"Siamo angeli con un'ala soltanto,
e possiamo volare solo restando abbracciati."

"...Il medico aveva detto che non era nulla di grave. Un colpo di freddo, per un fisico che non era abituato all'inverno russo, sommato ad una buona dose di stanchezza. In effetti, nell'ultimo periodo, Yuri ci aveva dato sotto con gli allenamenti, forzando un po' troppo. Victor si rimproverò di non averlo fermato in tempo. Come suo coach, non doveva permettergli di strafare..."

One shot ispirata alle immagini della ending dell'anime, dalla quale ho "preso in prestito" anche il titolo

Rientrarono in albergo molto tardi quella notte, al termine del Galà di chiusura del Gran Prix. Senza nemmeno togliersi il cappotto, Yuri si distese sul letto.
"Sei stanco?" gli chiese premuroso Victor.
Il ragazzo non gli rispose e rimase ad osservarlo in silenzio mentre si sfilava guanti, sciarpa e cappotto, riponendoli con cura su una sedia. Nei suoi movimenti c'era un'eleganza innata, che sul ghiaccio diventata una sorta di ammaliante incantesimo in grado di rapire totalmente il pubblico. Yuri sorrise. Anche lui era rimasto stregato da quell'incantesimo... (missing moments episodio 12)

"Non voglio andare al kiss and cry. Perchè andare lì, vuol dire che è finita."...
(missing moments episodio 12)

I pensieri e le emozioni di Victor quando Yuri gli rivela di volersi ritirare dopo la finale del Gran Prix
(missing moments episodio 12)

La finale del Gran Prix. Il gran finale. La fine di tutto... forse...

Era un piacere assistere alla crescita di nuovi talenti, soprattutto per chi, come loro, doveva molto al pattinaggio. Gioie, dolori, tante emozioni ed esperienze diverse, e su tutto, l'averli fatti incontrare...

Al termine del Gran Prix, le strade di Yuri e Victor si separano. Yuri decide di chiudere la sua carriera di pattinatore e torna in Giappone. Victor invece fa ritorno in Russia. Ma davvero può finire così tra loro?

Non gli era mai importato molto del suo compleanno. E nemmeno del Natale. In Russia non si fanno grandi festeggiamenti. E poi non era nella sua indole. Eppure, stavolta, era diverso...

In attesa del dodicesimo e ultimo episodio, ho pensato di scrivere questa one shot ricollegandomi alla conclusione dell'undicesimo, raccontando una mia personale interpretazione dei pensieri dei protagonisti ed un possibile epilogo.

Yuri camminava stringendosi nel cappotto per proteggersi dalla pungente aria invernale, con un berretto di lana in testa e la sciarpa fin sotto agli occhi. Si fermò davanti alla vetrina di un negozio. Un televisore stava trasmettendo il video di una sua vecchia esibizione, risalente al periodo in cui Victor era il suo allenatore...

Il Gran Prix è terminato e Yuri Katsuki è riuscito a salire sul podio (al primo posto???? E chi lo sa?! Non ho idea di come si concluda l'anime perciò ho lavorato di immaginazione!). I pensieri di Victor e Yuri e ciò che accade tra loro al termine dell'importante evento sportivo.

...Tenerezza, dolcezza, non gli erano mai appartenute. Non le conosceva prima di incontrare Yuri. E c'era molto altro che aveva scoperto grazie a lui...

"Dimmi, Yuri. Se io dovessi sparire, mi verresti a cercare?"
La domanda di Victor lasciò Yuri senza parole. Perchè fare simili pensieri in un momento del genere? Erano alle terme, si stavano rilassando. Non c'era nessun altro insieme a loro. E Victor se ne usciva con una cosa così... Yuri lo osservò con gli occhi sgranati. Aveva un'aria strana. Malinconica. Non sembrava il solito Victor di sempre...

Mancavano ormai poche ore alla finale del Gran Prix. Victor osservava il mare che si distendeva davanti ai suoi occhi. Quel posto gli ricordava l'oceano di Hasetsu...
(one shot ambientata nel finale del decimo episodio)

Sprofondato nel confortevole tepore dell'acqua termale, da solo, Yuri cercava di rilassarsi, di sgomberare la mente. Negli ultimi giorni aveva passato molto, troppo tempo a rimuginare, turbato dalle confuse emozioni che si agitavano in lui. E stavolta, il pattinaggio non c'entrava. O meglio, c'entrava perché era grazie ad esso che aveva incontrato l'individuo al centro dei suoi pensieri. Victor Nikiforov... l'idolo tanto ammirato divenuto, per uno strano gioco del destino, il suo allenatore...

...sarebbe bastata una domanda, alla quale Victor avrebbe risposto con la schiettezza che lo contraddistingueva. Una domanda... così semplice e così difficile da pronunciare...
(One shot ambientata dopo la nona puntata)

...esiste un labile confine che più volte abbiamo sfiorato, senza mai varcarlo. Ti rendi conto che se lo oltrepassiamo, non potremmo mai più tornare indietro? E' questo che vuoi?...

...Brancolo nell'oscurità che mi inghiotte. Mi sento confuso, stordito. Non so dove sono. Mi sembra di impazzire... Poi, d'un tratto, le luci si accendono. Mi trovo al centro della pista di pattinaggio. Il pubblico applaude e grida il mio nome. Mi acclamano entusiasti. Ma tra tanti volti, non vedo il tuo. Tra tanti occhi che mi osservano, i tuoi non ci sono. Dove sei? Dove sei?!...

...gli bastava semplicemente sapere che lui era lì e lo stava guardando per sentirsi al sicuro, protetto e... vivo...
(il titolo di questa one shot è lo stesso della famosa canzone di Ben E. King)

Breve excursus nei pensieri di Victor Nikiforov...