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Autore: MariLarosa    23/11/2016    0 recensioni
Il viaggio introspettivo di una ragazza che si libera, analizzando passo per passo la sua vita, del suo modo di apparire.Arrabbiata ,sarcastica , cinica e con umorismo Alice ci racconta della sua vita , di se stessa tramite amicizie , amori , famiglia , giornate e avventure fino al liberarsi della rabbia che aveva sempre represso e mostrando così, finalmente il suo vero essere: una giovane donna che vuole amare, farsi amare e vivere per quello che è.
Genere: Avventura, Comico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Introduzione

“Buongiorno e  vaffanculo” , ho sempre sognato di poter esordire così.

Immaginate di passare un intera vita a professare pace , immaginate quando ogni mattina per ventitré anni , nonostante ci siano giornate piene di merda , vi svegliate e sorridete, nonostante tutto vi impacchettate la buona dose di bestemmie che vorreste urlare al mondo , indossate insieme al vostro miglior vestito anche il vostro miglior finto sorriso ed , andate , andate a trascorre quella dannata finta giornata.

Io sono tutta una finzione! Sono una bravissima attrice, abile nei travestimenti e a recitare la mia bella recita giornaliera: la persona ottimista. E mi sono rotta.

Sono giunta a tale conclusione dopo essermi infilata nel letto alle otto di sera di una giornata uggiosa ed il proposito di ridurre le mie sigarette giornaliere è andato a farsi fottere , e dopo settimane di buoni propositi, eccomi ad essere già alla decima Lucky Strike , rollata da abili mani da esperta fumatrice menefreghiste delle cartine attaccate l’una altra dopo esser finite in una pozzanghera.

Dopo che il mio proposito di liberazione dal fumo è finito nel cesto dei miei fallimenti , ho deciso di mandare a fanculo anche tutto il resto. Cosi , immersa tra le coperte , mi ritrovo a pigiare con una rabbia disumana i tasti del computer , immaginando che al loro posto ci sia il viso delle numerose persone che vorrei rendere delle salme. Semplici propositi da omicida.

Odio il mondo e oggi ho deciso di urlarlo al mondo intero: sono una sociopatica asociale con manie ossessive compulsive. Il mio disturbo , non è lieve anzi , ormai credo che sia ad uno stadio avanzato dove riesco a mascherare benissimo la mia asocialità mentre la mia mente crea fotogrammi pieni di omicidi e sangue.

Sono arrabbiata , stanca ed incazzata e non è solo uno status del momento a fomentare ciò ma la voglia di dare uno stop a tutta questa finzione. Questa inutile e infinita finzione che è la mia vita.

Mentre massacro anche il cellulare alla ricerca di una canzone che riesca a sgonfiare questo enorme senso di disagio , la mia mente inizia ad avere una sorta di flashback.

Mi chiamo Alice , vivo a Torino , ho 23 anni , mi sento di averne cento ed odio il mondo e vi racconterò il perché.

Capitolo 1 :  Care amiche mie

 

Farvi un elenco delle mie amiche sarebbe un’ impresa ardua , molto ardua. In molti hanno ragione a dire che le amicizie maschili sono più vere di quelle femminili.

Siamo solo invidiose l’una dell’altra , analizziamo ogni difetto al fine di aumentare la nostra autostima e siamo solo delle grandi opportuniste.Urliamo promesse di amicizia eterna durante qualche pigiama party o qualche film strappalacrime o durante qualche delusione amorosa  ma alla fine , siamo delle gran troie tra di noi.

Non sono mai stata gelosa di nessuna mia amica , il mio desiderio è sempre stato quello di trovare una sorta di compagna di viaggio , ovvero una mente pazza quanto la mia che mi accompagni in ogni dove , con cui prendere le peggiori sbronze, con cui piangere o ridere per cavolate e devo ammettere di essere stata fortunata su ciò . Ho conosciuto Camilla quando avevo quattordici anni,  anche se oramai sono tre anni in cui non ci vediamo  in quanto, quell’enorme stronza, abbia deciso di trasferirsi all’ estero per fare l’hostess .Ho condiviso e condivido con lei più cose di quanto ne condivida con le mie amiche ora.

La mia prima fonte di rabbia proviene appunto dalle amicizie. Oltre Camilla e le poche persone che considero amiche, mi sono ritrovata ad essere vittima delle cosiddette “ amiche a convenienza”. Per “amiche a convenienza £intendo quelle ragazze che incroci in un determinato periodo della tua vita e per qualche strana ragione , nonostante la tua sociopatia ti abbia più volte avvisato e nonostante siano il tuo opposto, tendi a frequentare e ad apprezzarle , finché ,con estrema calma ecco che giunge la catastrofe.

Dopo che per mesi o settimane hai sopportato saluti del tipo “ tesoro , amore , che cucciola che sei” o hai sentito e risentito la solita frase “ per te ci sarò sempre amica mia” , ecco che la loro vera natura inizia a comparire. Solitamente tale atteggiamento viene utilizzato da una persona che per qualche insano motivo invidia la tua vita e il tuo modo di essere , nonostante tu faccia letteralmente schifo come essere umano e altrettanto schifo faccia la tua vita.

Dopo che tale specie di essere vivente si addentra nella tua vita con caffè al bar , serate in discoteca o cenette a casa di amici ( tu in realtà volevi solo scolarti un fusto di birra al pub ) , nel momento del bisogno si trasforma in una iena. Il tipo ti ha mollato e sei un po’ giù? Ti è morto il gatto e vuoi piangere un po’? Ti sono entrati i ladri in casa e hanno rubato ogni cosa lasciandoti solo due paia di calzini ?Bene , secondo l’amica a convenienza dei tacere. Tu non puoi soffrire mentre la sua vita va dannatamente bene , devi solo stare zitta , ingoiare il tutto e sentire i discorsi sulle immense doti del suo ragazzo mentre tu forse non vedrai un pene per un bel po’.

Ebbene ho avuto tali amiche , le ho anche ora e in futuro ne avrò anche altre. Il punto è che esse sono state la prima goccia che ha fatto fuoriuscire una donna arrabbiata come me. Volevo solo essere debole per un attimo e non mi è stato concesso. Devo tacere.

Ma non stasera care amiche a convenienza , stasera mi avete rotto. Voglio una spalla su cui piangere , voglio per un attimo concedermi di essere debole di fronte a qualcuno e ammettere ciò che provo. Non mi piacciono i cuoricini e le sale da te , mi piacciono la birra e i pub ma ciò non mi rende un persona del cazzo.

Tra le altre care amiche  vi è una razza a parte da distinguere: le calabresi.

Le donne calabresi , senza generalizzare in quanto anche io sono calabrese , hanno una loro convinzione di amicizia. Le amiche calabresi sono la feccia.

Considerate la mia sfortuna in quanto sono incappata in presunte amiche di tale “ etnia” , le quali si sono avvicinate a me con l’unico intento di avere alleati in un’altra guerra contro altre loro amiche le quali , per un motivo o l’altro , le hanno fatte incazzare.

Le amiche calabresi sono quelle che , finché sei una figa di legno che la fa profumare al mondo intero vai bene , anzi sei considerata come una vergine che viene deviata da quegli uomini meschini che osano palesarti davanti. Inoltre devi avere determinate caratteristiche per poter essere una di loro:

  1. Amare i gatti , in quanto in futuro ti ritroverai a dover sfamare i gatti del paesello disperso nel quale andrai a vivere con il tuo maritino panzone ;
  2. Saper cucinare , in quanto dovrai mettere all’  ingrasso i tuoi futuri quattro figli e sfornare dolci in modo da arruffianare le altre amiche così da andare contro colei che non si attiene alle regole;
  3. Avere un ragazzo , preferibilmente uno di quei tipi senza palle che puoi mettere sotto , con la terza media e la capacità intellettiva pari a quella della merda del cane ;
  4. Voler diventare una casalinga , guai ad avere progetti maggiormente ambiziosi bisogna farsi mantenere dal marito
  5. Non esprimere la propria opinione.

Questi sono i sacri comandamenti ai quali devi attenerti per poter essere amica di una calabrese , in caso non ti attieni a questi ti ritroverai a rischiare la lapidazione oltre che l’odio di un intero paese. Il mio errore ? Mi piace vivere , mi piace esprimere la mia opinione ,anche se a volte è la cruda realtà , sono ambiziosa e non ho un ragazzo e così mi sono ritrovata ad essere diseredata dalla  loro cerchia. Che liberazione! Stavo diventando una sorta di asessuata/Desperate Hauswife.

La mia rabbia è dettata da ciò , tra amiche a convenienza e amiche calabresi mi ritrovo a rischiare la lapidazione per essere quella che sono e, detto con amore , “ Buongiorno e vaffanculo care amiche”!  Preferisco scolarmi una birra al pub  e rimediare alle mie ferite da sola pur di non fare affidamento su di voi , siete lo schifo dell’amicizia.

   
 
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