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Autore: Luanaxdxdxd    20/11/2016    2 recensioni
''Avrebbe voluto passare tutta la sua vita al suo fianco, senza la presunzione che lui ricambiasse i suoi sentimenti. Non si aspettava niente in cambio, voleva solamente donargli tutta se stessa.''
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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DUE ANNI DOPO
 
-"Rin mi servono subito delle garze, dobbiamo fermare l’emorraggia!’’- Kagome era stanchissima, la fronte sudata, gli occhi fissi sulla donna davanti a lei che continuava a perdere sangue.
Se ne stava andando e lei non riusciva proprio ad aiutarla, a fermare il suo dolore…e cosa ne sarebbe stato della creatura che aveva appena partorito? Sarebbe rimasta senza madre? Era assolutamente escluso, non l’avrebbe fatta morire.
Rin arrivò correndo, con il fiatone per lo sforzo appena fatto e porse le garze alla sua amica.
 –"Rin ce la faremo anche questa volta, vedrai!’’- Le disse convinta Kagome e  l’altra si ritrovò ad annuire impercettibilmente, non riuscendo a dire nulla.
Uscirono dalla capanna un’ora dopo stanche e sporche di sangue dalla testa ai piedi; Era già pomeriggio e loro  avevano proprio un gran bisogno di lavarsi.
 –"Ce l’abbiamo fatta, sei stata bravissima come sempre, Kagome’’ disse Rin mentre si immergeva nell’acqua gelida del torrente.
Quel contatto la fece rabbrividire in un primo momento, ma si abituò quasi subito alla temperatura.
-"Senza il tuo aiuto sarebbe stato impossibile’’- Le rispose Kagome ritrovandosi a pensare a tutte le donne che avevano aiutato a partorire fino ad allora.
Lei e Rin avevano preso il posto della somma Kaede dopo la sua dipartita.
La sua morte era stato un brutto colpo per tutti, ma la persona che ne soffrì di più fu sicuramente la piccola Rin. Per i due mesi successivi si chiuse in se stessa e non volle più parlare con nessuno, nemmeno con lei che era la sua migliore amica.
Ora che ci pensava oggi era il suo ventesimo compleanno, ma come aveva fatto a non ricordarsene? Che razza di amica era? Doveva subito rimediare...
–"Rin!’’- trillò Kagome – "Auguri tesoro!! Perdonami se non te l’ho detto prima, mi era completamente sfuggito di mente… per farmi perdonare ti organizzerò una festa stasera!’’-
La strinse talmente forte da farle mancare il respiro.
Rin non provò nemmeno a replicare perché ormai sapeva che non poteva riuscire a trattenere quel ciclone di nome Kagome quando si metteva in testa una cosa.

La festa si sarebbe tenuta a casa di Kagome e Inuyasha dopo cena.
–"Quei due sono veramente fatti per stare insieme’’- si ritrovò a pensare distrattamente Rin mentre si preparava.
Decise di osare un po’ di più quella sera; Per tutti i kami adesso aveva vent’anni, non era più una bambina!
Utilizzò i cosmetici che le aveva prestato la sua amica: colorò le palpebre con un po’ di polvere color lavanda e mise in risalto le sue labbra carnose con un tocco di rosa, si pizzicò leggermente le guance per dare loro un leggero colorito; acconciò i capelli scurissimi in una lunga treccia laterale che le incorniciava alla perfezione il viso minuto. Indossò il suo abito più bello, uno splendido vestito lilla che le accarezzava morbidamente le curve senza risultare volgare.
Il risultato finale le piacque molto, aveva fatto un buon lavoro!
Avrebbe tanto voluto che Kaede fosse lì con lei, le avrebbe sicuramente fatto notare quanto era cresciuta nell’ultimo periodo.
Il corpo da bambina aveva fatto spazio a quello di una giovane donna, con tutte le curve al punto giusto. Solo in altezza non era cresciuta molto, era rimasta leggermente più bassa rispetto alle sue coetanee.
Pronunciò una piccola preghiera verso quella che considerava la sua mamma ed uscì di corsa senza nemmeno indossare i sandali. 
Era un’abitudine che non aveva mai imparato a rispettare nonostante Kaede insisteva spesso nel farglieli mettere. Anche quando stava con il signor. Sesshomaru era sempre a piedi scalzi…..
....Il signor Sesshomaru....
Solamente il fatto di pensare a lui le faceva venire il batticuore, era qualche mese che non lo vedeva ormai; era partito per un viaggio e l’aveva liquidata con un semplice –"Devo andare, ritornerò il prima possibile’’-.
Questa volta era rimasta veramente offesa dal suo comportamento; insomma era grande ora, perché non poteva andare con lui? Era un peso così grande?
Nel corso degli anni si accorse che il sentimento che la spingeva a stare con lui non era semplice ammirazione, ma qualcosa di più profondo….  era amore.
Un amore profondo ed incondizionato. Più prendeva coscienza dei suoi sentimenti e più lui sembrava allontanarsi.
Avrebbe voluto passare tutta la vita al suo fianco, senza la presunzione che lui potesse amarla. Non si aspettava niente in cambio, voleva solamente donargli tutta se stessa.
Lui certamente non provava i suoi stessi sentimenti, e come avrebbe potuto? Lei alla fine era solo una misera umana, non era degna di lui.
Decise immediatamente di scacciare via quei brutti pensieri, doveva divertirsi e non pensare a nient’altro per quella sera.

Arrivata a casa dell’amica venne inondata di abbracci e auguri da tutti i presenti. C’era molta gente: Sango e Miroku con i loro tre figli, Kohaku, Shippo, il vecchio Totosai, Miyoga, Jinenj e sua madre. Rin fu molto sorpresa nel trovare lì anche Tomomi e Yuri, gli unici due coetanei con cui era riuscita a fare amicizia.
Si stava divertendo, si sentiva serena e anche un po’ brilla per via del sakè che aveva bevuto per la prima volta nella sua vita.
Kagome e Sango le avevano fatto una torta enorme con sopra degli strani oggetti che sputavano fuoco, Kagome le aveva chiamate candeline.
-"Aggeggi infernali’’- pensò immediatamente Rin.
 Parlarono, scherzarono e danzarono tutta la notte. Era veramente felice, ma in tutta quella felicità sentiva comunque la mancanza di  qualcosa.. si sentiva incompleta.
Non ci mise molto a capire cosa fosse, o più precisamente chi fosse… era lui. Le mancava Sesshomaru.
Non era nemmeno tornato per farle gli auguri, era delusa ed amareggiata dal suo comportamento ma non poteva biasimarlo… non aveva di certo tempo per pensare a una come lei. Decise di bere un altro bicchiere di sakè, e un altro ancora finchè non si ritrovò completamente ubriaca riuscendo così a scacciare completamente dalla mente l'immagine di quell'uomo bellissimo, fiero e misterioso che era il suo signore.

La serata finì con una Rin barcollante portata alla sua capanna in spalla da un Inuyasha molto scocciato dalla situazione ridicola in cui si trovava e da Kagome che da dietro rideva per la scena che stava osservando.
–"Insomma se questa ragazzina non regge il sakè non dovrebbe berlo!’’- Ringhiò irritato Inuyasha.
-"Non lamentarti tesoro, siamo arrivati ormai…la mettiamo a letto e ce ne andiamo.’’-
La adagiarono sul futon e la poveretta si addormentò subito, iniziando addirittura a russare intensamente. Dormì tranquilla sognando occhi oro penetranti e capelli bianchi morbidissimi.

Si svegliò con un gran mal di testa e iniziò a maledirsi per aver bevuto così tanto sakè. Si alzò e i suoi occhi saettarono subito verso una scatolina di legno appoggiata sul pavimento vicino al suo futon… era da parte del signor Sesshomaru. Lui era stato lì quella notte.
   
 
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