Vanilla Tea & Pumpkin Pulp

Suga's Point Of View

Appena lasciai la cucina,il dolce sguardo ed il luminoso sorriso di Daichi, mi accolsero in salotto,insieme al dolce terpore del caminetto appena acceso.

Gli sorrisi di rimando,raggiungendolo,e porgendogli la sua tazza di thè,prima di sedermi di fronte a lui.

"Ecco,tieni, Thè alla vaniglia con tre cucchiai di miele"

"Grazie"-mi lasciò un dolce bacio,cominciando a bere il suo thè in silenzio-.

Feci lo stesso,incatenando i nostri sguardi.

La stanza era calda,di quel calore dolce,avvolgente,che sa di casa. Era così bello starsene in maglione,davanti al caminetto,a bere il thè con la tua dolce metà che ti guarda come se fosse la prima volta.

Non è mai cambiato il modo in cui mi guarda,è sempre stato capace di farmi arrossire,così come allora,anche in quel momento.

I suoi caldi occhi, ipnotici a tratti,mi hanno sempre ed incondizionatamente amato,ed io..non posso che essere grato di questo.

E infatti eravamo lì, insieme, dopo tutto quel tempo che sembrava non averci scalfito affatto, lì,insieme,in casa nostra, sposati da poco e con due splendidi bambini.

Ma nonostante le cose siano cambiate, l'unica cosa a non averlo mai fatto è il nostro amore,ed è questo,questo che mi dà la conferma ogni santo giorno che noi siamo stati creati per poter stare insieme.

Abbiamo cominciato questo percorso non ancora adulti. Ci siamo imbattuti in tutto questo,facendo un salto nel buio che non sapevamo dove ci avrebbe portato,ma lo facemmo insieme,mano nella mano, e questo mi bastò per convincermi a saltare, ed ora eravamo lì, a guardarci ,come se tutti quegli anni non fossero mai passati.

Finimmo il thè,sorridendoci a vicenda ed avvicinandoci per un bacio alla vaniglia e miele.

Poggiammo le tazze sul tavolino,prima di unire nuovamente le labbra.

"Hinata e Yuu?"-mi chiese sulle labbra,prendendo a baciarmi la mascella-.

Ridacchiai dal lieve solletico.

"Sono fuori a giocare con Tobio e Ryuu"-allungai il collo,invitandolo a scendere su di esso-.

"Quindi siamo soli?"-sussurrò sulla pelle del mio collo,prima di baciarlo lentamente e a labbra aperte-

"Si..."-sospirai,sentendolo cominciare a mordicchiare lievemente-.

"Tutto ciò è alquanto allettante..."

"Già,se non ci fossero i bambini fuori e non avessimo le zucche da intagliare per la festa di stasera"

Sbuffò,ancora contro il mio collo,staccandosi.

"Hai ragione...."-borbottò,sorridendo leggermente-.

"Daichi lo sai quanto ti amo, e quanto tu sia allettante ma, non voglio traumatizzare quattro bambini innocenti di cui due non sono nemmeno nostri"-bofonchiai contro la sua spalla,abbracciandolo-.

"Hai ragione di nuovo"

"Come sempre"-ridacchiai facendogli l'occhiolino,ricevendo un lieve morso sulla guancia-.

"Ahi"-bofonchiai ridacchiando-.

"Te la sei cercata"-rise a sua volta-.

Mi massaggiai la guancia ancora dolorante.

"Te la farò pagare"

"Non vedo l'ora"

"Non istigarmi...e passami una zucca"

"Agli ordini"-mi passò una zucca,da dietro la sua schiena,prendendone una anche per sè-.

Poggiai il contenitore per la polpa per terra,cominciando a tagliare intorno al picciolo.

Lo tolsi,cominciando a scavare la polpa all'interno,seguito a ruota da Daichi. Svuotai la zucca del suo contenuto, scavando nel miglior modo possibile,disegnandoci poi sopra le forme desiderate per la creazione del viso,che ritagliai con accuratezza subito dopo. E andammo avanti così,per altre quattro volte, chiaccherando e ridendo del più e del meno,come facevamo sempre. Non c'era mai silenzio tra di noi, se non quando ci guardiamo, e allora lì, sono i nostri occhi a parlarsi.

E finimmo,con una decina di zucche intagliate alle nostre spalle ed un contenitore pieno di polpa di zucca,che contribuiva a dare un ottimo profumo all'aria che già aleggiava in salotto.

Sapeva di Vaniglia, la vaniglia del thè, di Cannella, della candela profumata, e di Zucca.

Autunnale e dolce.

Perfetto.

Ci alzammo, portando io le tazze ed il contenitore in cucina, e lui, poggiava le zucche due a due sul tavolo.

Mi poggiai sul bordo dell'isola in cucina,guardandolo destreggiarsi tra le mura di casa, e non potei che incantarmi nel farlo.

Una volta finito,mi si avvicinò sorridendomi.

Mi si mise davanti, ed io mi sedetti sul piano da lavoro presente sull'isola.

Mi guardò con sguardo famelico,poggiando le mani ai lati dei miei fianchi,mentre gli allacciavo le gambe in vita.

"Allora..."-non ebbe il tempo di finire la frase,che la mia mano,piena di polpa di zucca gli finisse in faccia-.

Tolsi la mano,facendo cadere la polpa che non rimase attaccata al suo viso, e cominciai a ridere,mentre si puliva alla bene e meglio con le mani.

"Te lo avevo detto che te l'avrei fatta pagare"-ridacchiai-.

Mi fulminò con lo sguardo,continuando a pulirsi,mentre in realtà se la rideva sotto i baffi.

Una volta pulito,tornò a guardarmi e ridemmo.

Lo avvicinai a me,stringendo la presa delle gambe,allacciandogli poi le braccia al collo.

"Buon Halloween Daichi"

"Buon Halloween anche a te ,Suga"-sorridemmo, prima di unire le nostre labbra in un bacio dolce,con le urla di gioia dei bambini che entrarono in casa proprio in quel momento,di sottofondo-.