Fermo e immobile, sotto quel maledetto albero pieno di ricordi. Il sole se ne va, dando spazio all’oscurità illuminata dalla luna. Penso a lei. Alla mia unica fonte di vita, ma anche di dolore.

Un amore si libera, stranamente dall’anima e rimane, anche se te ne vai…

Cerco di allontanare l’atroce pensiero di lei, ma non riesco ad abbandonarlo. Rimane impresso nella mia mente, attaccato ad ogni lembo del mio cuore, come cicatrici eterne e dolorose. L’amavo. Le volevo bene. Tutto ciò che contava per me, era la sua anima, il suo cuore, la sua persona. La sua vita.

…ma mi sembra impossibile, un amore invincibile, e dolore e dopo, che sarà…

Il mio cuore batte forte. Ogni battito è una scarica di dolore per me. Ogni battito è una pugnalata nel petto, vuoto e forse, privo di anima, che se n’è andata, con lei.

…io non lo so, io non lo so, ero nel cielo ed ho perso le ali, cosa farò…

I miei passi strisciano, avanti e indietro, nell’erba, ormai secca e arida. Senza di lei, ogni cosa sembra aver perso forma, colore, vita.

…camminerò, camminerò…

Senza di lei, sono un uomo vuoto, spoglio, debole. Niente ha più senso ormai. Non più, dopo che lei se n’è andata. Perduta per sempre.

…e questo amore che porta il tuo nome, dimenticherò…

Non riesco a reagire. O forse non voglio. Non ne ho la forza. Non ancora. Il ricordo di lei è ancora troppo fresco, troppo vivo dentro di me. Arde come fuoco accesso. Brucia.

…ce la farò, ma adesso no. Ora che parlo di te ancora, ancora no. Ce la farò, ma adesso no. Voglio pensarti una notte ancora, ancora un po'…

Mi ha lasciato. Solo. Come soni sempre stato, d’altronde. La solitudine è la mia compagna da sempre, ma quando lei se n’è andata, inizia ad opprimermi, ancora di più. Mi schiaccia quel poco di anima che può essermi rimasta, togliendomi il respiro, ogni volta che lei popola i miei pensieri. Ogni volta che i miei occhi vedono il suo viso angelico, immaginato, frutto della mia mente straziata dal dolore.

…è la mia solitudine, una droga per l’anima, non averti e non cercarti più…

Io sono ancora vivo, se la mia può chiamarsi vita. Il mio corpo non si è ancora ridotto in cenere, al contrario della mia anima. Posso continuare a vivere, trovare la felicità, trovare una svolta decisiva per tornare di nuovo a sorridere.

…cominciare a sorridere, e pensare che ci sarà un amore, anche se non sei tu…

Ma solo l’idea mi spezza il cuore. Solo l’idea di non poterti più vedere arrossire ad ogni mio complimento, di non poterti più accarezzare il dolce viso, di non poterti più stringere in quell’abbraccio caldo che solo io ti regalavo.

…ci proverò, ci proverò. Dal tuo ricordo non posso scappare, ma ci proverò…

Fa male adesso. Fa male che tu non sia qui, con me, sotto al nostro vecchio albero, che sembra essersene andato con te. Spoglio, privo di foglie, privo di forze. Questo albero è diventato esattamente come me. I miei passi non riescono ad arrestarsi, come se cercassero di raggiungere i tuoi, ormai lontani.

… e camminerò, camminerò e anche se l’aria mi basta appena, non mi fermerò. Ce la farò, ma adesso no…

Riesco quasi a sentire il tuo profumo. La mia mente affranta inizia a giocarmi questi scherzi. Riesco a sentire la tua voce, che sussurra il mio nome. Riesco quasi a vedere il tuo volto se chiudo gli occhi. Sei rimasta impressa, indelebile, nei miei pensieri. Sento dentro di me bruciare il desiderio di raggiungerti e poterti finalmente stringere tra le mie braccia, proprio come l’ultima volta che ti ho vista. Fredda e immobile.

…lasciami stare a pensare, a sognare che ti rivedrò. Ce la farò, ma adesso no…

La notte è calata. Ed è buffo il fatto che il buio che mi circonda è lo stesso che mi avvolge l’anima. Buio. E assenza di luce. È questo che mi hai lasciato, quando te ne sei andata. Quando la morte ti ha strappato da me, lasciandomi uno squarcio straziante che cresce dentro di me, ogni giorno sempre di più.

…voglio restare nel buio a guardare, adesso no…

Se avessi il potere di cambiare le cose, riportarti indietro e impedire alla morte di prenderti con sé, come una vecchia amica, lo farei. Oh, se lo farei. Pagherei il prezzo della mia anima, della mia vita, per riavere indietro la tua.

...se bastasse la volontà, per cambiare la realtà, con te potrei riuscirci io. Con la voglia di vivere, vivere e morire di te, di questo amore mio…

Se bastasse la volontà. Ma la volontà mi è stata negata. E la tua vita è stata rubata. Per sempre. Avvolto nell’oscurità, continuo a camminare, intorno al nostro albero. Nostro. Mi piace pensare a un “noi”, immaginare un “noi”. Dovrei allontanarmi dal tuo ricordo, per continuare a vivere. Non serve a niente rifugiarsi nei sogni e dimenticarsi di vivere.

...ce la farò, ma adesso no. Voglio cercarti una notte ancora, ancora un po'. Ce la farò, ma adesso no. Voglio pensarti una notte ancora, adesso no…

Mi siedo per terra, nell’erba morta e umida. Un tempo eravamo lì, stesi a contemplare le nuvole che viaggiavano, trasportate dal fresco venticello, lo stesso che ti scompigliava quei bei capelli rosso fuoco. Rosso come il fuoco che adesso brucia dentro di me, in assenza di te. Chiudo gli occhi e ti immagino, ancora e ancora. La mia mente non si stancherà mai, ma il mio cuore dovrà dirti addio, prima o poi. Ma ancora non è pronto. Ancora non sono pronto a disfarmi del tuo ricordo vivo, della tua presenza inmaginata. Di te, Lily Evans.

...il tempo passa e ce la farò, con il tempo ci riuscirò, ma adesso no.