28/11/2016
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Capitolo 11
Una volta a casa come già mi ero già immaginata mia madre mi si catapultò contro riempiendomi di domande su dove fossi stata e del perché non rispondevo al cellulare.
"Mamma sta tranquilla. Ero andata a fare un giro con Yoongi e avevo il telefono scarico" mentii, di certo non volevo dirgli ciò che stava per succedere.
Mi abbracciò e lasciò perdere la questione poi, mi prese da parte. "Allora con Yoongi? Hai fatto progressi?"
"Mamma! Ma sono domande da fare?"
"Oh avanti vi ho lasciati apposta soli"
"No non è successo niente e poi non verrò di certo a dirtelo, mi imbarazzo a parlare di certe cose e lo sai"
"Tesoro mio sei sempre la stessa eh? Non sei cambiata per niente. Non capisco perchè dovresti imbarazzarti sono tua madre"
"Ma cosa significa, sono cose mie" dissi in tutta tranquillità. Tornai da Yoongi all'ingresso e salimmo nella nostra camera.
"Areum? Che ti succede?"
"Niente Yoongi"
"Mh, sei sicura che mi stai dicendo la verità? E questo cattivo broncio sul viso che cos'è?" disse sfiorandomi la guancia.
"E va bene, hai vinto! È che mia mamma voleva sapere se era successo qualcosa tra noi e non voglio che venga a sapere ciò che facciamo, mi vergogno"
"Forse tua madre vuole vederti solo felice no?"
"Si Yoongi, ma non voglio nemmeno raccontarle la mia vita sentimentale. Insomma sono cose mie e poi non sono nemmeno una bambina"
"Cerca di instaurare un rapporto con te. Penso sia normale tra madre e figlia fare ragionamenti simili"
"Beh significa che io sono diversa dalle altre persone del mondo perché non mi sono confidata con mia madre delle mia vita sentimentale"
"Facciamo una cosa piccola, che dici se usciamo e passiamo il resto della giornata insieme?
"Sicuro che ti va?"
"Ma cosa dici, certo che mi va"
Uscimmo per la seconda volta avvisando naturalmente mia madre. E una volta arrestata la macchina scendemmo.
Yoongi mi coprì gli occhi con le sue mani, aveva detto che era un posto speciale quello dove poca gente andava.
"Attenta a non cadere davanti a te c'è una pietra"
"Yoongi dove mi stai portando?"
"Lo vedrai tra un po'". Tolse le sue mani e riuscii a scoprire la visuale davanti a me. C'era un piccolo lago e di fianco una casa.
"Wow carino questo lago, c'è persino una casa"
"È casa mia"
"Davvero? Ma quante case hai?" si mise a ridere, era così contagiosa la sua risata che mi rendeva felice facendomi dimenticare tutto il resto.
"Le ha comprate mio padre, ma ora sono di mia proprietà. Qui ci venivo con i miei durante le vacanze, ma adesso è da un bel po' che non ci mettiamo piede. E ogni qualvolta me ne voglio stare da solo vengo qui ad ammirare il lago"
"Capisco"
"Ti sto annoiando per caso?"
"No assolutamente, come puoi annoiarmi. Mi stai parlando di te stesso e la cosa mi rende felice". Mi abbracciò da dietro poggiando la sua testa sulla mia spalla. "In questo ultimo periodo non riesco a starti lontano. Mi piace davvero tanto stare in tua compagnia"
"Per me vale la stessa cosa"
"Areum! Devo dirti una cosa prima di andare avanti" sembrava essere un po' più rigido rispetto a prima e anche il suo tono di voce lo dimostrava. Tolse le braccia dalla mia vita per mettersi di fronte. "Il ragazzo che ti ha rifiutata alle superiori...s-sono io".
Non poteva essere lui. Il ragazzo delle superiori ci mise due minuti per liquidarmi invece Yoongi fino ad ora è sempre stato gentile. Messi a confronto sono due caratteri molto differenti. "Quindi sapevi che ero io quella ragazza fin dall'inizio?"
"È stato dal primo pranzo che ho fatto nella tua famiglia. Tua sorella"
"Mi ricordo bene. Fino ad adesso ti sei comportato in modo gentile con me solo per compassione?"
"Ma cosa dici?"
"Sai com'è mi hai liquidata in quel modo quel giorno quindi non vedo motivo di tanta gentilezza"
"Areum. Non era mia intenzione farti soffrire, avevo paura, mi ero lasciato prendere dal panico e avevo preso quella decisione all'istante senza pensarci. Eri la prima ragazza che si era dichiarata anche se non direttamente e a quel tempo non ero un ragazzo molto espansivo. Credimi è dispiaciuto anche a me rifiutarti"
"Non sei cambiato molto da allora visto che anche tutt'ora sei indeciso. Mi sono confessata per la seconda volta, con la stessa persona. Che stupida che sono!"
"Areum sono cambiato da allora"
"Certo infatti si vede, mi hai detto di aspettare quindi sei ancora indeciso. Non vedo cosa sia cambiato da allora"
"Mi piaci Areum te l'ho detto. Però per il momento non riesco a dirti altro, non riesco a dirti di amarti. Non vorrai troncare i nostri rapporti solo per questa cosa successa alle superiori?"
"Se lo facessi cosa cambierebbe?"
"Torneresti a soffrire". Mi allontanai da lui e lo sentii seguirmi. "Areum! Areum ti prego fermati" mi bloccò per un polso costringendomi a fermarmi.
"Sei davvero importante per me e non voglio allontanarmi da te"
"Neanche io voglio allontanarmi da te, ma devi capire che scoprire questa cosa mi ha un po' sconvolta. Ti dispiace se torniamo a casa?"
"Va bene". Da lì in poi il silenzio prese possesso di noi stessi lasciando spazio alla riflessione e ai ricordi.