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Autore: eLiSeTtA    18/05/2009    7 recensioni
Dovette fare appello a tutta la sua forza di volontà per staccarsi dall’abbraccio di Tony...
Un po’ per il proprio orgoglio...
Un po’ perché se fosse rimasta con lui un minuto in più era sicura che non sarebbe riuscita ad abbandonarlo...
Mettendo però a rischio la sua vita...
E questo lei non poteva permetterlo assolutamente...
Così si incamminò verso la porta.
Arrivata alla soglia mise una mano sullo stipite e si girò verso di lui.
- Addio Tony...- E, dopo averlo guardato negli occhi per l’ultima volta, sparì.
ff di elisa_93, a parere di eLiSeTtA uno dei suoi migliori lavori... sta a voi decidere, oh carissimi lettori!
Genere: Romantico, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Rieccomi! Scusate l’attesa ma ho avuto un po’ di problemi in questi giorni! Comunque... dopo il capitolo di transizione (che stranamente ha avuto più successo di quanto mi aspettassi) ecco finalmente un po’ di azione... seguite bene e non perdetevi nessun passaggio!

 

 

 

 

25. Gerusalemme! Gerusalemme!

 

 

 

 

Gerusalemme 17:17 ora locale

Via Dolorosa

 

Il cielo di Gerusalemme era azzurro e non si riusciva a scorgere neanche una nuvola.

Era davvero una bella giornata...

Di quelle adatte per fare un bagno nelle fresche acque del mediterraneo dove si affacciava il paese, di fare un giro per le campagne o anche per una passeggiata in centro.

E infatti la Via Dolorosa era stracolma si persone.

Abitanti del luogo... turisti... giornalisti.

Erano tutti lì a godersi un momento di pace per le strade della via...

Tony e Ziva erano tra queste persone...

- E’ proprio un posto meraviglioso... avevi ragione...- disse il ragazzo sistemandosi il colletto della sua camicia hawaiana.

Se non lo avesse saputo non avrebbe mai creduto che in quel luogo tanto ricco di vita duemila anni prima il Cristo avesse portato la croce sulla quale sarebbe stato crocifisso sulle proprie spalle.

Ziva sorrise e si strinse di più al suo braccio.

- Lo so... dimentichi che io ho sempre ragione?-

Ogni tanto qualcuno si voltava e osservava DiNozzo a causa della sua cicatrice, che si intravedeva nonostante portasse gli occhiali da sole quasi notte e giorno ormai, ma lui non ci faceva caso.

E poi in quel momento lui e Ziva pensavano a ben altro...

- Ma come sei modesta!- commentò sarcastico.

Ziva gli rivolse un’occhiata divertita e lo tirò verso il banco di un venditore di armi bianche...

- Guarda Tony... secondo te questo a Gibbs piacerebbe?- gli domandò indicando un grande coltello dentellato a lama nera.

- Questo?-

- Si... oppure questo...- fece lei indicandone un altro molto simile al primo, solo che non era dentellato ed era a lama bianca.

- Penso di si... perché?-

- Beh... l’altra volta si sono lamentati tutti perchè non gli abbiamo portato un ricordino...-

- A parte il fatto che si è lamentata solo Abby... beh... per farci “perdonare” potremmo organizzare una bella gita sulle rive del Mar Rosso per farci scusare...- disse lui sarcastico tirandola via dal banco.

Gli occhi dell’israeliana si illuminarono.

- Sai che è un ottima idea?-

- Davvero?-

- Si!-

- Beh... lo so! Sono un genio!-

- Ora però sei tu ad essere la modestia in persona...-

- Mai quanto te...- riabbatté DiNozzo.

Improvvisamente però smisero di scherzare e tornarono seri.

- Lo vedi?- domandò Ziva allungando il collo.

- Si... si è allontanato di più... ma riesco a vederlo lo stesso... sarai costretta a benedire il mio metro e ottantanove...- rispose lui sorridendole.

Ma non perdendo di vista quell’uomo basso e infido che stavano seguendo da ore...

- Si, ma c’è anche un lato negativo... nel tuo metro e ottantasette...-

- E ottantanove... sono alto un metro e ottantanove!-

- E per due centimetri cosa cambia?-

- Cambia tanto invece...- sbuffò lui.

- Comunque... grazie al tuo metro e ottantanove e alla tua cicatrice dai nell’occhio... e penso che tra poco si renderà conto che lo stiamo seguendo...-

- Non è colpa mia se sono alto...- borbottò tra se e se.

- Tony... l’ho perso di vista...- fece allarmata Ziva interrompendolo.

- Io pure... ha girato l’angolo a destra... e ora non lo vedo più!-

- Seguiamolo...- ordinò la ragazza.

Affrettarono il passo e dopo aver spinto un paio di turisti troppo lenti ed essersi guadagnati insulti in lingue sconosciute, almeno a Tony, Ziva probabilmente capiva benissimo, riuscirono a voltare anche loro l’angolo.

- Lo vedi ora?- domandò Ziva preoccupata.

- Si... ora si...-

- Bene...-

La ragazza fece per affrettare il passo per non rischiare di perderlo di nuovo, ma Tony la bloccò...

- Aspetta... si è fermato...-

- Cosa sta guardando?-

- Un vestito da uomo... non il mio genere...- disse il ragazzo allungando il collo per vederlo meglio.

- Sembra voglia provarlo... che facciamo?-

- Ci avviciniamo anche noi ad una bancarella per non dare troppo nell’occhio...- suggerì Ziva.

E così dicendo lo tirò verso un angolo dove una donna vendeva quadri fatti col carboncino...

Era riuscita a rappresentare con abilità straordinaria tutti i posti più belli e famosi della città...

Il Monte degli Ulivi, il Muro del Pianto, la Città di Davide, la Porta dei Leoni e la stessa Via Dolorosa.

- Che belli...- commentò Tony senza fiato.

La donna parve capire il complimento e rivolse ai due giovani un enorme sorriso.

- Ti piace la mia Gerusalemme?- gli domandò Ziva sorridendo.

- Si... è bellissima...- mormorò lui chiedendo alla venditrice il permesso di prendere uno dei suoi lavori in mano per osservarlo meglio.

Ziva chiuse gli occhi e cominciò a recitare una specie di poesia... una preghiera che aveva imparato da bambina, gliela aveva insegnata sua madre e la faceva recitare a lei e Tali ogni sera prima di andare a dormire.

- Se ti dimentico, Gerusalemme,

 che la mia mano destra si secchi!

 Che la lingua mi si attacchi al palato

 se io mi dimentico di te,

 se non metto Gerusalemme

 al sommo della mia gioia!-

- E questo cosa era rosh katan? Un invocazione al suicidio?- disse Tony sarcastico.

- No... è il canto dei fanciulli esiliati da Israele, Salmi 137...-

- Non pensavo fossi così religiosa da ricordare pezzi di Bibbia a memoria...- fece il ragazzo piuttosto sorpreso.

Ziva sorrise.

- Non sono poi così tanto religiosa... però questo canto mi è sempre piaciuto molto... lo vedi ancora?-

- Si... con quel vestito è ancora più brutto di prima... ecco... sta di nuovo andando dietro la tenda per cambiarsi... credo lo voglia acquistare... che cattivo gusto!-

- Voi comprare qualcosa?- chiese la pittrice.

- No... guardavamo soltanto...- disse Tony ma poi, vedendola delusa, aggiunse - I suoi quadri però sono davvero belli... ha provato a venderli ad un museo...-

- Grazie... pensi davvero che io vendere ai musei?-

- Certo! Sono bellissimi! Si fidi!- e così dicendo Tony si allontanò con Ziva sottobraccio.

- Ha di nuovo ripreso a camminare... vieni...-

- Hai fatto una buona azione...-

- Chi io? Ah si! E’ bravissima... ha solo bisogno di un po’ di incoraggiamento...-

- Comunque sia... hai fatto una buona azione!-

- Grazie...-

Poi la trascinò verso un banco dove vendevano fiori...

Comprò una rosa e poi la porse a Ziva...

- Ecco a te...- disse sorridendo ma non perdendo d’ occhio l’uomo che stavano seguendo.

- E’ bellissima Tony... grazie!- fece lei scoccandogli un bacio sulla guancia.

- Beh... mi aspettavo di più... qualcosa di più... per questa altra buona azione...-

- Tu pensa a non perderlo d’occhio... quando lo prendiamo possiamo parlare di una ricompensa...-

Tony le sorrise...

- Saprò aspettare allora...-

Continuarono a camminare per altri dieci minuti fino a quando l’uomo scomparì di nuovo dalla loro vista...

- Cazzo... l’ho perso...- imprecò Dinozzo guardandosi intorno freneticamente.

- No! Non è possibile che l’hai perso... eravamo finalmente ad un passo da lui! Dopo tutti questi mesi di ricerche!-

- Aspetta...- la interruppe Tony indicando un punto alla propria destra - è là! Sta correndo...-

Si scambiarono una rapida occhiata poi cominciare a correre in quella direzione.

- Ci ha scoperto...- disse Ziva faticando un po’.

- Ehi! Va tutto bene? Riposati! Non sforzarti troppo...-

- Tranquillo io e lui stiamo bene...- disse lei anche se rallentò un po’ - da che parte è andato?-

- A destra...-

- Bene...- commentò lei sorridendo maligna e mettendosi a camminare.

- Perchè?- chiese DiNozzo affiancandola.

- Perché di lì c’è solo un vicolo cieco... come si vede che non conosce Gerusalemme... questo gli scosterà la libertà!-

Così si diressero a passo veloce verso il vicolo.

E quando arrivarono si ritrovarono davanti uno spaventato e in cerca di una via di fuga Yossi Begin.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Gerusalemme 17:50 ora locale

Vicolo cieco

 

- Zi... Ziva... sha... shalom...- disse nervoso.

- Ciao Yossi...- fece lei sorridendo maligna.

- Che ci fai qui con il tuo amico Dinozzo?-

- Beh… sai Yossi... avevo voglia di fare una passeggiata a Gerusalemme… con Tony... poi ti ho visto è ho pensato: “Sono mesi che non lo sento! Perché non fargli una bella sorpresa?”... tu perché scappavi?-

Yossi fece per parlare, ma poi con uno scatto felino tentò di scappare.

- Prendilo!- ordinò Ziva a Tony.

Lui lo placcò con facilità, poi lo costrinse ad alzarsi e gli spinse la faccia contro il muro, bloccandolo col suo corpo...

- Yossi... Yossi... perché vuoi fuggire da me?- domandò Ziva con tono canzonatorio avvicinandosi a lenti passi.

- Lasciatemi andare! Non sono io la Talpa! Io sono innocente!-

- A giudicare da come tenti di scappare sembra il contrario...-

- Ti darò tutto quello che vuoi! Tutto! Ma ti prego! Risparmiami!-

- Mi dispiace... ma io non sono come te...- fece Ziva sprezzante – Non puoi corrompermi!-

- Ti darò tutte le informazioni su Hamas che vuoi! Te lo prometto!!! Ma tu lasciami vivere!!-

Ziva fece la sua risatina sadica.

- Oh Yossi... tu quelle informazioni me le darai comunque... te lo assicuro...-

- Chi te lo dice?- domandò l’uomo raccogliendo un po’ di coraggio.

- Sai... Tony da quando ha perso l’occhio per colpa tua e del tuo attentato è diventato piuttosto manesco... non vorrei che potesse fare male al tuo brutto faccino...-

Yossi cominciò a piagnucolare...

- Mi dispiace! Mi dispiace! Ma dovevo fartela pagare! Per colpa tua Hamas non ha più una talpa all’interno del Mossad!-

- E ci volevi uccidere solo per questo?-

- Non io! Sono stati gli Altri... dicevano che avrei fatto una brutta fine se non mi liberavo di te... per questo prima ho tentato di metterti contro tuo padre, visto che mentre eri là rifugiata in America non potevo farti del male, ma poi lui per colpa di hazif ha avuto l’incidente e tu sei tornata qui in Israele a rovinare tutto! Ho tentato di ucciderti ma tu e il tuo amico Tony avete la pelle più dura di non so cosa...  per questo sono scappato e mi sono nascosto in questi mesi! Mi dispiace! Non volevo!-

- Raccontala a qualcun altro Yossi...-

- Non era programmato che Sara morisse... mi dispiace! Era una brava ragazza!-

- Non pronunciare più il suo nome!- gridò Ziva isterica.

- Ziva...- disse Tony preoccupato.

Yossi cercò di approfittare di quel piccolo momento di distrazione per fuggire, ma Tony non si fece sorprendere e lo spinse più forte contro il muro.

- Tu stai fermo... è inutile che provi a fuggire...- ma questa volta Yossi lo colse di sorpresa.

Lo colpì con violenza a basso ventre e sgusciò via dalla sua presa, poi come Tony si accasciò a terra dolorante gli rifilò un calcio in testa che gli fece perdere i sensi.

Poi afferrò la pistola dell’agente e gliela puntò alla testa.

Questo accadde così velocemente e inaspettatamente che Ziva non ebbe il tempo di reagire...

- Tony...- disse tentando di raggiungerlo.

- Ferma altrimenti lo faccio fuori!- le gridò Yossi.

- Va bene... però non fargli del male...- disse Ziva posando la pistola per terra.

Ora che la poteva guardare meglio si accorse che c’era qualcosa di diverso in lei...

- Sei incinta per caso?-

- Non sono affari tuoi...- ribatté lei velenosa.

- Ah! Se tuo padre lo sapesse... un figlio al di fuori del matrimonio e per giunta con un americano non ebreo... se non fosse già morto morirebbe di crepacuore!-

Lei non rispose e si morse il labbro...

- Allora mia cara... ora io mi allontano e... ahhhhhhhh!- gridò Yossi.

Tony si era ripreso e mentre quello era distratto gli aveva conficcato il proprio coltello nella coscia facendolo accasciare a terra per il dolore...

Si rialzò si scrollò la polvere di dosso, poi, con uno strano sorriso in volto, prese a prenderlo a calci...

- Tony fermo! Anche io lo voglio morto... però lui per adesso ci serve vivo...- fece Ziva mettendogli una mano sulla spalla per farlo calmare.

- Regola numero nove: avere sempre un coltello con se...- citò DiNozzo sputando sul corpo senza sensi di Begin.

- Tony...- ripetè la ragazza abbracciandolo ancora spaventata per quello che era successo poco prima.

- Tranquilla va tutto bene... credo che il bastardo non si risveglierà prima di un paio di ore... voi state bene?-

- Si... stiamo bene...- rispose lei sorridendo.

- Tra quanto arriveranno gli agenti del Mossad?- chiese DiNozzo dopo una manciata  di secondi di silenzio.

- Tra un paio di minuti... grazie a questo microchip...- e indicò un bottone nella camicia del ragazzo - hanno sentito tutto e verranno qui a prendere Yossi...-

- Come sono efficienti...-

- Già... da quando Chaim è diventato il direttore del Mossad sono migliorate molte cose...-

- E’ stata una mossa molto astuta da parte tua lasciare quel biglietto di dimissioni dal Mossad per terra prima di andarcene quando hanno ucciso Hazif... e ancora di più lasciare scritto che Chaim doveva essere accettato come tuo successore... non mi stancherò mai di dirtelo!-

- Lo so... sono troppo brava e furba!-

- Ecco che torna la modestia... senti... hai ancora la mia rosa?-

- Si... certo... è dentro la borsa... perché?-

- Così tanto per sapere se era ancora in vita...-

- E’ stato un gesto molto carino da parte tua... grazie ancora...- disse lei dandogli un altro bacio sulla guancia.

- Ti ricordi che giorno è oggi?- le chiese fissandola negli occhi.

- Beh... fammi pensare un attimo... Venerdì! Che c’è di strano?-

- Beh... oggi sono cinque mesi che stiamo insieme... e quindi io...- disse lui arrossendo sino alle orecchie come un’adolescente alla sua prima cotta.

- ... mi hai regalato la rosa...-

- Ehm... si...-

Ziva si diede della stupida...

Aveva dimenticato una data così importante...

Mentre lui invece se l’era ricordato e le aveva persino fatto un regalo...

- Lo so... è un gesto patetico da parte mia però...- Tony, non potè continuare perché Ziva lo attirò a se e lo baciò.

Erano a Gerusalemme...

La persona che aveva causato loro tanti dolori era a terra più morta che viva...

E lei era con le due persone che di più amava al mondo...

Tony e loro figlio...

Cosa poteva volere di più dalla vita?

 

 

 

 

 

 

* Allora... penso di aver chiarito tutto durante il capitolo no? Sia sulla via Dolorosa, sia sulla citazione della Bibbia ma ricapitolo qui in basso per sicurezza:

Il Monte degli Ulivi, il Muro del Pianto, la Città di Davide, la Porta dei Leoni e la Via Dolorosa: sono tutti luoghi famosi e belli della città di Gerusalemme

Quella specie di preghiera di Ziva è il canto dei fanciulli esiliati da Israele, Salmi 137.

* Allora ditemi... ve lo immaginavate che fosse Yossi la talpa??? Eh? Oppure vi ho colto di sorpresa??? Spero di si!

* Emily Doyle, come faccio a definire una vacanza alle Eolie orribile? Beh... non abbiamo visitato quasi nulla di quello che c’era scritto nel programma, abbiamo saltato quasi tutti i pasti e poi... ricordi che giorni 27 e 28 Aprile faceva brutto tempo e che i collegamenti con le isole Eolie erano addirittura interrotti? Bene, io in quel momento ero sopra una motonave in balia del mare tra forza 7 e 8 a vomitare anche l’anima, mentre il mio ragazzo dormiva accanto a me e la mia editor di fronte a me mi fissava senza fare niente (hanno una sensibilità questi due...). Ecco perché l’ho definita orribile.

* Certo che sono stata al concerto di Nek, Kiky! Sarei stata una pazza a non andarci! È stato stupendo, lui è gentilissimo, bellissimo e sono riuscita anche a farmi la foto con lui! Tu ci sei stata a quello di Modena?

* Ragazzi questo era il penultimo capitolo, manca davvero poco a finire questa fic!!!

 

 

  
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