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Autore: daphne 92    21/11/2016    1 recensioni
Cosa sarebbe successo se Harry non fosse cresciuto con i Dursley? Se a sette anni Karkaroff lo avesse affidato ad una famiglia magica? Harry frequenterà Durmstrang e arriverà ad Hogwarts per il trofeo tremaghi! Tra alleanze sorprendenti, fratelli protettivi, nuovi amori e amicizie, la vita ad Hogwarts non sarà più la stessa!
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti, Viktor Krum | Coppie: Harry/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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-Non capisco perchè ti ostini ad andare in biblioteca, prendi quest'esperienza come una vacanza, fai una pausa- disse Victor cercando di convincere il fratello ad andare con lui ad Hogsmeade invece che in biblioteca.
-Ogni volta che mette il naso fuori dal dormitorio qui in Inghilterra tutti mi fissano, o accade qualcosa d'insolito, perciò non ho nessuna intenzione di godermi la vita mondana, inoltre Hogwarts possiede una delle biblioteche magiche più fornite al mondo e ho tutta l'intenzione di godermela- disse Harry grignando di fronte alle facce disgustate di Victor e Draco.
-Tu non sei normale- disse Draco storcendo il naso.
-Non voglio esserle, io sono colui che è sopravvissuto- disse Harry ridendo mentre spettinava Draco.
-Fallo un altra volta e diventi 'colui che NON è sopravvissuto'- disse Draco cercando di sistemarsi i capelli mentre Harry saliva le scale ridendo.
Harry seguì le indicazioni che gli aveva dato un primino per raggiungere la biblioteca, quando entrò nell'imponente stanza ne rimase impressionato, respirò a pieni polmoni l'odore dei libri che per lui era sempre magico, gli ricordava il suo primo giorno a casa dei Krum, nell'ufficio di suo padre, da quel giorno l'odore dei libri era profumo di casa.
Subito la sua attenzione si concentrò su un tavolo vicino alla finestra, dove intenta a studiare e mangiarsi le unghie vi era Hermione, gli ultimi raggi autunnagli gl'illuminavano i capelli facendoli sembrare color oro.
-Che ci fai tu qui? Come mai non sei con tutti gli altri in città?- chiese Hermione appena vide Harry.
-Quante domande e neanche un buongiorno- disse Harry ridendo facendo arrossire Hermione.
-Buongiorno Potter- disse Hermione concentrandosi nuovamente sul suo libro, non poteva perdere tempo, Piton pretendeva 3 rotoli di pergamena per lunedì e l'argomento era la pozione Antilupo, decisamente superiore al livello del loro anno.
-Sono qui per visitare la biblioteca e cercare qualcosa da leggere, mi annoio senza far nulla- disse Harry, rispondendo alle precedenti domande di Hermione.
-Sono andati tutti a Hogsmeade, perchè tu no?- chiese Hermione sollevando per un attimo gli occhi dal libro.
-Qui sono un osservato speciale e mi da fastidio, non posso fare un passo senza che qualcuno mi scatti una foto o mi chieda un autografo, preferisco evitare il bagno di folla se posso- disse Harry scrollando le spalle.
-Devi capirli, per loro sei un eroe!- disse Hermione cercando di giustificare l'intera comunità magica che vedeva in Harry la fine di un brutto periodo.
-Loro devono capire che come quella notte ha significato la libertà per tutti per me ha dato inizio ad un incubo- disse Harry pieno di rancore.
-Posso capire il dolore per la perdita dei tuoi genitori...dopo per colpa dei mangiamorte hai perso anche i tuoi zii..- disse Hermione dispiaciuta, non sapeva la verità sui Dursley.
-Ringrazio ogni singolo giorno ciò che hanno fatto quei mangiamorte, Karkaroff per avermi portato via di lì, mi ha salvato, i Krum mi hanno salvato.- disse Harry serrando i pugni.
-Ma nei libri a te dedicati la tua viene definita come una felice infanzia babbana.- disse Hermione confusa, in nessun libro dedicato ad Harry che aveva letto nelle settimane precedenti vi erano scritte brutte cose sugli zii babbani.
-Questa è la mia felice infanzia babbana- disse Harry tirandosi su la camicia per scoprire un avambraccio pieno di cicatrici.
-Ma è orribile, perchè avrebbero dovuto farti tutte queste cicatrici?- chiese Hermione sconvolta, gli tremavano le mani.
-Queste quando ho toccato i giocattoli di Duddley, mio zio ha deciso di camminarmi sul polso, frattura scomposta, mi hanno dovuto operate. Queste me le sono procurate a 3 anni, quando cercavo di capire come cucinare la colazione della domenica ai Dursley, quando mi sono fatto questa avevo 5 anni, con il tagliaerba, 5 punti...e il pomeriggio ho finito di sistemare le aiuole. Questo è solo un braccio, tutto il mio corpo ne è ricoperto- disse Harry indicandogli alcune delle sue cicatrici mentre Hermione gliele  sfiorava con la punta delle dita.
-Oh Harry..- disse Hermione con le lacrime agli occhi, non poteva immaginare come era stata la vita di Harry prima di conoscere i Krum.
-Come avrai capito la cicatrice più dolorosa non è quella che mi ha reso famoso.- disse Harry amaramente.
-Sono sicura che se solo Silente lo avesse saputo..- disse Hermione trattenendo le lacrime.
-Lo sapeva, per ogni incidente che mi accadeva veniva aggiunto un fascicolo al mio dossier, non ha mai fatto niente, lui voleva che io crescessi maltrattato, una mente maltrattata è una mente malleabile.- disse Harry serio.
-Non è giusto quello che ti è stato fatto- disse Hermione tristemente.
-Nulla lo è- disse Harry tirandosi giù la manica, aveva notato gli sguardi degli addetti alla biblioteca.
-Ma adesso hai la famiglia che ti meriti, sembri felice- disse Hermione incerta.
-Lo sono, non sono un caso pietoso tranquilla- disse Harry accennando un sorriso.
-Lo sono io, la mezzosangue- disse Hermione ridendo imbarazzata.
-Io non faccio differenze, non è il sangue a fare il mago ma la magia che è capace ad esercitare, ci sono purosangue che non saprebbero fare la metà di ciò che fai tu- disse Harry facendogli l'occhiolino.
-Tu come sai cosa riesco a fare?- chiese Hermione imbarazzata.
-Mi piace osservarti Hermione- disse Harry ghignando mentre si allontanava.


La mattina seguente Harry si svegliò di buon ora, sapeva che i serpeverde avevano lezione di difesa contro le arti oscure con i grifondoro ed era certo che a Lupin non sarebbe dispiaciuto ospitarlo, gli mancava assistere alle lezione e da quel che aveva sentito le lezioni di Remus erano le migliori.
Uscì con Draco lasciando suo fratello Victor ancora nel mondo dei sogni, insieme si diressero verso l'aula di Lupin.
-Allora sei nervoso per stasera?- chiesa Draco assonnato ad Harry, che abituato ad alzarsi presto era bello sveglio.
-No, perchè dovrei?- disse Harry scrollando le spalle, per lui non era niente di speciale, era praticamente certo di essere il campione di Durmstrang.
-Sei più unico che raro Harry- disse Draco scuotendo la testa mentre sceglieva il posto nell'aula.
-Buongiorno Hermione- disse Harry alla riccia che era già seduta il prima fila insieme ad alcune sue compagne che subito si misero a ridere e a fargli domande.
-Buongiorno Harry- disse Hermione sorridendo imbarazzata.
-Te la fai con la mezzosangue?- disse Draco disgustato.
-Ti ricordo che mia madre biologica era una mezzosangue Draco- disse Harry incrociando le braccia.
-Dettagli- disse Draco ridendo e facendo ridere anche Harry, era così impostato sulla questione del sangue puro che non si accorgeva neanche di cosa diceva.
-Buongiorno ragazzi e buongiorno anche al nostro ospite- disse Lupin entrando nella stanza sorridendo raggiante ad Harry.
-Oggi inizieremo le nostre lezioni sulle maledizioni senza perdono, avremo come ospite il signor Sirius Black, che lavoro al dipartimento di regolamentazione della magia e ci ricorderà cosa succede a chi usa queste maledizioni.- disse Lupin alla classe, proprio quando completò la frase la porta dell aula si aprì ed entrò un uomo dei capelli neri raccolti in un codino, gli occhi altrettanto neri e la carnagione pallida esattamente come quella di Draco, gli abiti che indossava erano eleganti e pregiati, il sorriso furbo e arrogante, non poteva essere che Sirius Black, il padrino di Harry.
-Buongio..- disse Sirius bloccandosi quando individuò Harry, non aveva più visto il suo figlioccio da quella maledetta notte di Halloween, Silente non gli aveva permesso d'incontrarlo neanche dopo la sua scarcerazione, spesso aveva fantasticato su come sarebbe stato vederlo dal vivo, ma mai se lo sarebbe aspettato così somigliante a James.
-Sirius...- disse Lupin poggiando una mano sulla spalla del suo migliore amico.
-Buongiorno classe, come sapete oggi parleremo delle maledizioni senza perdono, il ministero tramite la mia figura vi da anche il permesso di provarle su alcuni manichini per comprendere quanto sia sbagliato e che sensazione si prova a lanciare uno degli incanti, le prove sono limitate, chi vuole farsi avanti?- chiese Sirius riprendendosi per un attimo.
-Io se non vi dispiace- disse Harry offrendosi volontario quando nessuno alzò la mano.
-Non so se sia il caso...- disse Lupin scuotendo la testa, mentre Sirius ancora non riusciva a parlare guardando Harry.
-No ho subita una...chi meglio di me?- disse Harry stringendo le spalle.
-Ok, se nessun altro se la sente- disse Lupin incerto.
-Lascia che il ragazzo provi- disse Sirius facendo apparire il manichino, sembrava quasi umano, era fatto molto bene.
-Incominciamo con l'imperius, l'incanto è..- disse Remus ma Harry lo bloccò.
-Conosco l'incanto...IMPERIO- disse Harry puntando la bacchetta contro il manichino che iniziò a ballare, per poi andar a spettinare i capelli di Draco, la classe fortunatamente non capì ciò che era palese agli occhi di Sirius e Remus, Harry aveva già usato questo tipo d'incantesimo, non era possibile una tale manualità alla prima volta.
-Può bastare- disse Remus ad alta voce mentre la classe rideva di Draco.
-Ci sono altri volontari per i prossimi due incanti?- disse Sirius sperando che qualcuno si offrisse, non volendo sapere quanto il figlioccio si fosse spinto oltre con le maledizioni senza perdono.
-A quanto pare no...- disse Harry quando nessuno alzò la mano.
-Il prossimo incanto è la maledizione Cruciatus- disse Remus serio mentre Sirius non voleva staccare gli occhi da terra.
-Conosco l'incanto....CRUCIO- disse Harry con un sorriso sinistro stampato sul volto, l'aveva sperimentata spesso gli anni precenti sulle creature che popolavano i boschi intorno casa Krum e su qualche babbano particolarmente meritevole.
-B..b..bast..a- balbettò Neville dal suo posto mentre il manichino si scuoteva e si piegava tutto.
-Harry...Signor Potter- disse Remus alzando la voce quando vide che Harry non aveva alcuna intenzione di smettere.
-Harry!!!- urlò Hermione disperata.
-....AVADA KEDAVRA- urlò Harry contro il manichino centrandolo in pieno con lo stesso fascio verde che anni prima aveva ucciso i suoi.
-La lezione è conclusa ma tu resta Potter- disse Remus mettendo fine al piccolo show oscuro di Harry.


Spero vi sia piaciuto il capitolo, meno lungo ma più carico di emozioni, pian piano sta emergendo un Harry nuovo, le sue idee e le sue capacità, nel prossimo capitolo ci sarà la prima conversazione con Sirius e verranno nominati i campioni delle scuole!


   
 
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