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Autore: RosaDraco    14/11/2016    3 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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ll pozzo delle ossa

Si dice che le fogne di Magnolia siano popolate da mostri, in particolar modo di alligatori giganti. E se invece ci fosse qualcos'altro?




Il pozzo delle ossa

Jellal si scambiò un’occhiata con Natsu. - Che cosa ti fa credere di poter trovare degli indizi quando il naso dei draghi che ho qui non ha scoperto niente? -

- Sono un cacciatore migliore di tutti loro. -

A quelle parole Erik ridacchiò come se Natsu fosse stato un perfetto idiota - Ti piacerebbe. Il mio naso funziona meglio del tuo anche quando ho la sinusite. E il mio udito è cento volte più raffinato! - Anche Kinana rise ma a differenza del compagno decise di intervenire a favore del Drago di Fuoco - Lascialo fare, il Principe è sempre stato il più presuntuoso di tutti, ma forse negli ultimi cento anni ha davvero imparato a seguire una pista. -

Era evidente che l’idea di tornare nella tana del mostro non gli faceva piacere ma Jellal non intendeva perdere un’occasione come quella. Voleva trovare il colpevole a tutti i costi e nello sguardo di Natsu poteva leggere la sua stessa determinazione.

- Allora procediamo. Ultear contatta tutti i ragazzi e digli di mettersi in posizione e circondare la zona. - Jellal alzò di nuovo il cappuccio che usava per rendersi meno riconoscibile - Li voglio pronti nel caso il killer dovesse farsi vivo. -

- Ricevuto. - La donna annuì, questa volta con massima serietà. Spalancò una mano ed una sfera di cristallo le apparve subito in mezzo al palmo, pronta per metterla in contatto con resto della gilda.

- Erik, Kinana venite con noi. Meredy ti lascio in sala di controllo, okay? -

- Okay! - La ragazza gli fece un ultimo cenno mentre Jellal guidava il gruppo giù per le scale.

Crime Sorcière era come una macchina, una squadra para militare dove tutti sapevano esattamente cosa fare e come muoversi senza nemmeno bisogno che il loro capo gli desse ordini. Mentre si dirigevano verso il covo del mostro, Natsu notò la presenza di alcuni maghi della gilda posizionati ad intervalli regolari lungo tutto l’isolato. Un uomo con il naso lungo, gli occhiali scuri e una tuta da corsa che se ne stava sulla sua moto trafficando con il cellulare. E un tizio seduto alla fermata dell’autobus mentre leggeva la bibbia. Sembravano persone qualunque ma mentre gli passavano accanto ognuno di loro gli fece un cenno. Anche la ragazza con i capelli color platino che stava guardando la vetrina di una gioielleria. Natsu rimase fermo a fissarla per qualche istante in più. Era convinto di averla già vista da qualche parte e strabuzzò gli occhi quando la donna alzò una mano per salutare Lucy.

- Chi è? Vi conoscete? - Sussurrò il drago e la ragazza gli rispose a bassa voce - Angel, meglio conosciuta come l’esperta dell’oroscopo su Fox News. Lei e sua sorella Yukino sono le uniche due maghe celesti oltre a me rimaste in città. Ti ricordi di quella che era con Sting alla festa? -

- È sua sorella? - Esclamò Natsu.

- Già ma Yukino è una brava ragazza. Angel invece è una stronza. Una volta ha cercato di uccidermi per prendersi le mie chiavi. -

- Ha cercato di ucciderti? Ma noi non andiamo d’accordo con quelli di Crime Sorcière? -

- Adesso andiamo d’accordo ma qualche anno fa abbiamo avuto dei problemi di confine, quando si sono staccati da Grimoire Heart e hanno preso il controllo del Bronx. - Gli spiegò Lucy - Più o meno tutti hanno cercato di uccidere tutti. Come Ultear e Gray o Meredy e Gray. Se vuoi farti un’idea di quanto è stata complicata la situazione, sappi che anche Erza e Jellal hanno cercato di scannarsi a vicenda. E ci sono quasi riusciti, grazie a Dio siamo arrivati in tempo ... -

- Una complicata storia d’amore? - Suggerì Happy e la maga celeste annuì - Un tira e molla che va avanti da quando avevano nove anni e che spero abbia trovato una soluzione definitiva, o un giorno l’altro quei due potrebbero causare la distruzione di Magnolia. -

Mentre camminavano anche Kinana ed Erik si staccarono dal gruppo per prendere le rispettive posizioni.

- Dov’è che stiamo andando esattamente? - Chiese Natsu quando ormai ne aveva abbastanza di girare per il quartiere.

- È qui sotto. - E Jellal gli fece un cenno indicando la recinzione dello zoo che ormai avevano raggiunto. C’era un gran viavai di gente, famiglie e bambini sorridenti. Una grande scritta colorata con le figure stilizzate di numerosi animali, troneggiava sul cancello d’ingresso. Sembrava impossibile che il covo del mostro fosse proprio lì sotto ma Natsu capì subito la ragione di quello strano comportamento. - Ha usato l’odore degli animali per nascondersi tutti questi anni? -

- Sembra di sì. - Ad aspettarli fermo vicino alla ringhiera c’era un ragazzo dall’aria piuttosto stravagante. Aveva i capelli per metà neri e per metà bianchi ed una treccina sottile che gli scendeva a sinistra sulle spalle. I suoi occhi erano scuri, così scuri da sembrare senza pupille e senza fondo. Aveva il viso truccato, eye-liner e rossetto ed indossava un lungo cappotto con i bordi di pelliccia. Stava sbadigliando e sembrava molto assonnato e molto annoiato per il ruolo che gli era stato affidato.

- Non ti addormentare mentre sei in servizio, Midnight. - Gli ricordò Jellal.

- Per chi mi hai preso? -

Il master di Crime Sorcière fece finta di non sentirlo e diede un calcio ad uno dei tombini accanto alla recinzione, facendolo saltare via - Si scende da qui. -

- Ehi voi! Che state facendo? - Uno degli uomini della sorveglianza li notò immediatamente e si avvicinò con tono minaccioso per fermarli. Pensava fossero un gruppo di teppisti ed aveva già estratto il manganello pronto a cacciarli via. Ma Midnight sollevò una mano e l’uomo si bloccò all’istante, ipnotizzato da quel semplice gesto. - Siamo solo degli addetti ai lavori che devono fare un controllo sulla rete. - La guardia annuì meccanicamente, si scusò per il suo comportamento e tornò indietro, lasciandoli liberi di proseguire. Jellal si era già calato giù e gli altri lo stavano seguendo. Lucy rimase per ultima a fissare il buco oscuro del tombino. Era così stretto che una persona ci passava a stento, l’aria che saliva dal basso puzzava di chiuso e di fogna e la scaletta che bisognava usare per scendere era tutta arrugginita. Le venne un brivido a pensare che doveva scendere lì sotto e si chiese a cosa diavolo servisse la sua presenza.

- Paura? - Le chiese Midnight con aria beffarda - Se vuoi posso usare una delle miei illusioni per trasformarlo in qualcosa di più grazioso. -

- No grazie. È già grazioso così. - Replicò Lucy con altrettanto sarcasmo.

La ragazza si fece coraggio e prese un ultimo respiro prima di calarsi nel buco.

- Come preferisci. - Midnight non aspettò nemmeno che fosse arrivata in fondo e richiuse il tombino con un calcio, bloccando tutta la luce. Lucy non se lo aspettava e mise subito un piede in fallo, scivolando. Mancavano pochi gradini ma la caduta sarebbe stata ugualmente un disastro se qualcuno non l’avesse afferrata al volo. La ragazza si ritrovò stretta tra un paio di braccia forti e muscolose, pigiata contro il petto del suo salvatore. Anche al buio era facile indovinare di chi si trattava - Natsu! -

Il drago attivò un pizzico della sua magia ed un fuoco fatuo gli apparve in mezzo al palmo della mano, illuminando la sua sagoma e la fogna dove si erano appena calati. - Quante volte ti devo dire di fare attenzione a dove metti i piedi? - Natsu stava sorridendo ma Lucy notò che la sua espressione era tesa. Era preoccupato per quello che li aspettava, proprio come gli altri maghi che c’erano con loro. Anche se il killer non usava più quella base c’era pur sempre la possibilità che facesse ritorno.

- State tutti molto attenti mentre camminate. - Aggiunse Jellal. Anche lui evocò un fuoco fatuo per illuminare la strada. Una sfera dorata che danzava sospesa sulla sua mano. Emetteva una leggera striscia di fumo e il mago si avviò subito nella direzione dove le correnti la spingevano. - Un minimo sbaglio e vi ritrovate in acqua. - Il pavimento era scivoloso, umido e coperto di alghe. Accanto a loro scorreva un canale pieno di liquami scuri e maleodoranti e c’era davvero poco spazio per camminare sul bordo. Lucy rimpianse immediatamente di non aver messo degli stivali e una tuta protettiva prima di uscire di casa. Se solo avesse saputo che la loro destinazione erano le fogne dello zoo!

- Non c’è bisogno che me lo dite voi! - Borbottò la ragazza - Starò attentissima! -

Le grandiose fogne di Magnolia sembravano un enorme labirinto fatto di corridoi e tunnel. Le volte erano alte ed ampie ma ogni angolo sembrava uguale a quello precedente. Il gruppo si sarebbe sicuramente smarrito se non ci fosse stato Jellal a guidarli.

- Ho sentito storie sul fatto che qui sotto vivono dei coccodrilli giganti. Non avrei mai immaginato di scendere nelle fogne per dare davvero la caccia ad un mostro. - Borbottò Gray mentre seguiva la fila. Avrebbe dato qualsiasi cosa per prendersi la sua vendetta contro il tizio che aveva attaccato Juvia ma l’idea di cercarlo lì sotto gli sembrava assurda, la scena di un film da quattro soldi.

- Parlate piano. - Gli sibilò Erza. La ragazza attivò a sua volta un po’ di magia e una lunga spada affilata si materializzò nella sua stretta. Si stavano avvicinando all’obiettivo ed era meglio essere pronti a tutto.

- Jellal quanto manca? -

Il tunnel che stavano percorrendo raggiunse improvvisamente una grossa cisterna con il soffitto a volta, così grande da poter ospitare facilmente un campo di calcio. Sembrava inutilizzata da molti anni perché il fondo era completamente asciutto e coperto di polvere.

- Voi rimanete qui. Andiamo avanti io e Natsu. - Quello di Jellal era un ordine e allo stesso tempo un consiglio dato col cuore. Il master di Crime Sorcière sapeva quanto Erza fosse testarda ma la guardò, pregandola silenziosamente di dargli, per una volta tanto, ascolto. - Copriteci le spalle. - Quel piccolo compito era una magra consolazione ma la ragazza accettò l’offerta, trattenendo Gray che non aveva alcuna voglia di rimanere indietro.

- Che significa? Perché noi dobbiamo rimanere qui? -

- Controlleremo che tutto rimanga in ordine. - Erza lo strattonò per la manica della giacca per convincerlo a stare fermo.

- Anche tu rimani qui Happy. - Natsu fece scendere l’exceed che portava in spalla e il gatto si trasferì su quella di Lucy con un salto. - Ti lascio questa per fare luce. - Il drago le prese la mano e le passò il fuoco fatuo che aveva evocato. La sfera protestò, sfrigolando, ma poi si accoccolò nel palmo di Lucy, danzando come prima. Era un fuoco caldo ma non bruciava e la ragazza lo accettò volentieri. Anche se Natsu doveva allontanarsi un pezzettino di lui e della sua magia sarebbe rimasto lo stesso accanto a lei per rassicurarla e riscaldarla nel buio della fogna. - Andiamo a prendere i cattivi e torniamo subito. - Il drago le fece l’occhiolino prima di andare via, seguendo Jellal.

La luce sparì rapidamente alle loro spalle ed i due imboccarono un corridoio laterale, più stretto degli altri. Camminarono per un po’ in silenzio, accompagnati soltanto dal rumore dell’acqua che scorreva nel canale e gocciolava giù dal soffitto.

- È davvero così terribile? Perché non vuoi che le ragazze si avvicinino a questo posto? - Natsu era convinto che Erza fosse abbastanza forte per sopportare certe cose eppure Jellal stava facendo di tutto per proteggerla.

- Guarda con i tuoi stessi occhi. - Il mago si fermò improvvisamente e la fiamma che aveva evocato si ingigantì, illuminando la scena che gli stava davanti. Si trovavano entrambi sul bordo di un gigantesco pozzo dove le acque di più canali fognari venivano raccolte per essere portate via dalla città. C’erano numerosi tunnel come quello da cui provenivano che rovesciavano i loro liquami nel pozzo, ma le acque nere riuscivano a stento a farsi spazio fino al fondo.

Natsu sentì una stretta allo stomaco e l’incredibile impulso di rovesciare tutto quello che aveva mangiato a colazione. Per fermare la nausea il drago fu costretto a tapparsi la bocca e a girarsi, chiudendo forte gli occhi. L’intero pozzo era completamente pieno di ossa, quella di Jellal non era una metafora. Scheletri su scheletri, teschi, colonne vertebrali spezzate, omeri e tibie rosicchiate come il giocattolo di un cane. Ma le ossa non erano la sola cosa in quel pozzo: alcuni dei cadaveri che si trovavano più in superficie avevano ancora dei pezzi di carne putrefatta e stoffa. Sembrava quasi che il mostro che li aveva accumulati l’uno dopo l’altro ad un certo punto si fosse stancato di divorare le sue vittime, limitandosi a staccare solo i pezzi più gustosi, i cuori di cui andava tanto ghiotto e che gli servivano per estrarre quanta più magia possibile. C’erano anche dei graffi alle pareti, incisi profondamente nel cemento. Sembrava che ad averli lasciati fosse stata una bestia feroce e impaziente, intrappolata lì sotto in gabbia per decenni.

- Adesso vedremo chi è il cacciatore migliore, se tu o i miei ragazzi. - La voce di Jellal sembrava così fredda e priva di emozioni ma in realtà anche il mago stava facendo fatica a trattenere il disgusto. - Chi pensi che sia stato il colpevole? Dov’è adesso? -

- È lui. -

Per un attimo Jellal pensò di non aver sentito bene quello che il drago stava dicendo. - Lui chi? -

Natsu si costrinse a riaprire gli occhi - Lui! -

Un brivido di pura rabbia scosse interamente il suo corpo e la temperatura del drago si fece parecchi gradi più alta, così rovente da costringere Jellal a fare un passo indietro. Gli era scappato per poco, così poco. Aveva usato la pioggia per nascondere il suo odore ma lì sotto il tanfo della sua magia ristagnava ancora proprio come quello dei cadaveri in decomposizione.

- Quel maledetto traditore! - Sibilò Natsu con i pugni stretti - Acnologia! -
  
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