse leggermente arrabbiato, anche se per la ragazza non era chiaro con chi ce l’avesse.
-Io non gli ho detto proprio niente! Non so come abbiano fatto a venirne a conoscenza, ma sono sicura che non sia stato Chumley a parlargliene.
-Lui non sa che è vietato avvicinarsi?
-Non credo. Ti ricordo che è rimasto dentro alla sua stanza fino all’altro giorno.
Zane la guardò per qualche altro secondo, poi si grattò la testa con fare pensieroso.

E io che pensavo che avesse fatto di nuovo a botte con qualcuno! Devo smetterla di preoccuparmi per niente; Yomi non è una ragazza violenta e, da quando può duellare di nuovo, ha smesso di alzare le mani su chiunque. E’ diventata molto più matura di prima, perciò non vedo perché dovrei continuare a trattarla come se fosse ancora irresponsabile e immatura. Comunque sia, non mi aspettavo di certo che il problema fosse Syrus; mi ha sorpreso non poco.”
-Il problema sarebbe questo? Non capisco cosa dovrei fare…-disse lo studente, dopo un po’.
-No, il problema è che tuo fratello non è in grado di duellare. Sono appena tornata dalla spiaggia, dove ho visto un duello tra Jaden e Syrus, e tuo fratello ha commesso un errore dietro l’altro. Ho cercato di convincere il cancelliere a sostituirlo con un altro duellante, ma non ha voluto sentire ragioni.
-La cosa non mi sorprende. Syrus non è mai stato portato per i duelli e questa scuola non è mai stata il suo posto. Se viene espulso, significa che-
-Guarda che la colpa è soprattutto tua! Perché gli hai vietato di usare “Vincolo di Potere”?!-esclamò l’altra, interrompendolo bruscamente, tanto che il Kaiser le lanciò un’occhiataccia.
-Te l’ha detto lui?
-No, ha farfugliato una cosa del genere a mio fratello, ma non ha dato ulteriori spiegazioni.
-Il motivo per cui gli vietai di usarla è perché non era ancora in grado di duellare rispettando gli avversari. E non lo è nemmeno ora. L’episodio a cui fa riferimento mio fratello è successo quando andava ancora alle elementari. Quella volta stava duellando contro un bullo della sua scuola, prendendolo in giro e sottovalutando le sue capacità; in poche parole si è preso gioco di lui e, per questo, ha rischiato di perdere. Intervenni quasi subito, mettendo fine al duello e impedendo che quel tipo si prendesse la carta di mio fratello. Per cercare di fargli capire che aveva sbagliato a comportarsi in quel modo, gli dissi che fino a quando non fosse stato in grado di comportarsi come un vero duellante non avrebbe avuto alcun diritto ad usare “Vincolo di Potere”. Sono stato io a regalargli quella carta e l’ultima cosa che volevo era che l’usasse per infierire su un avversario, per quanto fosse stato arrogante e cattivo.
-Uhm… Quindi non glielo stai vietando per ripicca?
-Perché avrei dovuto?
Yomi, per tutta risposta, alzò le spalle.
-Comunque ho l’impressione che Syrus non abbia capito cosa intendessi quel giorno…-continuò Zane, distogliendo lo sguardo dalla ragazza che aveva di fianco e spostandolo sulla finestra vicino al letto. Era leggermente aperta ed una brezza serale muoveva le tende azzurrognole.
-Spiegaglielo!
-Non è così facile. Io non sono come te e Syrus non è come tuo fratello.
-Sei tu che stai complicando la situazione…-borbottò Yomi, incrociando le braccia al petto.
-Non capisco perché insisti tanto.
-Jaden ha detto che vuole sfidarti a duello per aiutare Syrus a trovare di nuovo fiducia in se stesso. E io non voglio che lo faccia! Perciò l’unico modo per evitarlo era che tu risolvessi le cose con tuo fratello, ma non lo vuoi fare.
-Perché vuoi impedirglielo?
La studentessa lo fissò negli occhi per qualche secondo, poi arrossì leggermente.
-Non voglio che duelliate. Se tu perdessi, gli altri studenti direbbero che l’hai lasciato vincere perché è mio fratello, quando invece sarebbe una vittoria meritata. Non voglio che prendano di mira anche lui! E’ già successo alle elementari per colpa mia e non voglio che succeda anche qui in Accademia.
-Quindi pensi davvero che possa perdere?-chiese l’altro, inarcando il sopracciglio.
-Potrebbe succedere…
-Adesso mi hai fatto venire voglia di metterlo alla prova.
-Non puoi farl-
La ragazza non riuscì a finire la frase, perché l’altro l’abbracciò improvvisamente, attirandola a sé. Il volto della ragazza era sprofondato nel petto dello studente, tanto che poteva sentirlo alzarsi e abbassarsi seguendo il ritmo del respiro. Yomi protestò leggermente, ma non oppose molta resistenza; per quanto cercasse di negarlo, le piaceva quella posizione e le piaceva rimanere in ascolto dei battiti del suo cuore. Era la prova della sua esistenza; senza quei piccoli e brevi momenti avrebbe creduto di star vivendo un bellissimo sogno. Il calore del suo corpo e il respiro che le solleticava il collo erano, invece, prove tangibili che il loro rapporto era qualcosa che esisteva e non una sua finzione.
-Se vincessi non ci sarebbe alcun problema, no?-le sussurrò l’altro nell’orecchio.
-La fai sempre facile…
-Non la faccio facile; ho solo un buon motivo per non perdere.

***

Nda: di solito non lascio commenti in fondo ai capitoli a meno che non sia strettamente necessario - e questa è una di quelle volte. Come alcuni di voi sanno, i primi otto capitoli e mezzo di questa ff furono scritti oltre un anno e mezzo fa e il mio stile di allora non è paragonabile a quello attuale (basta leggere le ultime cose che ho scritto e credo si possa notare). Un tempo usavo le linee al posto delle virgolette basse, il lessico era parecchio più lineare, poche descrizioni ed altri difettucci che con la pratica ho corretto (e il romanzo che pubblicherò a breve mi ha aiutato molto), ma non è di questo che vorrei parlarvi, anzi chiedervi. In breve (lo so, tendo ad essere logorroica), rileggendo i vecchi capitoli mi sono accorta che utilizzare i nomi del doppiaggio rendeva strana la lettura. Mi spiego: Yomi e gli altri OC hanno nomi giapponesi, il calendario scolastico segue quello giapponese, i modi di fare e la cultura sono palesemente giapponesi, MA i nomi dei personaggi sono inglesi. Capite che non ha molto senso, perciò sto riflettendo se sostituire i nomi inglesi con quelli originali e qui entrate in gioco voi lettori. Cosa preferite? I nomi del doppiaggio anche a discapito del senso logico perché li trovate più immediati e non avete difficoltà a capire di chi parlo (nel caso ci sia qualcuno che non ha visto la versione originale) o i nomi giapponesi per uniformare il racconto e renderlo coerente (farei comunque in modo di rendere chiaro anche a chi ha visto la versione italiana di chi sto parlando)? Tenete presente che l'eventuale modifica avverrà comunque dal capitolo 10 in poi, e poi tempo permettendo cambierò anche i capitoli precedenti e il prequel di questa ff. Qualsiasi suggerimento è ben accetto nei commenti :3

  
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