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Autore: fiphina    28/11/2016    0 recensioni
"15 anni dopo la morte di Priscilla, Commodo è ormai imperatore di Roma e sposato con Brutia Crispina. Ma qualcuno del suo passato riporterà in vita molti misteri rimasti irrisolti di cui nemmeno lui sapeva l'esistenza..."
Sequel di Priscilla: La principessa Batava
*Questa storia è ambientata nel tempo de "Il gladiatore", ma non riprende esattamente la trama del film.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Commodo, Nuovo personaggio
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo venti: Caduto nel tranello
Lucio si voltò a guardare il ragazzo che aveva appena parlato, che si trovava poco lontano. 
Aveva rivelato la propria presenza con un imprecazione appena soffocata: tentava di tamponare, con un lembo della tunica, un profondo taglio che aveva sul palmo della mano destra ma sembrava non funzionare. 
Non aveva nulla di particolare, il ragazzo, eppure Lucio capì ugualmente che doveva essere lo stesso che aveva tentato di pugnalare suo padre, al teatro. 
Anche lo sconosciuto percepì che non era più solo, incrociò lo sguardo del giovane principe e capì subito chi era, perché la somiglianza con Commodo era inconfutabile. 
Iniziò a correre, Lucio lo inseguì senza preoccuparsi della stanchezza e del dolore all'altezza del fianco sinistro; ciò che aveva veramente importanza era riuscire a prendere lo sconosciuto, portarlo a palazzo e lasciare ai pretoriani il compito di farlo confessare. 
Lucio lo raggiunse quando, ormai, si trovavano nella zona della Suburra, gli afferrò la tunica macchiata di sangue ma l'altro, complice la disperazione, si voltò e colpì il giovane principe allo stomaco. 

Capitolo venti:

Caduto nel tranello

 

Lucio si voltò a guardare il ragazzo che aveva appena parlato, che si trovava poco lontano. 

Aveva rivelato la propria presenza con un imprecazione appena soffocata: tentava di tamponare, con un lembo della tunica, un profondo taglio che aveva sul palmo della mano destra ma sembrava non funzionare. 

Non aveva nulla di particolare, il ragazzo, eppure Lucio capì ugualmente che doveva essere lo stesso che aveva tentato di pugnalare suo padre, al teatro. 

Anche lo sconosciuto percepì che non era più solo, incrociò lo sguardo del giovane principe e capì subito chi era, perché la somiglianza con Commodo era inconfutabile. 

Iniziò a correre, Lucio lo inseguì senza preoccuparsi della stanchezza e del dolore all'altezza del fianco sinistro; ciò che aveva veramente importanza era riuscire a prendere lo sconosciuto, portarlo a palazzo e lasciare ai pretoriani il compito di farlo confessare. 

Lucio lo raggiunse quando, ormai, si trovavano nella zona della Suburra, gli afferrò la tunica macchiata di sangue ma l'altro, complice la disperazione, si voltò e colpì il giovane principe allo stomaco. 

Il ragazzo cadde a terra, la vista offuscata da lacrime di dolore e le braccia avvolte nella parte dolente. 

Quando riuscì ad alzarsi, lo sconosciuto era già sparito ed era impossibile sperare di trovarlo: la Suburra era il quartiere più affollato di Roma, solo se avesse avuto la Dea Fortuna dalla propria parte avrebbe potuto sperare di riuscire nell'impresa. 

Nel frattempo, l'imperatore Commodo era stato portato a palazzo, i pretoriani avevano allontanato il popolo e delle guardie si erano assicurate che nessun'altro potesse avvicinarsi a Commodo. 

Lo portarono nella camera da letto e lo aiutarono a sdraiarsi; arrivò subito il medico del Palazzo Imperiale che si occupò di esaminare la ferita che il giovane uomo aveva nel fianco sinistro e assicurò che non era grave perché la lama del pugnale non era penetrata in profondità. 

-Non vi dovete preoccupare, tra un paio di giorni sarà già guarita- 

-Non mi devo preoccupare?- Ringhiò Commodo, con la mano destra stretta a pugno -Qualcuno a tentato di uccidermi ed io dovrei fingere che non sia accaduto?- 

-Sei riuscito a vederlo in volto?- Intervenne Crispina. 

-No, aveva un cappuccio- 

-Vedrai che i pretoriani troveranno il colpevole e poi, ci penserai tu- 

Commodo annuì alle parole della moglie, poi domandò -Dov'è Lucio? Non l'ho ancora visto-

-Nemmeno io l'ho ancora visto- Rispose la giovane donna, era contenta che il marito avesse notato quel dettaglio, così sarebbe stato più semplice convincerlo della colpevolezza del ragazzo; dopo qualche minuto arrivò Lucio, il fiato ansante e gli occhi spalancati per la preoccupazione, che si avvicinò subito al padre. 

-Padre, come state?- 

-Sto bene, Lucio, è stata solo una ferita superficiale. Mi stavo domandando dov'eri- 

-È vero, Lucio, ce lo stavamo domandando tutti e due- Disse a sua volta l'imperatrice, pronta a lanciare accuse a cui il povero ragazzo non sarebbe riuscito a rispondere. 

 

 

Spazio per le autrici: 

Buonsalve!! Beh, a quanto pare, per Lucio le cose si stanno mettendo davvero male, seppur innocente! Purtroppo la cosa non finisce qui, Crispina è davvero un osso duro e non si fermerà così facilmente! I colpi di scena non sono finiti!! Fateci sapere i vostri pareri!! A presto e grazie a tutti!

Le antiche romane Mackenzie94 e Fiphina! 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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