Who is your cute friend?
La musica rimbombava all’esterno della casa, avvolgendo il giardino e
disperando i poveri vicini che ancora dopo anni non erano abituati.
Fili di luce colorata si srotolavano lungo il tetto e attorno alle
colonne della veranda, invasa da belle ragazze in abiti corti e tacchi e
ragazzi dall’aria spavalda in camicia.
Un’auto si fermò proprio davanti al vialetto, e la ragazza seduta al
posto del passeggero si morse il labbro, preoccupata: “Troy, ma sei sicuro?”
Il guidatore si slacciò la cintura e la guardò: “Tay, stai tranquilla.
Chad è il mio migliore amico, ed è un casinaro assurdo, una persona in più non
gli cambia niente. In più, penso che potresti anche piacergli.”
Taylor gli lanciò un’occhiataccia: “Oh, ma per favore. Devo ancora
capire perché ho accettato il tuo invito.”
Troy ghignò, scendendo dalla macchina: “Perché sono il tuo migliore
amico e non ti andava di passare un sabato sera in casa, per di più nella nuova
e cattiva città di Albuquerque.”
La ragazza dai capelli scuri alzò gli occhi al cielo e lo seguì lungo
il viale, entrando in quella casa sconosciuta dove la musica era sparata a
palla.
Dall’altra parte della sala, Chad, un ragazzo dai capelli afro e
padrone di casa, si avvicinò al tavolo dei viveri, dove sostava una bella
ragazza mora dall’aria preoccupata: “Dovrai berne cinque, di quelli, se vuoi
scioglierti un po’.”
La ragazza guardò il bicchiere che teneva in mano e sorrise: “Scusa,
Chad, non è che non sia una bella festa, è solo che… lo sai come sono fatta,
non sono una festaiola.”
Chad ghignò e le riempì ancora il bicchiere: “E’ per questo che c’è il
tuo grande amico Chad, Gabby.”
Gabriella ridacchiò: “Per farmi ubriacare alle feste? Sono arrivata da
tre ore ad Albuquerque e già mi vuoi cacciare nei pasticci.”
Lui scosse la testa: “No, voglio solo farti conoscere nuove persone, e
non lo farai certo se passi tutta la sera nell’angolino. Quindi, rilassati e
bevi quello che vuoi.”
La mora alzò gli occhi al cielo e prese un altro sorso, sotto lo
sguardo divertito e compiaciuto del suo amico.
Chad si girò poi verso l’ingresso, dove catturò l’attenzione di Troy,
il suo migliore amico, che stava entrando insieme ad una bella ragazza.
Troy gli fece un cenno con la testa e si avvicinarono l’un l’altro,
sorridendo.
“Ehi, capitano!” lo salutò il ricciolino, dandogli un cinque “Ce l’hai
fatta ad arrivare!”
Troy sorrise: “Bella festa, amico. Scusa il ritardo, ma sono dovuto
andare a prendere un’amica.”
L’altro alzò le sopracciglia: “Chi sarebbe quella tua amica così
carina?”
Il suo amico rivolse gli occhi al cielo: “Lo sapevo che ti sarebbe
piaciuta. È Taylor, quella ragazza di cui ti ho parlato. Si è trasferita qui ad
Albuquerque, ed ho pensato che sarebbe stata una bella occasione per farle
conoscere un po’ di gente.”
“Hai fatto benissimo.” rispose Chad, osservando quella brunetta che
stava sulla porta “E’ davvero uno schianto. Taylor… quella che incontravi tutti
gli anni in montagna, giusto?”
“Proprio lei. Ma, Chad… non fare lo scemo con lei, hai capito?”
Il suo migliore amico lo fissò: “Parola di Wildcat, Troy.”
“Bene,” Troy annuì “E la tua
amica carina, invece, chi è?”
Chad si girò verso il tavolo delle bevande: “Ti riferisci a Gabriella?
Ti ho parlato di lei, è la sorella della futura moglie di mio fratello.”
“Non mi avevi detto che era così bella, amico. Avresti dovuto invitarmi
quando tuo fratello passava di casa con la sua fidanzata!”
Il ricciolino lo osservò scettico: “Sei stato con Sharpay fino ad un
mese fa, amico.”
Il capitano della loro squadra di basket scosse la testa: “E adesso
Sharpay sta con Zeke, quindi non ci sono problemi. Me la presenti?”
Chad gli puntò un dito contro il petto: “Solo se prometti di fare il
bravo con lei. E se mi fai conoscere Taylor.”
Troy ghignò: “Ci vediamo tra cinque minuti al tavolo.”
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“Chad… quello è il tuo amico
Troy?” sussurrò spaventata Gabriella, guardando con la coda dell’occhio un
ragazzo che si stava avvicinando sorridendo, con a mano una ragazza dall’aria
imbarazzata.
Chad la guardò curioso: “Sì, perché?”
L’amica boccheggiò: “Perché è…è… è wow.”
“Oh mio Dio,” sospirò il ragazzo “Non ci posso credere. L’hai visto da
cinque secondi e sei già caduto nell’incantesimo di Bolton.”
Gabriella arrossì vistosamente, ed ingurgitò in un colpo solo il resto
del suo drink, giusto in tempo perché arrivassero Troy e Taylor.
“Ciao!” salutò lui con un gran sorriso “Il mio nome è Troy, piacere. È
lei è Taylor. Taylor, lui è Chad, quell’idiota del mio migliore amico.”
Chad ghignò: “Lo stesso per te, Bolton. Piacere, Taylor,” sorrise
stringendole la mano “Lei è la mia amica Gabriella.”
Quest’ultima, se possibile, divenne ancora più rossa nel notare in modo
in cui Troy la stava fissando, e balbettò: “E’ un piacere conoscervi.”
Taylor sorrise timidamente: “Vale lo stesso per me.”
Cadde uno strano silenzio imbarazzato tra loro quattro, perfino i due
ragazzi erano incerti su cosa dire o cosa fare.
“Ehm… come ti sembra la festa, Taylor?” domandò infine il padrone di
casa.
“Oh, è molto bella. C’è tanta… gente.” balbettò la castana.
Troy le strinse la mano, per tranquillizzarla: “C’è più o meno tutta la
scuola. Le feste di inizio estate di Chad sono sempre così.”
“La East High, giusto?” domandò Taylor.
Chad annuì, orgoglioso: “La migliore scuola di Albuquerque. Come la
conosci?”
Lei scrollò le spalle: “Mi ci trasferisco a settembre.”
“Davvero?! Anche Gabriella!”
Tirata in causa, nonostante cercasse di farsi notare al minimo, la mora
fece di sì con la testa: “Già. Ho deciso di venire a vivere con mia sorella
maggiore, e siccome lei si sposa a settembre e si stabilisce ad Albuquerque, ho
scelto di andare in una scuola dove conoscevo già qualcuno.”
Troy ghignò: “Sai, Gabriella, mi dispiace molto che diventerai parente
di uno scemo come Chad.”
“Non credergli, non sa cosa farebbe se non ci fossi io!” ironizzò il
suo migliore amico.
Il capitano dei Wildcats si portò una mano alla fronte con aria
drammatica: “Oh, la mia vita sarebbe perduta.”
Chad fece una smorfia: “Eww, ti prego, evita di comportarti come
Sharpay.”
Taylor lanciò un’occhiata a Gabriella, che ridacchiava per la scemenza
di quei due, e si sorrisero a vicenda.
“Allora tra qualche mese saremo compagne di scuola.” osservò la ragazza
di colore.
L’altra annuì: “Già, mi sento molto più rinfrancata. Sai, io non sono
un tipo molto… festaiolo, ecco.”
“Ti capisco. Nella mia vecchia scuola, ero il capitano della squadra di
Decathlon, e non ero tra i più in, se
capisci cosa intendo.”
“Assolutamente. Ehi, ero anche io capitano del Decathlon, e
presidentessa del club di Chimica!”
Taylor sgranò gli occhi: “Ma dai! Allora potremmo parteciparvi insieme!
Sempre che ci sia, a questa famosa East High.”
“C’è, tranquilla. Mi sono informata, prima di iscrivermi. Sembra una
scuola piena di cose da fare. Anche se, a sentire Chad, la cosa più importante
è la squadra di basket.”
L’altra alzò gli occhi al cielo: “Non me ne parlare. Troy non fa altro che raccontare dei ‘suoi’
Wildcats.”
Gabriella ridacchiò: “Dovresti sentire Chad. Giuro che pronuncia le
parole ‘basket’ e ‘Wildcats’ minimo cento volte al giorno!”
“Parlate male di noi?” Troy sbucò all’improvviso tra di loro, facendole
sobbalzare.
“Già!” risposero in coro, ridendo.
Il castano fece un broncio da bambino che fece sciogliere Gabriella:
“Che cattive che siete. E noi che volevamo offrirvi da bere.”
“Chi v’impedisce di farlo?” rise Taylor.
Allora Chad allungò ad entrambe un bicchiere colmo di liquido rosso:
“Ecco qua. Sciogliete il vostro cuore di ghiaccio.”
Le due ragazze si sorrisero di nuovo e fecero tintinnare i bicchieri
l’uno contro l’altro.
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Gabriella si asciugò le mani nell’asciugamano rosa che sapeva
appartenere a sua sorella e si sistemò i boccoli neri. Al di fuori della porta
del bagno si udiva il tunztunz della
musica a palla; ormai la festa era al suo apice, e lei non poteva negarlo, si
stava divertendo tantissimo.
Aveva conosciuto qualche altro amico di Chad, ma senza dubbio il suo
preferito era Troy. Quel ragazzo aveva qualcosa di magico che l’attirava… come,
d’altronde, attirava tutta la popolazione femminile presente. Forse era il
carisma, forse il sorriso a mille watt, forse quegli occhioni blu… fatto sta
che Gabriella, ogni volta che le rivolgeva la parola, sentiva le guance farsi
rosse e il cuore perdere un battito.
Scosse la testa: -Possibile,
Gabriella, che cadi subito per un ragazzo che conosci da un paio d’ore? –
si domandò mentalmente –Sai che novità.-
si rispose poi subito.
Beh, almeno Troy non aveva iniziato a provarci come un disperato non
appena l’aveva vista, al contrario di tutti quegli altri che aveva conosciuto.
Le venne da sorridere, e aprì la porta, rimescolandosi al casino. Cercò
con gli occhi una certa testa cespugliosa, ma ne trovò solo una color sabbia.
“Troy,” gridò, cercando di sovrastare la musica “Sai dov’è finito
Chad?”
Lui scosse la testa: “No, io stavo cercando Taylor, per caso l’hai
vista?”
“No, mi dispiace! L’ho persa mezz’ora fa!”
I due si guardarono negli occhi, e non gli ci volle molto a fare due
più due. Chad più Taylor.
Troy sospirò: “Vieni con me.” la prese per mano -facendola quasi
svenire- e la condusse verso l’uscita, sgomitando tra i corpi accaldati che
ballavano, che si baciavano, che barcollavano ubriachi.
Il tramonto stava ormai svanendo, lasciando spazio alla penombra della
sera fresca di inizio giugno.
L’aria piacevolmente fredda li colpì all’improvviso, donando ad
entrambi una sensazione di piacere… o era solo la vicinanza dell’altro?
“Aah,” sospirò il ragazzo “Che bello. Si soffoca là dentro.”
Gabriella annuì: “Pensi che siano qui fuori?”
“Beh, ho fatto il giro di
tutta la casa. L’ultimo posto che mi rimane da controllare è questo… sempre che
tu sia pronta ad ampliare la tua conoscenza in campo di relazioni tra uomo e
donna.”
La mora fece una smorfia scandalizzata: “Che cosa?!?”
Troy scoppiò a ridere: “Tranquilla, Gabriella! Volevo solo dire che, di
solito, nel giardino si appostano le coppiette che non trovano posto in casa!”
Lei lasciò scappare il fiato che aveva trattenuto: “Ah, ecco. Okay,
penso di poterlo affrontare.”
Le scoccò quel magnifico sorriso: “Andiamo, allora.”
Scesero i gradini della veranda, sempre mano nella mano, e si avviarono
per il giardino.
In effetti, ad ogni angolino disponibile Gabriella notava delle coppie
in atteggiamento molto intimo. Non
potè fare a meno di arrossire, anche per la vicinanza del ragazzo.
All’improvviso, Troy si fermò e lei si schiantò quasi contro la sua
schiena muscolosa (non che le sarebbe dispiaciuto, dopotutto.).
Guardò nella sua stessa direzione, e all’unisono esclamarono: “Eeew.”
Contro un albero, vicino al garage del signor Danforth, stavano Chad e
Taylor, impegnati nella nobile arte dell’esplorarsi a vicenda le bocche.
Gabriella spostò lo sguardo, imbarazzata, mentre Troy commentò con un
ghigno: “Però, hanno fatto presto.”
“Non sarebbe meglio lasciare loro un po’ di privacy?” bisbigliò la
ragazza, di un evidente color prugna.
Senza aggiungere altro, il castano la portò dall’altra parte del
giardino, fortunatamente sgombra, e si sedettero sulla veranda, lasciando
penzolare le gambe nel vuoto.
Lei gli lanciò un’occhiata e sorrise, concentrandosi poi sul terreno.
Troy, invece, osservò il suo profilo, il modo in cui i boccoli le
circondavano le spalle e come il vestito bianco le fasciasse il corpo
proporzionato e ben fatto.
La sentì sospirare e la vide chiudere gli occhi mentre una folata di
vento la investiva con dolcezza: “Che meraviglia…”
Sorrise ed abbassò gli occhi anche lui, concordando tra sé, ma non sul
vento.
“Chad parla sempre tanto di te,” alzò la testa, incontrando quei due
occhioni color cioccolato “Sei un po’ come suo fratello maggiore.”
Troy sorrise: “O anche il contrario. A volte quel testone può essere
davvero saggio. Anche se non sembra.”
Gabriella ridacchiò: “Lo so bene. La prima volta che l’ho visto, mi è
sembrato uno stupido. Mi ci sono voluti due minuti per ricredermi. È scemo, ma
è speciale.”
“Cos’è, ti sei presa una cotta per lui?” la prese in giro il ragazzo,
ma avvertì una punta di gelosia toccargli il cuore.
“Oh, no, tranquillo! Non vedo in lui altro che un amico, o un
fratellone.”
“Bene.” Gabriella lo guardò interrogativa, così lui si affrettò a
continuare “Ehm, no, dicevo per… per Taylor! Sai, non sarebbe bello se a voi
due piacesse lo stesso ragazzo, e visto che adesso quei due sono là che… ecco,
e allora…”
La mora sorrise: “Certo, capisco.”
Troy abbassò la testa, imbarazzato e stupito. Lui, che di solito non aveva problemi con le ragazze (ed evviva la
modestia, come gli diceva sempre Taylor), si trovava in difficoltà con
Gabriella, temeva sempre di fare delle figuracce e di dire cretinate… come
quella.
Il problema, se lo era davvero, era che lei gli scatenava delle
reazioni strane. Era come se lo ipnotizzasse.
Ora capiva quello che un’ora prima gli aveva detto Chad riguardo a
Taylor… solo che Chad, evidentemente, non si era fatto prendere dal panico.
Oppure, era molto meno gentiluomo di lui. Sì, decisamente la seconda.
“Dove ti trasferirai con tua sorella e Josh?” domandò, tanto per non
rimanere in silenzio.
Gabriella si guardò attorno, poi puntò verso destra: “Verso di là. È
una casa marrone, con la veranda bianca, a due piani. La mia camera ha un
balcone bianco immenso, con davanti un albero antichissimo e pieno di foglie.
L’abbiamo scelta io e mia sorella, Gloria.”
Il ragazzo sorrise: “In pieno territorio Wildcat.”
“Perché?”
Il sorriso del castano si allargò: “Abito di fronte a te.”
Lei arrossì: “Ah. Che mondo piccolo.”
“Ti dispiace?”
“No, assolutamente.”
“Se vuoi posso accompagnarti a scuola io, così non devi prendere
l’autobus.”
La mora lo guardò: “Troy. Sono già abbastanza preoccupata all’idea di
andare in una scuola nuova, quindi per favore non ne parliamo.”
“Okay.”
“Comunque, era la scusa per provarci più gentile che abbia mai
sentito.”
Troy la guardò stupito: “Ehi! Io non…” si fermò mentre lei scoppiava a
ridere per la sua espressione “Uffi.”
Gabriella riprese fiato e lo osservò. –Sei così carino quando sei in imbarazzo…-
Il ragazzo sorrise: “Grazie, anche tu.”
Lei divenne bordeaux: “L’ho detto ad alta voce?!”
“Esatto.”
“Oddio,” la ragazza si prese la testa tra le mani “Non ci posso
credere.”
“No, sul serio, è stato dolce.” la tranquillizzò Troy con un sorriso.
“E terribilmente imbarazzante, però.”
“Beh, anche tu sei carina quando sei imbarazzata.”
Gabriella lo spiò da sotto una cascata di boccoli neri: “Hai intenzione
di farmi arrossire ancora per molto?”
Lui rise: “Già, perché sei bellissima quando sei rossa.”
Era ufficiale, a Gabriella Montez stava per venire un infarto:
“D-davvero?”
Troy avvicinò il viso a quello di lei: “Giuro.”
Era così vicino che Gabriella poteva specchiarsi nei suoi occhi, poteva
sentire il suo profumo: “G-grazie…”
Il ragazzo sorrise appena, avvicinandosi ancora di più: “Di niente…”
Le mise una mano sulla guancia, scostandole i capelli, l’attirò a sé,
bruciando gli ultimi millimetri tra di loro.
Gabriella sospirò quando le loro labbra si toccarono, intrecciò le mani
dietro al suo collo e lo strinse ancora di più.
Pochi istanti, e il loro bacio avrebbe potuto benissimo fare la concorrenza
a quello dei loro due amici.
E proprio Chad e Taylor comparvero sulla veranda: “Wow,” commentò il
ricciolino “Fanno le prove per un porno?”
La ragazza si risistemò i capelli scompigliati e gli lanciò
un’occhiataccia: “Chad!”
Lui alzò le mani in segno di difesa: “Ehi, insomma, guardali!”
Taylor lo guardò in cagnesco: “Prima non mi sembravi così dispiaciuto
di essere nella loro stessa situazione.”
“Sì, ma un conto è se lo faccio io, un conto è vedere il tuo migliore
amico con la tua futura cognata.”
“Gabriella non sarà tua cognata!”
“…davvero?”
La ragazza alzò gli occhi al cielo e lo prese per mano: “Andiamo. Non
mi dovevi presentare qualche tuo amico carino?”
Chad fece una smorfia sconvolta: “Ma come!”
“Tranquillo. Troy mi ha già presentato un amico carino che mi piace
davvero molto.”
“E chi sarebbe?”
Taylor rise, si girò e gli diede un bacio a stampo: “Tu.”
Fine
Ciao
a tutte! Mi è ritornata un po’ d’ispirazione, e oggi pomeriggio ho completato
le ultime quattro pagine di questa shot… quindi praticamente l’ho scritta tutta
^^
Perdonate
la lunga attesa, ma ho troppe cose per la testa, e tanti cali di fantasia ^^ Mi
sono accorta che sono passati ben due mesi dall’ultima volta che ho aggiornato
questa raccolta, ops ^^’’’’
Thanks to:
lovely_fairy: che hanno i Led
Zeppelin?? Sono mitici xD Glieli faccio ascoltare perché mi sembra una Gabby
più tosta del solito :D Bacio ochetta mia
ciokina14: non mi ricordo più su
che cosa non avevo torto, ahah xD Non è divino, dai… diciamo celestiale, ahah (evviva la modestia,
appunto XD) Bacio sorellina!
Angels4ever: scommetto che sei
contenta che alla fine ho aggiornato qualcosa! ;)
Tay_: questa come la vedi?
A me non convince neppure questa!!!! :DD
Romanticgirl: un giorno le troyella
domineranno il mondo (muahahaha :D) grazie mille ;D
Armony_93: *me si commuove*
grazie mia cara. Davvero ti sei riletta tutta WF? Hai coraggio, sorella :D Come
fai ad avere la premiere mondiale di HSM2?? IO NON CE L’HO!! Però ho il
Grazie
anche a solo letto, spero che con la fine della scuola mi ritorni la
creatività!
Baci
a tutte
Hypnotic Poison