Fanfic su attori > Cast Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: cin75    25/11/2016    6 recensioni
Jared e Jensen non si sopportano. Si odiano , letteralmente. Sono decisamente diversi. Litigano su tutto e tutti. I loro mondi sono uno l'esatto contrario dell'altro. Fosse per loro, si annullerebbero a vicenda.
Ma succede qualcosa.
Si innamorano e i loro mondi così diversi smettono di esistere.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Jared Padalecki, Jensen Ackles, Misha Collins
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Adesso imparate a vivere!"

Uno, quello di fronte a Jensen, era di altezza normale, robusto, vestito elegante con un garofano rosso all’occhiello della giacca. Lo sguardo sprezzante e gli occhi che sembravano fiammeggiare del più profondo fuoco dell’Inferno.
L’altro, quello davanti a Jared, era più basso del primo. Barbetta incolta, con lo sguardo più dolce ma comunque severo. Vestito decisamente casual rispetto all’altro. Una chitarra a tracolla dietro le spalle e gli occhi di un celeste che rispecchiava le infinità del Paradiso.
 
“Che significa?!” azzardò Jared sporgendosi appena verso i due.
“Significa che dovrete fare..gli umani. Nel bene e nel male. Nella buona e nella cattiva sorte…” iniziò l’Inferno.
“Significa che dovrete capire che cosa si prova ad affrontare le proprie scelte e ad accettare le conseguenze di ogni vostra decisione.” aggiunse il Paradiso.
“Ma come…come faremo? Noi non....insomma. La concretezza delle cose, la confusione delle situazioni, la vita reale, fisica, materiale..." provò a far presente l'ex angelo.
"Al diavolo le tue assurdità. Come faremo...come farò con i sentimenti?” chiese timoroso Jensen non proprio avvezzo a simili sensazioni. “Loro..loro sono così…” balbettò decisamente spaventato, indicando alcune persone distanti da loro.

“Proverete anche quelli. Ma questa volta saranno sentimenti veri, profondi. Non solo percepiti. Saranno forti, intensi e…”
“ E a volte faranno dannatamente male!” concluse la presenza demoniaca con una certa soddisfazione.

I due neo umani deglutirono simultaneamente.
“Non ce la farò. È troppo!! Sarò solo…ti prego…” supplicò Jared verso la presenza che sarebbe dovuta essere dalla sua parte.
“Non sarai solo, Jared.” lo confortò l’essere celeste.
“Sì!! Lui sarà con te!” lo canzonò Jensen, decisamente più infuriato. Data la sua natura.
“No, idiota!!” lo rimproverò il demone. “Tu…starai con lui e lui con te. E’ così che funzionerà questa cosa. Affronterete la punizione insieme, vivendo insieme, cercando di capire ed imparare tutto ciò che c’è da capire ed imparare su quello che avete sbagliato e che vi ha portato a questo!!”
“COSA??!!” esclamarono i due, atterriti da quella prospettiva di convivenza forzata e scattando nervosamente in piedi.
“Starà a voi capire e scoprire come arrivare alla …decisione giusta e  come accettare le conseguenze di quella decisione!” asserì l’angelo.
“Solo allora la punizione avrà fine e noi vi riporteremo a casa!” fecero alla fine, sia l’Inferno che il Paradiso, per poi sparire e lasciare i due ragazzi, perché quello e solo quello erano adesso, soli .
Due ragazzi. Umani.
 
Per un po’ restarono in silenzio, contemplando e rimuginando ciò che era stato detto e deciso. In certo senso, facendosene, forse, una ragione.

“Che facciamo adesso?!” sussurrò Jared fissando il cartellone che recitava un ottimistico “Benvenuti a Pasadena”.
Un tuono spezzò quella sorta di trance in cui i due erano.
Jensen alzò lo sguardo al cielo sempre più grigio.
“Credo che la prima cosa da fare sia trovarci un posto dove stare!” convenne, quando le prime gocce di piaggia iniziarono a scendere.
Corsero velocemente lungo il viale della città in cui erano stato portati e quando il temporale ormai infuriava , Jensen, istintivamente, afferrò con una forte ma delicata presa, la mano Jared.

Una scarica in pieno petto.
Una morsa allo stomaco.

L’ex angelo appena dietro di lui, contraccambiò quella stretta, seguendolo e non ebbe incertezze quando Jensen lo fece entrare in una tavola calda, così da avere riparo.
 
Quando la campanella sospesa sulla porta di ingresso tintinnò, nella piccola ma accogliente sala da pranzo si affacciò una donna che li fissò per un attimo interdetta.
“Oh mio Dio!!” esclamò vedendo in che stato i due ragazzi erano ridotti.
“Ci…ci scusi..” balbettò Jared resosi conto del casino di acqua con cui stavano imbrattando il pavimento.
“Ehi!! non è colpa nostra se il “Diluvio Universale: Parte seconda” è appena scoppiato!” si giustificò Jensen.
“Ma io volevo solo…e tu davvero dovresti…” cercò di rispondere Jared.
"Non iniziare a dirmi quello che devo o non devo...." 
“Ok!" li fermò con calma la padrone del locale. "Quando avrete smesso di battibeccare come due sposini in un viaggio di nozze che sta andando in malora, venite di là con me, che vi prendo qualche asciugamano!” disse sorridendo loro e invitandoli a seguirla.
I due lo fecero, in silenzio. Guardandosi, di tanto in tanto, in sottecchi. Quasi studiandosi.

Seguirono la donna e accettarono di buon grado le spugne morbide e profumate di bucato. Jensen ne prese una e prima di asciugarsi, guardò Jared, i suoi capelli lunghi, troppo onestamente, più bagnati dei suoi decisamente più corti e per un motivo che , in quel momento non riuscì a spiegarsi, gli passò l’asciugamano.
“Tieni, o ti verrà un malanno!” quasi sussurrò, prendendo poi, come se niente fosse il secondo telo di spugna che gli veniva offerto.
Jared si sbalordì per quel gesto di assoluta gentilezza dato l’essere, o adesso persona, da cui proveniva. Ma accettò e sorrise ringraziando gentilmente.
“Ma come siete dolci!” affermò sognante la donna che aveva visto la scena. “Da quanto tempo state insieme?!” domandò all’improvviso e con tono decisamente curioso.
“Cosa?!” esclamò Jared. “Noi…noi non.. Noi siamo…”
“Noi stiamo insieme….da un’eternità, potremmo dire!!” lo fermò Jensen avvicinandosi all’altro e mettendogli un braccio intorno alle spalle.
“Ma cosa…” fece  Jared completamente spaesato.
E approfittando del fatto che la donna era rientrata in cucina per prendere loro qualcosa di caldo da mangiare, l’ex angelo si ritrasse con un gesto stizzito da quell’inatteso abbraccio.

“Ma che cavolo stai dicendo?!” fece con un espressione infuriata.

“Ascoltami Jared. Non ci conosce nessuno. Non abbiamo documenti. Non abbiamo un passato, a parte le cavolate che potremo inventare al momento. Trovare un appartamento sarà già difficile, trovarne due ancora peggio se non inutile dato che la nostra punizione comprende il dover convivere. Ma questo sembra essere l’unico ristorante del posto e quindi la nostra provvidenziale salvatrice potrebbe esserci utile. Potrebbe conoscere qualcuno che possa aiutarci. Quindi diventare una coppia felice e con un momento sfortunato potrebbe aprire qualche porta che resterebbe chiusa, ti pare?!” gli spiegò con decisione.
“Questo è mentire?!” fece presente Jared.
“No, questo è essere umani!” sottolineò l’altro.
“Ma non tutti gli uomini mentono!” ribadì quasi con una sorta di speranza l’ex anima angelica.
“Quelli che vogliono diventare presidenti, sì!!” convenne la sua controparte.
“Beh!! io non voglio diventare presidente.”
“Nemmeno io, credimi. La politica è peggio dell’Inferno. Ma ci serve un tetto sulla testa e lei…” fece indicando la persona nella cucina. “..lei può aiutarci.”  e mentre Jared stava per ribattere, la donna tornò da loro.
“Che stupida, non mi sono nemmeno presentata. Io sono Jody, Jody Mills. E questo, purtroppo per voi è l’unico ristorante della città. Quindi dovrete accontentarvi di quello che posso offrirvi.” disse dando credito a ciò che aveva appena considerato Jensen.
“Andrà benissimo, mi creda. Andrà più che bene!” rispose gentilmente Jared che non potè evitare di vedere lo sguardo soddisfatto di Jensen mentre la donna si presentava. “Io sono Jared e lui è Jensen.”
“Come mai da queste parti, se posso chiederlo?!” disse invitandoli a sedersi al tavolo che aveva apparecchiato per loro.
“Diciamo che lo nostra società ha avuto qualche problema e così per evitare di combinarne altri, abbiamo deciso di ...come dire...salvare il salvabile e provare a ricominciare. Posto nuovo, vita nuova!” inventò sul momento Jensen, sorridendo cordialmente.
“Anno nuovo , vita nuova!” lo corresse Jared.
“Come?” fece stranito Jensen.
“Si dice: anno nuovo , vita nuova!” ripetè con un leggero tono saccente Jared.
“Cosa???” con il tono di voce più alto di qualche tono. “Fa’ lo stesso. Il senso è quello!!” lo rimproverò Jensen, seccato.

“Lo ripeto ! Siete proprio carini!” e porse loro un piatto fumante di stufato.
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: cin75