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Autore: Ayana    15/05/2009    4 recensioni
...il re ha pianto perché è stato tradito dal marchese,ma il marchese lo ha tradito solo per l’amore del principe,capisci si sacrifica per lui,e a quella notizia il re piange…tutti i cortigiani si stupiscono perchè è un re rigido e severo,ma si capisce che piange...
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai, Sasuke Uchiha
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Salve!
L'ho scritta qualche mese fa questa one-shot.
Nota doverosa:mi sono ispirata ad un racconto per ragazzi,cioè mia sorella di 13 anni aveva preso dalla biblioteca un libro di racconti brevi e vedendo un racconto che narrava dell'amore fra dei ragazzini mi ha proposto di leggerlo e io sotto suo consiglo vi ho steso una fic,anche se il racconto lì è ambientato in Germania e il biondo è più simile a Naruto e il moro a Sasuke ma per necessità territoriali ho cercato di plasmare la storia sui nostri amati giovani u.u

I personagi non mi appartengono ma sono del grande Kishimoto *_*

Tra amicizia e gelosia…


 


Erano amici sin da quando erano bambini.


Ora avevano entrambi 16 anni.


 


 


 


Sasuke Uchiha,il più grande di pochi mesi,moro alto,occhi dal taglio stupendo e dal colore antracite,era uno dei ragazzi più belli di Tokyo e l’erede degli Uchiha,una famiglia che gestiva una società d’azioni.


La sua famiglia era composta da quattro persone,il padre Fugaku,la madre Mikoto, e il fratello maggiore Itachi,oltre ad egli stesso.


Era un ragazzo che attirava l’attenzione su sé stesso con molta facilità e si mostrava sempre serafico,gli facevano la corte tantissime belle ragazze alle quali non rispondeva mai con un no o un si,e ciò le incuriosiva sempre di più.


Era un asso in ogni sport,era il miglior studente dell’istituto ed era accerchiato da tanti amici nonostante fosse di poche parole.


 


Naruto Uzumaki,il più piccolo dei due contrariamente era biondo,più basso del primo di pochi centimetri,aveva per occhi due gemme grandi ed azzurre,il fisico atletico ma non slanciato come quello del moro.


Era il figlio di uno funzionario statale:Minato Namikaze e di una semplice insegnate Kushina Uzumaki.


Aveva un fascino fuori dal comune,come del resto anche i suoi genitori.


Aveva un fascino esotico ed essendo davvero molto simpatico e disponibile aveva molti amici,ma preferiva starsene da solo con Sasuke.


 


 


Fuori dalla scuola era usuale tutto quel trambusto,provocato da moto,auto e dal chiacchiericcio della scolaresca che si apprestava ad uscire velocemente da quella prigione.


Naruto si congedò dai suoi amici per avvicinarsi alla panchina fuori dal cancello d’entrata dove di solito aspettava Sasuke.


Avvistò il moro nella folla e iniziò a sbracciarsi per farsi vedere,Sasuke continuò imperterrito a parlare con dei ragazzi del quinto anno,allora il biondino gli si avvicinò.


 


-Sas’ke andiamo?-chiese.


 


Il moro si voltò nella sua direzione salutò con un cenno i suoi amici,o meglio i suoi conoscenti, più grandi e si avvicinò a Naruto.


 


-Dobe…-salutò il più alto iniziando a camminare


 


Il biondino lo salutò con un teme e lo affiancò,camminando alla sua destra.


Ogni volta ritornavano insieme da scuola,erano amici e non c’era nulla di male nel farlo,inoltre abitavano vicini ma le loro abitazioni erano distanti dall’istituto.


Il biondo sorrise raggiante afferrando il braccio del moro per aggrapparsi al suo braccio lungo e definito.


L’altro non mostrò né disapprovazione né altro.


 


-Sas’ke facciamo il giro più lungo?-chiese il biondino voltando il viso nella sua direzione.


-Va bene Naruto- rispose,chiamandolo per nome.


 


Camminavano stretti per le vie periferiche di Tokyo sotto lo sguardo ammirato dei passanti.


C’era chi li guardava per la bellezza regale del moro e chi invece per quella esotica del biondo.


Ad un tratto si fermarono ad un negozio di dolciumi,entrò il biondo e ne uscì dopo qualche minuto con un sacchetto bianco zeppo di caramelle gommose alla frutta.


A Sasuke non piacciono i dolci,ma se proprio deve le caramelle gommose alla fragola o al limone le mangia,perché non sono dolci,ma hanno quel retrogusto aspro.


Il biondo prese sottobraccio il moro e gli porse con la destra il sacchetto che il più alto prese con la mano destra in modo da potersi servire entrambi.


Camminarono in silenzio mangiucchiando di tanto in tanto.


Il cuore del biondino batteva all’impazzata,conosceva Sasuke da circa 12 anni ormai e da più o meno 8 provava un sentimento opprimente nei suoi confronti e da pochi mesi aveva capito che quel sentimento che suscita odio quando non gli parlava,o il battito accelerato quando lo chiamava per nome era l’amore.


 


-Sas’ke sai ho letto un libro…-esordì con la sua voce allegra il biondo.


-Di che parla?-chiese normalmente l’altro.


-E’ il “Don Carlos” di Chiller,se vuoi te lo presto,ci sono delle parti davvero fenomenali…-


-No,no Naruto,sai che io per lo più amo leggere thriller …-lo fermò il moro.


-Sas’ke ma tu non puoi capire è uno schianto di libro…-


-Uno schianto?-lo guardò aggrottando le sopracciglia.


-Si…per esempio il punto,quando il re  ha pianto perché è stato tradito dal marchese,ma il marchese lo ha tradito solo per l’amore del principe,capisci si sacrifica per lui,e a quella notizia il re piange…tutti i cortigiani si stupiscono perchè è un re rigido e severo,ma si capisce che piange,pensa fa più pena lui del principe e del marchese messi insieme.


Il re è sempre solo e quando pensa d’aver trovato un amico e dell’affetto il marchese lo tradisce…-


-E come lo tradisce?-lo interruppe di nuovo.


-Ah si…-il biondo stava dicendo qualcosa quando gli si avvicinò un ragazzo moro e con gli occhi scuri.


Naruto si allontanò dal braccio di Sasuke.


-Oh ciao Sasuke-kun- salutò il nuovo arrivato,-ora mi unisco a voi,posso?-e infilò la mano nel sacchetto servendosi e facendo un sorrisino falso.


Il biondo restò deluso da quell’atteggiamento.


Sai,il compagno di kendo di Sasuke,era sempre così sfacciato e falso.


-Dove stavate andando?-chiese l’ultimo arrivato.


Il biondo stava aprendo la bocca per rispondere ma lo precedette il moro.


-Io e Uzumaki stavamo rientrando a casa-


Il biondo fece una smorfia delusa annuendo.


Camminarono per un tratto di strada,con Sai che era al fianco di Sasuke e parlava di kendo, il moro annuiva e Naruto fremeva dalla rabbia ma su questa prevalse la delusione.


Sasuke un momento prima aveva orecchie ed occhi solo per lui ed ora faceva finta di ascoltare il nuovo arrivato.


Dopo un po’ Sai si allontanò e restarono soli,ma purtroppo erano già arrivati fuori alla villa del moro.


-Ciao Sas’ke…-disse chinando il capo il biondo.


-Naruto?-lo chiamò.


-Si?-alzò lo sguardo verso di lui.


-Credo che leggerò quel libro…-si avvicinò di più al biondo cingendogli la vita e fissandolo.


Il biondo fissò i suoi pezzi di cielo nelle tenebre del più alto sorridendo dolcemente.


-…non vorrei mai tradire il mio dobe…-


E il biondo perse uno,due,ma anche tre battiti,alzandosi sulle punte e baciandolo sulle labbra in un gesto dolce ed impulsivo.


-Teme…-disse staccandosi dalle sue labbra sottili,con le gote arrossate.


-…mpf usuratonkachi…-distolse lo sguardo preso di sorpresa il moro.


Il biondo lo strinse.


Il moro accennò un sorriso,uno dei pochi che si concedeva,avrebbe letto il “Don Carlos”,non avrebbe mai accettato di far piangere il suo re…


 


 


 


Erano amici sin da quando erano bambini.


Ora avevano entrambi 16 anni.


Ed il tempo aveva plasmato quell’amicizia trasformandola in amore.


Da entrambe le parti…


Fine~ Grazie a chi leggerà se qualcuno lo farà!X3
  
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