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Autore: Diana924    12/11/2016    1 recensioni
La vita di Blaine Anderson scorre tranquilla, un lavoro normale, i soliti amici, niente di eclatante. Questo finché non viene coinvolto in qualcosa di più grande di lui, che non vorrebbe fare ma che sa di dover fare.
( AU!Modern&AU!Spy) principalmente Klaine
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Santana/Sebastian, Sebastian/Thad
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Glee
Titolo: The Spy Who Loved Me
Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Hunter Clarington, Brittany S Pierce, Cooper Anderson
Pairing: Blaine/Kur, fake!Sebastian/Santana, Hunter/Sebastian, Santana/Brittany, Sebastian/Thad, Cooper/Sebastian
Rating: NC15 ( per ora )
Note: Sono tornata, era da un po' che avevo in mente una spy story e siccome finalmente sono riuscita a torvare una trama con un inizio, uno svolgimento e una fine mi sono detta che era ora di cominciare a lavorarci
Note2: AU!Spy, fake!relationship
Note3: c'è una coppia che non ho segnalato, per ora,e che segnalerò solo alla fine, al momento giusto saprete il perchè
Note4: Sto cercando di essere più accurata che posso ma ovviamente so poco di questo ambiente, avviserò sempre quando sarò costretta a romanzare
Note5: Il titolo ... se conoscete 007 vi sarà tutto, chiaro, diciamo che ho un'idea a lunga conservazione.




Cooper Anderson sapeva che aver conosciuto Sebastian Smythe era stato l’affare della sua vita.
Era entrato nella CIA desideroso di servire il suo Paese, di contribuire alla sicurezza nazionale  e di viaggiare per il mondo, peccato che si fosse presto reso conto che il gioco non valeva la candela almeno per lui. Il suo nome non sarebbe mai stato ricordato, nessuna intervista, nessuna menzione, molti accettavano quel silenzio con un’alzata di spalle ma non lui, era troppo desideroso di sentire il suo nome per accettarlo, inoltre facendo due conti vi ricava pochissimo in termini di stipendio, così aveva cominciato alcuni piccoli lavoretti, piccoli accordi sottobanco con chi poteva permetterselo, refurtive e soldi sporchi che non arrivavano completamente a destinazione, piccoli accorgimenti per permettergli il tenore di vita che considerava consono a sé stesso e per non insospettire i suoi colleghi. Era sicuro di non essere l’unico ma aveva sempre preferito non esporsi, negli anni si era creato un bel giro, gente che come lui operava nella zona grigia e che guadagnava da entrambe le parti.
Aveva incontrato Sebastian a New York, secondo i suoi calcoli ancora cinque missioni e poteva ritirarsi, possibilmente su un’isola del sud circondato da belle donne e costantemente abbronzato. Non aveva meditato di sedersi vicino a quel giovane, a lui nemmeno piacevano gli uomini, non così tanto almeno, eppure fin dal primo sguardo aveva sentito che la sua vita era completa. L’altro si era consegnato a lui fin dal secondo drink e nei tre giorni che avevano trascorso nella suite di lui gli si era offerto in modi sempre inebrianti e osceni, non c’era angolo di quella suite dove Cooper non lo avesse scopato, tre giorni di intenso, inebriante, rilassante sesso scacciapensieri.
Poco prima di salutarsi avevano parlato e nell’udire chi fosse Cooper aveva avuto un’idea. Sebastian aveva i soldi, un nome importante in Francia ed era evidente che era profondamente annoiato dalla vita, come un bambino che ha tutti i giocattoli che desidera ma che si annoia a giocarci, aveva atteso uno come lui e Cooper aveva deciso di servirsene. Aveva bisogno di nuovi divertimenti e di nuove sfide e lui gliele avrebbe date e ci avrebbero guadagnato entrambi. Aveva fatto una ricerca su di lui e ne era venuto fuori il classico profilo dei ragazzi figli di papà, ottimi studi, ottime frequentazioni e scandali prontamente tacitati dal denaro, il numero di tizi con cui l’altro era andato a letto era impressionante ma questo aveva solo solleticato il suo ego.
Si erano rivisti diverse volte, New York, Londra, Berlino, Parigi e Zurigo. Quello che era accaduto a Zurigo era stato eccezionale, non solo il sesso davanti al camino ma anche i dettagli del piano che via via prendevano forma, era stato l’altro a parlargli della società che aveva ereditato e di come da un caso potesse nascere un’opportunità. Ricordava ancora come avesse annuito prima di cercare le labbra dell’altro, era il momento di puntare alto si era detto.
A Parigi durante una missione ne aveva approfittato per incontrarlo e Sebastian gli aveva parlato del doppio S, all’epoca solo composto 15/5, se i controlli fossero risultati positivi allora sarebbe stato un farmaco innovativo, altrimenti vi si poteva guadagnare diversi soldi. Si era limitato ad annuire prima di prendergli la mano tra le sue, non poteva immaginare che una settimana dopo Sebastian lo avrebbe contattato per dirgli come il composto 15/5 non avesse superato i controlli e velatamente gli aveva fatto intuire come avesse sabotato la sua stessa azienda.
Allora Cooper aveva compreso appieno che il suo partner era come lui e se gliel’avessero chiesto avrebbe confessato di essersi innamorato proprio in quel momento di Sebastian Smythe.

Lo aveva messo in contatto con Santana Lopez incontrando di persona la reina roja per accennarle ad un affare di cui aveva udito parlare, come tutti sapeva che Santana raramente lasciava la sua abitazione in Messico ma l’idea le era piaciuta, aveva bisogno dell’Europa, di qualcuno che le facesse da fidanzato di copertura e di un Paese dove l’estradizione non sia possibile aveva concluso con un sorriso complice, l’Interpol era da anni sulle sue tracce e c’era un solo per non essere più importunati secondo lui.
L’altra gli aveva promesso che ci avrebbe pensato per poi chiedergli se avesse deciso da quale parte stare, e lui aveva risposto che Cooper Anderson stava dalla parte di Cooper Anderson prima di salutarla, Santana sarebbe stata utile a tutti e due si era detto.
Dopo di lei si era trattato di Hunter Clarington, solo i pezzi migliori per il suo ultimo piano. Come tutti nell’ambiente conosceva Clarington, forse uno dei migliori, sicario, mercenario, l’unica cosa di cui si curava era vincere e i soldi che riceveva, motivo per cui aveva lasciato che fosse Sebastian ad avvicinarlo, era lui che possedeva i soldi. Era andata esattamente come aveva previsto, tranne la lenta e inesorabile seduzione di Sebastian, dopo appena cinque giorno dal suo arrivo a Parigi Hunter Clarington, etero e sostenitore del tea party, si era ritrovato a premere il corpo di un altro uomo su un letto, a baciarlo, toccarlo e possederlo.
Era stata la loro unica crisi, sapeva bene che non avevano mai parlato di esclusività ma gli aveva fatto male lo stesso, si era nascosto dietro l’idea che il piano rischiava di fallire a causa di poche scopate ma in realtà era geloso, estremamente geloso, eppure aveva fatto venire quella ladra di mezza tacca di Brittany S Pierce per un motivo: essere una piacevole distrazione per Hunter il quale invece la guardava a stento ma almeno sie ra fatta notare da Santana.
Quando aveva ricevuto istruzioni per la sua nuova missione dal quartier generale, assieme ad Hudson a Parigi aveva pensato che fosse un segno del destino, perché tutto funzioni devono credermi morto aveva spiegato a Sebastian mentre l’altro contattata i nomi che gli aveva indicato, avevano bisogno di compratori e di un luogo sicuro.
Era stato così facile convincere Finn che quella fosse una missione semplice, tempo tre giorni e sarai tornato da Rachel in tempo per farle la proposta aveva scherzato quando erano scesi dall’aereo. Invece al momento giusto aveva fatto la sua mossa, ancora ricordava le urla di Finn quando aveva scoperto di essere stato tradito … ovviamente prima che Sebastian gli iniettasse una dosa letale di doppio S, Finn aveva avuto l’onore di essere l’ultimo test.
Ed era andato tutto bene da lì in poi, la CIA avrebbe svolto le sue indagini ma non avrebbe trovato nulla si era detto poco prima di scoprire che Schuester era astuto, troppo per i suoi gusti. Avevano mandato Blaine, il suo adorato fratellino non per rintracciarlo ma per prendere il suo posto durante le trattative per il doppio S, era stato Sebastiana chiamarlo la sera del party, ricordava ancora quanto l’altro fosse spaventato, aveva impiegato mezz’ora per calmarlo e spiegargli che non avevano nulla contro di loro, Sebastian Smythe e John Hill non si erano mai incontrati prima di allora e lui era ben nascosto, doveva avere solo fiducia nei propri mezzi e tutto si sarebbe risolto da solo.
Ne aveva approfittato per recarsi a Zurigo e aprire il nuovo conto, quello dove avrebbero depositato i soldi delle transazioni, tre giorni dopo Sebastian e Brittany lo avevano raggiunto, il tempo di fingere di essere una coppia davanti al direttore e poi la bionda se n’era andata in giro, sicuramente a pianificare un qualche colpo, mentre Sebastian lo aveva raggiunto e dalla sua descrizione aveva capito che il nuovo John Hill era Blaine e non era solo perché Schuester gli avesse accanto per fargli da balia Hummel, più abituato ad altre operazioni, e la stessa Rachel Berry, sicura desiderosa di vendicare il suo amato Finn.
Tutto quello complicava il piano ma non troppo, doveva solo stare attento a non farsi notare a Parigi, il motel che aveva trovato era perfetto e si era divertito a seguire tutta la vicenda da lontano, sentiva che doveva essere orgoglioso di come suo fratello si stava comportando ma aveva fatto una scelta e al posto dell’America e della sua famiglia aveva scelto il denaro e Sebastian Smythe.

Avevano calcolato tutto al secondo, era rimasto sull’aereo con il doppio S e si era mostrato solo dopo aver sentito i tre spari, la morte di Santana, Hunter e Brittany era stata decisa nel momento in cui li avevano coinvolti, se non si fosse innamorato di Sebastian avrebbe ucciso anche lui.
Mentre era ai comandi si voltò e osservò Sebastian, era l’unico a cui l’altro rivolgesse quello sguardo, lo sapeva fin troppo bene. << Ho impostato il pilota automatico, entro due ore e mezza saremo a Zurigo, riceveremo il resto dei soldi e poi … dove ti piacerebbe andare? >> chiese prima di sedersi di fronte a Sebastian.
<< Non sono mai stato alle Bahamas >> gli confessò l’altro con un sorriso malizioso prima che lui cercasse le sue labbra, sarebbe andato tutto bene, sarebbero stati ricchi e insieme.

 

***

Quando arrivarono ad Orly Rachel si coprì la bocca con le mani.
C’erano ben tre colpi, Santana che giaceva al suolo sporca di sangue, Brittany in una posa innaturale con una macchia di sangue che le sporcava la t shirt bianca e gialla e infine Hunter Clarington con gli occhi ancora aperti disteso di schiena, accanto a lui c’era Thad che stava parlando al cellulare.
<< Ho ricevuto una telefonata anonima che mi avvisava di venire immediatamente ad Orly, e ho trovato questo >> comunicò loro Thad dopo aver terminato al telefonata, quello era un massacro pensò Blaine, e come tutti sapeva chi era il colpevole: Sebastian si era liberato dei suoi complici per non dover dividere il bottino.

<< Mi hanno appena inviato la registrazione, ovviamente la sicurezza a quest’ora era più impegnata a dormire che altro >> spiegò loro Thad prima di mostrare un video dall’i-pad: l’arrivo dei quattro, Hunter che uccideva Santana e Brittany a sangue freddo, il bacio tra questi e Sebastian e poi il colpo finale. Quello che videro per poco non fece cadere l’i-pad dalle mani di Thad e Blaine si sentì svuotato: l’uomo appena sceso dall’aereo e che aveva appena scambiato con Sebastian un bacio appassionato era Cooper, suo fratello Cooper Anderson.
<< Credevo fosse morto >> disse mentre Thad rimandava indietro il video.
<< È stato dichiarato scomparso in missione, deve aver finto la sua morte e poi essersi nascosto, dopo pochi giorni le ricerche cessano anche se non ufficialmente e lui lo sapeva >> spiegò loro Rachel a voce bassa, troppo bassa.
<< Ci ha ingannati, ha ingannato tutti e a breve cederà un’arma nella mani di tizi ce non si faranno scrupolo a usarla >> replicò Kurt. Cooper, l’uomo che aveva sempre idolatrato, il fratello che aveva preso come modello era un traditore e un assassino, sembrava quasi un sogno si disse Blaine, un incubo a essere sinceri.
<< Dobbiamo prenderli, sto controllando le tabelle di volo e risulta Berna dunque andremo lì ma non garantisco nulla, potrebbero fare un cambio durante il viaggio o già in Svizzera >> comunicò loro Thad prima di salvare il filmato.
<< Avviserò Schue e ti farò sapere quando potrai ripartire per New York, qui non è sicuro per uno come te >> gli disse Kurt senza guardarlo negli occhi.
<< È di mio fratello che stiamo parlando, io ci sarò, fosse soltanto per vederlo un’ultima volta >> replicò Blaine, voleva sentirlo da lui, sentire quelle parole da Cooper in persona.

<< No, è troppo rischioso e abbiamo rischiato abbastanza e nulla di quello che dirai riuscirà a farmi cambiare idea perché … >> Kurt non riuscì a terminare la frase perché Blaine quasi si avventò sulle sue labbra, capiva tutti i punti di vista del castano, semplicemente non era disposto ad accettarli, non questa volta, voleva essere al suo fianco e voleva chiudere quella storia.
<< Io vengo, punto >> dichiarò quando si separarono, il fiato grosso e le pupille dilatate e a Kurt non rimase altro da fare che assentire distrattamente.




Ed eccoci alal svolta, la prima parte è una sorta di antefatto POVE!Cooper dove si spiega il piano dei due e come ci siano arrivati. In quanto al resto c'è una piccola parte klaine alla fine e ora ci si sta preparando per lo scontro finale, coem in tutti i film di spionaggio

   
 
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