Capitolo 7- “Questione di forza”
Yomi
era appena giunta in vista del promontorio che si trovava vicino al
dormitorio rosso, quando si imbatté in Alexis e Chumley. I
due erano
fermi in piedi sul ciglio del promontorio e stavano osservando
qualcosa che si trovava sotto di loro.
“Sta
succedendo qualcosa…” pensò Yomi,
mentre osservava i due. Poi si
avvicinò velocemente e, non appena si trovò a
pochi metri da loro,
si schiarì la voce per attirare l’attenzione dei
due amici.
-Yomi?
Hai già finito di parlare con Sheppard?-le chiese la
studentessa del
primo anno, non appena si fu voltata verso la ragazza.
-Bè,
sì, è stata una chiacchierata molto breve. Non
sono riuscita né a
fargli cambiare idea sul duello, né a convincerlo a cambiare
il
partner di Jaden.
-Hai
cercato di lasciare Syrus fuori da questa storia?-chiese, a sua
volta, Chumley.
-Sì,
ma non ho avuto molta fortuna. Piuttosto, come se la sta
cavando?-chiese l’altra, indicando con un gesto della testa
le due
matricole che stavano duellando pochi metri sotto di loro. Sembrava
che il duello avesse raggiunto il suo climax e che di lì a
poco
sarebbe terminato.
-Non
bene. Ha commesso un errore già durante il suo primo
turno.-le
rispose Alexis.
-Un
errore?
-Ha
attaccato ignorando la carta coperta che Jaden aveva posizionato al
turno prima. Aveva evocato “Patroid” e con il suo
effetto avrebbe
saputo che la carta coperta era “Annulla Attacco” e
avrebbe
evitato di attaccare.
-E’
stato un errore grave. A dir la verità, non mi sorprende
più di
tanto…
-Come
mai?-chiese Chumley, guardando sorpresa l’amica.
-So
che Syrus non è un granché come duellante. Anzi,
dovrei dire che lo
sarebbe se avesse più fiducia in sé stesso.
E’ un po’ come te;
si fa prendere dall’ansia o dalla smania di dimostrare di
essere
bravo e commette errori gravi.
-Lui
cosa ne pensa?-fece Alexis.
-Come
mai ti interessa?-chiese a sua volta Yomi, lanciandole
un’occhiataccia che la Obelisk del primo anno
ignorò.
-Gliel’hai
riferito?
-Non
ancora. E non so se è il caso di dirglielo. In fondo, non
sono cose
che mi riguardano, no? E’ un problema che riguarda loro
due…
-In
effetti hai ragione.-commentò la matricola, tornando a
concentrarsi
sui due Slifer che si stavano sfidando. Jaden era appena riuscito a
distruggere il mostro dell’amico e ad infliggergli dei danni.
Syrus, dal canto suo, sembrava che avesse perso tutta la sua voglia
di duellare; era seduto in terra, a gambe incrociate, come se avesse
appena deciso di gettare la spugna ed arrendersi.
-Syrus?
Che stai facendo?-fece l’altro Slifer, sorpreso per la
reazione
dell’amico.
-E’
inutile; sei troppo forte, non potrei mai sconfiggerti!
-Ma
che dici?! Non puoi mica arrenderti! Se non ci provi non potrai mai
saperlo!-protestò Jaden, cercando di convincere Syrus ad
alzarsi per
continuare il duello.
-Ti
dico che è inutile! Io non sono bravo; non posso vincere!
“Lo
sapevo; non potrà mai affrontare un Tag Duel con un
atteggiamento
simile. Se si dà per vinto così in fretta, non ha
alcuna
possibilità di vincere un duello importante come quello. E
sono
sicura che anche lui sia consapevole di
ciò…” pensò Yomi,
mentre osservava la matricola dai capelli azzurri deprimersi sempre
più.
-E’
assurdo…-mormorò Chumley.
-Chumley?
-E’
assurdo che si arrenda in questo modo! Come può gettare la
spugna
così in fretta, senza nemmeno provarci?!-continuò
l’altro. Poi,
sporgendosi verso l’amico dai capelli azzurri e usando quanta
più
voce avesse in corpo, iniziò ad urlare:
-Non
puoi arrenderti! Puoi farcela se continui ad avere fiducia in te
stesso! Tu non sei inutile come lo sono io; puoi ancora vincere! Hai
sentito, Syrus?!
La
matricola alzò lo sguardo verso il compagno di camera,
abbozzò un
mezzo sorriso e si alzò, pronto a continuare il duello.
-Chumley
ha ragione… Preparati Jaden; d’ora in avanti
farò sul serio!
-Come
vuoi, non vedo l’ora!-gli rispose l’altro studente,
al colmo
dell’eccitazione.
-Com’è
che ti sei messo ad urlare? Non è da
te…-commentò Yomi,
rivolgendosi all’amico del dormitorio rosso che si trovava al
suo
fianco.
-Io
sono inutile e non sono capace di fare niente, ma Syrus può
farcela
se crede in se stesso. Credo che sia giusto cercare di tirarlo un
po’
su di morale.-le rispose il ragazzo-koala, sorridendo leggermente.
-Tu
non sei inutile. Devi solo trovare la tua strada, tutto qui! Ognuno
di noi ha una propria via da trovare e percorrere e il fatto che tu
non ottenga risultati significa solo che non hai ancora trovato la
tua. Se continui a cercare, prima o poi la troverai.
-Yomi…
-Sei
molto più saggia di quello che sembrerebbe, sai? Il
soprannome di
demone non ti si addice per niente.-commentò Alexis.
-Dici?
Posso anche essere terrificante se voglio…
La
ragazza del primo anno non ribattè; si limitò a
sorridere. Sapeva
che la studentessa del secondo anno non diceva seriamente e sapeva
anche che non aveva bisogno di farglielo notare. Yomi era fatta
così
e, di certo, non sarebbe stata lei a farle cambiare idea.
“Non
mi aspettavo che Chumley alzasse la voce pur di tirare su di morale
Syrus. Non è da lui comportarsi in questo modo; mi ha
sorpreso!
Forse sta iniziando a capire che rimanendo a guardare non ottiene
nulla e forse troverà di nuovo la voglia di duellare. Anche
se penso
che il merito sia anche di altre persone, come Jaden e Yomi. Quei due
riuscirebbero a cambiare chiunque. La passione che mettono nei duelli
è incredibile!” pensò la studentessa
dai lunghi capelli biondi,
mentre osservava il ragazzo dalla divisa bianca e rossa.
Accennò
inconsciamente un sorriso, poi tornò a concentrarsi sul
duello;
sembrava che Syrus avesse trovato di nuovo la voglia di duellare.
-Preparati
Syrus! Il mio prossimo turno sarà
decisivo!-esclamò Jaden, mentre
osservava il suo mostro ritornare alla sua postazione dopo aver
scagliato un attacco ai LP dell’avversario.
-Non
ci contare, Jaden! Sono pur sempre in vantaggio e mi è
sufficiente
pescare la carta giusta per vincere. Pesco!-fece
l’avversario.-Attivo
“Anfora dell’avidità” che mi
permette di pescare altre due
carte…
Pescò
altre due carte e, dopo averle guardate, la sua espressione
cambiò
di colpo. Sembrò gelarsi all’improvviso, come se
avesse visto un
fantasma. Persino il sorriso che aveva fino a qualche secondo prima
scomparve.
-Cosa
ha pescato?-chiese Yomi, a bassa voce, come se stesse ragionando con
sé stessa.
-Forse
una buona carta…-commentò Chumley, non celando la
sua fiducia
nelle capacità del compagno di stanza. Era fiducioso che il
ragazzino occhialuto avesse pescato una carta con cui ribaltare le
sorti della partita. Per lui era quasi fondamentale che Syrus
vincesse; doveva trovare una cosa in cui credere e la vittoria
dell’amico sarebbe stata la sua ancora di salvezza. In fondo,
se
poteva vincere Syrus, perché lui non avrebbe potuto farlo? A
dispetto di quanto aveva detto poco prima, in cuor suo sapeva che se
poteva farcela l’altro, avrebbe potuto farcela anche lui.
-Non
saprei… La sua espressione è
strana.-ribattè Alexis.
-Allora
non sono l’unica ad averlo notato.-commentò
l’altra studentessa,
lanciando una rapida occhiata all’amica del primo anno e poi
tornando a osservare il fratello minore, il quale era impaziente che
Syrus terminasse il suo turno.
-Syrus!
Muoviti!-esclamò lo Slifer, agitando il braccio in direzione
dell’amico. L’altra matricola, però,
sembrava che fosse troppo
immerso nei suoi pensieri per accorgersi di ciò che gli
stava
accadendo intorno. Il suo sguardo era fisso su una di quelle
misteriose carte che aveva appena pescato e che nessuno riusciva a
capire cosa fosse.
-Syrus?
Che hai?-insistette l’altro.
-Ah,
niente Jaden, non preoccuparti!-esclamò l’altro,
in fretta e
furia, come se si fosse svegliato di soprassalto da un brutto incubo.
Era come se la voce dell’amico lo avesse riportato
violentemente
alla realtà e si fosse appena reso conto di trovarsi di
nuovo nel
bel mezzo di un duello. Poi, cercando di riprendere in mano la
situazione, aggiunse le due carte appena pescate a quelle che aveva
in mano, e proseguì con il suo turno.
-Attivo
“Polimerizzazione”, grazie alla quale posso fondere
“Gyroid”
e “Steamroid”, entrambi nella mia mano, per evocare
tramite
fusione “Steam Gyroid”.
Un
mostro meccanico, molto simile ad un treno umanoide, munito di strani
arti che ricordavano delle ruote, comparve sul terreno di gioco.
Aveva 2200 punti di attacco e, in termini di forza, superava di molto
“Sparkman” e “Avian”, i due
mostri sul terreno di Jaden.
-Vai
“Steam Gyroid”, attacca “Avian Eroe
Elementale”!-esclamò
Syrus, lanciando all’attacco il suo mostro. Il treno umanoide
si
scagliò contro il mostro avversario, colpendolo con un getto
di
vapore e distruggendolo all’istante. I LP di Jaden scesero a
quota
2800.
-Bella
mossa, ma non credere di avermi messo in
difficoltà!-esclamò lo
Slifer iperattivo, sorridendo emozionato all’amico.
-Questo
lo vedremo! Termino il mio turno.
-Tocca
a me; pesco!-fece l’altro, pescando una carta dal deck. Poi,
dopo
aver dato un’occhiata alle carte che aveva in mano e sul
terreno,
continuò:
-Visto
che hai evocato un mostro fusione, credo che sia giusto renderti pan
per focaccia! Attivo “Polimerizzazione”, grazie
alla quale posso
fondere “Clayman”, che ho in mano, e
“Sparkman”, che ho sul
terreno, per evocare “Gigante del Tuono Eroe
Elementale”.
L’eroe
che aveva sul terreno scomparve in un vortice di colori e, al suo
posto, comparve un uomo enorme, grosso quanto una montagna, con gli
arti sproporzionati rispetto al resto del corpo. In testa portava un
casco che gli lasciava scoperto solo la parte inferiore del volto,
celando la sua vera identità.
-Credo
proprio che il duello sia già
deciso…-commentò Alexis, non appena
il nuovo mostro fece la sua comparsa.
-Davvero?-chiese
Chumley.
-“Gigante
del Tuono” ha un effetto particolare; Syrus non ha nessuna
carta
coperta e non può annullarlo.-gli rispose Yomi, senza
distogliere
gli occhi dal campo. La ragazza conosceva molto bene gli effetti dei
mostri del fratello; era stata lei ad aiutarlo a costruire quel deck
e parte dei mostri li avevano acquistati insieme. Poteva benissimo
dire che quegli eroi rappresentavano il loro legame.
-Attivo
l’effetto di “Gigante del Tuono”. Una
volta per turno, posso
distruggere un mostro il cui attacco originale sia uguale o inferiore
all’attacco del mio eroe. Mi dispiace, ma scelgo di
distruggere il
tuo “Steam Gyroid”!
Il
mostro sul lato di Jaden iniziò a condensare
l’energia elettrica
intorno alle mani, finché non riuscì a creare una
sfera di
elettricità, che scagliò contro il treno di
Syrus, distruggendolo e
lasciando vuota la sua parte di campo.
-A
questo punto evoco anche “Burstinatrix Eroe
Elementale” e con
questi due mostri in campo, posso attaccarti senza problemi e
chiudere la partita. “Gigante del Tuono”,
“Burstinatrix”,
attaccatelo direttamente e azzerate i suoi LP!
L’eroe
creò di nuovo una sfera di energia elettrica, mentre la
donna
vestita di rosso fuoco scagliava sfere fiammeggianti, colpendo la
matricola del dormitorio rosso in pieno e facendo scendere i suoi LP
a zero.
-Accidenti,
lo sapevo che eri troppo forte…-mormorò Syrus,
accasciandosi a
terra. Non sembrava che avesse preso troppo male la sconfitta;
probabilmente, in cuor suo, se l’aspettava.
-Guarda
che non sei andato male! L’ultima tua mossa è
stata fenomenale,
dico davvero! Piuttosto, si può sapere che razza di carta
avevi
pescato? Era buona?-fece l’altro, mentre si avvicinava
all’amico.
Poi, senza nemmeno aspettare una risposta, gli prese le carte che
aveva in mano, per vedere cosa avesse pescato di così
particolare.
-“Vincolo
di potere”? Avevi una carta così forte in mano e
non l’hai
utilizzata? Perché non l’hai fatto?
-Io
non posso usare questa carta; mio fratello me l’ha
proibito!-esclamò Syrus, irritato dal comportamento
dell’amico.
-Te
l’ha proibito? E perché mai?-chiese
l’altro, sempre più
confuso. Non capiva di cosa stesse parlando l’altro e non
riusciva
a seguirlo. Ad essere sincero, non sapeva nemmeno che Syrus avesse un
fratello; fino a quel momento era sempre stato convinto che fosse
figlio unico.
-Non
sono affari che ti riguardano! Lo sapevo che non potevo farcela! Io
sarò solo un peso per te; non ha senso che partecipi al
duello!
Detto
questo, si alzò in fretta e furia, strappò le
carte di mano
all’altro Slifer e corse via, lungo il sentiero che conduceva
al
dormitorio rosso. Chumley, dopo aver visto la reazione
dell’amico,
decise di corrergli dietro, per assicurarsi che non succedesse niente
e per confortarlo un po’. Sapeva meglio di chiunque altro
cosa
poteva provare in quel momento la matricola dai capelli azzurrognoli;
in fondo non era trascorso molto tempo dalla volta in cui aveva
dovuto fare i conti con la sua incompetenza. La disperazione che
aveva provato nel momento in cui aveva capito che avrebbe ripetuto
l’anno era ancora fresca nella sua mente e nella sua anima.
Era
l’unica persona davvero in grado di capire come poteva
sentirsi
l’altro Slifer in quel momento ed era l’unico che
potesse davvero
tirarlo su di morale. Per questo motivo aveva deciso di corrergli
dietro.
-Chumley…-mormorò
Yomi, mentre seguiva con lo sguardo l’amico allontanarsi
nella
stessa direzione della matricola.
-Secondo
te cos’è successo?-le chiese Alexis,
anch’essa molto preoccupata
per la situazione.
-Non
ne ho idea, ma forse mio fratello potrà spiegarcelo.-le
rispose
l’altra. Poi, insieme, si diressero verso il sentiero che
conduceva
alla piccola spiaggia sottostante. Jaden si trovava ancora
lì, con
lo sguardo fisso sulla onde dell’oceano, e sembrava che ci
fosse
qualcosa che lo turbasse.
-Cos’è
successo?-chiese la studentessa del primo anno, non appena si fu
avvicinata allo Slifer.
-Non
lo so… Tra le carte che aveva in mano c’era
“Vincolo di Potere,
ma non l’ha usato. Quando gli ho chiesto il motivo, mi ha
detto che
suo fratello gli ha proibito di usarla. Non capisco il motivo di
tutto ciò… Non ha senso! Perché suo
fratello dovrebbe fare una
cosa del genere?
Alexis
e Yomi si scambiarono uno sguardo preoccupato. Sapevano entrambe
quale fosse il problema e di chi fosse la colpa, ma non sapevano se
fosse il caso di spiegarlo anche allo Slifer o lasciar correre.
-Sai
Jaden, Syrus ha un fratello maggiore che studia in questa Accademia.
E’ un Obelisk del terzo anno ed è il miglior
studente di tutta
l’isola, tanto che è stato soprannominato
“Kaiser” da tutti
gli altri. Il suo nome è Zane ed è veramente un
ottimo duellante.
Se ha detto una cosa del genere a Syrus, deve esserci stato un
motivo.-fece Alexis.
-E’
davvero così bravo?
-Sì,
ma non pensare nemmeno all’idea di sfidarlo. E’
forte, molto
forte e anche se vuoi sfidarlo per aiutare Syrus alla fine non sono
cose che ti riguardano, perciò dovresti rimanerne fuori.-si
intromise Yomi. Sapeva bene cosa stesse frullando nella testa del
fratello e voleva evitare che facesse sciocchezze di cui si sarebbe
potuto pentire. Soprattutto non voleva assolutamente che duellasse
contro Zane.
-Perché
dovrei? Tu faresti la stessa cosa, no?
-Questo
non significa che tu possa farlo. Non sono cose che ci riguardano;
sarebbe meglio rimanerne fuori.
-Scommetto
che vuoi essere tu a sfidarlo…-commentò
l’altro, mettendo il
broncio.
-Non
ci penso nemmeno! Jaden, anche se sei suo amico, non hai nessun
diritto per intrometterti. Lo capisci, vero?
-No,
non lo capisco. Syrus ha bisogno di una mano e se questo fantomatico
fratello non ha intenzione di aiutarlo, vorrà dire che lo
farò io.
Per farlo devo capire un po’ meglio cosa sta succedendo e
l’unico
modo che ho è sfidare a duello questo Zane. Sorellona, lo
avresti
fatto anche tu!
-Sì,
ma- Lasciamo perdere…-mormorò l’altra,
mettendosi una mano tra i
capelli, certa che qualsiasi cosa avesse detto, il fratellino non
l’avrebbe ascoltata. In fondo, Jaden era fatto
così; non ascoltava
mai nessuno, nemmeno lei, e faceva sempre di testa sua.
“La
cosa positiva è che il più delle volte, sebbene
segua il suo
istinto, fa la scelta giusta. Spero che anche questa volta non si
sbagli! Mi preoccupa molto di più la reazione che potrebbe
avere
Syrus, piuttosto di quella di Zane, sebbene nemmeno a lui piaccia
quando qualcuno mette becco nei suoi affari. Forse dovrei parlarci e
spiegargli cosa sta succedendo. Lui non sa niente di questo Tag Duel
e non sa nemmeno che una sua scelta potrebbe influire sulla vita del
fratellino. Questa situazione ci sta sfuggendo sempre più di
mano e
se non corriamo ai ripari, rischiamo che succeda
l’irreparabile.
L’ultima cosa che voglio è che perdano il duello e
vengano
espulsi. Sheppard ha detto di non intromettermi, ma io non riesco a
rimanere a guardare senza fare niente. Jaden ha ragione; io farei
esattamente la sua stessa cosa.” pensò la ragazza,
mentre
osservava il fratello minore, il quale continuava a chiedere
informazioni ad Alexis riguardo questo misterioso Kaiser.
-Vado
a vedere come sta Syrus…-fece dopo qualche minuto. Poi,
senza
nemmeno aspettare una risposta dagli altri due, si diresse lungo il
sentiero che portava al dormitorio rosso, ma, una volta giunta di
fronte alla struttura fatiscente, passò oltre, senza nemmeno
fermarsi.
Giunta
in prossimità degli edifici principali, si fermò
ed estrasse di
tasca il dispositivo, con il quale contattò il fidanzato.
-E’
successo qualcosa?
Il
volto del ragazzo era comparso sullo schermo, impassibile come
sempre. Solo il tono della voce tradiva la sua preoccupazione; di
solito, quando Yomi lo chiamava, non erano mai buone notizie.
-Ho
bisogno di parlarti.
-Cos’hai
combinato?
-Io
non ho fatto proprio niente; si tratta di Syrus!-esclamò
l’altra,
leggermente irritata.
-Syrus?
Zane
sembrava piuttosto sorpreso di sentire il nome del fratello;
probabilmente non se l’aspettava. Dopo qualche secondo di
silenzio,
il Kaiser fece:
-D’accordo,
vieni in camera mia.
Detto
questo, chiuse la conversazione, lasciando la studentessa con il
dubbio di averlo indispettito.
-Credo
proprio che si sia arrabbiato…-mormorò tra
sé e sé, mentre
riponeva l’apparecchio in tasca. Poi, senza perdere tempo, si
diresse velocemente verso l’edificio degli Obelisk.
Una
volta giunta di fronte alla stanza del ragazzo, iniziò a
bussare
ripetutamente alla porta, finché l’altro non venne
ad aprirle.
-Finalmente
hai aperto!-esclamò la studentessa, non appena la porta si
aprì e
il volto dell’altro fece capolino fuori.
-Non
c’è bisogno di bussare in quel
modo…-commentò Zane, leggermente
irritato per i modi bruschi della ragazza.
-Non
c’era nemmeno bisogno che tu mi riattaccassi il telefono in
faccia.-ribattè lei. Poi entrò nella stanza e si
accomodò sul
divanetto, mentre l’Obelisk richiudeva la porta alle sue
spalle.
-Abbiamo
un problema!-iniziò Yomi, dopo diversi minuti di silenzio,
interrompendo il flusso di pensieri di Zane sul perché la
fidanzata
avesse insistito nel venire. Aveva aspettato che il ragazzo si fosse
accomodato accanto a lei, prima di iniziare quello che sarebbe stato
un lungo e difficile discorso.
-Quale?
-Io
te lo racconto, ma tu devi promettermi che non ti arrabbierai,
d’accordo?
-Hai
detto che riguarda mio fratello; ha combinato qualcosa?-chiese
l’altro, ignorando completamente la domanda
dell’altra. In quel
momento era molto più preoccupato per ciò che era
successo e di cui
non ne era ancora a conoscenza.
-L’altra
sera mio fratello, Syrus e Chumley sono entrati nel dormitorio
abbandonato. Alexis mi ha detto che l’hanno fatto solo per
salvare
lei e anche i ragazzi me l’hanno confermato. Però,
non so come,
Sheppard e i professori ne sono venuti a conoscenza e hanno convocato
solo Jaden e tuo fratello. Come punizione, hanno proposto loro di
prendere parte ad un Tag Duel; se vincono, potranno rimanere in
Accademia; se perdono, saranno espulsi.
-Sono
entrati nel dormitorio abbandonato? Non gliene avrai parlato,
vero?-chiese l’altro, fissandola impassibile. Il tono della
voce,
però, tradiva il fatto che fosse leggermente arrabbiato,
anche se
per la ragazza non era chiaro con chi ce l’avesse.
-Io
non gli ho detto proprio niente! Non so come abbiano fatto a venirne
a conoscenza, ma sono sicura che non sia stato Chumley a
parlargliene.
-Lui
non sa che è vietato avvicinarsi?
-Non
credo. Ti ricordo che è rimasto dentro alla sua stanza fino
all’altro giorno.
Zane
la guardò per qualche altro secondo, poi si
grattò la testa con
fare pensieroso.
“E
io che pensavo che avesse fatto di nuovo a botte con qualcuno! Devo
smetterla di preoccuparmi per niente; Yomi non è una ragazza
violenta e, da quando può duellare di nuovo, ha smesso di
alzare le
mani su chiunque. E’ diventata molto più matura di
prima, perciò
non vedo perché dovrei continuare a trattarla come se fosse
ancora
irresponsabile e immatura. Comunque sia, non mi aspettavo di certo
che il problema fosse Syrus; mi ha sorpreso non poco.”
-Il
problema sarebbe questo? Non capisco cosa dovrei fare…-disse
lo
studente, dopo un po’.
-No,
il problema è che tuo fratello non è in grado di
duellare. Sono
appena tornata dalla spiaggia, dove ho visto un duello tra Jaden e
Syrus, e tuo fratello ha commesso un errore dietro l’altro.
Ho
cercato di convincere il cancelliere a sostituirlo con un altro
duellante, ma non ha voluto sentire ragioni.
-La
cosa non mi sorprende. Syrus non è mai stato portato per i
duelli e
questa scuola non è mai stata il suo posto. Se viene
espulso,
significa che-
-Guarda
che la colpa è soprattutto tua! Perché gli hai
vietato di usare
“Vincolo di Potere”?!-esclamò
l’altra, interrompendolo
bruscamente, tanto che il Kaiser le lanciò
un’occhiataccia.
-Te
l’ha detto lui?
-No,
ha farfugliato una cosa del genere a mio fratello, ma non ha dato
ulteriori spiegazioni.
-Il
motivo per cui gli vietai di usarla è perché non
era ancora in
grado di duellare rispettando gli avversari. E non lo è
nemmeno ora.
L’episodio a cui fa riferimento mio fratello è
successo quando
andava ancora alle elementari. Quella volta stava duellando contro un
bullo della sua scuola, prendendolo in giro e sottovalutando le sue
capacità; in poche parole si è preso gioco di lui
e, per questo, ha
rischiato di perdere. Intervenni quasi subito, mettendo fine al
duello e impedendo che quel tipo si prendesse la carta di mio
fratello. Per cercare di fargli capire che aveva sbagliato a
comportarsi in quel modo, gli dissi che fino a quando non fosse stato
in grado di comportarsi come un vero duellante non avrebbe avuto
alcun diritto ad usare “Vincolo di Potere”. Sono
stato io a
regalargli quella carta e l’ultima cosa che volevo era che
l’usasse
per infierire su un avversario, per quanto fosse stato arrogante e
cattivo.
-Uhm…
Quindi non glielo stai vietando per ripicca?
-Perché
avrei dovuto?
Yomi,
per tutta risposta, alzò le spalle.
-Comunque
ho l’impressione che Syrus non abbia capito cosa intendessi
quel
giorno…-continuò Zane, distogliendo lo sguardo
dalla ragazza che
aveva di fianco e spostandolo sulla finestra vicino al letto. Era
leggermente aperta ed una brezza serale muoveva le tende
azzurrognole.
-Spiegaglielo!
-Non
è così facile. Io non sono come te e Syrus non
è come tuo
fratello.
-Sei
tu che stai complicando la situazione…-borbottò
Yomi, incrociando
le braccia al petto.
-Non
capisco perché insisti tanto.
-Jaden
ha detto che vuole sfidarti a duello per aiutare Syrus a trovare di
nuovo fiducia in se stesso. E io non voglio che lo faccia!
Perciò
l’unico modo per evitarlo era che tu risolvessi le cose con
tuo
fratello, ma non lo vuoi fare.
-Perché
vuoi impedirglielo?
La
studentessa lo fissò negli occhi per qualche secondo, poi
arrossì
leggermente.
-Non
voglio che duelliate. Se tu perdessi, gli altri studenti direbbero
che l’hai lasciato vincere perché è mio
fratello, quando invece
sarebbe una vittoria meritata. Non voglio che prendano di mira anche
lui! E’ già successo alle elementari per colpa mia
e non voglio
che succeda anche qui in Accademia.
-Quindi
pensi davvero che possa perdere?-chiese l’altro, inarcando il
sopracciglio.
-Potrebbe
succedere…
-Adesso
mi hai fatto venire voglia di metterlo alla prova.
-Non
puoi farl-
La
ragazza non riuscì a finire la frase, perché
l’altro l’abbracciò
improvvisamente, attirandola a sé. Il volto della ragazza
era
sprofondato nel petto dello studente, tanto che poteva sentirlo
alzarsi e abbassarsi seguendo il ritmo del respiro. Yomi
protestò
leggermente, ma non oppose molta resistenza; per quanto cercasse di
negarlo, le piaceva quella posizione e le piaceva rimanere in ascolto
dei battiti del suo cuore. Era la prova della sua esistenza; senza
quei piccoli e brevi momenti avrebbe creduto di star vivendo un
bellissimo sogno. Il calore del suo corpo e il respiro che le
solleticava il collo erano, invece, prove tangibili che il loro
rapporto era qualcosa che esisteva e non una sua finzione.
-Se
vincessi non ci sarebbe alcun problema, no?-le sussurrò
l’altro
nell’orecchio.
-La
fai sempre facile…
-Non
la faccio facile; ho solo un buon motivo per non perdere.
***
Nda: di solito non lascio commenti in fondo ai capitoli a meno che non sia strettamente necessario - e questa è una di quelle volte. Come alcuni di voi sanno, i primi otto capitoli e mezzo di questa ff furono scritti oltre un anno e mezzo fa e il mio stile di allora non è paragonabile a quello attuale (basta leggere le ultime cose che ho scritto e credo si possa notare). Un tempo usavo le linee al posto delle virgolette basse, il lessico era parecchio più lineare, poche descrizioni ed altri difettucci che con la pratica ho corretto (e il romanzo che pubblicherò a breve mi ha aiutato molto), ma non è di questo che vorrei parlarvi, anzi chiedervi. In breve (lo so, tendo ad essere logorroica), rileggendo i vecchi capitoli mi sono accorta che utilizzare i nomi del doppiaggio rendeva strana la lettura. Mi spiego: Yomi e gli altri OC hanno nomi giapponesi, il calendario scolastico segue quello giapponese, i modi di fare e la cultura sono palesemente giapponesi, MA i nomi dei personaggi sono inglesi. Capite che non ha molto senso, perciò sto riflettendo se sostituire i nomi inglesi con quelli originali e qui entrate in gioco voi lettori. Cosa preferite? I nomi del doppiaggio anche a discapito del senso logico perché li trovate più immediati e non avete difficoltà a capire di chi parlo (nel caso ci sia qualcuno che non ha visto la versione originale) o i nomi giapponesi per uniformare il racconto e renderlo coerente (farei comunque in modo di rendere chiaro anche a chi ha visto la versione italiana di chi sto parlando)? Tenete presente che l'eventuale modifica avverrà comunque dal capitolo 10 in poi, e poi tempo permettendo cambierò anche i capitoli precedenti e il prequel di questa ff. Qualsiasi suggerimento è ben accetto nei commenti :3