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Autore: Emmas_dreams    16/11/2016    0 recensioni
Allison, ragazza di 19 anni che ha causa del destino necessita soldi per poter continuare gli studi.
Dopo diversi colloqui viene assunta in prova da una casa discografica come segretaria di un famoso gruppo che lei non ha mai potuto ascoltare.
Cosa succede se un'innocua, sola e impaurita segretaria riesce a salvare l'animo ormai corrotto e consumato di un divo della musica?
"Pensavo che tutto questo sarebbe stato il massimo a cui potevo ambire ma solo ora capisco che c'è di più e lo devo a te."
Disse lui guardando davanti a se e non me
"C'è sempre stato di più e l'hai sempre saputo, solo non te ne accorgevi" dissi io guardandolo e poi continuammo, in silenzio, a guardare la strada davanti a noi.
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi svegliai un po intontita a causa del mio cellulare che continuava a squillare e quando lessi il nome sullo schermo risposi senza esitare.
"Hei mamma come va?" Disse con voce ancora assonnata ma contenta di sentirla.
"Bene tesoro, ho appena ricevuto i soldi non devi darmene così tanti davvero è troppo" disse come al solito, da quando lui se n'era andato non riusciva ancora ad accettare il fatto che fossimo in difficoltà ben gravi.
Non volevo pensare a mio padre in quel momento così lo scacciai via dalla mia mente come facevo già ormai da molto, forse troppo tempo.
"Mamma davvero non preoccuparti spero che le cose vadano bene a casa" dissi desiderosa di cambiare argomento e la sentii sbuffare al di là della cornetta.
"Si sì tuo fratello mi fa un po pensare con la scuola ma a parte questo bene, ora tesoro devo tornare al lavoro spero che in Germania tu ti stia divertendo" disse con tono orgoglioso e e mi ricordai solo in quel momento di essere nella camera di un Hotel a 5 stelle a Berlino mentre lei era a spaccarsi la schiena per mantenere mio fratello, mi sentii improvvisamente in colpa anche se in realtà il lusso faceva parte del mio lavoro non era di certo una cosa che potevo concedermi con le mie sole forze.
"Si mamma è tutto molto bello, vai pure ci sentiamo presto ti voglio bene" dissi un po triste di chiudere la chiamata con lei.
"Anche io tesoro a presto" disse lei prima di riattaccare velocemente.
Lessi anche i messaggi di Casey che mi chiedeva come fosse andato il primo concerto e io le risposi che era stato fantastico e che mi mancava lei e casa.
Riluttante mi alzai da letto pronta ad un'altra giornata, sarei dovuta andare allo stadio con i ragazzi alle 6 quel giorno dato che il palco e il resto era già tutto allestito ma il giorno dopo saremmo dovuti partire per Amsterdam ed ero davvero elettrizzata all'idea di viaggiare così tanto in così poco tempo.
Andai in bagno a farmi una bella doccia calda che mi rilassò tutti i muscoli quando le immagini della sera precedente si fecero spazio nella mia mente, Harry e il suo cambio d'umore improvviso, dovevo stargli lontano o avrei degenerato la situazione ancora di più di quanto non fosse già complicata, mi sentivo un vero schifo, sapevo certamente che lui non provava quello che provavo io ma mille domande si espandevano nella mia mente perché in effetti cosa provavo io?
Sapevo che non era amore, lo conoscevo da appena 2/3 mesi non ero innamorata di lui ma sapevo per certo che mi era entrato nella mente e nel cuore come un chiodo che continuava a conficcarsi sempre più in profondità non lasciandomi quasi respirare ed avevo paura, paura di arrivare un giorno e dire: si lo amo eppure lui no.
Dovevo bloccare questo chiodo prima che andasse troppo in profondità ed ero più che determinata a farlo.
Riluttante uscii dalla doccia e mi misi una blusa nera e una camicia molto professionale bianca con i soliti tacchi neri che dovevo portare per lavorare e risultare in quel che modo signorile ed elegante, inoltre non avevo voglia di cambiarmi all'ultimo per andare allo stadio quindi decisi anche di truccarmi un po già che c'ero applicando un po di mascara, un rossetto color nude e un po di terra per darmi un po di colore.
Finalmente pronta uscii dalla camera e mi accorsi che era già l' 1.15 p.m avrò dormito davvero molto.
Andai verso la sala da pranzo sicura di trovarli lì a pranzare come al solito, non riuscivano a reggere dopo l'una per pranzare o iniziavano a lamentarsi come bambini capricciosi che volevano la pappa.
Appena li vidi mi incamminai velocemente verso di loro, in realtà stavo osservando bene il tavolo per vedere se lui c'era ma fui come sollevata nel non vederlo seduto al tavolo con la sua solita faccia da sbruffone pieno di se.
"Hei ragazzi" li salutai cortesemente con un cenno mentre loro mi sorrisero e ricambiarono lasciandomi posto per sedermi tra Niall e Louis.
"Hai dormito un bel po' eh?" Disse ridacchiando Liam.
"Già pensavamo di non vederti più così come Harry è sparito sta mattina dopo la colazione ma sappiamo bene dove eh ragazzi" disse Zayn tirando una gomitata complice al compagno seduto di fianco a lui cioè Niall, la curiosità ebbe il sopravvento nonostante dovessi tenermi alla larga da tutto ciò che riguardasse Harry non ce la facevo a non farmi i fatti miei per una buona volta.
"Come mai dov'è?" Chiesi facendo la finta tonta versandomi dell'acqua nel bicchiere, i ragazzi si guardarono un attimo zitti poi Louis iniziò a parlare.
"Beh diciamo che sta mattina in palestra ha fatto colpo con l'istruttrice di yoga e se l'è portata in camera ma non sono ancora usciti il che è strano" disse Louis con naturalezza, come se tutto questo fosse giusto.
Io, dal canto mio feci quasi traboccare l'acqua dal mio bicchiere per lo stupore e potei sentire dentro di me una piccola parte del mio cuore, seppur piccola rompersi in mille pezzi alle parole di quest'ultimo, non proferii parola e decisi solo di ordinare un'insalata perché la fame mi era completamente passata, Harry styles poteva essere tanto bello quanto stronzo e non potevo credere che fossero davvero seri riguardo a lui e l'istruttrice di Yoga, sapeva solo prendere in giro la gente ed io c'ero cascata troppe volte.
"Parli del diavolo.." Disse Niall poco dopo che la mia insalata e i loro hamburger arrivarono, Harry fece capolino all'ingresso della sala da pranzo e ci raggiunse a passo spedito con il solito sguardo di ghiaccio che sarebbe stato in grado di gelarti all'istante, non mi ero nemmeno resa conto di starlo fissando così appena notai i suoi occhi sui miei distolsi lo sguardo decisa a mangiare il mio pranzo nonostante la poca fame.
Mille domande come al solito si fecero spazio nella mia mente riguardanti Harry e cosa avesse effettivamente fatto con quella ragazza la mattina ma la risposta, purtroppo ,mi arrivò subito da sola e io cercai di rinchiuderla in un angolino buio e dimenticato della mia mente.
Quando styles si sedette al tavolo i ragazzi cominciarono a parlare di cose loro da cui io mi estraniai completamente, potevo sentire lo sguardo di Harry trapassarmi la pelle ma lo ignorai, dovevo farlo per la mia sanità mentale o sarei impazzita a causa di quel ragazzo.
Mangiai velocemente il pranzo e quando ebbi finito mi alzai in piedi sotto lo sguardo di tutti i presenti al tavolo.
"Ho del lavoro da fare prima di andare allo stadio per cui mi dispiace ragazzi ma devo proprio tornare in camera, ci vediamo dopo alle 5.30 in corridoio mi raccomando eh" dissi prima di salutarmi e andarmene ma quando feci per uscire dalla sala pranzo sentii il mio braccio tirare e uno scatenarsi di emozioni dentro di me, mi voltai e trovai la faccia sorridente di Louis che mi guardava, se da una parte feci un sospiro di sollievo dall'altra ero quasi delusa che non fosse lui ma feci finta di niente cercando di mascherare al meglio le mie emozioni e mi sorpresi di me stessa per quanto fossi brava a recitare.
"Dimmi Louis" dissi sorridendogli e incitandolo a parlare dato che lui non sembrava intenzionato a farlo.
"Beh ecco mi chiedevo se- se finisci prima il lavoro magari noi potremmo, ehm, ecco non so fare qualcosa insie- cioè oddio così sembra strano intendo tipo andare in piscina o guardare la TV boh" disse grattandosi il retro del collo nervoso e io ridacchiai per il suo tenero nervosismo annuendo alla sua proposta volentieri.
"Mi farebbe molto piacere" dissi piano e lo vidi trattenere un sorriso fallendo miseramente.
Perché non poteva piacermi un ragazzo come Louis? Un ragazzo che mi voglia davvero e tenga a me?
Fui fiera di me stessa per quanto riuscii ad ignorare Harry tutto il pranzo ed ero anche alquanto sorpresa di me stessa.
Entrai lentamente in camera togliendomi le scarpe e accendendo il computer, avevo molto lavoro da fare, dovevo controllare l'organizzazione del concerto ad Amsterdam e vedere bene tutte le date per metterci tra un posto e l'altro qualche giorno di pausa per 
me e i ragazzi perché un mese tutto così sarebbe stato un'inferno, ed era solo l'inizio.

***********

Dopo circa 2 ore stressanti di lavoro e chiamate continue a Nadia finalmente finii e con gioia mi passai una mano tra i capelli sfinita buttandomi sul letto, avevo organizzato la data ad Amsterdam ed ero riuscita a trovare vari giorni di pausa per i ragazzi tra un concerto e l'altro senza però che si potesse tornare a casa.
Quando sentii di nuovo il telefono squillare volevo urlare e lanciarlo contro il muro ma quando lessi il nome di Louis sullo schermo fui più che felice di rispondergli.
"Hei lou dimmi" dissi contenta.
"Hei Allie volevo sapere se avevi finito di lavorare così possiamo andare a fare un giro per Berlino si uniscono pure gli altri tranne Harry ti va?" Ero felice che non mi avesse chiesto di guardare un film con lui da solo perché sarebbe stato un po imbarazzante ed ero più che felice di uscire da quel maledetto albergo almeno per un'oretta.
"Certo ma non abbiamo molto tempo poi dobbiamo andare abbiamo un sacco di cose da fa-" dissi quando la voce di Louis interruppe la mia frase di lamento.
"Fai finta di non essere al lavoro okay? Dai esci che arriviamo" disse ridacchiando e io pure, dopo un breve saluto staccai la chiamata e andai in bagno a rinfrescarmi la faccia e a rifarmi un po' il trucco, ero contenta che non venisse Harry perché non avevo proprio voglia di vederlo.
Quando finii presi la borsa con tutto il necessario dentro e mi chiusi la porta alle spalle trovando i ragazzi in corridoio intenti a parlare e con mia sorpresa e orrore c'era pure lui tra di loro, sbuffai lievemente e andai incontro a tutti tirando un sorriso.
"Allie sei pronta?" disse Niall e io annuii sotto lo sguardo attento e indagatore di Harry.
Avevo deciso di cambiarmi per andare in giro anche perché a Berlino faceva abbastanza freddo così mi misi un paio di leggings neri e un maglione di lana abbastanza lungo infine le mie solite e amatissima converse alte che non mi abbandonavano mai.
Ci dirigemmo verso l'uscita dell'hotel con anche le guardie e noleggiammo due macchine, dovevamo visitarla più in incognito possibile quindi scegliemmo luoghi tranquilli e facilmente raggiungibili in macchina.
Feci per salire quando sentii una mano stringersi lievemente intorno al mio polso e sapevo esattamente di chi fosse, mi girai di scatto pronta a guardarlo male ma quando vidi il suo ghigno malizioso non Potei fare a meno che sentirmi sempre più piccola e imbarazzata.
"Contenta che vengo pure io Allison" disse lui sarcastico e io alzai gli occhi al cielo agitando il braccio per sciogliermi dalla sua stretta e senza aggiungere altro salii in macchina, in quella in cui sapevo non sarebbe salito lui.
I ragazzi mi raccontarono delle loro esperienze a Berlino e dei luoghi che dovevamo assolutamente visitare e io non facevo altro che sorridere o ridacchiare per il loro entusiasmo contagioso.
Quando la machina si fermò eravamo davanti ad un tipico bar tedesco con la grande scritta "waffle a 2€" così i ragazzi tutti contenti scesero cautamente dall'auto senza rischiare di essere visti.
"Qui fanno i migliori waffle della terra io e Zayn facciamo sempre la gara a chi ne mangia di più" disse Liam contento agitando le mani e io Risi per quella che mi sembrava la centesima volta quel pomeriggio, entrammo nel piccolo locale seguiti dalle scorte che si piazzarono una all'ingresso e una dov'è c'era il nostro tavolo.
Riuscivo a percepire i mormorii della gente intorno al piccolo bar e vidi alcune ragazze iniziare ad agitarsi e a scattare fotografie sotto lo sguardo trucido della guardia che ci seguiva.
Decidemmo così di sederci nel tavolo più tranquillo e ordinammo tutti waffle e cioccolata calda, Harry non la smetteva di fissarmi e io di ignorarlo, ero soddisfatta del mio lavoro, mi aveva solo mentito e usata e non l'avrei di certo perdonato dopo quello che aveva fatto con l'istruttrice di Yoga dell'albergo quella mattina, mi veniva il voltastomaco solo a pensarci così scacciai via quei pensieri odiosi e li spinsi in un angolo della mia mente dove ce n'erano già troppi.
"Allora Allie ti piace qui?" Mi chiese Louis soddisfatto e io annuii addentando i miei waffle così come gli altri.
Parlammo per più di un'ora tra qualche autografo e foto fatte da fan li nel locale e fu molto divertente, come al solito Harry era stato zitto tutto il tempo ma non mi importava più di tanto anzi era meglio così almeno non rompeva con le sue scemate.
Sentii il telefono squillare segno che mi era arrivato un messaggio e feci una faccia al quanto sorpresa leggendo chi me l'aveva mandato.
Da Harry
Smettila di ignorarmi ti stai comportando solo da bambina capricciosa.
Rilessi più volte il messaggio incredula ma al posto di rispondere e guardarlo male come avrei voluto fare spensi il telefono e tornai a parlare con gli altri come se nulla fosse.
Se styles voleva giocare beh avrei iniziato a giocare pure io.
  
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