Cap.9 Il tempo degli addii
“Non ti sconvolge che
quell’Harry fosse divenuto così simile
a Voldemort?” domandò Sirius. Camminava di fianco
ad Harry. Harry alzò il capo.
< E’ stato gentile a
non farmi assistere al bacio del
Dissennatore > pensò, osservando le finestre di
Grimmauld Place.
“No. Era un timore che non
ho più, proprio grazie al te del
mio mondo” rispose. Sirius gli passò il braccio
intorno alle spalle.
“Sono davvero bravo da
te” si vantò. Harry gli appoggiò la
testa sul petto.
“Sì, mi dicesti
che ognuno ha in sé buio e luce. Siamo noi a
scegliere se essere buoni o cattivi con le nostre azioni, a prescindere
dai
nostri legami” rispose. Le sue iridi verde smeraldo divennero
liquide.
“Ho fatto davvero un buon
lavoro. Anche se mi sembra di aver
capito di non esserlo stato abbastanza da sopravvivere. Dico
bene?” domandò
Black, lasciandolo andare.
Harry si arrestò e si
voltò verso di lui, anche Sirius smise
di camminare. Si sentì un rumore. Sirius si voltò
ed estrasse la bacchetta,
mettendosi davanti a Potter. Harry aveva a sua volta la mano sulla
bacchetta.
“Hermione!”
gridò. Sirius si scostò e Harry la raggiunse,
abbracciandola.
“E’
così bello vederti” le disse. La giovane si
scostò da
lui, aveva il viso madido di sudore e una gira-spazio in mano.
“Harry, sbrigati, dobbiamo
andare subito” gli disse. Harry
si scostò ed Hermione impallidì, riconoscendo
Sirius.
“Ho un paio di
minuti?” domandò Harry.
Hermione strinse le labbra.
“Voglio dire addio ai miei
genitori. Qui sono vivi e…”.
Iniziò a dire Potter. Hermione espirò
rumorosamente.
“D’accordo Harry,
ma solo qualche minuto. Rischiamo di
rimanere bloccati qui” gli disse, stringendo al petto la
gira-spazio.
Harry annuì. Si
voltò e guardò Sirius.
“Io corro dentro, quindi ti
saluto adesso prima di non avere
altre opportunità” gli disse, mettendoglisi di
fronte. Black gli sorrise.
“Harry, sono felice di
averti potuto conoscere. Sei uguale a
James” disse, mentre i suoi occhi divenivano liquidi.
“Ma ho gli occhi di mia
madre”. Harry gli completò la frase.
Sirius gli sorrise e gli diede una pacca sulla spalla.
“Ancora una volta sei qui,
davanti a me. E potrei rimanere,
avere finalmente la vita che sognavamo. Oh meglio, che io sognavo con
il mio
Sirius. Nel mio mondo mi avevi promesso che saremmo stati una vera
famiglia”
disse Harry. Una lacrima gli rigò il viso.
“Sei diventato davvero un
grande uomo. Ora vai e sappi che
non ti dimenticherò” rispose Black. Harry
annuì, sentì Hermione mugolare e
corse. Aprì la porta e percorse il corridoio,
accelerò e raggiunse la cucina.
“Harry, non mi aspettavo
saresti entrato. Sai che…”. Iniziò
Molly Weasley.
“Mamma, papà, io
devo andare. Voglio dirvi addio”. La
interruppe Harry.
“Voi andate, restiamo noi
con questo corpo vuoto” ringhiò
Malocchio.
“Di già? Non ho
fatto nemmeno in tempo a rassicurare il
ragazzo che non è a causa della sua sopravvivenza che nel
suo mondo metà di noi
non è più nel mondo dei vivi” si
lamentò Albus.
Lupin
spinse
delicatamente James.
“Muovetevi, non avrete
altre opportunità” disse gentilmente.
Lily annuì, afferrò il braccio del marito e lo
trascinò fuori dalla cucina.
Harry gli chiuse la porta alle spalle e li abbracciò. I
genitori lo strinsero a
loro volta.
“Non voglio perderti di
nuovo, figlio mio” gemette James.
“James, per lui deve essere
già così difficile doverci
lasciare, non mettertici anche tu” ribatté Lily.
Accarezzò la guancia del
figlio e gli baciò la fronte.
“Bambino mio, noi
proteggeremo sempre su di te. E non
dimenticarti che ti amiamo” disse gentilmente. Harry
guardò le iridi color
smeraldo della madre e le appoggiò la testa sul petto.
“Vi voglio bene”
sussurrò. James gli scompigliò i capelli.
“E’
così ingiusto che non abbiamo nemmeno avuto il tempo per
noi. Avrei voluto chiederti tutto di te” si
lamentò. Harry si staccò dalla
madre e gli sorrise.
“Sono stato un cercatore
come te. E anche se a scuola ero un
po’… malandrino, avevo tanti amici. Lupin e Sirius
si erano occupati di me, ma
anche Piton. E adesso ho figli miei e una moglie fantastica. Vi sarebbe
piaciuta” disse, indietreggiando.
“Piton?”
domandò James, sgranando gli occhi. Lily si portò
una mano alla bocca.
“Addio e vi voglio
bene” disse Harry. Si voltò e si mise a
correre. Le lacrime gli rigarono il viso, ingoiò un
singhiozzo e raggiunse
nuovamente Hermione.