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Autore: channy_the_loner    15/11/2016    2 recensioni
[Human!Characters]
Amy Rose ha da poco scoperto di avere talento nel mondo della musica, grazie anche alla sua band preferita: gli Hedgehogs. Il suo entusiasmo contagerà anche le sue più care amiche così da formare un vero e proprio gruppo musicale. Le possibilità di incontrare quei ragazzi di Hollywood per realizzare il sogno di una vita sono davvero poche, eppure...
TRATTO DAL PROLOGO
"La musica ce l'hanno nel sangue, ed io ho deciso di diventare come loro."
Genere: Malinconico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Rose, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Certe volte penso che mi giri intorno uno spiritello tutto dolce e carino – magari con gli occhi grandi-grandi e le guance rosate – che si diverte a donarmi gioie di tanto in tanto. Ecco, credo che oggi sia uno di quei giorni compreso tra quel “di tanto in tanto”.

<< Davvero Eggman non c’è? >> chiede Cream strabuzzando gli occhi e alzandosi sulle punte, per raggiungere – senza successo – la stessa altezza del professore che ci ha accolti in sala di musica.

<< Sì, davvero. >> risponde lui, che dovrebbe chiamarsi Smith.

Sticks resta appollaiata alle sue spalle mentre Cream torna a poggiare interamente i piedi a terra.

<< No, non è possibile. >> diciamo in coro io e Rouge.

<< Perché, scusate? >> chiede Silver stando seduto scompostamente su una poltroncina.

<< Eggman ci vuole troppo male per permettersi persino mezz’ora di permesso. >> spiega Cosmo mentre si accosta leggermente a lui.

<< Che esagerazione. >> commenta Shadow per poi uscire dall’aula senza chiedere il permesso.

Tutti gli altri, consapevoli di non poter lasciare comunque l’aula, iniziano a formare pian piano dei piccoli gruppi, ognuno intento a svolgere un’attività diversa: alcuni iniziano a svolgere alcuni compiti per casa, altri intonano qualche canzone improvvisata, altri ancora preferiscono semplicemente chiacchierare allegramente.

Mi dirigo verso le mie amiche, lasciando i ragazzi in preda alle fans, che chiedono quasi disperatamente di cantar loro qualche canzone: da bravi artisti quali sono, non ci pensano due volte prima di accontentare le ragazze, sfoggiando i loro sorrisi mozzafiato. Scuoto la testa con espressione rassegnata – ma anche un po’ accigliata – nel vedere l’espressione soddisfatta di Sonic mentre una ragazza tutta truccata e dalle forme perfette fargli una marea di complimenti: è così arrogante e presuntuoso, mi fa molta rabbia. Mi sono lasciata ammaliare dalla sua voce e ho detto di essermi innamorata di lui, un anno fa; ora mi rendo conto di essere giunta a conclusioni troppo affrettate. Io conosco il Sonic dei riflettori, non il Sonic di tutti i giorni. Mi rimangio quella confessione d’amore tutta in un boccone.

Poi, però, succede tutto in una manciata di secondi. Il mio sguardo puntato su di lui, i suoi occhi che incrociano i miei, le sue labbra contorte in un ghigno, il battito del mio cuore accelerato di colpo. Che strano … Ho appena finito di pensare che quell’amore verso Sonic è stato solo frutto della “suggestione”, eppure ora mi verrebbe da correre tra le sue braccia e confessargli tutti i miei sentimenti.

Una frazione di secondo dopo è tutto come prima, ad eccezione delle mie guance, colorate di una leggera sfumatura di rosso. Rouge si piazza davanti a me, con le mani sui fianchi e un sopracciglio alzato.

<< Amy, perché hai questa faccia? >>

<< N-Nulla. Dicevamo? >> dico in fretta, girandomi verso le altre, che si sono sedute sulle poltrone di una delle file centrali.

Cosmo è seduta compostamente, con le gambe elegantemente accavallate e l’espressione serena, intanto la sua spalla fa da cuscino a Sticks, che è semi-sdraiata e sbadiglia di tanto in tanto; Cream è seduta con le gambe incrociate nonostante la poltroncina sia un po’ stretta, mentre Blaze è accomodata normalmente ma con le spalle leggermente ricurve. Sta leggendo il suo libro, ovviamente. Ci sediamo anche io e Rouge, lei vicino a Blaze ed io tra Cream e Cosmo.

Parliamo del più e del meno, chiedendo anche a Blaze notizie sul suo romanzo; come previsto, le sue risposte sono abbastanza limitate e superficiali, ma riusciamo comunque a scorgere un piccolo sorriso nascosto dalla testa china. Sono felice del fatto che si sia rilassata un po’ di più rispetto a stamattina, così riesco a rilassarmi maggiormente anch’io. E direi che era anche ora!

<< Alla fine siete riuscite ad incontrare Wave? >> domando giocherellando con una ciocca di capelli.

<< Sì, ed è davvero simpatica! >> risponde Cream con un sorriso.

“Anche lei sta meglio, per fortuna”

<< Tu, invece? >> mi chiede Cosmo, dandomi una piccola gomitata nel fianco.

<< Io, invece? >>

<< Come mai sei arrivata qui con Tails? >> dice, per poi lanciare un’occhiatina veloce nella direzione del biondo, che è intento a parlare allegramente con un ragazzo del corso.

“Qui Cosmo ci cova!”

<< Prima abbiamo scambiato quattro chiacchiere, tutto qua. >> rispondo guardando anch’io nella sua direzione, attenta a non farmi cogliere in flagrante.

<< Ah, capisco … >> dice puntando lo sguardo sul bracciolo.

Proprio in questo momento partono delle note melodiose di pianoforte che conosco fin troppo bene: sono ritmate e veloci, ma allo stesso tempo dolci, quasi paragonabili al miele. Silver è un pianista eccezionale, tuttavia la sua musica non è molto percettibile nel corso di una canzone, a causa dei suoni in risalto delle chitarre e della batteria. Se, però, si provasse ad ascoltare un suo assolo, si potrebbe rimanere incantati dalla limpidezza di quelle note nascenti dai tasti bianchi e neri sfiorati da quelle dita talentuose.

Non passano molti secondi che riecheggia il ritmo pungente della batteria di Knuckles e i primi accordi della chitarra di Sonic, i quali prevalgono sul piano di Silv, che non ha smesso un attimo di sorridere come un ebete, nonostante avesse il capo chino sulla tastiera.

<< Mi ricorda tanto qualcuno … >> dico senza accorgermene.

Cream si gira verso di me.

<< Cosa hai detto? >> dice con la testa piegata di lato.

Mi affretto a scuotere le mani e a ridere nervosamente, rispondendole: << No, nulla, non ci far caso. >>

La mia migliore amica fa spallucce e torna a girarsi verso il palco. Io, invece, rimango con lo sguardo fisso a lato e, quasi casualmente, i miei occhi cadono su quelli di Blaze. C’è qualcosa di strano: il libro è aperto, la sua testa è in posizione di lettura e non si muove di un millimetro. Gli occhi, che dovrebbero correre veloci tra le righe del romanzo, sono invece fissi in un punto non ben definito davanti a sé e sembra che non stia neanche battendo le ciglia. Le sue labbra si muovono appena, facendomi intendere che abbia detto qualcosa; purtroppo non sono riuscita a sentire, a causa della musica ad alto volume, delle urla da oche delle altre ragazze del corso e dei fischi dei ragazzi seduti in maniera scomposta su poltrone o a terra. Questo è uno dei momenti in cui mi sto pentendo di non aver imparato a leggere le labbra.

La canzone è solo a metà quando sento una voce femminile lamentarsi della musica: attirata da quegli imprechi a denti stretti mi giro alla mia destra e inizio a fissare l’espressione irritata di Sticks.

<< Stupidi Hedgehogs … >> le sento dire e un po’ mi offendo.

La riccia si stiracchia le gambe ed emette un sonoro sbadiglio, poi balza in piedi sulla poltrona, cacciando un urlo che fa ammutolire tutti, che si girano a fissarla con gli occhi fuori dalle orbite.

<< Che diavolo vuoi, sclerata?! >> esclama Knuckles facendo ridacchiare Sonic, Silver, Tails e Rouge.

<< Prima di tutto, non ti permettere mai più di chiamarmi “sclerata”. Secondo, stavo cercando di dormire e voi con la vostra musica fuori tempo e con le vostre voci stonate mi avete svegliata! >> protesta lei mettendo un piede sul bracciolo della poltroncina.

Per la sala si alzano dei mormorii, ma Sonic e i suoi rimangono impassibili.

<< Noi saremmo … Stonati? >> chiede Sonic tenendo lo sguardo fisso sulla mia amica ribelle.

<< La nostra musica è … Fuori tempo? >> domanda Knuckles con una strana smorfia stampata in volto, metà tra l’arrabbiato e il divertito.

<< Esatto! >> esclama ancora Sticks.

<< Dai, Sticks, noi siamo profession-- >>

<< Zitto, Prower! >> urla lei << Ci sono un sacco di altre persone qui che hanno così tanto talento da superare il vostro! >>

Silver e Sonic si mettono a ridere, mentre Knuck e Tails tentano di contenersi.

<< Mi faresti un esempio? >> dice Silver tra una risata e un’altra.

<< Noi! >> dice con una specie di ghigno e indicando la fila dove siamo sedute. << Siamo un gruppo e siamo mille volte più brave di voi! >>

Colta all’improvviso, scatto in piedi ed esclamo un “Cosa?!” in contemporanea con Blaze che, però, rimane seduta; Cosmo sbianca guardando Sticks e scivolando lentamente verso il basso dalla poltrona, mentre vedo, con la coda dell’occhio, Cream sputare metà dell’acqua che stava bevendo e iniziando a tossire a causa di qualche probabile sorso andatole di traverso.

<< Fermi tutti, chi l’ha deciso? >> chiede Blaze chiudendo – miracolosamente – il suo adorato libro e alzandosi da dov’era seduta.

<< Lei. >> dice Sticks indicandomi col dito indice.

<< Eh?! >>

<< Perché non ne sapevo niente, Amy? >> domanda Rouge incrociando le braccia sotto il seno e facendo una smorfia dispiaciuta.

<< Perché non lo sapevo neanche io! >> rispondo girandomi verso di lei.

<< Che razza di gruppo siete? >> chiede Sonic con il suo solito sorrisino sarcastico stampato in faccia.

<< Non siamo un gruppo! >> esclama Cosmo scuotendo violentemente la testa.

<< Il fatto che ci piace cantare insieme non significa mica essere una band … >> dice Cream tenendo la testa bassa.

<< Siete noiose. >> commenta una voce maschile dietro di noi.

Ci giriamo tutte insieme: è Shadow, probabilmente rientrato adesso in classe.

<< Da dove spunti tu?! >> urla Blaze portandosi una mano nei capelli e scompigliandoli leggermente, come fa quando si deve calmare.

<< Okay, credo che possa bastare. >> dice il professor Smith, interrompendo la nostra animata discussione.

“Mi ero dimenticata che è sempre stato qui” penso sopprimendo un sussulto di sorpresa.

<< Avrei una proposta per le ragazze. >> dice lui avvicinandosi.

<< Finirà male. >> dice Cosmo rilassando le spalle.

<< Perché non dimostrate di essere più brave? Avanti, fate un po’ di musica. >> continua Smith con un sorriso d’incoraggiamento.

<< Piuttosto il suicidio. >> risponde Blaze senza vergogna.

Eccola, la Blaze che conosco. O meglio, che ricordavo di conoscere. Sarcastica, carismatica e anche un po’ combattente, ovviamente sempre nei dovuti modi e misure. Sembra essere rinata rispetto a cinque minuti fa …

<< Facciamo così: o vi muovete e salite su quel palchetto, o vi metto una nota disciplinare! >> dice il professore aumentando man mano l’intensità della voce.

Cream e Cosmo scattano in piedi come soldatini e, con passo veloce, si dirigono verso il piccolo palco, rifugiandosi dietro le quinte; dietro di loro trottola Sticks con espressione fiera e Rouge che, sotto i baffi, attenta a non farsi scoprire, dice: << Bipolare, lo spilungone. >> riferendosi chiaramente a Smith. Decido di andare dietro la tenda del palco anch’io, tendendo fisso il mio fedele muso, quello offeso che uso sempre quando sono arrabbiata o gelosa. Mi segue Blaze, con il romanzo in mano, evidentemente irritata; prima che lei possa salire quei pochi gradini che collegano le quinte con il resto della sala, Silver le si avvicina dando vita ad uno strano sorriso in volto, ma dal suo fischiettare innocente sembra abbia qualcosa in mente …

<< Cosa vuoi? >> gli domanda la mia amica dai capelli viola senza degnarlo di uno sguardo.

<< Da perfetto gentleman, mi offro di mantenerti il libro. >> dice, per poi alzare e abbassare ripetutamente e velocemente le sopracciglia.

Blaze rotea gli occhi al cielo.

<< Tieni. >> gli risponde senza troppi giri di parole, quasi lanciandogli il romanzo sul petto, che lui afferra prontamente con le braccia.

Sta per ringraziarla, ma la mia amica non gli lascia tempo e ci raggiunge a grandi falcate.

<< Lo leggerà. >> le dice Rouge guardandosi le unghie di una mano.

<< Non mi importa più di tanto. >> risponde Blaze appoggiandosi contro una parete. << Quale canzone facciamo? >>

<< Bella domanda. >> dico subito dopo aver sospirato rumorosamente.

<< Se qualcuno avesse tenuto chiusa la bocca, forse non ci saremmo ritrovate in questa situazione. >> dice Cream guardando male Sticks.

<< Hey, calmati! >> risponde “qualcuno”.

<< Ragazze, ma non credete che stiamo discutendo per qualcosa di inutile? >> interviene Cosmo mettendosi al centro del cerchio che abbiamo formato.

<< Ha ragione Momo. >> dice Rouge poggiandole una mano su una spalla.

<< Non chiamarmi “Momo”! >> si agita lei, rompendo l’atmosfera seria che si era creata.

<< Propongo di esibirci con “Remember When”. >> dice Blaze schioccando le dita velocemente.

<< Eh?! Avril Lavigne?! Ma sei impazzita?! La sua tonalità è difficilissima! >> mi lamento sporgendo il labbro inferiore.

<< Lo so, ma non mi vengono in mente altre canzoni che comprendono tutti i nostri strumenti. >> mi risponde, poi fa qualche passo avanti. << Chi è con me? >>

Tutte alzano la mano e puntano lo sguardo su di me, mettendomi alle strette.

<< E va bene, facciamo Avril Lavigne. >> dico alzando senza voglia la mano.

Saliamo definitivamente sul palco e i nostri occhi cadono su tutti i presenti in sala: si sono seduti sulle poltrone, proprio come se fossero ad uno spettacolo, Hedgehogs inclusi, bellamente spaparanzati in prima fila. Vedo Blaze serrare la mascella per non commentare ma la ignoro, altrimenti finirei per dovermi mordere la lingua per non parlare troppo. Mi sistemo al centro del palco e sistemo l’asta del microfono in modo che arrivi alla mia altezza; alla mia destra ci sono Cosmo con il violoncello e Cream con il violino, alla mia sinistra Rouge si è sistemata con Pink, mentre dietro ci sono Sticks alla batteria e Blaze al pianoforte laccato di nero.

Delle note di pianoforte si diffondono nell’aria: sono familiari, riesco a percepire che sono state create dalle mani agili di Blaze. Schiudo le labbra e mi lascio trascinare dal ritmo di questa canzone favolosa. Se prima ero spaventata perché non credevo di riuscire a riprodurre bene la tonalità di questa canzone, ora sono tranquilla, perché ho realizzato di averla azzeccata in pieno: la mia voce è come quella originale, quella di Avril, ma conserva la sua autenticità, quella che dovrebbe avere ogni cantante che si rispetti.

Quando supero il ritornello mi ritrovo a sorridere, stando ad occhi chiusi: la canzone è arrivata alla mia frase preferita, la frase che mi ha fatta innamorare di quest’opera …


“I remember when it was together ‘til the end

Now I’m alone again, where do I begin?”


Pochi versi dopo Rouge e Blaze mi fanno da eco; normalmente questo compito spetterebbe a Cream e Cosmo, ma ora sono troppo impregnate a suonare i loro personali strumenti per preoccuparsi di cantare. Si è aggiunta anche Sticks con la batteria, dando un minimo di ritmo al tutto.

Il resto della canzone scorre in fretta e, proprio ora che stavo iniziando a divertirmi, le ultime note si disperdono nell’aria, obbligandomi a riaprire gli occhi: guardandomi attorno noto che sono rimasti tutti a bocca aperta, mentre Smith ha un sorriso compiaciuto stampato in volto. Rouge sorride e dice il titolo e la cantate originale, poi tutti iniziano ad applaudire, compresi i ragazzi che tanto ammiro.

Ci allineamo e poi ci inchiniamo contemporaneamente tenendoci per mano.


***


Questo vento gelido mi obbliga a tenere fermo il colletto del giubbino per coprire meglio la gola: non devo assolutamente ammalarmi, o finirò per prendere strigliate da Eggman, senza contare il fatto che Sticks verrebbe a farmi visita passando dalla finestra di camera mia, come ha già fatto una volta. Ricordo perfettamente quel giorno …


<< Ma si può sapere perché dalla finestra?! >>

<< Per non far sapere agli alieni che sei malata, altrimenti ti rapirebbero seduta stante! Loro sono ovunque e ci osservano sempre … >>

<< Hai ragione, passando dalla finestra non avrai attirato l’attenzione per niente. >>

<< Sei sarcastica? >>

<< Sì, idiota! >>


Rido ancora per quella volta. Sono già passati due anni, ma lo ricordo come se fosse stato ieri.

Starnutisco improvvisamente.

“Cavolo, avrei dovuto mettere una sciarpa! Va bene, domani mattina me ne ricorderò …” penso tirando su col naso.

Proprio in questo momento, qualcuno mi afferra una spalla e …

 

 

Angoletto dell’Autrice!!

Sì, metto suspence a caso. Vi piace il mio essere cattivo? In compenso ho aggiornato in fretta, perciò sono immune ai vostri imprechi XD

Shadow: Seriamente c’è qualcuno che perde del tempo per imprecare contro di te?

Mi piace pensarlo.

Shadow: Masochista.

Simpaticone.

So che in questo chappy non succede poi chissà che (e c’è anche una vena di ironia che magari non fa neanche ridere una iena), ma prima di scrivere mi sono fatta un filmino mentale che mi piaceva troppo e che ho cercato di rendere al meglio narrandolo in questo (chiamiamolo) capitolo transitorio. In realtà volevo continuare a scrivere inserendo anche l’avvenimento principale, ma sarebbe uscito qualcosa di troppo lungo, perciò ho deciso di dedicargli un capitolo intero, per caratterizzarlo meglio. (Raga, volevo aggiornare in fretta XD) Fatemi sapere se ho fatto bene o no, okay? In compenso, vi do il giusto ordine delle ragazze quando sono sedute (magari c’è qualcuno che non ha ben capito) … So che non è importante, ma io lo voglio scrivere lo stesso u.u

Da sinistra: Sticks, Cosmo, Amy, Cream, Blaze, Rouge.

La canzone di Avril Lavigne vi consiglio di ascoltarla, se non la conoscete, perché è davvero favolosa! Purtroppo il mio essere idiota non mi permette di inserire il link (perché sono scema, appunto), quindi cercate tranquillamente su internet, che la trovate ;)   In più, il fatto della frase è vero: trovo che sia la parte più significativa della canzone, anche se tutto è un capolavoro, senza dubbi.

Comunque spero di aggiornare in fretta. Nel frattempo lasciatemi una recensione, se volete ;)

See Soon Everyone!!

Channy


PS

Kou: In realtà sono io a rapire Amy.

MA TI STAI ZITTO?!

Kou: Noooope ;)

MA ALMENO DICI LA VERITÀ!!

Kou: Se proprio vuoi …

No, scherzavo ^^’   Gradisci dei muffin?

  
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