Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Madworld916    30/11/2016    0 recensioni
Sansa e Jon.
Soli al mondo , possono contare solo l'uno sull'altro , perchè hanno ormai imparato che il gioco del trono è molto pericoloso.
Jon ha promesso che la difenderà ma Sansa non è più la bambina altezzosa con cui è cresciuto. Ora è una donna , ha vissuto , ha combatutto e ha perso tutto , persino se stessa. Ciò che le resta è il suo fratellastro , Jon , che con dolcezza le ha garantito una vita diversa , meno dolorosa, una vita insieme , e a Sansa basta questo per sentirsi viva , umana. Ma non è disposta a rinunciare a un futuro migliore, e userà tutte le armi a sua disposizione per difendenderlo , anche a costo di superare i propri principi.
Nuove insidie e pericoli si aggirano intorno ai fratelli Stark perchè il gioco del trono non è terminato , e tra nuove alleanze e nemici nascosti alle loro spalle impareranno il duro prezzo che la vita esige.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Jon Snow, Sansa Stark
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest
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Lo guardò negli occhi per un tempo che parve infinito.
Jon dal canto suo aveva smesso persino di respirare , come sospeso , in attesa di un cenno da parte di lei.
Sentì chiaramente il suo cuore sbriciolarsi lentamente mentre riconosceva la delusione nello sguardo di Sansa.
La rossa iniziò a tremare ma non pianse , non gli diede questa soddisfazione, semplicemente si alzò lentamente e uscì dalla stanza senza voltarsi indietro. Quando la porta si richiuse alle sue spalle , Jon rimase di sasso , imbalsamato nella stessa posizione.
Sospirò sommessamente , sotto lo sguardo impotente di Davos , che per tutto il tempo era rimasto in silenzio ad osservare i due fratelli , legati da un rapporto che lui stesso non era mai riuscito a capire.
Era come se Jon non avesse mai potuto vivere senza Sansa , e viceversa. Il giovane Re del Nord si rimise in piedi e senza proferire parola si avvicinò alla porta. Davos tentò di trattenerlo , ma Jon lo scansò con delicatezza e andò via.










Le settimane trascorsero senza che Jon riuscisse a rendersene conto.
Era stato risucchiato sempre di più dai preparativi del matrimonio , Daenerys sarebbe arrivata entro pochi giorni e Grande Inverno era in fermento , tutti nel castello erano indaffarati e in trepidante attesa per l’imminente unione.
Tutti tranne il diretto interessato.
I suoi pensieri venivano completamente eclissati dalla figura di Sansa , fragile , delicata e bella da togliere il fiato.
Jon poteva vederla dalla vetrata della sua stanza , mentre se ne stava seduta sotto la neve a parlare con funzionari , messaggeri , sempre affiancata dall’imponente figura di Brienne.
Jon la osservò a lungo , desiderò poterla raggiungere , abbracciare e lasciare che il suo esile corpo si abbandonasse contro di lui.
Ma da quando le aveva parlato del matrimonio non si erano più neanche rivolti la parola.
Sansa lo evitava e ci riusciva maledettamente bene: se per caso lo incrociava nei corridoi cambiava immediatamente strada , e durante i bacchetti non si presentava mai se lui era ancora seduto.
Jon trascorse giorni bui e solitari , faceva lunghe passeggiate con spettro , lontano dal castello , si isolava dal resto del mondo , e anche quando era circondato da persone lui non c’era.
Sansa dal canto suo attraversò quelle settimane con l’ansia di veder arrivare Daenery Targaryen da un momento all’altro e allora, presa dalla disperazione, lo cercava , lo spiava da dietro le porte e si perdeva nella contemplazione di quel volto così deciso ma al tempo stesso gentile.
Passava la notte insonne , senza trovare pace , e capitava che spesso sgattaiolasse fuori dal letto e corresse fino alla porta di Jon ma senza mai osare entrarvi o bussare.
Semplicemente se ne stava lì , nella speranza di sentire il suo respiro , ma neanche Jon dormiva , seduto sul bordo del letto a guardare fuori e a immaginare come sarebbe stata la sua vita di lì a pochi giorni.
Quando però una mattina un messaggero irruppe nella sala dei banchetti con in mano un rotolo Jon chiuse gli occhi e capì.
Se lo rigirò tra le mani per minuti , sotto lo sguardo incuriosito dei presenti. T
ormund spazientito bofonchiò qualcosa e allora Jon ruppe il sigillo.
 
 Al Re e protettore del Nord Jon Stark, è con sollievo annunciarvi che la regina Daenerys della casa Targaryen, "Nata dalla tempesta", la prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, signora dei Sette Regni, protettrice del Regno, principessa di Roccia del Drago, khaleesi del Grande Mare d'Erba, "la Non-bruciata", "Madre dei Draghi", regina di Meereen, "Distruttrice di catene”, ha ormi raggiunto Porto bianco e tra meno di due giorni si avvierà con un manipolo di soldati e uomini fidati a Grande Inverno per celebrare le nozze e stipulare l’accordo di alleanza.”

Jon deglutì e chiuse rapidamente la pergamena.
Tormund lo guardò di sottecchi e dandoli una gomitata sfoggiò un sorriso sbilenco che lasciava sottintendere chissà quale perverso pensiero.
:”Eh amico , ho sentito molte storie su questa khaleesi da stare apposto per tutta una vita se hai capito cosa intendo” E si lasciò andare sulla sedia ridendo di gusto.
Jon si limitò a sorridere ma quando vide Snasa entrare nella sala il riso gli morì sul volto.
Sua sorella avanzò verso di lui con una maschera di imperturbabilità e quando gli prese la lettera dalle mani e ne lesse il contenuto lo guardò compiaciuta. :”Quindi è in arrivo”
L’aria si era fatta pesante , i commensali cessarono di parlare , tutti gli sguardi erano puntati sui due fratelli , persino Tormund si era fatto serio.
Sansa guardava Jon e Jon guardava Sansa.
Nessuno dei due parlò.
La giovane lady studiò l’espressione del fratellastro per minuti, soffermandosi su ogni particolare del viso , in cerca di una risposta , di un cenno , un segnale che le facesse capire che anche lui , come lei , si era quasi consumato dal dolore.
Jon trasse un profondo respiro e senza proferire parola si alzò da tavola Sansa lo seguì con lo sguardo e quando lui la prese per mano conducendola via dalla sala lei non oppose alcuna resistenza.
La guidò pazientemente per i corridoi di Grande Inverno , e Sansa rimase mansueta al suo fianco , la piccola e delicata mano stretta nella presa solida del fratello.
Quando lui la fece entrare propri alloggi Sansa sollevò il primo dubbio. :”Non dovremmo essere qui”
Jon richiuse la porta e si sedette sulla poltrona esalando un sospiro di stanchezza.
Si prese il volto tra le mani e Sansa ebbe paura.
Non lo aveva mai visto così combattuto , angosciato , solo , e si maledisse di essere stata la causa di un tale tormento.
:”Sansa io non ce la faccio, la notte non dormo , non mangio più perché soltanto la paura di poter perdere ciò che abbiamo faticosamente ricostruito mi distrugge. Mi uccide il pensiero di dover passare anche solo un minuto senza di te”
Sansa fu trafitta dallo sguardo smarrito del fratello , e smise di respirare perché ciò che Jon le aveva appena dichiarato era proibito , sbagliato.
Pericoloso.
Il re del Nord si alzò avvicinandosi all’esile figura di Sansa.
Ogni passo era una stilettata al cuore di Sansa e quando le fu a un palmo dal naso la rossa perse se stessa in Jon , nel suo sguardo impavido ma al tempo stesso indeciso , nel naso dritto e delicato , nella barba ispida intorno alle labbra , piene morbide , labbra sulle quali Sansa aveva fantasticato per giorni.
Jon le cinse con delicatezza i fianchi , come per paura di perderla e consapevole che sotto la spessa stoffa vi era la pelle della sorella, percepì l’elettricità scorrere dalle sua dita.
Sansa sentì come un fremito al contatto delle mani di Jon sul suo corpo eppure non volle che lui smettesse di toccarla.
:”Jon …non possiamo”
Lui la guardò intensamente e strinse con maggiore urgenza la sua vita sottile.
:”Dimmi che tutto questo non ti fa effetto , che non ti senti più leggera quando ti tocco , che ti senti completa solo quando ci sono io e che la notte non riesci dormire se non occupo l’altra metà del letto , dillo e allora mi allontanerò all’istante”
Erano così vicini che il suo respiro caldo e affannoso le arrivava sul collo.
Sansa era ormai smarrita , non seppe più subordinare il desiderio al raziocinio ,quindi lo fece.
Senza preavviso , inaspettatamente avvicinò le sue piccole labbra a quelle del fratello , e lo baciò , varcando la soglia del non ritorno.
Un bacio atteso ormai da tempo , delicato e urgente allo stesso tempo , simbolo di un desiderio covato per mesi e solo ora finalmente sbocciato in un fiore profumato ma pieno di spine , di dolore.
Jon la strinse contro il proprio corpo , passandole una mano tra i capelli , mentre Sansa tentò disperatamente di slacciare le fibbie della sua giacca , presa da un impeto febbrile.
A malincuore Jon si staccò dalla sua bocca per lasciarsi andare a una risata e le bloccò le mani.
:”Non c’è fretta” sussurò al suo orecchio.
Sansa , paonazza in volto , gli restituì uno sguardo deluso
. :”Potrebbe non esserci tempo” rispose amaramente.
Lo guardò qualche secondo , poi , con la stessa spavalderia con cui lo aveva baciato , si liberò dal suo abbraccio ,e indietreggiando di qualche passo uscì dalla stanza.
Imboccò il corridoio verso la propria camera , le guance bagnate di lacrime.









NOTA DELL'AUTRICE:
Ciao a tutti! Rieccomi qui dopo qualche giorno di assenza.
In questi giorni ho scritto tanto ma ho cestinato anche molto e questo è tutto ciò che sono riuscita a produrre e che ho pensato potesse essere in qualche modo dignitoso per voi.
Mi dispiace se non è molto , ho intenzione di riprende con capitoli dal taglio più comune e quindi lunghi , per questo lasciatemi le vostre opinioni , ciò che pensate , io vi mando un enorme bacio!
A prestissimo!
   
 
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