Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: EllaYaYa    18/05/2009    4 recensioni
Solo in quel momento Draco la guardò davvero. Era molto simile alla sorella, ma i suoi occhi erano … più azzurri. L’azzurro degli occhi di Daphne era sbiadito, quasi grigio, mentre quello di Astoria era vivido, brillante. Anche il sorriso era diverso: quello della minore era più dolce.
Draco annuì, distratto, e distolse lo sguardo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
,l’altra Greengrass
La prima volta che Draco Malfoy la vide, era al suo terzo anno a Hogwarts.
Era il primo giorno di scuola, e lui era seduto al Tavolo Serpeverde, accanto a Tiger e Goyle. Quasi non si accorse della sfilata di ragazzini del primo anno, che camminavano in ordine dietro la McGranitt verso il Cappello Parlante.
Alcuni tremavano, altri inciampavano nei loro stessi piedi. Qualcun altro, procedeva a testa alta, probabilmente tentando di mascherare la paura.
Tra questi ultimi c’era una ragazzina non troppo alta, con lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri.
Draco non la notò. Era troppo occupato a chiacchierare con gli amici, appena ritrovati dopo le vacanze estive, e, in ogni caso, i primini non avevano mai particolarmente attirato la sua attenzione.
Solo quando lo Smistamento iniziò, si voltò a guardare quali, tra tutti quei mocciosi, sarebbero finiti a Serpeverde.

«Greengrass, Astoria» chiamò la McGranitt.
E quella ragazzina bionda dagli occhi azzurri si avvicinò lentamente allo sgabello. Con un piccolo sospiro, si sedette e attese.
Il Cappello impiegò qualche minuto a prendere la sua scelta, e la bambina aspettò, dondolandosi piano sulla sedia.
«Serpeverde» decise alla fine. Tutti i Serpeverde applaudirono, e Draco si unì a loro.
Astoria sorrise, sollevata, si levò il Cappello, e raggiunse veloce il Tavolo verde- argento.
Daphne Greengrass le fece spazio accanto a lei, con un gran sorriso. «Brava Tori» disse, mentre la ragazzina si accomodava.
«Ragazzi?» fece poi, reclamando l’attenzione dei concasata. «Questa è mia sorella. Trattatela bene.» Astoria sorrise timidamente.
Solo in quel momento Draco la guardò davvero. Era molto simile alla sorella, ma i suoi occhi erano … più azzurri. L’azzurro degli occhi di Daphne era sbiadito, quasi grigio, mentre quello di Astoria era vivido, brillante. Anche il sorriso era diverso: quello della minore era più dolce.
Draco annuì, distratto, e distolse lo sguardo.

~


Quattro anni dopo;;


Draco Malfoy non era mai stato così incurante del mondo intorno a lui. Camminava a passo svelto, con a fianco i suoi compagni di sempre, Tiger e Goyle.
Hogwarts, quell’anno, era … deprimente. Silente non era più il preside, Potter era via, a nascondersi dal Signore Oscuro. Fino a qualche anno fa, Draco avrebbe trovato tutto questo perfetto. Eppure non lo era affatto.
La scuola era spenta, gli studenti anche. I corridoi erano costantemente deserti. Solo ogni tanto passava qualche ragazzino, a testa bassa, come se avesse paura di ricevere una bastonata da un momento all’altro.
Il giovane Malfoy procedeva, veloce, desideroso di arrivare in fretta alla Sala Comune. Notò un primino che veniva verso di loro. Lo riconobbe: proprio il giorno prima, Tiger lo aveva Cruciato per ordine della Carrow. Non ricordava perché: forse aveva fatto male i compiti di Babbanologia, o qualcosa del genere.
Mentre passava loro accanto, senza guardarli, il ragazzino sfiorò inavvertitamente il braccio di Tiger.
«E levati.» Borbottò quest’ultimo, spingendolo in malo modo. Il bambino barcollò. Riuscì a non perdere l’equilibrio solo appoggiandosi con una mano alla parete; poi tirò su col naso e corse via.
I tre si fermarono, e per un attimo ci fu solo silenzio.
«Dio, questi mi fanno vergognare di essere una Serpeverde»
Draco si voltò, sorpreso. C’erano tre ragazze, appoggiate al muro, che non aveva visto. Sembravano un po’ più piccole di lui; quella al centro era bionda, le altre due castane.
«Che cosa hai detto?» chiese Tiger, con una smorfia sprezzante.
Una delle tre – la bionda - staccò le spalle dalla parete. «Ho detto» ripeté, parlando lentamente «che mi fate vergognare di essere una Serpeverde.»
Le due ragazze accanto a lei si ritrassero un po’, come volessero dissociarsi dalle parole della loro amica.
«Ah si?» disse Goyle, alzando un sopracciglio.
«Si» fece la ragazza. «Quello non era il ragazzino che avete Cruciato ieri?»
«E allora?» Goyle sembrava confuso. Forse stava ancora cercando di capire se la bionda li stesse prendendo in giro o meno.
«E allora c’è bisogno di infierire ancora?» Domandò la ragazza, irritata.
«Fatti gli affari tuoi.» Borbottò Tiger.
«Già.» Mormorò Draco, con voce roca. Era passata almeno un’ora dall’ultima volta che aveva aperto bocca. «Dovresti stare attenta a quello che dici.»
La bionda spostò lo sguardo su di lui, e Draco ebbe quasi una sensazione di déjà vu. Aveva occhi di un azzurro brillante ... già visti, in passato.
Lei schioccò le labbra. «Che cos’è, una minaccia?»
«No.» Rispose subito Draco. «E’ un consiglio.»
La ragazza incrociò le braccia. «Beh, grazie per il consiglio. Ma quando voglio dire qualcosa, non ho bisogno di chiedere il permesso a nessuno. Tanto meno a voi.» Fece un cenno alle sue amiche, e si voltò per andarsene.
«Aspetta.» Disse Draco, quasi automaticamente.
Lei si girò di nuovo. «Si?»
«Noi ci conosciamo, per caso?»
La ragazza fece un mezzo sorrisetto. «Direi di si. O almeno, conosci mia sorella.»
Draco finalmente capì. Daphne. Ricordò, lontane, le sue parole ‘Questa è mia sorella. Trattatela bene.’ «L’altra Greengrass.» Mormorò, quasi parlando a se stesso.
La bionda arricciò il naso. «Già. Ma preferisco Astoria.» E si allontanò, seguita a ruota dalle amiche.
«Che insolenza.» Commentò Tiger, mentre la guardava sparire nel corridoio buio. «Scommetto che un giorno di questi dovremo Cruciare anche lei.»
Draco non lo ascoltava. Rifletteva.
Aveva un bel caratterino, Astoria. Strano che non l’avesse mai notata.
Scosse la testa, e riprese a camminare, indifferente. Ma, da quel giorno in poi, era sicuro che si sarebbe ricordato dell’ ‘altra Greengrass’.

~


Note dell’autrice
Giuro che non lo so come mi è uscita questa … cosa.
So solo che mi ronzava nella testa e alla fine l’ho dovuta scrivere. E puff, eccola qui.
Bien, la seconda parte è ovviamente ambientata durante ‘I Doni della Morte’. E’ così che me la immagino la scuola, in quel periodo: triste e desolata, con i Carrow che terrorizzano i poveri studentelli indifesi. ç_ç E per me è in questo scenario deprimente che Draco comincia a notare la sua futura moglie, Astoria. Poi … beh, adesso non voglio stare a raccontarvi come mi immagino la loro storia. Ci sarebbe da scriverci una long XD Perciò vi saluto. Alla prossima –“speriamo che non sia tanto presto” pensarono i poveri lettori XD-. Bye <3
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: EllaYaYa