Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Ella_Sella_Lella    18/05/2009    2 recensioni
Le storie(Che possono essere a dupilici capitoli)sono per ogni peccato.(Alla fine sono collegate)
-Superbia(Kai Hiwatari)
-Avarizia(Queen)
-Lussuria(Mystel)
-Invidia(Mariam)
-Gola(Max Mizuharara)
-Ira(Boris)
-Accidia(Takao Kinomiya)
Spero leggiate ...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Mariam, Max Mizuhara, Takao Kinomiya
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
7 Peccati capitali

Superbia 

[Kai Hiwatari]

Se tra tutti i peccati capitali, quello che meglio identificava Kai Hiwatari era senza alcun dubbio la superbia. Il ricco rampollo della famiglia Hiwatari aveva un desiderio morboso, anzi non un desiderio, IL DESIDERIO di dimostrare sempre la sua superiorità in confronto agli altri. Lui non è che dovesse primeggiare in ogni cosa, non erano questioni di famiglia o altro, Kai Hiwatari voleva primeggiare in tutto.

Amava vantarsi di ogni cosa, dalla macchina lussuosa di famiglia, alle grandi ricchezze della sua famiglia, si pavoneggiava davanti gli amici e davanti i poveri servi faceva letteralmente il Superbo, per questo che era stato amichevolmente sopranominato da colui che poteva essere il suo miglior amico, “Mister Superbia”.

Certo era strano per un superbo avere un amico, ma se il cielo aveva graziato Kai Hiwatari concedendoli letteralmente un angelo che ignorasse letteralmente il suo modo di affrontare la vita. Rei Kon.

Era stata una mattina di metà inverno, quando qualcuno aveva suonato al, grande, portone della sua vuota villa. Era stato un ragazzo di origini cinesi, portava in mano un volantino, era il volantino che i suoi servi avevano distribuito per tutta la città di Tokyo, era un volantino che annunciava un posto libero da cuoco nella villa Hiwatari, perché il precedente era ormai troppo vecchio. E il caso voleva che uno di quei volantini finisse tra le mani di quel cinesino, Rei Kon, un ragazzo che aveva viaggiato tutta la vita ed aveva imparato la cucina di tutti i paesi dove era stato.

Quando Kai aveva provato un suo piatto, voleva quasi convertirsi dalla Superbia alla Gola, però analizzando la situazione, preferiva pavoneggiarsi ed essere sempre una testa sopra gli altri, anche se per sua sfortuna Rei Kon, non rimaneva mai a testa bassa, non aveva mai un cattivo pensiero, agli occhi di Kai, lui era un immacolato angelo.

“Mister Superbia!” disse Rei Kon, bussando al dilla della bianca porta in frassino, Kei Hiwatari disteso sul letto li diede il permesso di entrare, normalmente con i suoi servi non era tanto indulgente, ma a quel ragazzo le faceva passare tutte, che sa perché. “Dimmi Rei!” disse lui mentre si alzava dal letto, avviandosi verso il suo grande armadio a muro, lo aprì, prese uno scintillante smoking, nero di raso, un vestito capace di far venire invidia al mondo, poi se sicuramente ci avrebbe abbinato una spilla da 300 Y (Allora non avevo la doppia sbarra) avrebbe attirato su di se l’invidia di tutti, ma alla fine questo era il suo scopo, attirare su di se tutta l’attenzione, brillare più degli altri.

“ È arrivata Hilary!” disse il cinese, il ragazzo annui, Hilary la sua fidanzata o per lo meno la cosa che ci si avvicinava di più, Kai Hiwatari aveva molte donne, che non lo amava, amavano i suoi soldi, eccezion fatta per Hilary, era una ragazza semplice, non aveva grandi ambizioni, aspetta, non aveva grandi ambizioni riguardanti i soldi, perché in realtà desiderava essere un avvocato, non per i soldi ma per la causa. Quindi Kai adorava quella ragazza, per la sua incredibile ingenuità ed il suo più grande desiderio era quello di macchiare una pura anima.

“Dille che arrivo!” disse lui, per poi andare nel bagno privato confinante con la sua camera, il cinesino annui, andando via.  Kai Hiwatari si cambiò in bagno, lasciando i panni per terra, troppo elegante per provvedere a se stesso, con una mano di gel, sistemò i capelli in modo molto vago, poi mise una spilla, non la solita spilla da 300 Y, una che ne valeva almeno il doppio, poi cominciò a specchiarsi, ignorando, che al pian terreno la ragazza attendeva, il suo ego aveva la precedenza su tutto, guardandosi allo specchio, riammise nuovamente di essere bellissimo e perfetto, era un autentico dio del olimpo, era così bello, che perfino Narciso si sarebbe dovuto ricredere alla sua bellezza, avrebbe dovuto abbassare il capo, perché si sarebbe dovuto innamorare della sua strabiliante bellezza. Perché come Kai Hiwatari non esisteva nessuno.

Dopo qualche tempo, il ragazzo, si decise a scendere al piano di sotto, camminava per le scale di marmo, con una tale grazia, quasi da apparire un angelo, un angelo peccaminoso, Hilary era ammagliata, aveva uno sguardo incantato, quasi come una sacerdotessa con la sua divinità. “Era ora signoria della Superbia!” disse Rei, ironicamente, mentre l’altro non lo curo minimamente, anche se Rei era l’unica persona che setiva, già sentiva, ma non ascoltava nessuno all’infuori di se stesso, si avvicinò ad Hilary, poi li sorrise, la ragazza quasi svenne dall’imbarazzo.

“Andiamo …” disse lui, porgendoli il gomito, la ragazza lo prese, poi rossa annui …

[Continua …]

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Ella_Sella_Lella