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Autore: Touch_Me_Like_A_Ritual    16/11/2016    0 recensioni
E' così che tutto è cominciato tra di noi. Non avevo mai pensato a come sarebbe stata una relazione in generale, ma tra i due, tu sei sempre stato quello più avanti. [...] Così, quella notte fredda e buia, mi sono reso conto che se volevo, potevo amarti.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: Incest, Threesome, Triangolo
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Ti ho lasciato lì in quella stanza, nudo, sul mio letto ancora caldo di sesso. Non avrei nemmeno dovuto cedere, ma alla vista del tuo corpo, la mia mente ha avuto un blackout, ed improvvisamente sei tornato ad ardere nei miei occhi, nella mia bocca e in ogni cosa presente. Eri ovunque e non avrei mai potuto non prenderti, non almeno un'ultima volta. Ma così facendo ho finito solo col fare un male insopportabile ad entrambi. Avrei dovuto mettere a tacere la voglia implacabile di te una volta per tutte nella mia insulsa vita perché non avrei mai voluto far soffrire anche te; finché fossi stato l'unico a sopportare il peso di tutto ciò, mi sarebbe andato bene, ma ormai è troppo tardi, ad alcuni gesti non c'è mai rimedio, e forse questa è la cosa migliore: un taglio netto a tutto ciò che siamo stati. Così come è cominciata. Ormai il cuore vorrebbe implodermi nel petto dal dolore, e con lui anche io vorrei scomparire. Implodendo eviterei di doverti vedere ancora e causare altro dolore ad entrambi, ma forse il non vederci sarebbe molto più doloroso e distruttivo per noi. Siamo delle droghe uno per l'altro. So esattamente cosa hai pensato nel momento stesso in cui mi hai visto andare via. Per una volta avrei voluto annullare la nostra connessione mentale perché i tuoi pensieri mi hanno ucciso; ogni singola parola dettata nella tua mente, ha aperto uno squarcio sanguinante di puro dolore in me, ogni parola mi ha trafitto il cuore da parte a parte. Eppure non abbiamo nessuno da incolpare: chi puoi incolpare quando l'amore "finisce"? E soprattutto, l'amore, può finire? Non ne ho idea, ma sembra proprio questa la causa del nostro allontanamento. Sembra proprio che il nostro amore sia andato perduto, o forse rubato assieme alle nostre esigenze di esseri umani. Ho pensato e ripensato così tanto a tutto quello che siamo stati e a tutto quello che ci è successo, fino a farmi esplodere la testa dall'emicrania, ma non ho mai trovato soluzioni. Avevo deciso di provare ad ignorare il bisogno di te, ma come sempre nell'ultimo periodo, i nostri piani non possono coincidere, e siamo arrivati a questo. E vorrei davvero non dover rinunciare a te, che sarei disposto a tutto. Ho mille pensieri, anzi no, miliardi di pensieri, tutti con un unico protagonista: tu. E dovrei provare a dormire perché passare la notte insonne, con ciò che ci aspetta domani, non è proprio auspicabile. Abbiamo talmente tanto lavoro e tanti falsi sorrisi da stamparci in faccia che non so nemmeno con quale forza la mattina apro gli occhi. Non lo so, forse è solo bisogno di te; vederti, sfiorarti e accarezzarti con gli occhi. Oppure semplice e puro masochismo. Provo ad addormentarmi, ma i troppi incubi non fanno che ricordarmi quanto tutto ciò mi sta portando al manicomio: la pazzia è proprio dietro l'angolo per me. Sogno i tuoi sorrisi, quelli che riservavi solo a me, sogno i tuoi occhi, così uguali e diversi dai miei, sogno le tue labbra, la tua voce vellutata, sogno ogni singola molecola di te, e di come lentamente, mi sei stato portato via. Mi sveglio, dopo quelli che giurerei essere stati solo pochi secondi ad occhi chiusi, al suono della sveglia, in una pozza di sudore freddo, urlando il tuo nome, e mi basta una rapida occhiata all'orologio per capire che in realtà ho dormito quasi due ore e che sono già le sette del mattino. Mi alzo e vado nel tuo bagno a lavarmi, realizzando solo una volta che sono uscito dalla tua doccia che i miei vestiti sono nella mia camera, proprio dove tu stai dormendo, così imprecando, nudo come un verme e grondante d'acqua, torno nella mia stanza. Tu non ci sei, non so dove o quando sei andato via, non c'è alcuna traccia di te, e con un amaro in bocca comincio a vestirmi, sapendo che a breve dovremmo andare negli studios di RTL. Spero di trovarti almeno in casa perché dopo questa nottataccia, non ho proprio voglia di cercarti per Berlino, e scesi gli ultimi gradini ti trovo lì, addormentato sul divano in salotto, con solo un misero lenzuolo sottile e gelido ai piedi del divano, senza l'ombra di vestiti; hai gli occhi impastati dalle lacrime che hai versato fino ad addormentarti, e sento il mio cuore stringersi in una morsa di dolore. Sapevo perfettamente che ti avrei trovato in uno stato simile, ma egoisticamente, avevo sperato che così non fosse, perché non posso sopportare che tu stia male, non posso sopportare che la causa del tuo dolore, per una volta, e forse la più importante di tutta la nostra esistenza in questo mondo terreno, sia io. La vista di te ridotto in questo stato mi lacera l'anima, mi lascia a brandelli e non riesco nemmeno a sanguinare. Mi prenderei a pugni da solo per averti fatto questo, Billy. Mi siedo accanto a te, perché nonostaste tu sia steso, sei talmente magro che avanza anche posto, lentamente ti copro con il lenzuolo e prendo il plaid che giace ai tuoi piedi, mettendolo addosso alla tua figura e non riesco a non carezzarti la guancia con una dolcezza che non sapevo nemmeno più di possedere; ti svegli e mi guardi, in silenzio, ferito nel profondo e ancora una volta i miei sentimenti prendono il sopravvento sulla mia ragione: mi chino su di te e dopo averti preso il viso tra le mani, premo un bacio sulla tua bocca, con dolcezza, chiudendo gli occhi al contatto delle nostre labbra e lasciando scivolare la mia lingua a carezzare la tua. Non so perché, ma ricambi il mio bacio, tirandomi a stendermi accanto a te, e le uniche cose a dividerci sono i miei vestiti. Avverto le tue mani intrufolarsi sotto la mia felpa e stringersi una con l'altra sulla mia schiena mentre il nostro bacio continua senza sosta, così ti stringo a me. Le nostre labbra diventano sempre più avide le une delle altre e velocemente ed inspiegabilmente i miei indumenti cadono sul pavimento uno ad uno, fino a lasciarmi nuovamente nudo contro la tua pelle morbida. Allarghi le tue gambe toniche sotto di me, chiedendomi tacitamente di tornare ad essere una cosa sola. Non dobbiamo aspettare molto perché l'eccitazione si faccia viva in noi e nuovamente, mi ritrovo a possederti, penetrandoti con il mio sesso turgido. Ansimi contro le mie labbra, sempre più forte, appagandomi anche emotivamente oltre che fisicamente perché dopo tanto, e nonostante tutto, stiamo facendo l'amore; non sesso, non scopare, ma amore. Avevo dimenticato quanto fosse bello e perfetto fare l'amore con te, avevo dimenticato quanto fosse paradisiaco e fottutamente bello essere una cosa sola con te, tornare alle origini quando ancora non eravamo stati divisi, quando ancora eravamo lo stesso essere, avevo dimenticato che amarti è tutto ciò che ho sempre saputo fare. Non ho dovuto imparare ad amarti, per me è stato automatico e naturale tanto quanto respirare. Probabilmente non ti ho mai guardato così tanto mentre facevamo l'amore, ma non posso farne a meno, non posso smettere di sorridere e piangere per quanto tutto questo mi sia mancato e voglio imprimere questo momento nella mia coscienza, a fuoco, perchè ho paura, paura che si tratti solo di un sogno troppo bello e reale, paura che mi svegli e che tutto ciò svanisca, paura che se anche fosse reale per davvero, questa sia solo l'ennesima parentesi in quest'incubo che è ultimamente la nostra vita sentimentale, paura che sia solo un momento, che tu torni a trattarmi male, paura che finisca. Sto per dirti quanto ti amo ma qualcosa mi blocca, sento solo un enorme dolore nel petto che presto si svuota completamente; le orecchie mi fischiano e non so perché ho la vista appannata, sento gli occhi umidi e tutto ciò che riesco a pensare è che sto per morire, ma non mi dispiace poi tanto, perché in caso, sarò morto tra le tue braccia.
  
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