E sono qui, sola con il vento.
Ultimamente mi prendo troppe pause per riflettere.
Forse i miei amici se ne sono accorti.
Non devono farlo, ci ho messo ben due mesi per convincerli che stavo bene.
Mi ero affidata completamente a te, Ronald Weasley.
Tu mi hai fatto sentire una scarpa vecchia, buttata via senza ripensamenti.
Mi hai buttata via per quella oca di Lavanda.
Come sei potuto cadere così in basso?
Ma io non ho voluto dartela vinta.
Io, con il mio orgoglio, non ti ho mostrato la mia sofferenza.
Non l’ho mostrata a nessuno.
Stupida orgogliosa.
Magnifica attrice.
Non ho versato neanche una lacrima per te, sappilo.
Perché sono stufa delle occhiate piene di compassione, di pena.
Tu per me sei morto.
L’ho sibilato decisa davanti a te.
Tu non mi hai fatto soffrire, hai solo perso la tua dignità.
Perché dovrei soffrire per te?
Eppure lo faccio.
Perché le ragazze devono sempre soffrire per la stupidità dei ragazzi?
Io non lo farò.
Il sole sta tramontando tingendo tutto di un rosso malinconico.
Ma io non lo sarò.
Non ti permetterò di distruggermi la vita.
Eppure rimango qui.
Mi manca una mano che mi aiuti a rialzarmi, ma qui non vedo nessuno.
Mi hai deluso, Ronald.
Ora sei solo un fantasma del passato, uno dei troppi.
Alzo gli occhi e ammiro gli uccelli con la loro libertà.
E’ ora di spiccare il volo.
Abbasso gli occhi e scorgo qualcosa che non mi sarei mai aspettata.
Il mio nemico, la mia nemesi.
Eppure ora ha qualcosa di diverso.
Non odio, non rabbia.
Non compassione, né scherno.
Comprensione.
Ed un sorriso amaro, quasi complice.
Il vento gli scompiglia i capelli biondi.

-Fai vedere al mondo che sei, Granger.

Nessun rimprovero, nessuna frase compassionevole, nessuna presa in giro.
Solo una frase di qualcuno che capisce.
Il mio nemico, che con una frase mi ha aiutato più di tutti i miei amici messi assieme.
Mi tende la mano, mentre una folata gli muove abiti e capelli.
E non penso né alle conseguenze né a quanto lo odiavo, o credevo di odiarlo.
Solo un ragazzo.
La vita è imprevedibile, si sa.
Gliela stringo.
Una nuova amicizia, onorata da un tramonto rosso come il sangue.
Sigillata in un luogo talmente insignificante da essere estremamente speciale.
Si affiancano in uno sguardo e si avviano per mano.
Il nero e il bianco.
Lo ying e lo yang.
Gli opposti si avviano insieme, alla pari, verso un tempo dove potranno dimostrare quanto valgono.
I mondo è pieno di sfumature e non colori netti, si sa.
Un sorriso sorge su tutti e due i visi, come l’alba di qualcosa.
Il sole tramonta, dimenticato.
Come il passato.


Grazie mille a chiunque leggerà e/o recensirà!!
Baci!
D.