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Autore: RosaDraco    21/11/2016    2 recensioni
Questo è un AU in cui tutti i dragon slayer sono in realtà dei draghi. Lucy, la protagonista, vive in una metropoli moderna dove nessuno crede più all’esistenza della magia, ma lei è una maga e sa che niente è come sembra. Questa è la storia di un incontro che cambierà la sua vita per sempre e della sua lotta per salvare Magnolia e Fairy Tail.
Genere: Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Festival

Lucy, Natsu e i loro amici adesso conoscono la verità e l'identità del misterioso killer: Acnologia. Ma i misteri da risolvere non sono ancora finiti, ci sono altri terribili nemici pronti a colpirli dall'ombra e un sanguinoso Festival alle porte. Il destino del pianeta è nelle loro mani ma non hanno la più pallida idea di cosa fare ...

P.s. Quando ho scritto Diario di una Maga l'arco del manga dedicato alla guerra con  Zaref  era appena iniziato ma non ho resistito alla tentazione di inserire alcuni personaggi. Non somigliano molto agli originali perchè ho dovuto lavorare di fantasia per descrivere i loro poteri o il loro aspetto, spero che l'effetto non sia troppo terribile!


Festival

Il fuoco fatuo che Lucy teneva sul palmo della mano proiettava la sua ombra e quella dei suoi compagni sulle pareti della cisterna e il tremolio della fiamma le faceva danzare come spettri. Ma la luce non riusciva ad illuminare completamente l’ambiente, il grande soffitto e gli angoli più oscuri. Anche se c’era la magia di Natsu a riscaldarla quell’atmosfera le faceva venire i brividi. Dove accidenti si era cacciato? Perché lui e Jellal ci mettevano tanto tempo?

- Eccoli! - Quando la ragazza sentì un rumore di passi si girò di scatto. Pensava che il drago fosse di ritorno ma quel suono proveniva dalla direzione sbagliata, dal corridoio che loro stessi avevano utilizzato per arrivare fin lì. Gray ed Erza si strinsero attorno a lei, pronti per affrontare qualunque minaccia e anche Happy, che se ne stava sulla sua spalla, drizzò il pelo, cercando di sembrare più minaccioso.

- Gli umani in questa città usano tecnologie così avanzate eppure non sono capaci di illuminare una fogna. La loro stupidità è un autentico mistero. - Una voce maschile riecheggiò lungo il corridoio e subito dopo una luce si accese in fondo al tunnel, avanzando rapidamente. Lucy vide una serie cavi elettrici che sfrecciavano lungo il soffitto e si intrecciavano come se fossero stati vivi ma il bagliore l’accecò quasi subito. Quando la ragazza riaprì gli occhi scoprì che, sospeso sopra di loro, era appena comparso un impianto al neon nuovo di zecca.

- Che senso ha migliorare questo posto se poi dovremo distruggerlo? - Aggiunse una voce femminile mentre il rumore di passi si faceva sempre più vicino - Che inutile spreco di energie. -

- La mia signora ha assolutamente ragione! Questo è uno spreco! - Aggiunse un altro uomo - Perché non li schiacciamo e basta? -

Anche se le voci che avevano parlato erano soltanto tre, il numero di passi che riecheggiava nelle fogne apparteneva ad un gruppo di persone molto più ampio.

- Eheeh! Quanto siete impazienti! - L’uomo che aveva appena riso fu il primo ad apparire in fondo al tunnel. Aveva uno strano aspetto: un corpo robusto ma con delle braccia e delle gambe lunghissime e sottili. La sua testa era grossa e ovale con degli occhi piccolissimi e senza naso. I suoi capelli neri erano dritti come un’antenna ed i suoi vestiti molto stravaganti, con una sciarpa militare e delle scarpe leopardate. Ma quell’uomo sembrava molto sicuro di sé, con un sorriso diabolico pronto per ogni sfida.

- Oh! Eccoli, finalmente li abbiamo raggiunti! - Esclamò la donna che lo accompagnava - Non ne potevo più di camminare. -  Era molto alta e formosa, con gli occhi e i capelli verdi e delle ciglia lunghissime che le conferivano uno sguardo accattivante. Portava il caschetto e indossava dei fermagli con la forma di una croce, abbinati ai suoi orecchini. Nonostante fossero in una fogna indossava dei tacchi alti e un lungo mantello con i bordi di pelliccia neri.

- Procediamo allora, Lady Brandish? - Appena un passo dietro di lei c’era un terzo uomo con i capelli neri e una fascia colorata sulla fronte. Parlava con tono educato e servile ma quando i suoi occhi incrociarono quelli di Lucy  lo fecero con tanta intensità che la maga sentì un brivido gelido passarle dietro la schiena.

- Posso occuparmi io delle ragazze? Sono perfette per aggiungerle alla mia collezione! -

- Piantala Marin. - La donna con i capelli verdi stese una mano per fermarlo prima che si facesse avanti - Stai iniziando ad annoiarmi. Ti ricordo che sei qui solo per sostituire Ajeel. -

Ad accompagnare i tre c’era un gruppo di almeno dieci persone. Indossavano tutti la stessa maschera con un unico grande occhio dipinto sulla stoffa ed erano armati di bastoni magici e libri di incantesimi. Era evidente che si trattava di maghi.

- Scommetto che vi state chiedendo chi siamo e cosa vogliamo da voi. - Disse l’uomo dalla testa ovale - Chi è il master di Fairy Tail? Devo parlare con lui. -

Erza fece un passo avanti, tenendo ben stretta la sua spada - Sono io. -

 - Una donna? Interessante! - Esclamò l’uomo - Cominciamo con le presentazioni: io mi chiamo Wahl Icht mentre questi ... - Aggiunse indicando i suoi compagni - Sono Brandish μ  e Marin Hollow. Siamo parte degli Spriggan Dodici. -

- Non ho mai sentito parlare di voi. - Rispose Erza, guardandoli con sospetto - Chi siete? Una gilda oscura? -

- Siamo i migliori maghi che il mondo abbia mai conosciuto. - Le spiegò Wahl senza alcuna modestia - Ma il nostro Signore è il più potente di tutti. -

- Di chi state parlando? - Lo incalzò Erza - Avete qualche legame con il killer di Magnolia, non è così? -

- Quello che voi chiamate “killer” è uno degli Spriggan come noi. - Le disse l’uomo - E il nostro Signore ci ha mandati fin qui per chiedervi gentilmente di uscire. Non era previsto che scopriste questo posto prima dell’inizio del Festival. Questa è una violazione delle regole. -

- Un Festival? - Esclamò questa volta Erza, sempre più confusa dall’atteggiamento di Whal - Che razza di Festival? -

- Ma come? - Ridacchiò Marin - Non sapete niente? Non avete già ricevuto l’invito? -

- Non abbiamo ricevuto nessun invito e non sappiamo un bel nulla di quello di cui state parlando. - Gli spiegò Gray - Nulla di questo dannato Festival e delle sue regole! -

- Eppure ... - Aggiunse Whal - Il nostro Signore ha recapitato l’invito a Fairy Tail già un anno fa. Dovrebbe essere tutto chiaro. Chissà che fine ha fatto il vecchio con cui ha parlato, forse è scappato per la paura? -

- Master Makarov? Che gli avete fatto??? - Gray si sarebbe gettato sul mago se non ci fosse stata Erza a bloccarlo. Sarebbe stato troppo avventato attaccare il nemico in quel modo.

- Tutto quello che avete appena detto non ha senso. Avete parlato degli Spriggan, del killer e di un Festival ma senza darci informazioni importanti. - La maga trapassò i suoi avversari con uno sguardo duro come una lama - Spiegatevi meglio e non costringetemi scoprire la verità con la forza. -

- Il Festival di cui stiamo parlando è un duello all’ultimo sangue tra uomini, maghi e draghi che il nostro Signore sta organizzando da tempo. - Wahl Icht sorrise, scoprendo due file di denti bianchissimi e squadrati. - Fairy Tail e le altre gilde di Magnolia sono tutte invitate! In palio c’è la salvezza di questo pianeta o la sua completa rovina. Dubito che qualcuno possa fermare il nostro Signore ma lui è un uomo molto generoso e, anche se avrebbe potuto distruggere Earthland con un sol colpo, ha deciso di darvi una possibilità di combattere. -

- Ma farvi ripassare le regole non è compito nostro. Adesso uscite con le buone e non costringete noi ad usare la forza. - Le intimò la donna con i capelli verdi - Capirete tutto a tempo debito. -

- In fondo ... - Wahl si scoprì il polso e il quadrante di un orologio emerse direttamente dalla sua pelle.

- All’inizio del Festival mancano ancora ventiquattro ore. Ventitré e cinquantanove minuti e cinquantanove secondi. Cinquantotto ... cinquantasette ... -

- E se noi decidessimo di rimanere qui? - Azzardò Erza.

- Non è una buona idea. - Brandish fece appena un cenno e il gruppo di maghi che li accompagnava si lanciò all’attacco gridando come un mare di invasati, ma nessuno di loro riuscì a scagliare nemmeno un incantesimo.

- Freeze! - A Gray bastò un attimo per congelarli tutti.

- Ditemi subito cosa è successo a master Makarov o ... -

- Oppure? -

Gray non riuscì nemmeno a capire cosa stava succedendo. Marin sparì e riapparve proprio dietro di lui colpendolo con una gomitata alla schiena così forte da scagliarlo a terra - Non hai sentito cosa ha detto la mia Signora? -

- Fa attenzione Gray! - Erza non riuscì a far nulla per intervenire. Un lungo braccio meccanico afferrò la lama della sua spada stritolando il metallo. La ragazza fu costretta a lasciare la presa e a coprirsi con le braccia per parare un pugno prima che il colpo le rompesse il naso. La forza dell’impatto la gettò a terra e quando Erza si scoprì il viso vide che Whal Icht aveva cambiato completamente forma. Ormai il suo avversario non aveva più l’aspetto di un essere umano ma quello di una macchina diabolica con delle pompe a vapore sulla schiena e un grosso cristallo nero al centro dell’addome. - E così è questa la tua vera natura? Una Machias Doll? - Erza aveva già sentito parlare di golem meccanici come quello ma non ne aveva mai incontrato uno dal vivo.

- Io sono molto più di una semplice bambola meccanica! -

- Sembra che ognuno abbia già scelto il suo avversario, rimaniamo solo noi due. - Lucy si girò di scatto trovandosi faccia a faccia con Brandish. La donna sembrava annoiata all’idea di dover combattere ma questo non significava che volesse risparmiarla. - Cerchiamo di finire questa cosa il più in fretta possibile. -

Era evidente che si trattava di una maga pericolosa e Lucy decise di giocare d’anticipo. Le scagliò contro la fiamma di Natsu che stringeva ancora in mano e sfilò in fretta una delle sue chiavi dalla cintura - Porta del Toro d’Oro apriti: Taurus! -

Lo spirito non aspettò nemmeno che gli desse ordini. Poteva già intuire cosa fare. Taurus muggì e si lanciò all’attacco, brandendo la sua gigantesca ascia, ma non riuscì a colpire Brandish. La donna allontanò il fuoco fatuo con un colpo della mano e attivò la sua magia - Mass Manipulation. -

Taurus svanì prima di poter calare la sua ascia, lasciando Lucy completamente di stucco. - Che cosa è successo? Nessuno può chiudere il portate di uno spirito! Solo chi ha un contratto con lui! - Lucy era talmente confusa che ci mise un po’ a capire quello che era realmente successo e che il portale di Taurus non era stato realmente chiuso. Poteva sentire ancora un sottile filo di magia che la legava al suo compagno.

- Guarda lì! - Le gridò Happy indicando a terra con una zampa. Taurus si trovava proprio nello stesso punto di prima. Sembrava fosse sparito perché le sue dimensioni si erano ridotte drasticamente, trasformandolo in una miniatura di se stesso, più piccolo di un accendino.

- La mia magia è invincibile. - Brandish alzò un piede e lo abbassò, pronta a schiacciare il povero spirito ma per fortuna Lucy riuscì ad anticiparla, chiudendo il portale giusto in tempo. La sua avversaria fece una smorfia annoiata - Faresti meglio ad arrenderti e morire senza discutere. Sarebbe tutto più semplice. - Ma Lucy non aveva alcuna intenzione di arrendersi e morire senza combattere. Aveva passato le ultime settimane ad allenarsi ed ora era finalmente arrivato il momento di mostrare quello che aveva imparato!

- Aries Form! Wool Bomb! - Lucy raccolse un po’ d’energia dalla chiave dell’Ariete che portava con sé e la usò per sommergere Brandish con una matassa di lana rosa. Se solo fosse riuscita a rallentarla per un po’ ...

- Andiamo Happy! Mi serve dell’acqua! - La ragazza si lanciò nel corridoio più vicino con l’exceed aggrappato sulla spalla.

- Questa tecnica è così soffice e ridicola! - Brandish sospirò e il bozzolo di lana che l’aveva avvolta si ridusse immediatamente alle dimensioni di un gomitolo, rotolando a terra. - Possibile che debbano tutti comportarsi così? Anche quando la loro fine è certa non sanno accettarla. - Poi fece schioccare le dita e il suo corpo sparì dalla cisterna. Erza e Gray la videro allontanarsi senza poter far nulla per la loro compagna.

- Non distrarti! Sono qui! - L’Ice Devil Slayer non si accorse del colpo in arrivo fino a che Marin non lo prese con un calcio allo stomaco. Non aveva fatto nemmeno in tempo ad alzarsi che, ecco, era di nuovo a terra.

- Ice - Make: Lance! - Gray sollevò una mano, scagliando il suo incantesimo contro il nemico, ma nessuna delle lance arrivò a destinazione. Marin attivò la sua magia e il ghiaccio sparì nel nulla.

- Sono un esperto di Spatial Magic. - Gli spiegò l’uomo con un sorriso - Tutto questo spazio ... - Marin allargò le braccia, indicando la cisterna - Adesso è mio e decido io cosa succede oppure no. Per esempio ho deciso che oggi tu morirai. - Gray si affrettò a rialzarsi ma ancora una volta il suo avversario sparì e riapparve improvvisamente accanto a lui per colpirlo con un pugno.

Il Festival di cui stavano parlando non era una sfida ma un autentico massacro.

Erza evocò una seconda spada e reagì sferrando un fendente alle gambe del suo avversario. La lama si infilò profondamente nella corazza di metallo di Whal ma quello era proprio ciò il golem meccanico desiderava. Bastò un attimo ed il robot si trasformò in un gigantesco circuito elettrico. L’elettricità passò istantaneamente attraverso la spada, costringendo Erza a staccarsi. Sarebbe rimasta fulminata se non avesse avuto i riflessi pronti e la giusta armatura con cui difendersi.

- Lightning Empress Armor! -

Anche se era soltanto una macchina Whal Icht provava delle emozioni e fece una smorfia annoiata quando vide che gli abiti di Erza erano stati sostituiti da un’armatura resistente all’elettricità, azzurra e con delle decorazioni dorate.

- Quindi puoi usare anche la magia degli elementi. - La ragazza gli puntò contro la lunga lancia che aveva evocato insieme all’armatura. - Starò più attenta la prossima volta. -

- Io posso usare ogni tipo di magia. - Le spiegò Whal mentre la lama conficcata nella sua gamba si scioglieva e veniva lentamente assorbita dalla sua corazza. - Weakness mi permette di usare le debolezze degli avversari a mio vantaggio. E “The Knight” e una magia così superata e piena di falle ... Questa armatura non serve a niente per difenderti! - Whal tornò all’attacco sferrando un potentissimo pugno. Erza usò la sua lancia per bloccarlo ma l’impatto piegò il metallo.

- Magia vecchio stile contro la più avanzata tecnologia. È facile indovinare cosa vincerà! -

- Non è la magia che usi a determinare la tua vittoria o la tua sconfitta, ma ciò che ti spinge a combattere. -

E i maghi di Fairy Tail avevano determinazione da vendere.

Anche Marin sferrò un pugno e Gray sollevò le braccia per difendersi. Lo Spriggan era convinto di aver già vinto ma non era così. Questa volta quando le sue nocche sfiorarono il corpo del mago di Fairy Tail il ghiaccio le avvolse completamente, risalendo lungo il gomito.

- Che diavolo succ? - Non riuscì nemmeno a finire la frase.

- Freeze. - Gray aveva attivato i suoi poteri di Ice Devil Slayer e gli bastò una semplice formula per ridurre il suo avversario ad un cubetto di ghiaccio proprio come i maghi mascherati di poco prima. Marin poteva manipolare lo spazio ma non poteva far nulla contro un contatto diretto come quello.

- Adesso è il tuo turno! Erza! Ice Devil's Zeroth Destruction Bow! -

La maga non aveva bisogno di altri avvertimenti. Si piegò all’indietro e la freccia di ghiaccio scagliata da Gray le passò proprio sopra la testa, colpendo Whal in pieno petto. Il cristallo che alimentava la Machias si incrinò, facendo scintille e il golem barcollò, facendo un passo indietro. Whal poteva sfruttare le debolezze degli avversari a suo vantaggio ma Erza era un’istruttrice di kendo e sapeva come farlo meglio di lui. Bastò che lo desiderasse e nella sua stretta si materializzò una lunga katana con la lama affilata. La maga si mosse così velocemente che Whal non riuscì a far nulla per fermarla ed Erza lo decapitò con un colpo secco. Il corpo della Machias si afflosciò a terra con un tonfo mentre la sua testa rotolava via.

Per un attimo nella cisterna non rimase altro che un profondo silenzio, rotto solo dal respiro affannato di Gray ed Erza. Ma non potevano permettersi di rimanere lì fermi ad aspettare di recuperare le forze.

- Dobbiamo raggiungere Lucy! - Il master di Fairy Tail fece segno a Gray di seguirla ma non riuscì nemmeno a fare un passo. Una risata diabolica scosse l’intera cisterna ed i due capirono troppo tardi che proveniva dalla testa staccata di Whal Icht ...

L’intera Machias esplose.

Mentre correva tra i tunnel oscuri di Magnolia, Lucy non aveva idea cose stesse accadendo ai suoi amici. Non sapeva nemmeno che la sua avversaria era in grado di teletrasportarsi ovunque desiderasse e l’unica cosa che importava era fare in fretta. Si trovava in una dannata fogna! Doveva esserci dell’acqua lì intorno!

- Di là! - Happy le indicò dove svoltare e Lucy si precipitò subito in quella direzione. Scivolò sul cemento bagnato e colpì il pavimento con le ginocchia, scorticandole, ma non aveva tempo per mettersi a pensare al dolore. La ragazza immerse tutta la mano e la chiave d’oro che stringeva nel canale. Sapeva che il suo spirito non avrebbe reagito bene ma aveva assolutamente bisogno di lei - Porta della Portatrice d’Acqua, apriti! Aquarius! - Non appena la formula le uscì da bocca, l’acqua della fogna si illuminò di un azzurro intenso ed una splendida sirena apparve sulla superficie. Aveva dei lunghi capelli blu, dei penetranti occhi azzurri e una giara sotto il braccio.

- Che schifo è mai questo??? - Proprio come previsto Aquarius cominciò a strillare quando capì che Lucy l’aveva evocata nel bel mezzo di una fogna - Sei impazzita? Hai rovinato il mio appuntamento con Scorpio per farmi venire qui? Non è nemmeno mercoledì! - Ruggì lo spirito infuriato - Giuro che questa volta ti riduco a un! -

- Sbrigati! - Ma Lucy la zittì indicando lungo il corridoio - Presto Aquarius dobbiamo combattere! -

Il rumore dei passi di Brandish si sentiva già lungo il tunnel e la donna apparve poco dopo. Nonostante stesse inseguendo la sua vittima camminava piano e con un’aria annoiata.

- Allora abbiamo finito di giocare a nascondino? Odio perdere tempo in questo modo. -

- Anche io odio perdere tempo per queste scemenze! - Esclamò Aquarius, sempre più irritata. Lo spirito sollevò la giara, preparandosi ad attaccare. - Prima sparisci prima posso tornare dal mio ragazzo! - Quando Aquarius roteò l’urna, la sua magia generò un’onda gigantesca, che riempì il tunnel fino al soffitto, minacciando di travolgere Brandish con la forza di uno tzunami. Ma la donna con i capelli verdi sollevò una mano, sussurrò una formula e l’incantesimo di Aquarius si rimpicciolì di colpo, riducendosi a un mero spruzzo.

- Volete smetterla sì o no? -

E fu allora che lo spirito dell’acquario capì finalmente quanto era pericolosa la situazione e quanto fosse terribile la magia della sua avversaria. Alzò di nuovo la giara per colpire ma questa volta lo fece gridando a Lucy di scappare - Vai subito via di qui! - Aquarius si comportava in modo brusco ma in fondo era affezionata alla sua padrona. Aveva lavorato per la madre di Lucy e non aveva alcuna intenzione di permettere a qualcuno di farle del male.

- Cosa? - L’atteggiamento di Aquarius la scosse. Lucy la considerava il più forte dei suoi spiriti ed era certa che con il suo aiuto avrebbe vinto. - Non dire sciocchezze! - La maga sfilò la chiave d’oro di Loke dal mazzo - Combattiamo insieme! -

Ma ...

- SBIRGATI! - Le ordinò Aquarius con tono perentorio. Lo spirito lanciò un altro incantesimo sperando di trattenere la sua avversaria e anche se Lucy non voleva lasciarla da sola, Happy fece come gli era stato detto. Attivò la sua magia e afferrò la ragazza, usando le sue ali candide per sfrecciare via. Non era un esperto in fatto di combattimenti, ma non serviva un esperto per capire cosa fare in una situazione come quella. Se Acquarius aveva così tanta paura allora questo voleva dire che erano in serio pericolo.

- Che stai facendo? - Gridò Lucy, cercando inutilmente di divincolarsi dalla stretta. Le zampine di Happy erano piccole ma i suoi artigli forti come quelli di un’aquila.

- Natsu si arrabbierebbe con me se lasciassi che qualcuno ti faccia del male. - Le spiegò l’exceed sfrecciando a massima velocità tra i corridoi delle fogne: dovevano trovare al più presto una via d’uscita.

- Non sono una bambina, so perfettamente come difendermi! Mollami subito! Devo aiutare Acquarius e gli altri! Io ... -

Happy non aveva alcuna giuda tranne l’istinto e le leggere correnti d’aria che sentiva sotto le sue ali. Le fogne erano quasi completamente buie ma i suoi occhi di gatto gli permettevano di vedere anche con così poca luce.

- Lascia fare a Natsu e gli altri! Noi intanto usciamo di qui! - Quando Happy vide un piccolo bagliore in lontananza, si fiondò in quella direzione senza nemmeno chiedersi di cosa si trattasse. Uscì dal tunnel a tutta velocità ma andò a sbattere in un mare di radici che pendeva dall’alto come una rete per catturare gli uccelli. Lui e Lucy rimasero pietosamente impigliati, sospesi su di un pozzo profondissimo e oscuro. La luce che Happy aveva intravisto proveniva da una grata in alto ma non c’erano altre vie d’uscita.

- Che cosa facciamo adesso? - Gridò la ragazza, sempre più infuriata. Happy avrebbe voluto giustificarsi, ma non aveva soluzioni - Mi dispiace Lucy, non ho più magia! -

La maga celeste riuscì ad aggrapparsi alle radici giusto un attimo prima che le ali di Happy scomparissero. L’exceed si strinse a lei cercando di non cadere di sotto.

- Guarda in che razza di situazione ci siamo cacciati! - Gridò la ragazza - Te lo avevo detto di rimanere a combattere! Ora ... -

Lucy sentì una fitta trapassarle il cuore come una spina e il portale di Aquarius chiudersi bruscamente. Era il segno che il suo spirito più potente era appena stato sconfitto. Stava gridando ma le parole le vennero meno. Possibile che i maghi degli Spriggan Dodici fossero davvero così forti? Così spaventosi? Possibile che l’unica cosa che le rimaneva da fare fosse scappare? Anche dopo tutto l’allenamento con Natsu?

- Odio correre di qui e di lì. - La voce di Brandish riecheggiò per il pozzo ancor prima che la sua figura apparisse sul bordo del tunnel. - Facciamola finita. - La donna stese una mano per usare uno dei suoi incantesimi ma non riuscì a colpirli. Si bloccò di colpo, con i suoi grandi occhi verdi spalancati e, senza alcuna ragione apparente, il suo corpo si accasciò, precipitando nell’abisso.

Il tonfo che seguì fu così forte da nascondere il rumore dell’esplosione di Whal Icht.

Fuoco e fiamme riempirono la cisterna fino al soffitto ma non riuscirono nemmeno a sfiorare Erza e Gray. L’intera esplosione venne risucchiata in un angolo e svanì magicamente. I due maghi ci misero un po’ a capire che era tutta opera di Natsu e che il drago aveva ingoiato la fiammata come uno spaghetto.

- Che accidenti è successo??? - Ruggì il principe furibondo - Dove sono Lucy ed Happy? -

Aveva sentito il rumore dello scontro ed era tornato subito indietro ma non era riuscito ad arrivare in tempo.

- ALLORA? - Natsu era fuori di sé ma percepì lo stesso un movimento alle sue spalle e si girò con uno scatto. Era pronto a colpire ma l’unica cosa che trovò fu una lunga radice che pendeva giù dal soffitto. Si stava muovendo, indicando una galleria laterale con la punta.

- Che accidenti è questa roba? - Esclamò Gray, ma Natsu non gli rispose. Stava fissando la radice come se avesse appena visto un fantasma.

- Di là! - Il drago non aggiunse altro, precipitandosi nella direzione che la pianta gli stava indicando. Gli altri maghi non poterono far altro che seguirlo. Soltanto Jellal si fermò un attimo in più nella cisterna a fissare le sagome di Marin e dei suoi scagnozzi che si dissolvevano in polvere.

Se quella non era magia oscura ...

“ Abbiamo subito un attacco ma non è il killer.” Il master di Crime Sorcière si appoggiò due dita alla tempia, comunicando telepaticamente con i suoi all’esterno “ Stiamo tutti bene ma Lucy si è separata dal gruppo. Procediamo in direzione Norwood. Racer, Hoteye seguiteci dall’alto! ”
  
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