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Autore: MaxineEmily    29/11/2016    2 recensioni
Era passato ormai un anno, tutto era cambiato. Chloe era scomparsa dopo la tragica scoperta della morte di Rachel e dimenticare chi ti ha fatto provare sentimenti forti è dura, uscirne dalla depressione ancora di più. Max aveva tenuto per sé tutti i suoi sentimenti rivolti a quest'ultima e l'unica che sapeva tutti i suoi pensieri più intimi era sua sorella minore Emily, neo diciottenne pronta ad immergersi nella vita di College ad Arcadia Bay. Le due sorelle avevano davvero un bellissimo rapporto ma presto verrà distrutto con la ricomparsa di Chloe, e chi sceglierà tra le due?
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Yuri | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Incest, Triangolo
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Emily era finalmente giunta ad Arcadia Bay era davvero su di giri pensando di rivedere sua sorella Max. Si chiedeva come fosse cambiata, e come sarebbe stata la sua vita d'ora in poi.
Si soffermò dinanzi all'imponente struttura, aveva il cuore a mille e sentiva che l'agitazione stava crescendo sempre di più, ma era contenta di immergersi in nuove esperienze e di incominciare un nuovo capitolo della sua vita.
Non voleva mandare alcun messaggio a sua sorella, voleva farle una sorpresa! Aveva memorizzato tutte le informazioni che per mesi Max continuava a ripeterle, non si poteva nascondere che fosse entusiasta di poter avere di nuovo al suo fianco Emily, l'unica che sapeva tutto e tutti i suoi pensieri più intimi rivolti a Chloe.
Emily varcò la soglia del dormitorio femminile, si sentiva un fracasso provenire da alcune stanze con la porta aperta e alcune discussioni superficiali tra coinquiline. Impaurita, avanzò nel lungo corridoio alla ricerca della stanza numero 208 e tra sé e sé continuava a ripetersi quel numero, quasi con la paura di dimenticarselo. Aveva completamente la testa tra le nuvole e andò a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno.
''Sta' più attenta, mocciosa!'' Una ragazza con dei capelli corti e biondi puntò i suoi occhi color cioccolato su Emily, con disprezzo.
''Scusami i-io non ti avevo vista...'' Balbettò agitando le mani in modo confusionale.
''Non me ne fotte un cazzo, mi hai rovinato il tacco.'' Sibilò a denti stretti.
''Ho detto che mi dispiace!'' Emily la guardò arrabbiata, ma per evitare altre discussioni se ne andò con il capo chino. 'Chi si credeva di essere?' Pensò tra sé e sé, ma non voleva di certo guastarsi quel meraviglioso giorno per colpa di un'antipatica!
Finalmente trovò la stanza 208 ma prima di bussare prese un lungo sospiro, si passò una mano tra i lunghi capelli biondi e cercò di metterli a posto 'pettinandoli' con le dita. Finalmente si decise a bussare e attese il momento in cui aprì.
''No, Victoria non ho preso il tuo...'' Max aprì la porta con una voce sull'orlo della esasperazione, ma quando prestò attenzione sulla persona che aveva di fronte a sé ne restò più che stupita. Sulle sue rosee e sottili labbra si allargò un dolce sorriso, gli occhi azzurri divennero lucidi e subito si lanciò sulla ragazza. La strinse a se in un forte abbraccio, la strinse così forte da farle mancare il respiro.
''Max! Così mi stritoli!'' Emily respirò il profumo dei vestiti che indossava Max, voleva cogliere qualsiasi particolare, era curiosa di scoprire lati nuovi della sorella.
''Hai ragione, scusa scusa.'' Max la prese per mano e la fece entrare in camera sua, le due avevano bisogno di parlare e passare un pomeriggio in intimità.
''La tua stanza è così ordinata, era come me l'aspettavo.'' Disse la bionda sedendosi sul letto.
''Solo perché saresti venuta tu, dovresti vederla nel fine settimana.'' Rispose la più grande appoggiando con cura la valigia di Emily vicino al letto.
''Ma non mi dire! Come si vede che sei mia sorella.'' Ridacchiò guardando con i suoi occhi azzurri grandi e luminosi tutta la parete tappezzata di foto. La foto che catturò la sua attenzione fu quella dove era raffigurata una bellissima farfalla blu.
''Emily? Mi ascolti?''
''Eh?''
''Non mi stavi ascoltando!'' Si lamentò Max, sedendosi al suo fianco.
''Ti voglio bene, lo sai?''
La maggiore scosse il capo facendo ondeggiare il suo caschetto moro a destra e a sinistra in segno di resa.
''Ti domandavo cosa ti andrebbe di mangiare sta sera, sarai affamata.'' Le accarezzò il capo mordendosi il labbro.
''Ehi non sono una bambina, e comunque...Mi piacerebbe rivedere Joyce e magari lei sa cosa ha fatto Chloe tutto questo tempo!'' Emily la guardò con speranza, era curiosa della fine che aveva fatto la sua compagna di giochi. Lei, Max e Chloe giocavano sempre insieme da piccole, avevano passato i momenti più belli della loro vita. E ora ad Emily le pareva così strano che Max provasse qualcosa per Chloe, che si fossero baciate e...Insomma, non era molto digeribile la cosa. Sapeva del suo orientamento sessuale e insieme lo tenevano nascosto ai genitori.
''Abbiamo passato 5 lunghi mesi nel tentativo di ritrovarla, ad interrogare Joyce e a fare tutto il possibile ma...Niente, sembra che Joyce voglia mantenere il segreto.'' Max rivolse uno sguardo alla sorella e quest'ultima aveva il capo chino e gli occhi fissi sul pavimento. ''Ehi, non mi avevi per caso scritto quanto eri eccitata nel voler conoscere il mio fantomatico gruppo?'' La maggiore voleva alleggerire un po' la cosa, la tensione era percepibile nell'aria.
''Ma OVVIO che voglio conoscerli! Allora ricapitoliamo: Warren lo scienziato pazzo, Kate la religiosa, Victoria la snob e il suo BFF Nathan lo psicopatico.'' Emily fece un sorrisone per poi sbellicarsi dalle risate assieme a Max.
''Allora andiamo a mettere qualcosa nello stomaco, domani li conoscerai.''
''Come, domani?! Perché non subito?''
''Sei stanca, hai fatto un lungo viaggio e devi riposare!''
Emily detestava quando la trattavano da bambina, ma in fin dei conti sapeva che Max si stava soltanto preoccupando per lei.
Le due rimasero per un altro po' a parlare dopodiché andarono nel locale di Joyce, per Emily era un'emozione forte varcare la soglia di quel posto. Era come se qualcuno le avesse gettato un secchio pieno d'acqua congelata in faccia.
Le sembrava tutto invecchiato, non c'erano molte persone sedute ai tavoli e quei pochi che c'erano erano camionisti dall'aspetto burbero.
Max spinse Emily leggermente per farla avanzare dato che era rimasta imbambolata e si sedettero in un tavolino appartato.
''Cosa vuoi mangiare?'' Domandò la maggiore appoggiando entrambi i gomiti sul tavolo e appoggiò il capo sulle mani.
''Non ho molto appetito, mi fa uno strano effetto ritornare qui.'' Emily sospirò prendendo il menù mal ridotto e lo sfogliò. La verità era che le si era chiuso lo stomaco per i troppi pensieri, per il tornado di emozioni che stava provando in quel momento.
''Capisco...Prenderemo qualcosa di piccolo allora.''
In quel momento udirono una voce, Joyce si avvicinò alle due con gli occhi spalancati e la bocca aperta per lo stupore.
''Emily? Oh cielo, sei proprio tu! Sei cresciuta davvero tanto! Ma guardati...Sei diventata una giovane donna e immagino che frequenti la Black Well come tua sorella, vero?'' Joyce accolse Emily tra le braccia e rivolse a Max un occhiolino.
''Come sono contenta di rivederti...Non immagini quanto.'' Sussurrò la bionda, stringendo a sua volta Joyce con affetto.
''Ti preparerò una cena che ti farà leccare i baffi! Offro io.'' Ridacchiò andando a salutare Max con un bacio sul capo. ''Se solo Chloe fosse qui, ne sarebbe davvero contenta...''
Emily non sapeva se azzardare, se avesse detto qualcosa di sbagliato avrebbe rovinato tutto, così scelse di rimanere in silenzio e accennare un mezzo sorriso.
''Già.'' Disse solo.
Joyce aveva il viso leggermente invecchiato, le occhiaie e lo sguardo ormai stanco e distrutto. Emily non poteva credere che fosse successo tutto ciò, non avvertiva più la serenità di un tempo. Tutto era distrutto, sgretolandosi col tempo.
Dopo la cena, le due sorelle tornarono nel dormitorio e Max mostrò la nuova camera ad Emily aiutandola con i bagagli.
''Allora, pronta per domani? Sarà un grandissimo giorno.'' Disse Max mentre piegava i vestiti di Emily con cura nel cassettone in mogano.
''Sì, non vedo l'ora!'' Esclamò la minore.
''Allora ti lascio riposare, a domani.'' Max diede un bacio sulla guancia ad Emily e si avviò alla porta, ma prima di uscire si girò verso di lei. ''Sono felice di averti al mio fianco.''
E uscii.Emily era finalmente giunta ad Arcadia Bay era davvero su di giri pensando di rivedere sua sorella Max. Si chiedeva come fosse cambiata, e come sarebbe stata la sua vita d'ora in poi.
Si soffermò dinanzi all'imponente struttura, aveva il cuore a mille e sentiva che l'agitazione stava crescendo sempre di più, ma era contenta di immergersi in nuove esperienze e di incominciare un nuovo capitolo della sua vita.
Non voleva mandare alcun messaggio a sua sorella, voleva farle una sorpresa! Aveva memorizzato tutte le informazioni che per mesi Max continuava a ripeterle, non si poteva nascondere che fosse entusiasta di poter avere di nuovo al suo fianco Emily, l'unica che sapeva tutto e tutti i suoi pensieri più intimi rivolti a Chloe.
Emily varcò la soglia del dormitorio femminile, si sentiva un fracasso provenire da alcune stanze con la porta aperta e alcune discussioni superficiali tra coinquiline. Impaurita, avanzò nel lungo corridoio alla ricerca della stanza numero 208 e tra sé e sé continuava a ripetersi quel numero, quasi con la paura di dimenticarselo. Aveva completamente la testa tra le nuvole e andò a sbattere contro qualcosa o meglio, qualcuno.
''Sta' più attenta, mocciosa!'' Una ragazza con dei capelli corti e biondi puntò i suoi occhi color cioccolato su Emily, con disprezzo.
''Scusami i-io non ti avevo vista...'' Balbettò agitando le mani in modo confusionale.
''Non me ne fotte un cazzo, mi hai rovinato il tacco.'' Sibilò a denti stretti.
''Ho detto che mi dispiace!'' Emily la guardò arrabbiata, ma per evitare altre discussioni se ne andò con il capo chino. 'Chi si credeva di essere?' Pensò tra sé e sé, ma non voleva di certo guastarsi quel meraviglioso giorno per colpa di un'antipatica!
Finalmente trovò la stanza 208 ma prima di bussare prese un lungo sospiro, si passò una mano tra i lunghi capelli biondi e cercò di metterli a posto 'pettinandoli' con le dita. Finalmente si decise a bussare e attese il momento in cui aprì.
''No, Victoria non ho preso il tuo...'' Max aprì la porta con una voce sull'orlo della esasperazione, ma quando prestò attenzione sulla persona che aveva di fronte a sé ne restò più che stupita. Sulle sue rosee e sottili labbra si allargò un dolce sorriso, gli occhi azzurri divennero lucidi e subito si lanciò sulla ragazza. La strinse a se in un forte abbraccio, la strinse così forte da farle mancare il respiro.
''Max! Così mi stritoli!'' Emily respirò il profumo dei vestiti che indossava Max, voleva cogliere qualsiasi particolare, era curiosa di scoprire lati nuovi della sorella.
''Hai ragione, scusa scusa.'' Max la prese per mano e la fece entrare in camera sua, le due avevano bisogno di parlare e passare un pomeriggio in intimità.
''La tua stanza è così ordinata, era come me l'aspettavo.'' Disse la bionda sedendosi sul letto.
''Solo perché saresti venuta tu, dovresti vederla nel fine settimana.'' Rispose la più grande appoggiando con cura la valigia di Emily vicino al letto.
''Ma non mi dire! Come si vede che sei mia sorella.'' Ridacchiò guardando con i suoi occhi azzurri grandi e luminosi tutta la parete tappezzata di foto. La foto che catturò la sua attenzione fu quella dove era raffigurata una bellissima farfalla blu.
''Emily? Mi ascolti?''
''Eh?''
''Non mi stavi ascoltando!'' Si lamentò Max, sedendosi al suo fianco.
''Ti voglio bene, lo sai?''
La maggiore scosse il capo facendo ondeggiare il suo caschetto moro a destra e a sinistra in segno di resa.
''Ti domandavo cosa ti andrebbe di mangiare sta sera, sarai affamata.'' Le accarezzò il capo mordendosi il labbro.
''Ehi non sono una bambina, e comunque...Mi piacerebbe rivedere Joyce e magari lei sa cosa ha fatto Chloe tutto questo tempo!'' Emily la guardò con speranza, era curiosa della fine che aveva fatto la sua compagna di giochi. Lei, Max e Chloe giocavano sempre insieme da piccole, avevano passato i momenti più belli della loro vita. E ora ad Emily le pareva così strano che Max provasse qualcosa per Chloe, che si fossero baciate e...Insomma, non era molto digeribile la cosa. Sapeva del suo orientamento sessuale e insieme lo tenevano nascosto ai genitori.
''Abbiamo passato 5 lunghi mesi nel tentativo di ritrovarla, ad interrogare Joyce e a fare tutto il possibile ma...Niente, sembra che Joyce voglia mantenere il segreto.'' Max rivolse uno sguardo alla sorella e quest'ultima aveva il capo chino e gli occhi fissi sul pavimento. ''Ehi, non mi avevi per caso scritto quanto eri eccitata nel voler conoscere il mio fantomatico gruppo?'' La maggiore voleva alleggerire un po' la cosa, la tensione era percepibile nell'aria.
''Ma OVVIO che voglio conoscerli! Allora ricapitoliamo: Warren lo scienziato pazzo, Kate la religiosa, Victoria la snob e il suo BFF Nathan lo psicopatico.'' Emily fece un sorrisone per poi sbellicarsi dalle risate assieme a Max.
''Allora andiamo a mettere qualcosa nello stomaco, domani li conoscerai.''
''Come, domani?! Perché non subito?''
''Sei stanca, hai fatto un lungo viaggio e devi riposare!''
Emily detestava quando la trattavano da bambina, ma in fin dei conti sapeva che Max si stava soltanto preoccupando per lei.
Le due rimasero per un altro po' a parlare dopodiché andarono nel locale di Joyce, per Emily era un'emozione forte varcare la soglia di quel posto. Era come se qualcuno le avesse gettato un secchio pieno d'acqua congelata in faccia.
Le sembrava tutto invecchiato, non c'erano molte persone sedute ai tavoli e quei pochi che c'erano erano camionisti dall'aspetto burbero.
Max spinse Emily leggermente per farla avanzare dato che era rimasta imbambolata e si sedettero in un tavolino appartato.
''Cosa vuoi mangiare?'' Domandò la maggiore appoggiando entrambi i gomiti sul tavolo e appoggiò il capo sulle mani.
''Non ho molto appetito, mi fa uno strano effetto ritornare qui.'' Emily sospirò prendendo il menù mal ridotto e lo sfogliò. La verità era che le si era chiuso lo stomaco per i troppi pensieri, per il tornado di emozioni che stava provando in quel momento.
''Capisco...Prenderemo qualcosa di piccolo allora.''
In quel momento udirono una voce, Joyce si avvicinò alle due con gli occhi spalancati e la bocca aperta per lo stupore.
''Emily? Oh cielo, sei proprio tu! Sei cresciuta davvero tanto! Ma guardati...Sei diventata una giovane donna e immagino che frequenti la Black Well come tua sorella, vero?'' Joyce accolse Emily tra le braccia e rivolse a Max un occhiolino.
''Come sono contenta di rivederti...Non immagini quanto.'' Sussurrò la bionda, stringendo a sua volta Joyce con affetto.
''Ti preparerò una cena che ti farà leccare i baffi! Offro io.'' Ridacchiò andando a salutare Max con un bacio sul capo. ''Se solo Chloe fosse qui, ne sarebbe davvero contenta...''
Emily non sapeva se azzardare, se avesse detto qualcosa di sbagliato avrebbe rovinato tutto, così scelse di rimanere in silenzio e accennare un mezzo sorriso.
''Già.'' Disse solo.
Joyce aveva il viso leggermente invecchiato, le occhiaie e lo sguardo ormai stanco e distrutto. Emily non poteva credere che fosse successo tutto ciò, non avvertiva più la serenità di un tempo. Tutto era distrutto, sgretolandosi col tempo.
Dopo la cena, le due sorelle tornarono nel dormitorio e Max mostrò la nuova camera ad Emily aiutandola con i bagagli.
''Allora, pronta per domani? Sarà un grandissimo giorno.'' Disse Max mentre piegava i vestiti di Emily con cura nel cassettone in mogano.
''Sì, non vedo l'ora!'' Esclamò la minore.
''Allora ti lascio riposare, a domani.'' Max diede un bacio sulla guancia ad Emily e si avviò alla porta, ma prima di uscire si girò verso di lei. ''Sono felice di averti al mio fianco.''
E uscii.

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​​Hei!
Sono ritornata dopo tantissimo tempo sull'account di EFP e non pensavo che questa storia era stata eliminata, mi ci ero affezionata. T_T
Mi farò perdonare riscrivendo tutto ma in modo moooolto diverso! :3 Fatemi sapere cosa ne pensate della storia e se vi va potete scrivermi su Kik: Lux_Hope

 
   
 
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