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Autore: Aires_fly    15/05/2009    1 recensioni
Sirius si mette a ridere. Quella sua risata senza veli,che lo lascia per un attimo privo dello sguardo cupo che di solito lo contraddistingue. Quella risata così simile a un latrato,così capace di sciogliere anche me. James sembra scuotersi da un lungo sonno. -Avanti,Prongs!- Sirius gli scompiglia i capelli. -L’ha detto davvero?No dico…davvero?- Io e Sirius ci guardiamo,esasperati. Certe cose non cambieranno mai.”
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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MELANCHOLY

Malinconia

Remus

Caro Padfoot,

sento adesso più che mai il bisogno di scriverti. Un bisogno impellente,bruciante,che non mi darà pace fino al momento in cui deciderò di ascoltarlo.

Grimmauld Place è vuota. Completamente deserta. Proprio come tu dichiaravi di preferirla,decenni fa. Priva delle urla di tua madre,dei suoi tentativi di cambiarti. Senza tuo fratello,tuo padre e tutti coloro che professavi di odiare. Non dev’ essere cambiato molto da allora. La casa è stata dichiarata inagibile per qualsiasi membro dell’Ordine ma continua ad esercitare troppa attrazione su di me,questo luogo. Mi ricorda te. So che non avresti mai voluto sentirmelo dire,ma ogni angolo,ogni pezzo di mobilia,ogni suppellettile sembra celare il tuo volto.

La neve ha smesso di cadere da un po’,fuori dalle finestre. Sarà Primavera,Sirius,ma io non me ne sono neanche accorto. La vita sembra scivolare anonima su ogni cosa,compreso me stesso.

Era destino. Ieri ho trovato un biglietto. Era in un vecchio libro di scuola che non aprivo da anni. Mi sono lasciato sopraffare dai ricordi,sfogliando quelle vecchie pagine sciupate dal tempo,lo ammetto. E poi l’ho trovato,ripiegato su sé stesso così tante volte che,se non avessi preso proprio quella pagina,non l’avrei mai ripescato. L’ho aperto con cura,temendo di strappare la carta,già fragile.

“Fallo e basta! Adesso!”

Le parole erano scritte in fretta,l’inchiostro sbavato. Eppure erano,senza alcun dubbio,vergate di tuo pugno. Mi sono messo a ridere. Ero preso da una strana felicità euforica. Quel pezzo di carta che avevo tra le mani era la prova evidente che i Malandrini erano esistiti e continuano ad essere,in un certo senso,eterni.

“Slughorn si aggira tra i banchi,minaccioso.

Mancano cinque minuti alla fine della doppia ora di Pozioni del Lunedì. Inferno.

Non esattamente il modo più felice di cominciare una settimana.

Non è un problema,in ogni caso. Se c’è una cosa che sappiamo fare è ricorrere a quei rinomati estremi rimedi…quando si tratta di estremi mali,ovviamente. Stavolta il piano è semplice, “niente di eclatante”,come mi aveva assicurato James a colazione,mentre lui e Sirius cercavano di convincermi a far loro da braccio. Ho la fedina pulita,certo,e Slughorn non sospetterebbe mai di me. Credo. Spero.

- Moony…a cosa pensi di preciso?-

La voce di Sirius mi riscuote dai miei pensieri. In effetti dovevo star fissando la mia Pozione Restringente con un che di maniacale nello sguardo.

Sorrido. Almeno per oggi pendono dalle mie labbra.

-A quali dimensioni può arrivare esattamente un rospo- soffio a un angolo della bocca,con sfrontata indifferenza. Lo sento quasi,più che vederlo,il suo ghigno che prende forma.

 Conosco Sirius come le mie tasche.

-Dovrebbe da tempo essere passato il momento per le chiacchiere- ci ammonisce Slughorn,più vicino di quanto mi aspettassi. – un minuto ancora- aggiunge,controllando l’orologio sul grasso polso.

-Un minuto ancora!- ripete James,che evidentemente pensa a come impiegare quel minuto in modi che con la sua Pozione hanno poco a che fare. Credo che abbia già finito da un po’,inoltre. Lily Evans si gira a guardarlo,sospettosa. No,spero che non guardi anche me.

Torna ad esaminare il suo intruglio,per fortuna,e io mi guardo intorno. James è impaziente,Peter mi guarda speranzoso,Sirius sembra volermi strozzare per tutto il tempo che ci sto mettendo. D’improvviso lo vedo afferrare una vecchia pergamena,e scrivere a tutta velocità. Fa Lievitare il biglietto e quello schizza verso di me così violentemente,che faccio appena in tempo ad afferrarlo.

“Fallo e basta! Adesso!”

Questo è decisamente il momento adatto. Piton fa cadere la sua bilancia.

-Ancora pochi secondi…- annuncia Slughorn.

- Wingardium Leviosa- borbotto. La milza di gatto che avevo messo da parte si alza in volo,dritta nel calderone di Snivellus. Lui,distratto,non si accorge neanche che la sua pozione cambia per un attimo colore.

-Tempo scaduto!Chi vuole provare la sua Pozione?-

Non avevo dubbi circa la prima mano che si sarebbe alzata,a quella domanda.

Era una Pozione semplice,atta solo a ripassare nozioni fondamentali per la preparazione dei MAGO.

-Prego,Severus,prova pure col tuo rospo,ci penserò io a riportarlo in condizioni normali,dopo la dimostrazione- Slughorn gli sorride,sicuro del felice esito del lavoro del suo migliore alunno.

James e Sirius sembrano fuori di sé per la gioia,quando Slughorn fa cadere nelle fauci spalancate del malcapitato animale poche gocce della pozione di Piton.

il rospo ha dapprima un sussulto,poi comincia,gradualmente,con velocità sempre maggiore,a lievitare. I Serpeverde lì raccolti si allontanano di scatto,inorriditi,mentre le prime risate cominciano a dilagare,come una malattia contagiosa. Piton sembra incapace di muoversi,anche quando il rospo ha raggiunto le dimensioni del suo paiolo e la sua pelle è così tirata da essere sul punto di esplodere. Slughorn interviene appena in tempo,con un colpo di bacchetta. Il rospo diventa piccolo e insignificante,sul tetro pavimento dell’Aula di Pozioni. Aveva avuto il suo momento di gloria,penso,con un’ironia che devo aver di certo ereditato da Sirius.

Non avevamo fatto i conti con la reazione della vittima. Piton tirò indietro la sua cortina di capelli unticci e fissò James con aria davvero minacciosa.

-E’ stato lui. È stato lui,professore,non ho alcun dubbio- la sua voce sembra salire di un’ottava. –Ha lanciato una milza di gatto nella fase finale della preparazione,è evidente.-

James resta basito,probabilmente dalla capacità fenomenale di Snivellus di individuare la causa della sua rovina.

-Non sono stato io,professore,lo giuro!- esclama James,riprendendosi,con la sua solita aria innocente,capace di ingannare chiunque. O quasi…

-Non sarebbe la prima volta,signor Potter…-comincia Slughorn

-Non è stato lui,professore- Sirius è così sorpreso che,nel voltarsi di scatto,il suo collo fa un rumore sinistro. Mi scappa una risata. James,da parte sua,sembra incapace di chiudere la bocca,per lo stupore,suppongo. È stata Lily Evans a parlare e il professore,come sempre,sembra tenere in una certa considerazione qualsiasi verbo da lei proferito.

-L’ho visto un attimo prima che Piton provasse la Pozione,non ha lanciato nulla. E inoltre – aggiunse –non gli erano rimaste milze di gatto.-

Il suono della campana suggella al meglio quella lezione. Piton è il primo a lasciare il sotterraneo,seguito a ruota da Lily,evidentemente troppo orgogliosa per ammettere di aver difeso James. Io e Sirius ci scambiamo uno sguardo di intesa.

-Bel colpo,Moony,alla Lievitazione non ci avevo pensato-

-Sei stato tu a farmi venire l’idea. Con il biglietto – aggiungo.

Sirius si mette a ridere. Quella sua risata senza veli,che lo lascia per un attimo privo dello sguardo cupo che di solito lo contraddistingue. Quella risata così simile a un latrato,così capace di sciogliere anche me.

James sembra scuotersi da un lungo sonno.

-Avanti,Prongs!- Sirius gli scompiglia i capelli.

-L’ha detto davvero?No dico…davvero?-

Io e Sirius ci guardiamo,esasperati. Certe cose non cambieranno mai.”

 

Mai,davvero. Continuo a pensarlo.

James è morto. Assassinato.

Peter ha tradito. Codardo.

E tu…non riesco ancora a capacitarmene.

E mentre sono qui,seduto davanti alla finestra della tua stanza,nulla mi è conosciuto,tranne la malinconia. Una foto di quattro ragazzi che ridono,tenendosi a braccetto,è appesa al muro proprio vicino a me. Se la guardo gli occhi mi si riempiono di lacrime. E so di potertelo dire,con franchezza,senza paura che tu mi prenda in giro. Del resto,lo sai,la malinconia è forse il peggiore sentimento tra tutti. Non è come la rabbia o la paura,che ti mozzano il fiato in gola o ti fanno sentire il sangue che scorre in ogni centimetro del corpo. La malinconia mi spegne.

Mi fa sentire morto almeno quanto la tua risata mi faceva sentire più vivo che mai.

Mi avvio verso il mio destino. La mia strada.

Stamattina ti ho sognato. Si,non stanotte,stamattina. Ero quasi lucido,in quel limbo agrodolce tra il sonno e la veglia. Ho sognato di star ritornando a passo felpato alla Torre di Grifondoro,completamente solo. Tu eri nascosto nell’ombra della Sala Comune e appena mi hai visto sei saltato fuori,ridendo. Ridevi,ridevi,ridevi. E poi mi hai detto,correndo verso di me,che mi avevi aspettato per tutta la notte. Anch’io avevo l’impressione di averti atteso per tantissimo tempo. Mi sono messo a ridere,contagiato. Forse quella gioia che ha invaso tutte le mie membra mi ha stordito tanto da svegliarmi. Un raggio di luce mi ha accecato,lasciandomi intravedere le lenzuola bianche del mio letto,così diverso da quello della Torre di Grifondoro.

Sono rimasto immobile,inorridito.

Vorrei trovare una parola adatta. Malinconico,Sirius.

 

 

 

 







Dopo tanto tempo ritorno!Quetsa volta la mia idea è una raccolta di missing moments che non so definire se non con la parola "scatti".Siccome fotografo nella vita,mi è impossibile non farlo anche con la mia seconda vita letteraria xD.Ogni momento avrà un tema in particolare.Questo è "Malinconia" e ho cominciato con il personaggio che mi ispira di più.Mi immedesimo troppo in Remus *_*. Beh un bacio a tutti,spero che commentiate e mi diate sprono a continuare,luv luv
  
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