Autore:
Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez,
Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S
Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian,
Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e
siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno
svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a
lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che
segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il
perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma
ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre
quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro,
diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.
Cooper
Anderson sapeva che aver conosciuto Sebastian Smythe era stato
l’affare della
sua vita.
Era entrato
nella CIA desideroso di servire il suo Paese, di contribuire alla
sicurezza
nazionale e di
viaggiare per il mondo,
peccato che si fosse presto reso conto che il gioco non valeva la
candela
almeno per lui. Il suo nome non sarebbe mai stato ricordato, nessuna
intervista,
nessuna menzione, molti accettavano quel silenzio con
un’alzata di spalle ma
non lui, era troppo desideroso di sentire il suo nome per accettarlo,
inoltre
facendo due conti vi ricava pochissimo in termini di stipendio,
così aveva
cominciato alcuni piccoli lavoretti, piccoli accordi sottobanco con chi
poteva
permetterselo, refurtive e soldi sporchi che non arrivavano
completamente a
destinazione, piccoli accorgimenti per permettergli il tenore di vita
che
considerava consono a sé stesso e per non insospettire i
suoi colleghi. Era
sicuro di non essere l’unico ma aveva sempre preferito non
esporsi, negli anni
si era creato un bel giro, gente che come lui operava nella zona grigia
e che
guadagnava da entrambe le parti.
Aveva
incontrato Sebastian a New York, secondo i suoi calcoli ancora cinque
missioni
e poteva ritirarsi, possibilmente su un’isola del sud
circondato da belle donne
e costantemente abbronzato. Non aveva meditato di sedersi vicino a quel
giovane, a lui nemmeno piacevano gli uomini, non così tanto
almeno, eppure fin
dal primo sguardo aveva sentito che la sua vita era completa.
L’altro si era
consegnato a lui fin dal secondo drink e nei tre giorni che avevano
trascorso
nella suite di lui gli si era offerto in modi sempre inebrianti e
osceni, non
c’era angolo di quella suite dove Cooper non lo avesse
scopato, tre giorni di
intenso, inebriante, rilassante sesso scacciapensieri.
Poco prima
di salutarsi avevano parlato e nell’udire chi fosse Cooper
aveva avuto un’idea.
Sebastian aveva i soldi, un nome importante in Francia ed era evidente
che era
profondamente annoiato dalla vita, come un bambino che ha tutti i
giocattoli
che desidera ma che si annoia a giocarci, aveva atteso uno come lui e
Cooper
aveva deciso di servirsene. Aveva bisogno di nuovi divertimenti e di
nuove
sfide e lui gliele avrebbe date e ci avrebbero guadagnato entrambi.
Aveva fatto
una ricerca su di lui e ne era venuto fuori il classico profilo dei
ragazzi
figli di papà, ottimi studi, ottime frequentazioni e
scandali prontamente
tacitati dal denaro, il numero di tizi con cui l’altro era
andato a letto era
impressionante ma questo aveva solo solleticato il suo ego.
Si erano
rivisti diverse volte, New York, Londra, Berlino, Parigi e Zurigo.
Quello che
era accaduto a Zurigo era stato eccezionale, non solo il sesso davanti
al
camino ma anche i dettagli del piano che via via prendevano forma, era
stato
l’altro a parlargli della società che aveva
ereditato e di come da un caso
potesse nascere un’opportunità. Ricordava ancora
come avesse annuito prima di
cercare le labbra dell’altro, era il momento di puntare alto
si era detto.
A Parigi
durante una missione ne aveva approfittato per incontrarlo e Sebastian
gli
aveva parlato del doppio S, all’epoca solo composto 15/5, se
i controlli
fossero risultati positivi allora sarebbe stato un farmaco innovativo,
altrimenti vi si poteva guadagnare diversi soldi. Si era limitato ad
annuire
prima di prendergli la mano tra le sue, non poteva immaginare che una
settimana
dopo Sebastian lo avrebbe contattato per dirgli come il composto 15/5
non
avesse superato i controlli e velatamente gli aveva fatto intuire come
avesse
sabotato la sua stessa azienda.
Allora
Cooper aveva compreso appieno che il suo partner era come lui e se
gliel’avessero chiesto avrebbe confessato di essersi
innamorato proprio in quel
momento di Sebastian Smythe.
Lo aveva
messo in contatto con Santana Lopez incontrando di persona la reina
roja per
accennarle ad un affare di cui aveva udito parlare, come tutti sapeva
che
Santana raramente lasciava la sua abitazione in Messico ma
l’idea le era
piaciuta, aveva bisogno dell’Europa, di qualcuno che le
facesse da fidanzato di
copertura e di un Paese dove l’estradizione non sia possibile
aveva concluso
con un sorriso complice, l’Interpol era da anni sulle sue
tracce e c’era un
solo per non essere più importunati secondo lui.
L’altra gli
aveva promesso che ci avrebbe pensato per poi chiedergli se avesse
deciso da
quale parte stare, e lui aveva risposto che Cooper Anderson stava dalla
parte
di Cooper Anderson prima di salutarla, Santana sarebbe stata utile a
tutti e
due si era detto.
Dopo di lei
si era trattato di Hunter Clarington, solo i pezzi migliori per il suo
ultimo
piano. Come tutti nell’ambiente conosceva Clarington, forse
uno dei migliori,
sicario, mercenario, l’unica cosa di cui si curava era
vincere e i soldi che
riceveva, motivo per cui aveva lasciato che fosse Sebastian ad
avvicinarlo, era
lui che possedeva i soldi. Era andata esattamente come aveva previsto,
tranne
la lenta e inesorabile seduzione di Sebastian, dopo appena cinque
giorno dal
suo arrivo a Parigi Hunter Clarington, etero e sostenitore del tea
party, si
era ritrovato a premere il corpo di un altro uomo su un letto, a
baciarlo,
toccarlo e possederlo.
Era stata
la loro unica crisi, sapeva bene che non avevano mai parlato di
esclusività ma
gli aveva fatto male lo stesso, si era nascosto dietro l’idea
che il piano rischiava
di fallire a causa di poche scopate ma in realtà era geloso,
estremamente
geloso, eppure aveva fatto venire quella ladra di mezza tacca di
Brittany S
Pierce per un motivo: essere una piacevole distrazione per Hunter il
quale
invece la guardava a stento ma almeno sie ra fatta notare da Santana.
Quando
aveva ricevuto istruzioni per la sua nuova missione dal quartier
generale,
assieme ad Hudson a Parigi aveva pensato che fosse un segno del
destino, perché
tutto funzioni devono credermi morto aveva spiegato a Sebastian mentre
l’altro
contattata i nomi che gli aveva indicato, avevano bisogno di compratori
e di un
luogo sicuro.
Era stato
così facile convincere Finn che quella fosse una missione
semplice, tempo tre
giorni e sarai tornato da Rachel in tempo per farle la proposta aveva
scherzato
quando erano scesi dall’aereo. Invece al momento giusto aveva
fatto la sua
mossa, ancora ricordava le urla di Finn quando aveva scoperto di essere
stato
tradito … ovviamente prima che Sebastian gli iniettasse una
dosa letale di
doppio S, Finn aveva avuto l’onore di essere
l’ultimo test.
Ed era
andato tutto bene da lì in poi, la CIA avrebbe svolto le sue
indagini ma non
avrebbe trovato nulla si era detto poco prima di scoprire che Schuester
era
astuto, troppo per i suoi gusti. Avevano mandato Blaine, il suo adorato
fratellino non per rintracciarlo ma per prendere il suo posto durante
le
trattative per il doppio S, era stato Sebastiana chiamarlo la sera del
party,
ricordava ancora quanto l’altro fosse spaventato, aveva
impiegato mezz’ora per
calmarlo e spiegargli che non avevano nulla contro di loro, Sebastian
Smythe e
John Hill non si erano mai incontrati prima di allora e lui era ben
nascosto,
doveva avere solo fiducia nei propri mezzi e tutto si sarebbe risolto
da solo.
Ne aveva
approfittato per recarsi a Zurigo e aprire il nuovo conto, quello dove
avrebbero depositato i soldi delle transazioni, tre giorni dopo
Sebastian e
Brittany lo avevano raggiunto, il tempo di fingere di essere una coppia
davanti
al direttore e poi la bionda se n’era andata in giro,
sicuramente a pianificare
un qualche colpo, mentre Sebastian lo aveva raggiunto e dalla sua
descrizione
aveva capito che il nuovo John Hill era Blaine e non era solo
perché Schuester
gli avesse accanto per fargli da balia Hummel, più abituato
ad altre
operazioni, e la stessa Rachel Berry, sicura desiderosa di vendicare il
suo
amato Finn.
Tutto
quello complicava il piano ma non troppo, doveva solo stare attento a
non farsi
notare a Parigi, il motel che aveva trovato era perfetto e si era
divertito a
seguire tutta la vicenda da lontano, sentiva che doveva essere
orgoglioso di
come suo fratello si stava comportando ma aveva fatto una scelta e al
posto
dell’America e della sua famiglia aveva scelto il denaro e
Sebastian Smythe.
Avevano
calcolato tutto al secondo, era rimasto sull’aereo con il
doppio S e si era
mostrato solo dopo aver sentito i tre spari, la morte di Santana,
Hunter e
Brittany era stata decisa nel momento in cui li avevano coinvolti, se
non si
fosse innamorato di Sebastian avrebbe ucciso anche lui.
Mentre era
ai comandi si voltò e osservò Sebastian, era
l’unico a cui l’altro rivolgesse
quello sguardo, lo sapeva fin troppo bene. << Ho
impostato il pilota
automatico, entro due ore e mezza saremo a Zurigo, riceveremo il resto
dei
soldi e poi … dove ti piacerebbe andare? >>
chiese prima di sedersi di
fronte a Sebastian.
<<
Non sono mai stato alle Bahamas >> gli
confessò l’altro con un sorriso
malizioso prima che lui cercasse le sue labbra, sarebbe andato tutto
bene,
sarebbero stati ricchi e insieme.
Quando
arrivarono
ad Orly Rachel si coprì la bocca con le mani.
C’erano ben
tre colpi, Santana che giaceva al suolo sporca di sangue, Brittany in
una posa
innaturale con una macchia di sangue che le sporcava la t shirt bianca
e gialla
e infine Hunter Clarington con gli occhi ancora aperti disteso di
schiena,
accanto a lui c’era Thad che stava parlando al cellulare.
<< Ho
ricevuto una telefonata anonima che mi avvisava di venire
immediatamente ad
Orly, e ho trovato questo >> comunicò loro
Thad dopo aver terminato al telefonata,
quello era un massacro pensò Blaine, e come tutti sapeva chi
era il colpevole:
Sebastian si era liberato dei suoi complici per non dover dividere il
bottino.
<<
Mi
hanno appena inviato la registrazione, ovviamente la sicurezza a
quest’ora era
più impegnata a dormire che altro >>
spiegò loro Thad prima di mostrare
un video dall’i-pad: l’arrivo dei quattro, Hunter
che uccideva Santana e Brittany
a sangue freddo, il bacio tra questi e Sebastian e poi il colpo finale.
Quello
che videro per poco non fece cadere l’i-pad dalle mani di
Thad e Blaine si
sentì svuotato: l’uomo appena sceso
dall’aereo e che aveva appena scambiato con
Sebastian un bacio appassionato era Cooper, suo fratello Cooper
Anderson.
<<
Credevo fosse morto >> disse mentre Thad rimandava
indietro il video.
<< È
stato dichiarato scomparso in missione, deve aver finto la sua morte e
poi
essersi nascosto, dopo pochi giorni le ricerche cessano anche se non
ufficialmente e lui lo sapeva >> spiegò loro
Rachel a voce bassa, troppo
bassa.
<< Ci
ha ingannati, ha ingannato tutti e a breve cederà
un’arma nella mani di tizi ce
non si faranno scrupolo a usarla >> replicò
Kurt. Cooper, l’uomo che
aveva sempre idolatrato, il fratello che aveva preso come modello era
un
traditore e un assassino, sembrava quasi un sogno si disse Blaine, un
incubo a
essere sinceri.
<<
Dobbiamo prenderli, sto controllando le tabelle di volo e risulta Berna
dunque
andremo lì ma non garantisco nulla, potrebbero fare un
cambio durante il
viaggio o già in Svizzera >>
comunicò loro Thad prima di salvare il
filmato.
<<
Avviserò Schue e ti farò sapere quando potrai
ripartire per New York, qui non è
sicuro per uno come te >> gli disse Kurt senza guardarlo
negli occhi.
<< È
di mio fratello che stiamo parlando, io ci sarò, fosse
soltanto per vederlo
un’ultima volta >> replicò Blaine,
voleva sentirlo da lui, sentire quelle
parole da Cooper in persona.
<<
No, è troppo rischioso e abbiamo rischiato abbastanza e
nulla di quello che
dirai riuscirà a farmi cambiare idea perché
… >> Kurt non riuscì a
terminare la frase perché Blaine quasi si avventò
sulle sue labbra, capiva
tutti i punti di vista del castano, semplicemente non era disposto ad
accettarli, non questa volta, voleva essere al suo fianco e voleva
chiudere
quella storia.
<< Io
vengo, punto >> dichiarò quando si separarono,
il fiato grosso e le
pupille dilatate e a Kurt non rimase altro da fare che assentire
distrattamente.
Ed eccoci alal svolta, la prima parte è una sorta di antefatto POVE!Cooper dove si spiega il piano dei due e come ci siano arrivati. In quanto al resto c'è una piccola parte klaine alla fine e ora ci si sta preparando per lo scontro finale, coem in tutti i film di spionaggio