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Autore: Raven Callen    26/11/2016    4 recensioni
Questa ff è un regalo di compleanno per Kyah.
Buon compleanno, SugarCube, spero che la storia sia di tuo gradimento!
***
È un tranquillo pomeriggio a casa Endou.
[...]
- Quindi, Nana… come vanno le cose con Gouenji-kun? –
La Kaze alza gli occhi dalla propria tazza di tè, sorpresa dalla domanda a bruciapelo.
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mark/Mamoru, Nelly/Natsumi, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Storia dedicata a _Kiiko Kyah, a cui appartiene anche il personaggio di Nana Kaze da me qui utilizzato.
Il personaggio di Daichi (non ancora nato ma in un certo senso presente n.n'') è un OC originale creato da me, quindi se pesco qualcuno ad usarlo senza avermi prima chiesto espressamente il permesso quella persona farà una fine molto dolorosa.
*smile*
Buona lettura <3

 










È un tranquillo pomeriggio a casa Endou.
Nella sala da pranzo due giovani donne sorseggiano una bevanda calda, chiacchierando del più e del meno, mentre la luce del sole che filtra dalle finestre inizia a tingersi di sfumature aranciate.
 
- Quindi, Nana… come vanno le cose con Gouenji-kun? –
La Kaze alza gli occhi dalla propria tazza di tè, sorpresa dalla domanda a bruciapelo.
- Ultimamente sta andando tutto bene, Natsu. Non litighiamo troppo spesso, direi che è un buon segno. – risponde, tornando a far girare il cucchiaio nella bevanda calda per far sciogliere del tutto lo zucchero.
 
- Ah si? – Natsumi le lancia un’occhiata furbetta da sopra la propria tisana -  “perché nelle tue condizioni il caffè va assolutamente evitato, sei incinta, tesoro, non vorrai rischiare che ti faccia male!” e accidenti, la rossa ama suo marito con tutto il cuore ma non sa quanto ancora potrà sopportarlo in modalità apprensiva.
 
- Si. – la corvina sente il forte impulso di terminare quella conversazione il prima possibile, o almeno sviarla su un territorio a prova di sguardi allusivi e battutine maliziose che (lei sa!) non tarderanno molto ad arrivare.
- Quindi la voce secondo cui avete intenzione di andare a vivere insieme è falsa? –
Ecco, appunto.
- Beh… - Nana cerca di prendere tempo, continuando a rigirare ossessivamente il cucchiaio nella tazza, producendo un fastidioso rumore di metallo che sbatte contro la ceramica.
- Suvvia, Nana-chan, non ti mangio mica. – la stuzzica l’amica.
- Non è una cosa definitiva… diciamo che stiamo valutando l’idea. – crolla alla fine, nascondendo comunque lo sguardo, in uno dei suoi rari momenti di timidezza.
 
- Beh, non c’è nulla di male nell’andare con calma. Dopotutto è una decisione importante. – concorda la rossa, annuendo. – Se state soppesando l’idea vuol dire che siete a buon punto. E a dire il vero non credevo che questo giorno sarebbe mai arrivato. – aggiunge poi, divertita.
- Non credevi…? Cosa vorrebbe dire, scusa? – sbotta la nippo-americana, corrugando la fronte.
- Nana, detto onestamente, tra te e Gouenji e Kidou e Fudou non so chi sia la coppia con più alti e bassi. Tra tutti i vostri bisticci, le scenate di gelosia e le riappacificazioni in camera da letto non si riesce proprio a starvi dietro! –
 
Colpita e affondata.  Il paragone con Kidou e Fudou, poi, è un tocco di classe, Nana deve riconoscerglielo.
Non è già abbastanza dover sopportare l’assurda competizione che si è instaurata tra il suo ragazzo e il punk – competizione per cosa, poi, davvero non lo sa.
- Ma davvero tu non hai di meglio da fare che tener conto della vita sentimentale di terzi? Credevo che la tua ti impegnasse già a sufficienza. – ribatte , piccata e imbarazzata a morte dalla piega che la conversazione sta prendendo. Le sue guance assumono una prepotente sfumatura rossastra, ne è consapevole, ma fa finta di non essersene accorta.
 
- Beh, con Mamoru tutto agitato e impanicato dall’incombente paternità i momenti liberi sono pochi, ma ho sempre tempo per un po’ di gossip. Non puoi farmene una colpa, devi ammettere che siete meglio di qualsiasi soap opera.–
- Che pettegola che sei diventata da sposata. –
- Ehi, non sono solo io, sai? Anzi, in confronti agli altri io sono praticamente una santa. –
 Nana si trattiene dallo sbriciolare l’innocente tazzina che ha tra le mani, una vena che già pulsa sulla sua fronte e le unghie che ticchettano ripetutamente contro la ceramica. Sa chi sono “gli altri”, non c’è neanche bisogno di chiedere; Hiroto, Kazemaru, un pochino anche Mido, Sakuma…
Che manica di impiccioni, deve decisamente cercarsi dei nuovi amici.
 
- A proposito, Endou-kun come se la passa? Aki mi ha detto che avete discusso parecchio sul nome da dare al nascituro. – la corvina ne approfitta per dirottare rapidamente il discorso, prima di morire di vergogna o auto-persuadersi che un omicidio di massa non è poi un’idea così malvagia.
 
- Si, ho dovuto discutere un po’. Lui voleva chiamare nostro figlio Daisuke Jr. o qualcosa di simile. – l’ex signorina Raimon rabbrividisce, dando una carezza protettiva al pancione. – Non l’avrei mai permesso. –
Nana nasconde una risatina dietro al palmo della mano.  Tipico di Endou.
- Quindi alla fine cosa avete scelto? –
- Daichi. – sorride Natsumi, con gli occhi che brillano. – si chiama Daichi. –
- E’ un gran bel nome. – la corvina ricambia il sorriso, abbandonando la propria bevanda per stringere una mano della neomamma con la propria.
- Già. Ancora non riesco a credere che manchi meno di un mese… Spero di essere una brava madre… -
- Sarai una mamma fantastica, ne sono sicura. –
 
Una voce squillante giunge dalla porta d’ingresso.
- Ohayo, ragazze! – le saluta l’ex capitano della Raimon, raggiungendo le due dopo pochi secondi. – come sta procedendo il vostro pomeriggio di chiacchiere? –
- Sta andando bene, caro. – Natsumi si tende leggermente in avanti per ricevere il casto bacio a stampo che il moro si china a darle.
- Bene, mi fa piacere. E voi state bene? – chiede, inginocchiandosi per stampare un bacetto anche al pancione gonfio della moglie.
- Tutto in regola, Daichi ha fatto il bravo oggi. –
 
C’è così tanta tenerezza nell’aria che la nippo-americana si sente in dovere di distogliere lo sguardo, per lasciare agli sposini un po’ di privacy, e fingere un colpo di tosse per rimarcare la propria presenza in quell’amorevole quadretto.
- Sto bene anche io, eh, grazie. – sdrammatizza con una buona dose di sarcasmo.
- Ops!- il moro si rimette in piedi con uno scatto, portandosi una mano alla nuca. – Scusa, Nana! Non intendevo ignorarti! –
- Stavo scherzando, rilassati. – lo rassicura, con un sorriso divertito.  Endou è sempre Endou, certe cose non cambiano proprio mai. Il pensiero è curiosamente confortante, considera la ragazza.
- Come stai, Nana? Tutto bene? –
- Oh si, tutto alla grande. Rivelazioni sconvolgenti a parte. – scherza la corvina.
 
A quella frase, tuttavia, Mamoru sgrana gli occhi a dismisura, girandosi verso la moglie.
- Rivelazioni sconvolgenti? Natsumi, le hai detto che…? -
Veloce come un lampo la rossa rifila un discreto ma energico calcio agli stinchi del marito, impedendogli di finire la frase.
- Eh si, caro. Le ho detto che spettegoliamo un po’ su di lei e Gouenji, di tanto in tanto. Doveva venirlo a sapere, prima o poi. – si affretta a spiegare, marcando con attenzione le parole.
Vedendo l’espressione sofferente dell’ex portiere, la Kaze alza un sopracciglio, perplessa. Avverte qualcosa di strano, ma si guarda bene dall’indagare; principalmente perché tanto dubita che otterrebbe qualcosa da Natsumi, e poi non è affatto sicura di volerlo sapere.
Decide dunque di far finta di niente.
- Ad ogni modo, adesso devo vedermi con Shuuya, e sono già in ritardo. – si alza, raccogliendo le proprie cose e salutando velocemente la coppietta. –Ci vediamo presto. E grazie per il tè! – si avvia verso la porta lasciando la tazza quasi del tutto intonsa sul tavolino.
- Passa presto a trovarmi, Nana-chan! – saluta la rossa, con un sorriso angelico dipinto sulle labbra.
 
 
***
 
 
Non appena la porta di casa Endou si richiude con un “click” deciso, Natsumi  Endou abbandona la sua espressione gioviale e pacifica per lanciare un’occhiata truce a suo marito. Rapidamente afferra Mamoru per un orecchio e lo fa abbassare a livello del proprio viso.
- Mamoru. – comincia, con fare calmo solo in apparenza. – Io ti amo e tu lo sai, ma se ti lasci sfuggire che Gouenji ha intenzione di farle la proposta a breve, nostro figlio potrebbe nascere già orfano di padre, ci siamo capiti? –
Il moro annuisce compulsivamente, terrorizzato. – Scusa-scusa-scusa! –
- Bene. – la nube temporalesca negli occhi della donna scompare veloce come è apparsa. Natsumi lascia la presa sull’orecchio di Endou, che si massaggia la parte lesa. – Ora potresti portarmi un altro po’ di tisana? È in cucina, sul fornello.-
- Vado subito, tesoro! – il moro si defila velocemente per evitare altri guai.
La signora Endou sorride, soddisfatta.
Oh, pagherebbe per poter vedere la faccia di Nana quando Gouenji troverà finalmente il coraggio!
Nel frattempo il piccolo Daichi tira un calcietto.
- Va tutto bene, tesoro. – gli parla, carezzando nuovamente il pancione. – i tuoi zietti sono giusto un po’ testardi, ma li adorerai. – lo rassicura, aspettando serenamente che Mamoru torni con la tisana.
 










Angolo del Corvo:

Buon compleanno, Ann-chan! *lancia petali di rose nell'aria*
Sono riuscita ad essere puntuale, per una volta, sono commossa *si asciuga una lacrimuccia*
Spero davvero tanto che la storia sia di tuo gradimento, contando che ho avuto pochissimo tempo per lavorarci su ho l'ansia di aver scritto una schifezza.
Avrei voluto regalarti la ff in cui la Shuuna faceva da babysitter al piccolo Daichi, ma non è ancora pronta (>.<) quindi credo che per ora dovrai accontentarti di una piccola anteprima.
Spero che Nana sia IC *incrocia le dita*, lei ed il suo rapporto con Natsumi. 
Non sapendo come volevi rendere la relazione tra la Kaze e Gouenji sono rimasta sul vago il più possibile, non sia mai che combini un pasticcio (n.n'')
Il titolo... non lo so nemmeno io da DOVE di preciso sia saltato fuori, mi suonava bene e l'ho lasciato. Il vero dramma di una storia rimane il titolo, è un'assodata verità!
Beh, io batto in ritirata.
Bye!
Kiss


 
The Raven
  
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