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Autore: Eivor17    27/11/2016    1 recensioni
[Rumbelle] post episodio 6x08.
Dal testo: "Accadde tutto in un istante: lei lo guardò​​, sorrise distogliendo gli occhi dai suoi e un secondo dopo le loro labbra si toccavano, smaniose di riprovare quelle sensazioni che tanto mancavano loro."
Si tratta di una teoria su Rumplestiltskin che mi ha interessata molto, così ho deciso di scrivere una fic. L'inizio della storia si colloca immediatamente dopo la scena in cui Emma e Regina escono dallo specchio grazie a Henry. Ma saranno davvero le sole a uscirvi...?
Genere: Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Rumplestiltskin aprì​ gli occhi e si ritrovò​ in un letto molto diverso da quello che aveva affittato nella locanda di Granny. Guardò​ il soffitto sopra di sé e sfoderò un sorrisetto soddisfatto al ricordo della notte passata con Belle​. Si sfregò​ il viso con le mani per tentare di svegliarsi, pur non ottenendo grandi risultati. Trovò​ un paio di pantofole ai piedi del letto e ciondolò​ fino alla cucina, sbadigliando sonoramente. 

«Buongiorno, "dearie"!» gli sorrise Belle divertita, mentre si dava da fare ai fornelli. 

Rumple mugugnò​ qualcosa in risposta e le si avvicinò​, cingendola in vita e baciandole il collo. Lei rise e si girò​ verso di lui, dandogli una piccola spinta affettuosa verso il tavolo, dicendogli di aspettare la colazione. 

Lui obbedì​ e si lasciò​ cadere pesantemente sulla sedia, appoggiandosi al tavolo mentre osservava quanto dei comunissimi gesti sembrassero bellissimi se compiuti da Belle. 

La ragazza riempì​ due tazze di caffè, posandole sul tavolo davanti a Rumple insieme a un sacchetto, che aprì​ subito dopo rivelando due paste al cioccolato dall'aspetto delizioso. 

Gold ne assaggiò​ subito una, impaziente. 

«Sembra che non mangi da giorni!» gli diede di gomito lei. 

«Beh, come dire, dearie... si sa che l'attività​ fisica mette appetito!» le rispose lui con una strizzatina d'occhi. 

Belle avvampò​ e iniziò​ a tossire quando il caffè le bruciò​ in gola. Riuscì​ a calmarsi bevendo lunghi sorsi d'acqua mentre Rumplestiltskin ghignava per l'imbarazzo dell'altra. 

«A proposito, grazie per le pantofole. Un pensiero carino...» le disse con un lieve sorrisetto. 

Belle non rispose, addentò​ un pezzo di colazione e si macchiò​ di cioccolato. Tentò​ di pulirsi e peggiorò​ la situazione, tanto che Gold scoppiò​ a ridere mentre le passava un tovagliolo. 

«Smettila di ridere! Non mi aiuti!» lo rimproverò​ lei un po' scocciata. 

«Perlomeno a me non è scoppiato il cornetto in mano!» le rispose lui con un'alzata di spalle e un ghigno divertito. 

«Solo fortuna.» sbuffò​ lei. 

«Si chiama "classe", tesoro.» 

«Ma smettila!» prese il cornetto oggetto della discussione, macchiandosi l'indice di cioccolato e spalmandolo sul naso di Rumplestiltskin. Scoppiò​ a ridere alla vista della sua espressione mentre lui scrutava il suo riflesso distorto in un cucchiaio. 

«Questo non dovevi farlo.» disse lui con tono serio, mentre la prendeva in braccio con un ghigno. 

«Smettila! Rumple, smettila! Mi fai il solletico!» lo pregò​ lei, senza fiato tra le risate. 

«Ma dearieè proprio quella l'idea!» le rispose lui, con una scintilla negli occhi. 

 

Il cellulare suonò​ a vuoto un paio di volte, poi Regina chiuse la chiamata e si girò verso Emma, scuotendo la testa. 

«Ancora niente? Non... non sarà​​ successo qualcosa?» disse dubbiosa. 

«Ne dubito, ma non possiamo esserne sicure.» sospirò​ Regina. 

«Neppure Belle risponde.» 

«Aspettiamo ancora un po', Emma. Forse è ancora presto.» disse incerta, guardando l'orologio. 

 

«Il telefono...! Rumple, il telefono!» 

Lui le fece segno di fare silenzio e continuò​ a farle il solletico, mentre si rotolavano sul letto. 

Alla terza telefonata a cui non risposero, Belle si fece improvvisamente seria: «Rumple, basta. Potrebbero aver bisogno di noi.» Controllò​ i telefoni: «Abbiamo due chiamate perse da Regina e una da Emma. Sei un irresponsabile.» mormorò​ mentre lui la abbracciava. 

«Lo so.» le rispose dandole un bacio sulla guancia e mettendole una mano sul ventre per sentire i movimenti del bambino. 

«Vestiamoci e sentiamo che succede.» sospirò​, restia a sciogliersi da quell'abbraccio. 

Impiegarono mezz'ora a prepararsi, un po' perché avevano sonno, un po' per le lamentele di Rumplestiltskin sul fatto che nella vita non ci si potesse mai rilassare. 

«Smetti di lamentarti e sbrigati.» gli disse Belle, lanciandogli i vestiti dritti in faccia. 

Tra borbottii e sbadigli, arrivarono a casa di Emma che sembravano aver passato la notte all'addiaccio. 

«Ma dove diavolo eravate voi due? Che avete...» Regina non terminò​ la frase, mentre apriva la porta, sbigottita dal loro aspetto. 

«Siamo messi così​ male?» sussurrò​ Rumple a Belle in modo che solo lei lo sentisse. 

Quando lei gli rispose con un vago sorriso, lui si passò​ nervosamente una mano fra i capelli, tentando di sistemarsi come poteva. 

«Allora...» cominciò​ Belle. «Cosa dovevate dirci?» 

«Cosa dovevamo dirvi?! Ieri sera siete spariti così​, senza dire nulla!» esplose Regina. «Come ci organizziamo? A cosa è servito prendere il cuore, se poi non lo usiamo?» 

«Era solo una pausa di una notte...» borbottò​ Rumplestiltskin a bassa voce. 

Regina lo sentì​ e lo fulminò​ con un'occhiata. 

«Se le pause notturne sono finite, mio caro, saresti così​ gentile da metterci al corrente dei tuoi piani?». 

Rumplestiltskin parlò​ con tono incolore: «Adesso dobbiamo far sì​ che la Regina Cattiva abbia una discussione con la mia parte oscura. Quando litigheranno, potrò​ ordinare attraverso il cuore che si uccidano a vicenda, così​ avremo risolto tre problemi insieme.» 

«Senza la Regina Cattiva, anche i miei genitori saranno liberi dalla Maledizione?» chiese Emma. 

«Proprio così​.» le rispose Rumplestiltskin, mentre nella sua testa pensava: ha la praticità della madre e l'acume del padre, che spreco di materia grigia. 

«E cos'hai in mente per farli discutere?» domandò​ Regina, scettica. 

All'improvviso, sembrò​ che Rumplestiltskin trovasse molto interessante il pavimento piuttosto che Regina. Belle lo guardò​ incuriosita: «Rumple 

Lui prese un gran respiro: «Beh, tutti sappiamo che c'è una persona che vuole disperatamente riconquistare...» 

«Belle, ovviamente.» intervenne Regina. 

«...proprio così​. Quindi, se la Regina Cattiva li trovasse casualmente insieme, in atti un po' più​ intimi che tra coniugi separati...» 

«...farebbe una scenata che si potrebbe definire di gelosia.» concluse Belle. 

Si guardarono per un po', ognuno preda dei propri pensieri, poi Regina ruppe il silenzio: «È troppo pericoloso, Rumple. Sarebbe un rischio altissimo per Belle e, visto l'orgoglio, non sappiamo neanche se la mia parte oscura si abbasserebbe ad ammettere un sentimento di quel genere.» 

Rumplestiltskin concordava in parte con Regina; tuttavia, aveva calcolato tutti i rischi. Se lui si fosse finto quello cattivo... avrebbe potuto proteggere Belle e rimandare la discussione ad un secondo momento, incrementando così il malumore della Regina. Non gli piaceva rischiare, ma la posta in gioco era troppo alta. 

Come intuendo i suoi pensieri, Belle gli strinse il braccio per confortarlo in quella decisione difficile, facendogli capire che lei era pronta a fare la sua parte. 

Discussero i dettagli per qualche ora; quando l'orologio segnò​​ l'una, lo stomaco di Belle si lamentò​ sommessamente. 

Rumplestiltskin lo sentì​ e troncò​ frettolosamente i discorsi di Regina ed Emma: «Io e Belle dobbiamo andare, scusateci.» Non attese risposta, prese la moglie per mano ed uscì​. 

«Come mai tanta fretta?» gli chiese lei. 

«È tardi e non hai ancora pranzato. Anzi, neppure stamattina sei riuscita a mangiare nulla.» disse lui semplicemente. 

«Dove mi porti?» 

«Dove vuoi tu. Possiamo andare da Granny. Oppure...» propose, un po' titubante: «...potremmo mangiare a casa.» 

«Un pranzo normale?» sorrise lei. 

«Un pranzo normale.» ripeté lui. 

«E sia!» 

 

Proprio come era successo la mattina, non riuscirono a stare più​ di dieci minuti in cucina senza cominciare a farsi scherzi e a prendersi in giro. Addirittura, mentre cercava qualcosa di commestibile in un ripiano alto del mobile in cucina, Belle fece cadere un pacco di farina che esplose ai piedi di Rumplestiltskin, inondandolo di polvere bianca. 

La faccia che aveva fatto l'uomo e le due successive ore di risate valsero la pena anche di tutto il tempo che la ragazza passò​ a rimettere in ordine mentre Rumple faceva la doccia post-farina. 

 

Quando finalmente tornarono seri e presenti a se stessi, si recarono insieme ad Emma, Regina, David e Killian a spiare all'interno del negozio di Gold. Per la prima volta da giorni, la sua auto non era parcheggiata lì​ da qualche parte, quindi ne dedussero che doveva essersi allontanato. 

«Belle, vieni con me, è ora. Regina, Emma... fate in modo che la Regina Cattiva si avvicini al negozio. E voi... - disse Gold, indicando David e Killian – non fatevi vedere!» 

Emma e Regina avevano concordato di scrivere un biglietto anonimo, proprio come avevano fatto con Zelena. 

«Sarà​ ripetitivo,» aveva detto Regina: «ma almeno è un metodo collaudato e funzionante.» 

Rumplestiltskin e Belle entrarono nel negozio e furono immediatamente invasi dai ricordi, sia belli che brutti. Lei rabbrividì​ e gli strinse il braccio: «Speriamo che questa storia finisca presto...» 

«Lo voglio tanto quanto te, dearie.» le rispose lui, avanzando nel negozio. 

Lei lo seguì​ e si mise a sedere sul bancone, facendo scorrere lo sguardo sui molteplici oggetti che ingombravano la stanza. 

«Darai mai una pulita qui dentro?» 

«Se sopravviverò​, potrei prendere in considerazione l'idea. Con un piccolo prezzo...» ghignò​, avvicinandosi a Belle e baciandola. 

«La Regina non è ancora qui.» lo rimproverò​ lei scherzosamente. 

«Ma arriverà​ presto.» disse Gold, scrutando la strada oltre la finestra. Si tolse la giacca e si sbottonò​ la camicia di qualche centimetro. 

«Cosa fai?» gli chiese Belle fissandolo. 

«Dearie, "mi  faccio cogliere in atti più​ intimi che tra coniugi separati".» 

Lei sospirò​: «Almeno fallo per bene.» Gli allentò​ la cravatta, mentre lui tratteneva a stento un ghigno divertito. 

Il cellulare di Belle vibrò​: la Regina sta arrivando. 

Come se avesse preso la scossa, lei saltò​ su e abbracciò​ forte Rumplestiltskin. 

«Sii naturale, dearie...» 

«Lo sono!» sussurrò​ lei: «Solo che quella donna è talmente spregevole...» 

«Bene, bene, bene.» disse una voce imperiosa alle loro spalle. «La coppia dell'anno, vedo.» 

I due si staccarono, continuando però​ a tenersi per mano. 

«Quanto mi dispiace dover rovinare anche voi, dopo aver rovinato Biancaneve e il Principe Azzurro... già​, sarà​ proprio un peccato.» disse ironicamente. 

«Non rovinerai un bel niente. Finisce qui, Regina.» ringhiò​ Rumplestiltskin. 

«Oh, ma davvero? E chi lo dice, tu? Temo di doverti smentire, mio caro.» 

Lui fece per rispondere, ma la voce gli morì​ in gola. La Regina stava teatralmente estraendo dal mantello un pugnale. Il pugnale del Signore Oscuro. 

Lui deglutì​ e cercò​ di apparire sicuro: «Non funzionerà​. Non puoi controllare due persone insieme con quel pugnale.» 

«Ne sei così​ convinto? Perché non vieni fuori, caro, e mostriamo a questo verme quanto si sbaglia?» disse rivolta a una quarta persona nella stanza, finora invisibile. 

La figura di Gold Oscuro emerse dall'ombra, con un ghigno crudele dipinto sul volto: «Già​, perché no? Siete proprio patetici, voi due.» 

La Regina alzò​ il pugnale e comandò​: «Signore Oscuro, inginocchiati.» 

Rumple sentì​ come se una forza dentro di lui lo spingesse verso il basso e fu costretto ad ubbidire. 

«Non... non è possibile.» mormorò​, seguito dalla risata fredda della Regina. 

«Dimentichi che abbiamo ancora il cuore» disse lui fra i denti. 

«Già​, ma come farai ad usarlo se non hai più​ il controllo di te stesso?» domandò​ lei sfidandolo. 

Gold sembrò​ non trovare nulla da dire, Belle rimase immobile dietro di lui, incerta su cosa fare. 

La situazione non era più​ a loro favore. 

 

 

Saaalve! Okay, prima di tutto non uccidetemi se ho lasciato di nuovo tutto in sospeso. Sono una persona cattiva, I know :3 

Tra l'altro devo ammettere che nei miei piani originali la cosa non si complicava così​ tanto, ma ho deciso di inserire qualche ostacolo in più​ perché ai nostri personaggi non c'è mai una, ma dico UNA missione che vada bene al primo colpo. Colpi di scena all'ordine del giorno. 

So benissimo quanto sia melensa e zuccherosa la prima parte del capitolo, ma sono in estrema ansia per il nuovo episodio che esce oggi, OGGI :O (negli USA, vabbè), quindi avevo bisogno di tanto tanto Rumbelle per prepararmi psicologicamente. 

Poooi... credo di aver detto tutto e se ho dimenticato qualcosa ve lo dico nel prossimo capitolo :p 

Byeeee :D

   
 
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