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Autore: TimesNewMozzi    13/11/2016    0 recensioni
Immagini recuperate dall'hard drive visivo di un abitante del ventunesimo secolo schiavizzato inconsapevolmente, e (spesso) volontariamente, da contratti e carte non scritti ma inviolabili.
Il Mondo visto da uno dei suoi padroni incapace di liberarsi da sé stesso.
Genere: Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Urlano e divento sordo
è un'apatia che evade le orecchie
perché cresce dal cervello
e inibisce ogni contatto, ogni scitnilla è spenta.
Non rombi nella mia testa,
ma eco lontane di pensieri e
verità mai confermate. 
Non posso capire
Questa lingua tanto aliena
degli eco che non riflettono 
ma squarciano l'aria e me. 
Io concordo col silenzio
sempre più:
il rumore non è la mia lingua. 
  
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