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Autore: annamariz    29/11/2016    11 recensioni
Vedere la realtà, con gli occhi di altri, può sconvolgere la nostra vita.
Possono esserne certi Naruto e Sasuke.
dedicata al gruppo fb "Perchè ti importa così tanto di me?"
Genere: Commedia, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Dedicato a tutti i componenti del gruppo “Perchè ti importa così tanto di me?”







Come distruggere (o creare) una otp

- 300 giovani e forti e… sono ancora qui!-







Sei patetico.”

La sottile pioggerella primaverile non infastidiva più di tanto la passeggiata dei due ragazzi, Sasuke protetto dal suo rigoroso ombrello nero e Naruto dal cappuccio della giacca di tela calato sulla testa, incedevano tranquilli lungo la via illuminata.

Il ragazzo più giovane si strinse nelle spalle ridacchiando leggero, era abituato a quelle uscite acide, anche se in realtà non lo toccavano quasi mai. Era una caratteristica del suo burbero amico quella di avere sempre qualche scusa per lamentarsi, qualche scusa per offendersi, qualche scusa per vendicarsi, qualche scusa per insultarlo e a lui faceva ridere questo atteggiamento da persona incazzata con il mondo. Lo faceva ridere perché alla fine conosceva e sapeva quanto Sasuke fosse leale oltre ogni immaginazione.

Che c’è di male ad essere educati?”

Non lo guardava neppure, mentre stava controllando a che altezza della via erano. Avevano già superato il pub?

Non era un tipo freddoloso, ma le scarpe da ginnastica si stavano inzuppando e quella pioggia gli metteva i brividi fin dentro alle ossa e poi perché il suo amico aveva un ombrello e lui no?

Alla fine sono state gentili, volevano solo una foto ed un autografo dal grande Naruto Uzumaki!” sfoderò il suo più brillante sorriso facendo scintillare gli occhioni azzurri “A te non ti hanno neppure riconosciuto!” rise forte.

Sasuke incassò il colpo e scosse la testa impietosito “Se lo avessero fatto, ora non riusciresti a camminare sulle tue gambe.”

Naruto si voltò a guardarlo non capendo il significato della frase, sembrò rifletterci un po’… qualcosa gli sfuggiva, poi realizzò: “Brutto borioso arrogante che non sei altro!” berciò “Sei convinto che tutte impazziscano per te, vero? Be’... non credere di essere la star! Ricordati che la serie ha il mio nome, non il tuo.”

Un sorrisetto acido si formò sul viso pallido “In effetti non comprendo perché sia così, dato che risulto essere migliore di te in tutto.”.

Naruto strinse la bocca ed assottigliò gli occhi cercando qualcosa per ribattere, non trovando una risposta altrettanto acida da propinare all’amico si limitò ad un generico:

Sas’ke? Ma vaffanculo va’!” mentre lo tirava verso l’ingresso della birreria.







Il locale era grande ed affollato, un irish pub come tanti altri, con i classici tavoli in legno massiccio scuro, sedie solide, pareti ricoperte da fotografie in bianco e nero e poi lampade che diffondevano luci soffuse, gagliardetti di birre irlandesi, lavagne su cui campeggiavano frasi celebri e disegni osceni lasciati da qualche ragazzino.

La porta non aveva ancora finito di chiudersi contro il battente e Sasuke aveva già espresso il suo personale disgusto per il posto in cui Naruto lo aveva costretto ad entrare, l’altro se la rideva sotto i baffi per l’ennesima uscita dell’Uchiha.

Doveva ammettere che preso per il verso giusto il suo irriverente amico era proprio esilarante.

Si sedettero ad un tavolino appartato, in una nicchia distante dal bancone, ottimo posto per starsene in disparte, ma con il difetto di essere vicino ai bagni.

Naruto si lasciò scivolare pesantemente sulla sedia, si tolse la giacca e ravvivò le ciocche di capelli più lunghe che si erano inumidite dalla pioggia. Sasuke invece aveva controllato con sguardo clinico il tavolo e la sedia, spolverando via le briciole presenti sulla seduta, prima di accomodarsi.





I due ragazzi si conoscevano da diversi anni ormai, avevano partecipato alle audizioni per una serie televisiva ed erano stati scritturati. Per quanto i loro caratteri fossero opposti, entrambi rispecchiavano perfettamente quelli dei loro personaggi, tanto che gli autori avevano deciso di mantenere i nomi originali degli attori. La serie trattava la vita di un giovane ed ingenuo ninja e del suo geniale migliore amico. I personaggi dovevano affrontare sfide, a volte anche molto dolorose, per poter raggiungere ognuno i suoi obiettivi.

All’inizio i due giovani non si sopportavano, trovando ogni occasione buona per attaccare briga, soprattutto da parte di Naruto, che in qualche modo si sentiva affine a Sasuke, ma con cui non riusciva ad instaurare un rapporto positivo. Non avendo molta dimestichezza con i rapporti interpersonali, entrambi gli attori sentivano costante il bisogno di marcare il territorio.

A questo proposito sul set tutto funzionava perfettamente, poiché gli autori sfruttavano la situazione a loro favore, adeguando la trama originale alle circostanze che si creavano.

Con il tempo il rapporto tra i due era maturato, evolvendosi in una amicizia concreta nonostante Sasuke continuasse ad essere un apatico e burbero asociale cronico, mentre Naruto incarnava il classico ragazzo immaturo, ma appassionato e generoso. Il loro rapporto era estremamente difficile da comprendere dal di fuori, due opposti che si attraggono, passando dal faticare a sopportarsi ad essere quasi in simbiosi.

Il fatto è che molto del loro legame era maturato al di fuori del set, grazie alla inconsapevole somiglianza dei loro vissuti, alla tenacia ottusa di uno ed alla disperata ricerca di un affetto sincero dell’altro.





§ § §





Naruto fece un gesto per richiamare l’attenzione del cameriere, mentre Sasuke guardava distrattamente il listino sul tavolo.

Ora mi puoi spiegare perché siamo qui?” chiese il moro studiando attentamente il menù alla disperata ricerca di qualche cosa da bere. Odiare la birra non facilitava la scelta.

Naruto lo ignorò bellamente, dedicando completamente la sua attenzione al giovane cameriere che era arrivato a ricevere le ordinazioni.

Ciao James! Portami una Kilkenny ed un toast al formaggio. E tu cosa prendi?” riportò l’attenzione sul collega.

Una Perrier con un cubetto di ghiaccio e solo scorza di limone non trattato.” rispose asciutto Sasuke.

Non ce l’abbiamo.” ribatté pacato il ragazzo.

Naruto quasi gli scoppiò a ridere in faccia, mentre il cameriere aveva roteato impaziente gli occhi al soffitto. Quindi ripropose la domanda.

Allora: una Kilkenny, un toast al formaggio e… tu cosa prendi?”

Una Perrier con un cubetto di ghiaccio senza scorza di limone non trattato.” ripeté pacato Sasuke, ignorando gli sghignazzamenti provenire dall’altra parte del tavolo.

Sas’ke, ma santoiddio?! James, portagli dell’acqua frizzante per piacere.”.

Sasuke lo guardò con stizza, quindi controvoglia confermò la richiesta.

Vada per l’acqua frizzante, ma che il bicchiere sia pulito almeno.”

Naruto fece un sorrisino tirato in direzione del cameriere. Il suo amico doveva sempre fare lo stronzo.

Ma l’altro non pareva badare all’effetto che avevano le sue parole.

Sono stanco e non ho nessuna voglia di fare tardi, tu invece dovresti stare attento a ciò che ingurgiti, birra e toast dopo un party con la produzione in cui ti sei riempito come un maiale, stai diventando una palla a forza di ingozzarti.”

Fortuna che non hanno limone per la tua acqua, mi sembra che tu sia già abbastanza acido di tuo.” brontolò sottovoce Naruto, quindi pensieroso proseguì “Sas’ke… a proposito della tua acidità”.

Ma l’altro lo interruppe prontamente “Non sono acido, solo particolarmente sincero, siete voi che non sapete apprezzare le sfumature.”

Ok, ok… Stavo pensando che tra qualche settimana si concluderanno le riprese della serie. Sì insomma ormai siamo agli sgoccioli...” Gli occhi di Naruto saettavano da una parte all’altra del locale, intercettando ogni tanto quelli neri di Sasuke che pareva estremamente attento a non perdere una parola del suo discorso. “Stavo pensando che… insomma abbiamo passato molti anni assieme, siamo cresciuti ed alla fine… sì insomma siamo diventati amici.” l’ultima parola era uscita come un lamento dalle labbra tormentate del ragazzo. Uchiha attendeva di capire dove volesse andare a parare l’altro con questo discorso, quindi lo lasciò proseguire.

Con il resto del gruppo so che ci sono stati degli alti e bassi, non è che tu sia proprio un pezzo di pane… Sì insomma capisci cosa intendo dire.” Ma l’altro taceva continuando a guardarlo, ruotando ogni tanto il capo come una civetta. “Io credo che tu dovresti deciderti a mettere le cose in chiaro con Sakura, sì insomma… la tratti sempre come una piaga eppure sai che è persa per te! Questo atteggiamento la ferisce e neppure io… Sì insomma riesco a capirlo”.

Sasuke raddrizzò la schiena e respirò a fondo, un nervo pulsava veloce sulla fronte “Mi hai trascinato in questo posto disgustoso, mi stai facendo fare tardi mentre potrei essere a casa mia, nel mio letto, giustamente a dormire, solo perché… Sì insomma – lo canzonò feroce – quella ti ha chiesto di intercedere per lei?”.

Fortunatamente erano arrivate le loro ordinazioni e James passò la birra ed il toast a Naruto, poi l’acqua all’altro, scoccandogli un’occhiata sbieca. “Attento a non berla in fretta che non ti faccia male.” Sasuke lo scrutò con occhi roventi “Il mio apparato digerente funziona ottimamente probabilmente proprio perché non sono vostro cliente.”

Naruto sbuffò stanco, sollevando lo sguardo al soffitto, “Jamie ti prego lascia stare, ha avuto una giornata difficile...”

Quando il cameriere era ormai lontano Naruto riprese il discorso:

Sakura non mi ha detto nulla, è stata Hinata a parlarmene. Sa che lei ne soffre perché ha ancora speranze, tu continui a mandarle segnali contrastanti!”.

Sasuke che stava per bere, riappoggiò il bicchiere sul tavolo con un colpo secco.

Segnali contrastanti? Ma fai sul serio?! Noiosa, appiccicosa, fastidiosa, superficiale, non mi pare siano segnali contrastanti..

Naruto lo guardò dubbioso “Sai che non è solo quello, il fatto è che tu non stringi amicizia con nessuno, per la maggior parte del tempo ignori gli altri, ti isoli, fai il tuo lavoro e non dai confidenza, quindi anche le piccole gentilezze possono essere interpretate come aperture nel guscio.”

Uchiha si accigliò “Non ho gusci io, sono riservato ma non è vero che non ho amicizie sul set, so dare confidenza a chi la merita, ad esempio c’è quel tizio lì, pettinato come una ananas e poi l’altro con la fascia sull’occhio, con loro non mi trovo male.”

Naruto sospirò affranto, aveva già svuotato metà della sua birra.

Stai parlando di Shikamaru e Kakashi? Vedi… non ti ricordi neppure i loro nomi! E sono anni che ci lavoriamo assieme!”

Sasuke lo guardò indifferente “E’ anche vero che io per molto tempo ho cambiato studio, non è che posso ricordarmi proprio proprio tutti i nomi! Ed in ogni caso ho te.” Quindi vedendo l’altro sorridere di soddisfazione, proseguì “Comunque sia non sono interessato a Sakura né ad Hinata né a nessun’altra ragazza.” concluse risoluto.

Naruto si lasciò sfuggire un ghigno all’affermazione dell’altro “Non credo che Hinata sia interessata a te…” Ma vedendo lo sguardo dubbioso di Sasuke, proseguì “Si è dichiarata la settimana scorsa.”

Sasuke era rimasto senza parole, in difficoltà cominciò a balbettare prima di riacquistare baldanza “Buon per te, la Hinutile Hinata ha avuto il coraggio di dichiararsi senza schiumare dalla bocca e svenire? Ottimo! Però stai attento che non ti soffochi con le sue gigantesche tette mentre la scopi.” Sasuke era diventato stranamente aggressivo, il suo linguaggio era solitamente tagliente ma mai volgare, lo diventava solo quando si sentiva ferito o in difficoltà.

Hinata non è inutile, è una ragazza graziosa, affettuosa e mi piace stare in sua compagnia”.

L’altro lo guardò con pietà “Ma ti rendi conto che ne stai parlando come fosse un animale domestico? Con che basi ci puoi costruire un rapporto?”.

Naruto a queste parole saltò sulla sedia “Proprio tu hai il coraggio di parlare? Tu che non sai neppure cosa sia una rapporto umano? Che hai paura di tutto e tutti e per questo ti isoli creandoti muraglie di protezione intorno? Tu che non rischi mai nulla nella vita, che devi avere sempre tutto sotto controllo, che non fai mai nulla solo per il brivido di sfidare la sorte? Cosa ne puoi sapere dei sentimenti degli altri? Che ne sai che io non amo Hinata, mentre davanti a me la insulti solo per il gusto di farmi arrabbiare!”

Ti facevo più intelligente, non puoi esserti innamorato di una tale piattola, è scialba, senza personalità, stare con un manichino sarebbe più interessante .” Sasuke proseguì nell’analisi “Hai bisogno di una persona diversa accanto, di qualcuno con cui lottare e scontrarti, ma che ti conosca veramente... Ti annoieresti subito di lei.”

Naruto rimase sorpreso dalle parole di Sasuke, non avevano mai affrontato discorsi del genere e si trovò spiazzato a sentire l’analisi della sua psicologia provenire da una persona che pareva sempre tanto concentrato su se stesso. Anche se lo disturbava parecchio dare ragione all’amico, intimamente sapeva che ciò che diceva corrispondeva a realtà. Nonostante ciò non lo avrebbe ammesso quindi proseguì come un torrente in piena. “Tu sei un codardo, vecchio dentro, patetico ometto misantropo che deve distruggere la felicità altrui perché non riesce a costruirsene una sua.”

Sasuke era evidentemente offeso, ma superato il colpo iniziale aveva riacquistato la padronanza di sé. “Sei ubriaco o drogato, non c’è altra spiegazione, per il tuo bene farò finta che non ci sia mai stata questa discussione.”

Naruto invece non voleva accettare questo tentativo di fuga. “No cazzo! Dimostrami che sei reale, che anche tu ogni tanto molli il freno…”

Uchiha lo aveva guardato con sfida, quindi si era alzato in piedi “Vuoi vedere che sono reale? Ecco, ti accontento subito.”. Naruto cominciò a preoccuparsi, che diavolo aveva in mente l’altro? Forse aveva esagerato con le parole.

Quindi Sasuke, guardandosi intorno individuò ciò che gli interessava ed aggiunse “Sono talmente reale che ora devo andare in bagno a pisciare! Se vuoi seguirmi per verificare...”

Uzumaki, sfinito, sbatté il palmo aperto sul piano di legno. “Imbecille!” riuscì a formulare prima di mettersi a ridere scuotendo la testa.





§ § §





Quando Sasuke uscì dalla toilette, notò che al loro tavolo c’era una ragazza che parlava concitatamente con Naruto, capì al volo che si trattava di una fan della serie e fu tentato di ritornare sui suoi passi per non doverla incontrare, ma Naruto come lo vide sollevò il braccio in un chiaro invito a raggiungerli chiamandolo eccessivamente forte:

Saaas’keee!”

Sasuke si avvicinò circospetto, mentre la ragazza in estasi si librava a mezz'aria manifestando gioia incommensurabile nell’averli incontrati lì per caso. Naruto sorrise affabile, quindi si levò in piedi e disse allegro al suo amico: “Sas’ke, questa è Aiko, pensa che fortunata coincidenza, c’è un nostro fan club che ha organizzato un raduno qui questa sera e ci hanno invitato ad unirci a loro! Andiamo a salutarle.”

Sasuke bloccò il passo fermandosi a distanza, impallidito all’istante, gli occhi sbarrati e la bocca socchiusa in un smorfia di disappunto e sorpresa, con la testa mimava un segno di rifiuto, ma Naruto sollevatosi in piedi gli sorrise cordiale, quando fu abbastanza vicino gli sussurro: “Ora vediamo di cosa sei veramente capace.”.



§ § §





In una sala riservata erano presenti una trentina di ragazze evidentemente già su di giri, particolarmente rumorose e chiaramente alticce visto la quantità di bottiglie e bicchieri presenti sui tavoli. Quando Aiko era entrata aveva faticato ad ottenere l’attenzione dalle sue amiche, ma nel momento in cui aveva invitato i due ragazzi a farsi avanti, un silenzio irreale era calato tutto intorno. Quiete durata giusto il tempo di realizzare che i duo ospiti erano in realtà Naruto e Sasuke, quindi un boato assordante si era levato e come uno tsunami li aveva travolti stordendoli.

Sasuke era impietrito “Veramente hai intenzione di entrare in questo covo di assatanate?” aveva sussurrato con voce preoccupata alle orecchie del suo compagno.

Naruto per tutta risposta si era voltato ampliando il sorriso “Certo, non avrai mica paura di un gruppo di ragazze così carine?”.





§ § §







Alla fine avevano preso posto, anche se Sasuke aveva tentato più volte di defilarsi, Naruto aveva sempre trovato il modo di farlo desistere. Per il ragazzo più giovane, stare in mezzo alla confusione ed alla folla era la normalità, amava più di ogni altra cosa circondarsi di gente festante, mentre odiava profondamente la solitudine ed il silenzio. Anche in questo i due amici erano opposti, Sasuke evitava come la peste i party, le comparsate, le promozioni della loro serie, partecipava solo a quelle in cui lo obbligavano e solo per lo stretto necessario.

Ma, come diceva bene Naruto, tra qualche settimana o mese al massimo, tutto quello sarebbe finito. Certo si parlava di un film che avrebbe sancito la conclusione della saga, ma non era neppure certo sarebbero stati loro i protagonisti.

I suoi agenti gli avevano già procurato diverse audizioni per nuovi lavori, teatro principalmente, ma lui aveva declinato ogni offerta. Aveva bisogno di un po’ di tempo per riflettere da solo sul suo futuro. La conclusione di questa avventura lo stava destabilizzando, perdere la sua routine lo spaventava… Non avere più un appuntamento fisso con alcune persone lo faceva sentire debole.



Intanto quel dobe del suo amico se la stava spassando alla grande, tra selfie, brindisi e autografi non riusciva a smettere di ridersela sotto i baffi.

Anche lui, sperando che ciò lo aiutasse a sopportare quella tortura, aveva ceduto alle offerte di bere un paio – o forse più – drink, ed ora, complice il fatto che avesse lo stomaco vuoto, sentiva la testa leggera, più disposto alla sopportazione del solito e stranamente allegro.

Il fatto era che quelle ragazze, superato il primo momento di imbarazzo ed esagitazione, cominciavano a stargli quasi simpatiche. Non erano particolarmente moleste e molte delle loro idee combaciavano con le sue. Erano rimaste estasiate dal fatto che i due fossero così amici anche fuori dal set, inoltre erano molto interessate alle dinamiche delle relazioni tra gli attori.

Parlando poi delle co-protagoniste femminili, dimostravano di aver intuito in pieno quanto fastidiose fossero, ritenendo che un finale a coppie fosse la cosa più insulsa che gli autori potessero decidere di fare.

Piano piano quella serata si stava rivelando molto più soddisfacente di quanto avrebbe immaginato, forse aveva ragione Naruto, doveva dedicarsi di più al rapporto con i fan.

Allora come si chiama il vostro club?” Sasuke ingollò l’ultimo goccio dal suo bicchiere.

La presidentessa lo guardò arrossendo prima di rispondere. “Sai, non è un club ufficiale o accreditato, è nato solo per riunire un gruppo di pacifiche ragazze, amanti della serie. Comunque il suo nome è Perché ti importa così tanto di me?’”

Uchiha la guardò perplesso prima di rispondere “Che nome bizzarro. Non è una frase che ho detto io a… Naruto?”

Sì” sorrise affabile l’altra “siamo convinte che questa domanda e di conseguenza la risposta di Naruto,” si voltò sognante in direzione del biondo, “sancisca il sentimento che fonda il vostro rapporto, alle volte bisogna saper leggere tra le righe.”

Sasuke voltò lo sguardo verso il suo collega e come se lo vedesse per la prima volta, apprezzò sinceramente il loro rapporto, dentro e fuori dagli studi.

Noi siamo fermamente convinte che il vostro sia l’unico vero e completo legame di tutta la saga.” infervorata dalla conversazione e vedendo che Sasuke la assecondava, la ragazza cominciò a perorare le idee del gruppo.

Voi due siete come lo yin e lo yang, complementari ed opposti, insieme siete forti...” e poi proseguì con la teoria del destino, dell’ossessione di Naruto per Sasuke, del fatto che tutte le figure femminili non fossero sviluppate decentemente e nessuna fosse all’altezza dei due protagonisti, del fatto che l’unico in grado di salvare Sasuke fosse Naruto e che questi non avesse mai in nessun caso perso la fiducia in lui. Finendo poi per arrivare alla fatidica conclusione – che Uchiha shoccato, ormai aveva intuito – e cioè che quel rapporto travalicava ogni barriera, amore e sesso compresi.

Sasuke deglutì pesantemente, quindi voltò lo sguardo cinereo in direzione dell’amico, che pietrificato stava guardando delle immagini da un tablet.

Quando le orecchie di Naruto divennero di un bel rosso carminio, come d’altronde il resto del suo viso, questi sollevò lo sguardo in direzione dell’Uchiha, che con un gesto del capo raccolse l’invito.

I ragazzi si alzarono adducendo la necessità di recarsi al bagno. Subito la cosa si sparse tra le fanciulle che tra risatine e bisbiglii augurarono loro di fare pure con calma, avevano ancora molte cose di cui parlare…

Dobbiamo andarcene da qui!” Entrambi avevano avuto lo stesso pensiero, ma mentre imboccavano la direzione dell’uscita, una delle fan li richiamò all’ordine, indicando dove fosse la toilette. Questi fecero un sorriso tirato, quindi cambiarono direzione e si infilarono nel bagno degli uomini.

Per fortuna non c’era nessuno, Naruto si abbatté con le spalle al muro e la bocca ancora socchiusa, incapace di parlare, Sasuke invece stava pensando ad un modo per andarsene.

Cazzo se sono pazze quelle!” Sasuke aveva esternato la sua idea, ma Naruto non reagiva, pareva completamente assorto.

Ti rendi conto che è un gruppo di fujoshi?” Uchiha passeggiava furiosamente avanti ed indietro lungo l’antibagno, “E la cosa peggiore è che concordavo con tutta l’analisi che facevano della storia! Trovo delle persone che ragionano con un minimo di cervello e scopro che sono delle malate di yaoi!” Sasuke si passò una mano sulla fronte e poi lungo il viso, a scacciare pensieri indesiderati, quindi sollevò il viso su quello paonazzo di Naruto.

Il ragazzo biondo lo stava guardando con gli occhi sgranati “Stavo facendo sesso con te! E mi piaceva pure… e anche a te piaceva” quindi scoppiò in una risata isterica portandosi le mani alla bocca.

Sasuke lo guardò come fosse impazzito “Eh? Quanto diavolo hai bevuto?”

Tanto, non so… una delle ragazze disegna noi due mentre facciamo sesso, per fortuna io sto sopra.” e ricominciò a ridere forte mentre si lasciava scivolare a terra “Dovresti vedere quanto piace a te!”.

Sasuke pensò che era una situazione surreale ma vedendo l’altro in quello stato si lasciò sfuggire un sorriso stanco. “Imbecille!”



Dovevano uscire da lì, era impensabile passare dall’ingresso principale. Con Naruto in quello stato e le assatanate fuori sarebbe successo il delirio. Fortunatamente c’era una finestra piuttosto grande che dava su un vicolo e da lì potevano andarsene indisturbati.

Raccattò Naruto dal pavimento, costringendolo ad alzarsi.

Avanti dobe, dobbiamo andare.”

Naruto farfugliava ma eseguiva ciò che l’altro gli diceva. Con difficoltà si mise a cavallo della finestra per poi finire schiantato a terra come un sacco di patate, Sasuke lo raggiunse e lo costrinse a rialzarsi, dovevano allontanarsi.

Uchiha guardò in direzione dell’ingresso del locale e decise di imboccare l’altra strada, giunti sulla via principale avrebbero preso un taxi.

Naruto era evidentemente ubriaco, si fermò un paio di volte per vomitare, l’altro lo sorreggeva evitando che ci finisse dentro con la faccia. Il suo amico, alticcio, lo aveva visto molte volte, diventava chiassoso più del solito, molesto e sbruffone, ma in quello stato non si era mai ridotto.

Ad un certo punto Naruto si allontanò con un lamento da lui appoggiandosi di schiena al muro umido del vicolo, respirava affannosamente mentre il volto era rivolto al cielo senza stelle.

Che diavolo fai? Devi vomitare ancora?” Quando Sasuke si era avvicinato circospetto per accertarsi che l’altro stesse bene, Naruto lo spinse tenendolo a distanza, ma l’altro, forzandogli le braccia lo strinse forte.

Sta calmo Naruto...”

Ma il ragazzo biondo non lo stava ascoltando e prosegui con i suoi pensieri a voce alta Veramente concordi con le loro teorie?”

Sasuke sfiatò un “Cosa?”

Quello che sostengono, che Naruto e Sasuke sono l’unico vero rapporto d’amore di tutta la storia?”

Sasuke sentì il cuore accelerare all’impazzata, non sapendo cosa dire farfugliò risposte sconclusionate “Be’…. Non era proprio questo che intendevo, ma la caratterizzazione...”

Naruto lo interruppe senza dare peso alle sue parole “Siamo stati noi due a farlo? Io non ci avevo mai pensato, ho sempre creduto che il mio fosse un sentimento di amicizia.... La confusione tra realtà e finzione, tra personaggi e persone, oltre all’alcol in corpo, stava rendendo difficile a Naruto definire i suoi sentimenti. Negli anni che avevano lavorato assieme il loro rapporto si era evoluto al punto che a Naruto era fisicamente impossibile allontanarsi dall’altro… Il pensiero che tutto stava per avere un termine lo spaventava, ma non aveva mai voluto approfondire quelle emozioni.

Sasuke a quelle parole si sentì incomprensibilmente amareggiato, lasciò la presa sulle spalle di Naruto e fece un passo indietro. “Dobbiamo andarcene da qui.”





§ § §





Dopo quella notte qualcosa cambiò nel rapporto tra i due ragazzi, tutta la produzione se ne rese conto. C’erano le ultime scene da registrare, lo scontro atteso dall’inizio di quell’avventura si stava per svolgere, i chiarimenti ed il destino dei due protagonisti si stava per compiere, ma qualcosa era mutato.

Naruto non era sereno e per quanto si impegnasse nella recitazione, gli mancava quella fede incrollabile che aveva riposto nel desiderio di riavere Sasuke con sé.

D’altro canto Sasuke sembrava allontanarsi sempre più dalla scena, interagiva il meno possibile con tutti e la sua solita rabbia irrazionale che gli rodeva l’anima aveva lasciato il posto all’apatia.

Doveva proteggere i suoi sentimenti, tagliare i ponti, distruggere i legami… Mai come in quel momento si era sentito tanto affine al suo personaggio.



Le riprese erano un disastro sotto ogni punto di vista, scene tagliate, ciack ripetuti all’infinito. La produzione era in crisi: non potevano continuare a mandare in onda puntate rattoppate da flashback del passato perché il nuovo materiale era orribile. Tutti al lavoro si rendevano conto che tra Naruto e Sasuke era successo qualche cosa che andava sistemata.

Al termine di un pomeriggio di riprese poco proficuo, Sakura decise che era ora di finirla, prese i due ragazzi e parlò loro chiaramente:

Ora state qui, voi due da soli e fino a che non chiarirete la situazione non uscirete da questa stanza, siamo tutti sfiniti dalle vostre paturnie!”.

Uzumaki aveva tentato di protestare ma l’Haruno lo aveva zittito con uno sguardo assassino.



Uchiha sapeva che dovevano chiarire, si sedette sulla sedia girevole di una delle postazione trucco, portandosi le mani allacciate all’altezza della bocca, attese che Naruto decidesse di accomodarsi.

Quando l’altro si sedette ad un paio di postazioni di distanza, iniziò a parlare.

Abbiamo dei problemi...” Naruto grugnì in affermazione “Dovresti cercare di impegnarti di più, la tua recitazione è pessima!”

Uzumaki lo guardò stralunato saltando sulla seduta, come se non avesse atteso altro per esplodere, gridò Coooosa? La mia recitazione è pessima? Cosa mi dici della tua, pare sempre che tu stia facendo la spesa! Toh, ora lo uccido o compro i pomodori?’lo sbeffeggiò.

Sasuke si raddrizzò sulla sedia e lo guardò con sufficienza, evidentemente offeso. Parevano due galletti pronti a beccarsi.

Naruto proseguì “Sto cercando di fare del mio meglio.” disse laconico.

Una scatola di fagioli è più espressiva di te, forse dovresti prendere in considerazione l’idea di cambiare mestiere.Suggerì acido l’altro, non immaginando la risposta di Naruto.

Bastardo! Credi che non ci abbia pensato? Non vedo l’ora che sta cosa finisca. E’ diventata una tortura.” a queste parole Sasuke si accigliò, per Naruto era un tormento lavorare assieme?

Il ragazzo biondo si levò in piedi, appoggiate le mani alla mensola del trucco avvicinò il viso quasi a toccare lo specchio. Con gli occhi riflessi nei propri occhi, sentì di non poter più tenersi nulla dentro.

Era così semplice prima, tutto veniva in modo naturale. Leggevo il copione e sapevo cosa dovevo dire, sentivo i sentimenti del personaggio, li vivevo dentro di me e non serviva che mi ponessi domande, che dessi un nome a quelle emozioni. Amicizia, rabbia, amore, desiderio, frustrazione, passione, erano le mie emozioni, non quelle del ninja.” Sasuke ascoltava in silenzio, cogliendo ogni sfumatura della sua voce.

Ma ora non mi basta più… Vengo qui ogni mattina e mi pare di interpretare un estraneo, non mi appartengono i suoi sentimenti.” quindi si era voltato a guardare negli occhi il suo amico, “Quello che provo io è solo rabbia e desolazione perché più si avvicina la realizzazione del sogno del mio personaggio e più si avvicina il momento in cui io perderò tutto ciò che amo! Capisci?”.

Sasuke chiuse gli occhi, mentre un brivido gli aveva attraversato la schiena. Cominciò a pensare intensamente chiudere i rapporti, essere forti, tagliare i ponti, tagliare i ponti, tagliare i ponti, tagliare i ponti’…

Sasuke, sto impazzendo non è vero? Sono infantile e stupido, ma non voglio smettere di stare bene così.” Lo guardò risoluto, accettando anche la possibilità che l’altro lo avrebbe deluso. “Tutto ciò che vorrei è poter continuare ad alzarmi ogni mattina e sapere che ci sarai nella mia vita, che i sentimenti che provo non sono tutti sbagliati… Che anche tu credi” Ma Sasuke non era bravo con le parole, non sapeva come consolare o incoraggiare o esternare i suoi sentimenti. Non lasciò che Naruto finisse il suo discorso, si alzò in piedi, parandoglisi di fronte, lo prese per le spalle e se lo tirò contro baciandolo con forse troppa irruenza, tanto che le loro bocche si scontrarono ferendosi, ma nessuno dei due ci fece caso.

Un bacio veloce e furtivo, poi Sasuke si staccò per primo, fece un passo indietro e si portò una mano alla fronte, guardò il compagno che era rimasto inebetito a fissarlo.

A te sta bene questa cosa?” chiese riacquistando un po’ di autocontrollo.

Naruto lo guardò sconvolto, quindi mosse il capo affermativamente.

Ok… allora credo che dovremo mandare un biglietto di ringraziamenti ad un nostro fan club...” disse serio l’Uchiha.

Naruto con lo sguardo ancora sconvolto. Mosse di nuovo il capo affermativamente quindi rispose:

Credo sia il caso in effetti”.









------ M ------ M ------M ------



OOOK! Chiedo venia per questa cosa saltata fuori all’improvviso. Doveva essere molto breve e divertente ed invece è diventata lunga e noiosa. In effetti avrei già il seguito in testa, se interessa magari cerco di trovare il tempo di metterlo giù ^_^.

In ogni caso la dedico a tutte/i le/gli splendide/i ragazze/i del gruppo “Perché ti importa così tanto di me.” che è un gruppo bello, vario e disponibile ed in particolare alle amministratrici ♥♥

Sono felice di farne parte e di condividere questa passione con voi e con tutti quelli che amano il SasuNaruSasu!

Grazie!

Annamariz









   
 
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