Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _ssara_    28/11/2016    0 recensioni
Hermione Jean Granger, ormai trentenne, ritorna ad Hogwarts nella nuova veste di insegnate di Storia della Magia.
Non sarà da sola ad affrontare questa nuova esperienza di vita, ed è proprio grazie a questo inaspettato compagno che riuscirà a capire il perdono e l'amore.
"Bene sono diventata sorda.
Non ho sentito quel nome.
Però è qui, davanti a me che mi tende la mano.
Ditemi che è uno scherzo."
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Minerva McGranitt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

I due bauli ai piedi del letto erano pronti per essere chiusi; uno conteneva per lo più effetti personali mentre il secondo era pieno di libri di ogni genere e appunti accumulati nel corso degli anni.
La giovane donna si assicurò di aver preso tutto il necessario, si infilò delle decoltè nere e si diede un’ultima occhiata allo specchio. Pur essendo una neo trentenne il suo viso possedeva ancora i tratti dell’adolescente che era stata, con l’aggiunta di un certo fascino maturo.
Scese al piano di sotto facendo lievitare i due bauli e una volta all’ingresso, si smaterializzò. Nonostante avesse eseguito centinaia di smaterializzazioni il senso di vuoto allo stomaco era sempre presente. 

Si trovò davanti a un enorme cancello in ferro battuto e, dopo essersi identificata all’uomo di guardia, entrò e si diresse verso l’ingresso. Quel posto non era cambiato di una virgola.
Nell’atrio un’anziana donna in un meraviglioso abito color verde smeraldo la accolse calorosamente, come una vecchia amica.

“Hermione, mia cara. Che gioia averti qui!”

“Professoressa Minerva è un onore per me, la trovo bene.”

Minerva McGranitt infatti, nonostante la sua età avanzata, aveva conservato tutta la fierezza e il vigore che l’avevano sempre caratterizzata.

“Troppo gentile come sempre… Vieni, accomodiamoci nel mio ufficio.”

Le due donne camminarono tra i corridoi della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts; Hermione sentiva il cuore scaldarsi ad ogni passo che faceva, era nuovamente a casa seppur in una nuova veste. 

“Mandragola!” - pronunciò solenne Minerva di fronte ai due gargoyle di pietra, i quali si spostarono non appena sentirono la parola d’ordine.
Le due donne salirono le scale a chiocciola ed entrarono nell’ufficio circolare; la McGranitt prese posto dietro alla sua scrivania e fece segno ad Hermione di sedersi di fronte a lei. 

“Gradisci un po’ di the caldo?”

“Sì la ringrazio!”

Mentre sorseggiava il the, Hermione si guardò intorno; l’ambiente e l’arredamento erano rimasti sostanzialmente gli stessi. Nella parete principale vi erano appesi i dipinti degli ex presidi di Hogwarts; due in particolare guardavano Hermione con un sorriso affabile. 

“Allora mia cara, sono proprio contenta che tu abbia accettato la mia offerta. Questa scuola ha bisogno di una strega brillante come te!”

“Sono davvero lusingata, è un onore ritornare qui…” 

Minerva aprì un grosso manuale pieno di annotazioni e prese un foglio che porse ad Hermione - “Dunque gli studenti arriveranno domani; qui ci sono tutti gli orari delle lezioni di Storia della Magia. Il tuo giorno libero è il giovedì e naturalmente la domenica; per quanto riguarda il programma delle lezioni gestiscilo a tuo piacimento.”

Hermione annuiva mentre studiava il suo orario; nella sua mente stava già pensando a come organizzare le lezioni. 

“Per ogni dubbio vieni nel mio ufficio quando desideri, ma credo tu te la caverai benissimo. Stasera ci sarà una riunione insegnanti alle ore 20,30 nella Sala Magenta così avrai modo di conoscere i tuoi colleghi.” 

“Perfetto, non vedo l’ora! Minerva grazie ancora per questa opportunità.”

Le due donne si alzarono in piedi e si strinsero la mano calorosamente.

“Un ultima cosa Hermione; ho molta fiducia in te ed è per questo che ho deciso di affidarti la direzione della casa Grifondoro! Non credo ci sia persona più adatta a questo ruolo… Accetti?”

La riccia si illuminò - “Spero di non deluderla, sarà come tornare a casa.” 

“Perfetto, arrivederci Professoressa Granger”.

“Arrivederci Preside”. 

Una volta nel suo modesto appartamento-ufficio nell’ala est del castello, Hermione incominciò a disfare i bagagli e a posizionare i suoi manuali nelle varie librerie all’interno della stanza. 

Decise di farsi un bagno rilassante prima di affrontare la sua prima riunione con i suoi colleghi; voleva fare una bella impressione. 

Avvolta nella schiuma incominciò a pensare alla nuova avventura che le si stava presentando.

Professoressa Granger.
Come suonano strane queste parole, chissà se ci farò mai l’abitudine. 
Nella mia vita ho pensato a mille percorsi diversi da poter percorrere, ma tornare ad Hogwarts come insegnante è un’idea che non mi ha mai sfiorato. 
Forse è ciò di cui ho davvero bisogno, dopo che Ron se n’è andato in Romania da suo fratello Charlie mi sono sentita persa. E’ andato tutto a rotoli, compreso il mio stage all’Ufficio per la Cooperazione Internazionale Magica al Ministero della Magia. 
Devo voltare pagina e questo è il momento giusto. 

La donna si spalmò sul corpo una lozione al cocco e cioccolato, asciugò i suoi ricci meticolosamente e poi si posizionò davanti all’armadio a braccia conserte, cercando di capire cosa indossare.
Alla fine optò per un paio di pantaloni neri a palazzo ed una casacca bianca, ai piedi le solite fedeli decoltè. Professionale al punto giusto.
Alle 20,20 incominciò a dirigersi nella Sala Magenta; quando era studentessa non le era naturalmente concesso entravi, era riservata esclusivamente ai professori.
Non era un ambiente particolarmente ampio però era sicuramente accogliente; al centro era stato messo un grande tavolo circolare di legno con intorno dodici sedie, ognuna per ogni professore.
Sulla parete destra vi era una grande lavagna mentre su quella di sinistra un tavolo da buffet colmo di cibo; Hermione ne fu grata perché iniziava a percepire un certo appetito. 

“Hermione Grangere se non sbaglio?”

Hermione mandò giù il boccone di pasticcio che aveva appena messo in bocca e si girò per conoscere l’interlocutore. 

“Esatto, piacere…”

“Astrid Parrish, insegnante di Trasfigurazione. Piacere mio!”

Astrid era una donna alta e robusta, che sicuramente poteva incutere timore agli studenti ma ad Hermione trasmetteva serenità e sicurezza. 

“Pronta per il tuo primo anno? Quei ragazzini ti faranno impazzire credimi!” 

“Pronta è un parolone però sono incuriosita. Da quanto insegni qui?” 

“Quattro anni! Vedrai che piano piano verrà tutto naturale… Vieni forza, ti presento gli altri!”

A quanto pare Hermione era l’unica nuova arrivata e la cosa la metteva in imbarazzo, come se fosse il suo primo giorno di scuola. Beh, in un certo senso era così. 

“Signori, Signore, vi presento Hermione Granger! Naturalmente la conoscete tutti ma non in veste di insegnate. Dunque lui è Kyle Holloway, insegnate di Erbologia, Evan Morrison di Difesa contro le arti oscure…”

Hermione strinse la mano ad ogni persona che Astrid le presentava sorridendo amichevolmente; sembravano tutti molto affabili. 

“…e Draco Malfoy, insegnante di Pozioni!”

Bene sono diventata sorda.
Non ho sentito quel nome.
Però è qui, davanti a me che mi tende la mano.
Ditemi che è uno scherzo. 

La riccia si paralizzò di fronte al trentenne che gli stava porgendo la mano, lo fissò incredula come fosse un fantasma.
Poi si ricordò in che situazione si trovava e per educazione strinse la mano a Draco Malfoy, senza distogliere lo sguardo.
Anche l’uomo mantenne il contatto visivo e ad Hermione parve di vedere nel suo sguardo un notevole imbarazzo, era a disagio, forse quanto lei. 

Draco si schiarì la gola “Ei…” 

“Ei” - rispose Hermione.

Forse quella fu la conversazione, se così si può chiamare, più lunga che i due avessero mai avuto.
La donna analizzò bene l’uomo che aveva di fronte, riconosceva ancora molti tratti di quel ragazzo che le aveva fatto passare l’inferno. Era solo un po’ più alto, decisamente più in forma e questo era visibile dalla camicia che indossava. I suoi tratti però sembravano più rilassati, non duri e spigolosi come se li ricordava. 

“Bene, ci siamo tutti?” - Astrid interruppe quella sottospecie di conversazione - “Direi che possiamo iniziare allora, accomodiamoci!”

La sua reazione è stata proprio come me la immaginavo. Quando la McGranitt mi ha fatto chiamare nel suo ufficio per riferirmi il nuovo arrivo mi si è chiuso lo stomaco. 
Quella mi odia. 
Ed ha le sue buoni ragioni. 
E’ giù tanto che non mi ha preso a pugni… e non sarebbe la prima volta.

“Dunque domani inizia il nuovo anno scolastico. Come al solito accoglierò i ragazzi del primo anno all’ingresso, avrà luogo poi la cerimonia di smistamento ed il banchetto. Successivamente i direttori di ogni casa dovranno condurre gli studenti nei loro alloggi e spiegargli il sistema dei punti. Quindi abbiamo Holloway per Tassorosso, Morrison per Corvonero, Malfoy per Serpeverde e Granger per Grifondoro!” 

I due si lanciarono un’occhiata che durò meno di un secondo; sembrava tutto così ironico. 

La riunione proseguì con la presentazione provvisoria da parte di ciascun professore del proprio piano di studi.
Quando fu il suo turno Hermione prese la parola “Dunque per quanto riguarda quelli del primo anno avevo intenzione di partire proprio dalla storia di base di Hogwarts. Volevo chiedere invece se era possibile poi organizzare delle lezioni in uscita per quelli del sesto e del settimo anno…”

“Certo, se qualcuno dei presenti è disponibile ad accompagnarti sì, per le uscite si deve essere minimo due professori.” disse in modo affabile Astrid. 

Hermione si guardò intorno e pareva che nessuno fosse intenzionato ad abbandonare i propri affari per aiutarla in quelle uscite. Finché non vide una mano alzata. 

“Mi propongo io.”

Draco Malfoy si proponeva. Per aiutarla. 

La donna non fece in tempo a dire nulla che Astrid prese parola “Bene, allora direi che siamo a posto così! Domani vedrete su questa bacheca gli abbinamenti per le ronde notturne… Direi che possiamo concludere qui, grazie a tutti e buonanotte!”

Tutti i professori si alzarono e si salutarono per poi dirigersi verso le proprie stanze. 

Hermione fece un bel respiro e bloccò per un braccio Malfoy.

“A che gioco stai giocando?” sussurrò lei per non farsi sentire dagli altri.

L’uomo la guardò corrugando la fronte “Scusami?”

“Perché ti sei proposto per accompagnarmi alle lezioni in uscita?”

“Perché è ciò che fanno i colleghi, si aiutano. Qui siamo i più giovani, sono due anni che ho a che fare con queste persone e ti assicuro che sono affabili, ma hanno una mentalità chiusa, pensano a loro stessi.” 

Hermione allargò le braccia confusa “Quindi dovrei ringraziarti?”

“Questo sta a te, io non pretendo nulla. So che non corre buon sangue tra di noi, sono consapevole delle cazzate atomiche che ho combinato e ne pago ancora le conseguenze. Ma qui sto bene e non voglio rovinare tutto.”

“Ok.”

“Ok.” 

Domani dovrò fare un bel discorsetto alla McGranitt, con tutto il rispetto possibile.
Ma andiamo, lui? 

“Vado… vado a dormire.” - disse lei.
“Sì anche io. Notte Professoressa Granger.”
“Notte Professor Malfoy.”

 

 

 

 

   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _ssara_