Anime & Manga > Yuri on Ice
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Autore: Arvati77    30/11/2016    3 recensioni
...gli bastava semplicemente sapere che lui era lì e lo stava guardando per sentirsi al sicuro, protetto e... vivo...
(il titolo di questa one shot è lo stesso della famosa canzone di Ben E. King)
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti di noi'
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Stand by me

 

“...e se le nostre mani si stringeranno in un altro sogno,
noi costruiremo un'altra torre nel cielo...”
(Khalil Gibran)

 

 

 

Ogni volta che doveva scendere in pista, gli bastava semplicemente sapere che lui era lì e lo stava guardando per sentirsi al sicuro, protetto e... vivo. Gli bastava averlo al proprio fianco per sentirsi più forte e determinato. Non era stato così all'inizio. In principio per Yuri era terribilmente imbarazzante pensare di essere osservato da lui, Victor Nikiforov, il suo idolo, diventato improvvisamente, a sorpresa, il suo allenatore. A ripensarci, gli sembra ancora impossibile. Quando se lo trovò davanti alle terme e gli sentì dire che da quel momento in poi sarebbe stato il suo coach, credette di essere in preda ad un'allucinazione. Il fisico slanciato e atletico, i muscoli ben delineati il cui perfetto disegno era solo lievemente offuscato dal vapore che risaliva dall'acqua calda, i capelli bagnati che incorniciavano il volto dai tratti sottili... era bello come un Dio sceso in Terra. E un Dio, per certi versi, Victor lo era veramente. Quando pattinava, sembrava una creatura celeste, eterea, splendida, eppure nel contempo tremendamente umana per le emozioni che sapeva trasmettere. Yuri mai avrebbe immaginato che proprio lui, proprio Victor, sarebbe diventato il suo allenatore. Eppure... eppure era accaduto, e Victor si era dimostrato fin da subito fermamente convinto della propria scelta. Pareva davvero che credesse in Yuri ben più di quanto riuscisse a fare lui stesso. Fu così che iniziò tutto... Ma cosa iniziò realmente? Yuri ancora se lo chiede. Soltanto un rapporto tra maestro e allievo? Soltanto questo?... No, tra loro si era instaurato un ben diverso legame. Amicizia? Forse... e che altro? Yuri non lo sapeva, ma sapeva che amava sentire gli occhi di Victor su di sé, quando pattinava e non solo. Quei meravigliosi occhi celesti che all'inizio gli incutevano un reverenziale timore, erano diventati per lui una fonte inestinguibile di forza e di gioia. Amava farsi accarezzare da essi, ed ogni volta che li incrociava un brivido di piacere gli percorreva la schiena. E poi amava i suoi sorrisi, così spontanei e sinceri. Amava i suoi sguardi, tanto profondi e intensi da potercisi perdere dentro. Amava il modo in cui pronunciava il suo nome. Amava le sue parole ed i suoi silenzi... Chissà, forse proprio per questo aveva scelto l'amore come tema delle esibizioni che l'avrebbero condotto al Gran Prix. Sarebbe di nuovo sceso su quella importante pista, e stavolta avrebbe avuto accanto Victor... Voleva dare il meglio per lui. Quando pattinava, pattinava per lui. Ogni emozione che esprimeva, era per lui prima che per chiunque altro. Per lui... Per Victor...
Lo Yuri insicuro e sfiduciato stava via via cedendo il passo ad uno Yuri nuovo, o forse semplicemente al vero Yuri. E il merito era di Victor. Però... però non era semplice gratitudine ciò che Yuri provava nei suoi confronti. Non solo ammirazione, o amicizia. Era tutto questo e molto di più...
"Yuri, tutto bene?"
La voce di Victor lo scosse dai suoi pensieri. Non l'aveva sentito arrivare. Girò la testa e lo guardò. Lui gli mise una mano sulla spalla, portandosi al suo fianco, ed insieme si volsero in direzione della pista di pattinaggio deserta.
"Tutto bene?" chiese ancora Victor, non avendo ottenuto risposta, puntando nuovamente lo sguardo sul suo interlocutore.
Per un lungo momento Yuri rimase a fissarlo con gli occhi lucidi. L'unica cosa che desiderava era abbracciarlo. E così fece, senza pensarci. Gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte, sentendo il suo corpo contro il proprio. Era una sensazione così piacevole che non poté evitare di sorridere...
"Sì... ora va davvero tutto bene." rispose infine il ragazzo, e Victor non gli disse nulla, ma si limitò ad accarezzargli dolcemente i capelli, tenendolo stretto a sé.

 

 

 

 

 

 

 

Questi personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Mitsurō Kubo, Sayo Yamamoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

   
 
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