Nick:
Rinalamisteriosa
Titolo:
Con costanza, impegno, energia e passione
Fandom:
Uta no Prince-sama
Personaggi:
Ryuuya Hyuuga, Un po’ tutti
Eventuale
coppia:
///
Prompt
usato:
27 - Amici
Introduzione: Io
rimanevo sempre lo stesso, pur non facendomi superare da nessuno, mentre Ringo
cambiava ogni giorno e questa era una dote da ammirare in
silenzio.
Eventuali
note:
Terzo
capitolo
della raccolta introspettiva tutta dedicata a Hyuuga-sensei, stavolta la
one-shot è incentrata sull’amicizia.
Per
esprimere al meglio la mia idea su Ryuuya e Ringo, ho deciso di allungare la
parte in prima persona e di spostarla all’inizio, seguita da una scenetta che
potete collocare nel primo episodio dell'anime.
Ci
ho messo un anno ad aggiornare e vi chiedo umilmente scusa, ma oltre al motivo
del solito blocco dello scrittore, aggiungo che ho cambiato spesso idea, ho
scartato delle parti che forse userò per un’altra storia e il risultato finale è
stato questo.
Comunque
nel complesso sono soddisfatta, perché ho insistito e alla fine la mia
ostinazione ha vinto, yeee! XD Dite
che Hyuuga-sensei sarebbe fiero di me?
Spero
che vi piaccia, inoltre ho una buona notizia, sto lavorando a una nuova raccolta
su Utapri che parteciperà a un contest con scadenza a
febbraio.
Vi
chiedo pertanto di pazientare ancora e se per caso aveste qualche richiesta
particolare (un personaggio, una coppia, un’ambientazione) sarò lieta di provare
ad accontentarvi. In pratica sto lavorando anche per voi, non solo per me
^^
Disclaimer:
I personaggi citati non mi appartengono e non ho scritto a scopo di
lucro.
Inoltre
ricordo che Haruki Mori è un personaggio presente solo nel gioco, per maggiori
dettagli consultate la wikia.
*
3.
Hyuuga Ryuuya ~ Maturità ~ Amico e collega
L’amicizia
ha due ingredienti principali: il primo è la scoperta di ciò che ci rende
simili. E il secondo è il rispetto di ciò che ci fa diversi.
(Peanuts)
L’amicizia
che mi lega a Tsukimiya Ringo non è stata istantanea, un
giorno non
ci siamo guardati e
abbiamo deciso di diventare amici a prima vista, anzi.
Come
studenti e compagni di classe, spesso ci ignoravamo vicendevolmente, occupati
con le lezioni giornaliere, i vari compiti quotidiani, le verifiche a sorpresa,
gli esami semestrali che misuravano attentamente le capacità individuali di ogni
futuro idol o compositore.
Solo
casualmente capitava che noi ci studiassimo
con lo sguardo,
finché Ringo, intimidito e intimorito,
non distoglieva il suo per fissare un altro punto imprecisato a destra o a
sinistra.
Eppure,
per me
lui non spiccava più di altri là dentro, era esile e magrolino, sicuramente
curioso e volenteroso, ma docile e passivo.
Non
brillava
di una luce accattivante,
non
aveva la stoffa di un leader, però
il mio compagno di stanza vedeva in Ringo qualcosa di bello
e speciale che purtroppo
io non riuscivo in alcun modo a cogliere, nemmeno concentrandomi. Questo finché
la determinazione di Ringo non venne a galla in modo abbastanza insolito. Non
ricordo più a chi andasse attribuito il merito, ma qualcuno gli aveva suggerito
di travestirsi da donna, essendo dotato naturalmente di tratti delicati e
femminei
che glielo permettessero
senza sembrare ridicolo e rozzo. In qualche modo, riuscirono a convincerlo e il
vistoso cambiamento incuriosì un po’ tutti, anche me, sebbene
non lo diedi a vedere.
C’era
stato un giorno
in cui, dopo aver eseguito la mia serie di
flessioni e prima di andare a fare jogging, l’avevo praticamente sorpreso a
indossare diverse parrucche e a truccarsi davanti allo specchio. E un’altra
volta l’avevo osservato dal vetro di una finestra mentre sfruttava un’ora libera
per esercitarsi a camminare sui tacchi, incoraggiato di tanto in tanto da
Haruki, seduto su una panchina
del parco
a rivedere degli spartiti musicali.
Non
stava a me giudicare, però più di una volta mi ritrovai a pensare e ad ammettere
che tale stranezza gli riusciva particolarmente bene, che tale dedizione era
lodevole, e con gli anni Ringo divenne sempre più sicuro di sé, più credibile,
più vivace, segno che la trasformazione avesse sortito soltanto effetti
positivi.
Gli
avevano affidato una determinata maschera e lui l’aveva indossata fino a
calzarla a pennello, non tutti gli idol avrebbero accettato una simile
condizione senza risultare grotteschi o imbarazzanti.
Per
il mio ruolo in ‘Prince
of Fighting’,
io ero stato definito dalla critica l’attore più promettente e carismatico degli
ultimi anni, ma a mio parere lui, senza rendersene conto, era migliore di me.
Recitava costantemente la parte di Ringo-chan e lo faceva con una naturalezza
innata, non solo acquisita con il tempo.
Io
rimanevo sempre lo stesso, pur non facendomi superare da nessuno, mentre Ringo
cambiava ogni giorno e questa era una dote da ammirare in
silenzio.
Non
c’era competizione fra di noi, non c’è mai stata, a parte il fatto di esserci
ritrovati con lo stesso compositore dopo l’audizione di
laurea.
Talvolta sembrava che entrambi facessimo a gara per
attirare la sua attenzione sull’uno o sull’altro, ma a parte questo il nostro
rapporto di lavoro era quasi idilliaco e il nostro Haruki gettava volentieri le
basi di una solida amicizia facendo da perfetto collante fra noi due, lo era
dall’inizio e lo è stato fino alla fine della sua vita. Da
quando lui non c’è più, siamo diventati l’uno il sostegno dell’altro e
incondizionatamente ci siamo confidati sensi di colpa, dubbi
momentanei,
nuove e importanti decisioni da prendere.
E poi, giunse quella proposta inaspettata che ci ha
permesso di ricominciare, un’ancora di salvezza per risalire dal baratro oscuro
della colpevolezza da parte mia e della depressione da parte sua. Nello
smarrimento di un periodo grigio, abbiamo infine visto la
luce.
Il
nostro benefattore, il presidente Shining Saotome, ci ha voluti fortemente come
nuovi insegnanti alla stessa accademia che avevamo frequentato come
studenti.
Ci
chiedeva di essere dei sensei veri e propri, di diventare modelli di vita per
gli altri, di non gettare via la nostra conoscenza e le nostre esperienze sul
campo e di utilizzarle per dispensare consigli, per motivare i dubbiosi, per
risvegliare talenti nascosti.
Come
suo braccio destro, io avrei anche avuto il particolare compito di assecondarlo
in ogni sua trovata e di stare a guardare mentre imponeva regole assurde e
stravaganti prove ai nuovi, ignari studenti e futuri idol. Anche Ringo, pur non
essendo obbligato, si prestò volentieri
al gioco e iniziò a
intraprendere la carriera di insegnante, con delle qualità come l’indulgenza e
la comprensione che riuscivano a far sentire a proprio agio i più giovani,
soprattutto quelli che ricordavano com’era lui alla loro
età.
Non
mi sorpresi di vedere nel mio collega e amico la stessa determinazione di quando
aveva deciso di trasformarsi in Ringo-chan, l’esuberante idol travestito da
donna, con tanto di parrucca rossa, maglioni unisex, pantaloni aderenti e
calzature con i tacchi.
Forse
un paio di volte ho letto una leggera nostalgia nei suoi occhi azzurri, perché
il fantasma di Haruki continua a vagare in alcuni luoghi della prestigiosa
accademia, vicino ai pianoforti a coda, nelle panchine del parco, nella
fornitissima biblioteca e in sala di registrazione.
È
impossibile dimenticarlo, ma forse ci consola pensare che ciò che ci ha lasciato
in vita possiamo trasmetterlo a quelli che verranno, che attraverso l’amore per
la musica che vediamo negli altri ragazzi, gli permettiamo di tornare a vivere
nella nostra mente e nel nostro cuore, cosicché
il suo ricordo non sbiadisca
mai.
E
questo ricordo non è per me motivo di debolezza, ma di forza. Mi rinvigorisce,
mi rianima, mi motiva a insegnare, mi aiuta a essere di supporto a Shining, al
mio amico Ringo, ai miei studenti.
La
porta della musica per me rimarrà chiusa, continuo a giurare che non mi esibirò
più su un palco perché senza Haruki non avrebbe senso
ritornare a cantare, però non ho incontrato difficoltà nell’interpretare
di nuovo ruoli avvincenti nei film di genere action drama. Non è
stata affatto
una cattiva idea quella di riprendere ciò che avevo lasciato in sospeso per
mesi.
Io
decido di essere attivo, di recitare, di fare sport e ho ancora le capacità per
farlo, perché vivo.
Ci
sono persone importanti che hanno bisogno di me e abbandonarle andrebbe contro i
miei principi morali, perché sono un uomo che non molla, perché nella mia
carriera ho impersonato un eroe e si sa che anche i veri eroi cadono, ma poi
alla fine si rialzano sempre.
*
Si
era conclusa la necessaria riunione in sala docenti, dove avevano rifinito gli
ultimi dettagli prima dell’apertura dell’anno accademico.
Il
preside si era servito di una botola per uscire teatralmente di scena, con tanto
di fumo rosso e la solita risata ridondante.
Hyuuga
Ryuuya si distese sullo schienale della sedia bordata di nero e si allentò un
poco il nodo della cravatta, sospirando piano e chiudendo gli occhi
blu.
Diversamente
da lui, Tsukimiya Ringo gongolava contento e non stava più nella pelle, seduto
nel posto di fronte, con un banco rettangolare a
separarli.
«Dobbiamo
mettercela tutta anche quest’anno! Per la prima volta sono responsabile della
classe A e m’impegnerò al massimo delle mie possibilità…», dichiarò con un tono
entusiasta il più giovane, le mani poste a coppa intorno al viso, «Inoltre mi
chiedo se Shiny riuscirà a trovare le
stelle che rivoluzioneranno il mondo della musica».
«È
ancora presto per dirlo. So solo che mi ha affidato ben tre soggetti da tenere
d’occhio», affermò di rimando il responsabile della classe S, riprendendo in
mano il suo taccuino e leggendo senza enfasi i tre nomi: Ichinose Tokiya,
Jinguji Ren e Kurusu Shou.
«Davvero?
Che coincidenza! Anch’io ho qui tre nomi: Ittoki Otoya, Hijirikawa Masato e
Shinomiya Natsuki», si stupì Ringo.
«E
in più…» soggiunse in un mormorio, per poi scostare la sedia, alzarsi in piedi e
appoggiare i palmi delle mani sulla superficie liscia frapposta fra
loro.
«In
più cosa?» lo esortò a non lasciare il discorso in sospeso, perché già gli
bastavano le pause a effetto di Shining, non serviva che anche l’amico lo
imitasse.
Ringo
sorrise lievemente, inclinando la testa imparruccata di lato. «Ho notato una
certa curiosità nei confronti di quella ragazza, quella Nanami Haruka. Tu che ne
pensi?».
«Staremo
a vedere», si limitò a una risposta vaga, incrociando le braccia al petto e
accorgendosi che Ringo non si smuoveva dallo stare chino con le mani sul tavolo
e dal fissarlo con un sorriso quasi inebetito, perciò Ryuuya si
accigliò.
«Devi
aggiungere altro?».
Voleva
tanto aggiungere che lui e Ryuuya formavano proprio una strana coppia di
colleghi. Uno era adorabile e parlava sempre, l’altro era serioso e diceva solo
l’essenziale.
“Tu sei freddo e io no, tu hai lo sguardo
truce e io limpido, tu hai dei muscoli spaventosi sotto quegli abiti formali e
io per fortuna no. E potrei continuare all’infinito, mio caro, ti conosco bene e
ti stimo più di chiunque altro”.
E
invece tenne queste considerazioni personali per sé, rispondendo in modo molto
più semplice e frivolo.
«Solo
una cosa, amico mio. Non essere così rigido anche mentre insegni o spaventerai
tutti».
Stavolta
fu il turno dell’altro sensei di scostare la sedia e di levarsi in piedi in
tutto il suo metro e novantadue di altezza, ma non per restare a chiacchierare,
bensì con l’intenzione di mettere le mani in tasta e lasciare la sala ormai
vuota.
«Se
mi comportassi più come te, come farebbero quei ragazzi a fronteggiare persone
che sono ancora più rigide e pericolose di me?». Detto questo, uscì con
nonchalance dalla porta.
«Hai
frainteso, Ryuu-baka! Volevo
prenderti un poco in giro, uffa!» lo seguì a ruota, mettendogli il
broncio.
Perché
prendersi un poco in giro sulle diversità era un modo come un altro per
mantenere viva la loro amicizia, lo sapevano entrambi.
___
Per
farmi perdonare, ecco dei piccoli indizi sui prossimi capitoli:
4)
Ryuuya bambino e la sua prima volta con uno strumento musicale (lo strumento è
accennato nel secondo capitolo);
5)
conterrà qualche scena su Ryuuya e Haruki Mori adolescenti;
6)
vedremo meglio Hyuuga insegnante e il suo punto di vista su tutti i ragazzi
citati in questo terzo capitolo (io non metto nulla a caso, nono ù.ù), più una
sorpresa per concludere in bellezza la raccolta ^^
Ps
per Lerenshaw: inoltre qui vedrai
finalmente Ryuuya che guida la moto xD
Ti
ringrazio per il commento allo scorso capitolo e spero ti faccia piacere il tema
di questo :D
Rina