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Autore: Midorikawa_efp    23/11/2016    1 recensioni
Sofia, Fabio, Karl, Chloe, Ewan e Lidja lottano contro Nidhoggr e i suoi.
Sara, la nuova Draconiana, combatterà al fianco dei suoi amici. I draghi daranno se stessi per difendere i loro Draconiani e per cercare di riportare la pace tra loro e il nemico, ma Nidhoggr non mollerà.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nidhoggr, Nuovo personaggio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Umika sbatté un paio di volte le ali e si librò in volo. Urlò e, dalle sue zampe, lanciò una miriade di raggi affilati, che uccisero tutti gli avversari dinanzi a lei. Con un colpo di coda ne uccise altri due e, con gli artigli, dilaniò i corpi dei rivali che cercarono di attaccarla con le spade.
Thuban, Kuma e Rastaban misero al sicuro tutti i fedeli, mentre Eltanin e Aldibah lottarono al fianco di Umika.
I tre draghi si separarono. Eltanin contrastò con il fuoco le lame degli avversari, ma qualcosa lo colpì alla schiena e lo buttò a terra.
Appena si rialzò si guardò intorno, ma tutti i soldati erano indaffarati con le altre due creature. Era confuso e non riusciva a capire chi lo avesse potuto attaccare.
Ad un certo punto, due figure camminavano verso di lui con un ghigno malefico disegnato in volto. Il primo aveva un'armatura nera, che gli copriva petto e gambe, e un tridente in una mano. La sagoma al suo fianco era coperto di acciaio e aveva occhi rossi come il sangue e denti affilati come rasoi. Sgranò gli occhi subito dopo averli riconosciuti.
"-Come fate ad essere ancora vivi? -" ringhiò loro il drago dorato.
"-Vedo che hai la memoria lunga, vero Eltanin? -" lo minacciò quello con il tridente.
"-Sta' zitto, Ofnir! Non sei degno di pronunciare né il mio nome né quello degli altri draghi! -" rispose.
L'altra sagoma attaccò e Eltanin ebbe il tempo per inteccertarlo e schivarlo. I due corpi lottarono avvinghiati uno all'altro, in uno scontro mortale. I due si separarono un attimo solo per riprendere fiato. Eltanin si lanciò contro di lui e lo tempestò di sfuriate su tutto il corpo, ma il nemico si parava, si parò per tutto il tempo.
"-Smettila, Mattia! E lotta come un vero avversario! -" lo rimproverò.
Il nemico gli diede un calcio all'addome e se lo scrollò da dosso. Eltanin riuscì a prendere l'equilibrio in volo, stese le zampe vero di lui e lanciò il suo colpo più forte, che lo colpì e lo sciolse al solo tocco. Guardò con un'espressione malefica Ofnir, che contraccambiò lo sguardo.
Eltanin atterrò e si mise in posizione d'attacco. Ofnir gli lanciò il tridente, ma Eltanin lo schivò, facendolo incastrare in una colonna. Dignignò i denti e lo attaccò con le fiamme. Il drago contrastò il colpo con il suo fuoco e riuscì ad avere la meglio. Ofnir indietreggiò, confuso.
"-Come fai ad avere tutta questa forza? -" gli chiese, confuso.
"-Io sono potente come sempre, sei tu che sei più debole! -" gli rispose.
Il nemico urlò e riuscì a riavere il tridente dalla propria. Lo scagliò con tutta la forza che aveva e lo colpì su una spalla. Eltanin urlò dal dolore e, con uno sforzo enorme, se lo levò e con una fiammata lo bruciò in cenere. Ofnir cadde a terra in ginocchio, con le mani sul pavimento. Era deluso, deluso di se stesso. Eltanin volò e preparò una fiammata, la più potente e letale. La scagliò e lo colpì in pieno.
"-Mio Signore, il mio sforzo non sarà vano...-" detto questo, morì.
La ferita gli bruciava intensamente, ma continuò lo stesso a combattere.
Aldibah scagliava ghiaccio tagliente, che infilzava tutti i nemici che colpiva. Si girò un attimo e vide Eltanin che perdeva sangue da una spalla. Annientò tutti gli avversari davanti a sé con sfuriate e ghiaccio, ammazzandoli tutti. Andò ad aiutare l'amico. Si fiondò contro il nemico più vicino a lui e ne dilaniò il corpo con un morso, poi si mise al suo fianco.
"-Vai da Umika, qui ci penso io-" gli disse.
"-No, sto bene-" rispose, dando un potente colpo di coda all'avversario che tentò di saltargli addosso.
"-Sei ferito e ti devi curare. Non fare il testardo-" lo rimproverò dopo aver intercettato una lancia.
"-E va bene...-" decise alla fine.
I due draghi si separarono e il dorato lasciò l'azzurro a combattere da solo.
Umika diede un calcio all'ultimo avversario che aveva davanti. Guardò il suo innamorato volare verso di lei, con una spalla ferita. Scesero a terra.
"-Chi ti ha ferito? -" gli chiese, facendolo sdraiare.
"-Ofnir, con il suo tridente-" rispose.
Umika stese le zampe verso la zona sanguinante e fece per guarirla, quando una spada la colpì in pieno stomaco. Il drago bianco fu scaraventato contro una colonna, distruggendola. Eltanin si alzò all'istante e guardò alla sua destra. Un ultimo nemico, conciato molto male, aveva ancora la mano stesa in avanti.
Guardò la sua amata, in un lago di sangue rosso, poi rivolse uno sguardo assassino al nemico. Ruggì con tutto il fiato che aveva e si lanciò contro di lui. Lo inchiodò a terra e lo riempì di morsi e graffi, poi stese una zampa anteriore verso il suo petto e la avvicinò fino a sfiorargli la gabbia toracica. "-Riferisci al tuo Signore che noi non ci arrenderemo davanti a niente e a nessuno-" gli sussurrò, poi evocò una fiamma nel suo palmo e appoggiò l'arto su di lui, ucidendolo in un istante. Il suo grido straziante arrivò fino alle orecchie di Umika, sdraiata a terra. Eltanin, in preda all'immenso dolore, che la ferita gli provocava, cadde a terra. Il drago bianco aprì gli occhi e si guardò il corpo. Aveva una spada conficcata nel suo ventre e il sangue usciva a fiotti. Se respirava le faceva male e se non respirava rischiava di morire. Si alzò piano piano, levò la spada dal suo corpo ed urlò, si portò una zampa sulla ferita, si concentrò e una nube bianca entrò nel taglio. Pochi secondi dopo, il taglio era completamente guarito. Si alzò e corse vero il suo Eltanin, che respirava a fatica. Aldibah li raggiunse. Umika mise un artiglio sul corpo del fidanzato e gli curò la ferita, ma egli non si svegliava lo stesso.
"-Perché non si sveglia? -" chiese Aldibah.
"-Non lo so-" rispose lei mentre pensava. "-Allontanati, devo fare una cosa molto pericolosa-" disse il drago nivea, guardando il cugino, che si allontanò.
"-Scusami...-" lo pregò. Prese la spalla ferita e ci fece un taglio profondo sopra. Eltanin urlò dal dolore e Umika incominciò a canticchiare la canzone che aveva cantato a Lidja. Parve calmarsi. Il sangue rosso usciva velocemente e Umika ne prese una piccola quantità e la verso sul pavimento. Recitò na piccola formula e il sangue da rosso diventò viola scuro, simile a quello delle viverne.
"-Oh, no-" disse Umika, guardando il risultato.
"-Che c'è? -" chiese il drago azzurro, allarmato.
"-È stato avvelenato da Ofnir, devo curarlo entro dodici ore, altrimenti...-" non riuscì a finire la frase. Il drago bianco si alzò e volò fino ad un piccolo armadio. Lo aprì con molta difficoltà, prese una foglia rosa e chiuse le ante. Tornò indietro e appoggiò la foglia sulla sua ferita. Umika si trasformò in Sara e la ragazza strappò un ampio pezzo della sua maglietta e lo legò attorno al taglio. Eltanin lasciò a terra il corpo di Fabio e Aldibah lasciò posto a Karl.
"-Mentre io lo curo, tu avverti gli altri-" ordinò Sara. Karl annuì.
'-Ehi, i nemici sono terminati, Sara sta curando Fabio e io sto bene. Venite qui, ma lasciate i fedeli dove sono-'
'-Arriviamo-' rispose Ewan. In pochi minuti Sofia, Lidja, Chloe e Ewan li raggiunsero.
"-Come sta? -" chiese Lidja, mettendosi, senza accorgersene, vicino a Ewan.
"-Ora Sara lo sta curando, ma vi assicuro che poi starà bene-" li rassicurò Karl, girandosi verso di loro.
"-Ho finito, ma dobbiamo portarlo in infermeria-" ordinò la ragazza, sporca del suo sangue. Karl e Ewan alzarono Fabio e lo portarono in infermeria, dove lo lasciarono riposare.
"-Cosa è successo esattamente? -" chiese Sofia.
"-Stavamo lottando. Dopo un'oretta buona, Fabio venne verso di me, ferito ad una spalla. Io cercai di curarlo, quando sentii un forte e acuto dolore, poi buio. Mi sono risvegliata sentendo un urlo, mi sono curata e poi sono andata verso Eltanin, sdraiato a terra, e mi accorsi che era stato avvelenato da Ofnir-". Karl e Lidja sentirono una rabbia accecante nel cuore quando sentirono il nome "Ofnir", colui che, durante la battaglia, li aveva uccisi con il suo tridente.
"-L'ho curato ed ora eccoci qui-" finì Sara.
"-Quanto riposo ci vorrà? -" domandò Chloe.
"-Penso...almeno tre ore-" rispose Sara.
   
 
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