Anime & Manga > Lady Oscar
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Autore: Afrodyte    30/11/2016    6 recensioni
Alain, proprietario di un locale notturno, non smette di pensare, da qualche tempo, ad una splendida ragazza, di cui non conosce neanche il nome, che frequenta quotidianamente il suo pub.
Ad intrecciarsi con la sua vita, ci saranno le vicende del suo amico Andrè alle prese con il suo amore per Oscar.
Chi sarà la misteriosa ragazza che lui si ostina a chiamare Venere?
Cosa avrà a che fare con le vite di Oscar e Andrè?
Con questo, spero di essere riuscita a stuzzicare, almeno un po', la vostra curiosità.
Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, Altri
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Vai da lui.


Ore 22.45
Il mal di testa ha proprio deciso di non abbandonarmi, questa sera.
Sarà meglio prendere qualcosina per sentirmi meglio.
Vado nel retro, dove c'è quello che mi piace chiamare "il mio studio", e mi rilasso un po'.
Eh sì, sembra proprio andare meglio.
Resto così per quel poco che basta per provocarmi sonnolenza ma, quando sto quasi per sprofondare in un sonno profondo, sento una voce provenire dal locale.
Fortunatamente, aggiungerei, altrimenti lo avrei lasciato incustodito.
Mi alzo e, voltando l'angolo, scorgo lei, bella come una dea.
Françoise, la mia Venere.

"Sei arrivata" dico facendomi più vicino.
"Te l'avevo promesso"
Le sorrido.
"Vuoi provare qualcosa di nuovo anche questa sera o ti preparo il solito?"
"Il solito, direi"
Mi metto all'opera ed inizio a preparare il suo cocktail.
Poi, d'un tratto, inizia a squillarmi il cellulare.
Le porgo il suo drink e mi affretto a rispondere.
"Hey, Andrè!" esclamo "Dimmi"
"Alain, so che stai lavorando ma.. Oscar mi ha mandato un messaggio poco fa e mi ha detto che per un po' preferisce non vedermi, sono disperato"
"Scusa amico, non ho sentito bene, cos'ha fatto la tua Oscar?"
E, a queste mie parole, sento un rumore provenire dal bancone.
Mi volto e scorgo Françoise intenta a raccogliere un oggetto che le è caduto dalle mani.
"Ehm.. scusami" afferma imbarazzata.
Le faccio cenno di non preoccuparsi, poi torno alla mia conversazione con Andrè.
"Ha proposto di non vederci per un po' di tempo" ripete.
"Perchè mai avrebbe fatto una cosa del genere?" domando.
E, questa volta, la sento farsi più vicina a me.
Mh, quì c'è qualcosa che non mi convince.
Possibile che Françoise sia un'amica di Oscar?
Adesso ci penso io.

"Non lo so, ma sono già due giorni che non ho sue notizie.." continua a lamentarsi.
"Beh, ma questa è una fortuna, Andrè! Finalmente, potrai uscire con Diane che è da tanto che ti viene dietro"
Dico alzando la voce.
"No, Alain, lo sai che non ne sono interessato"
"Non ti preoccupare amico, ci penso io a rimediarti l'appuntamento"
Continuo osservando la bionda al bancone che sembra essere alquanto agitata adesso.
"Ma cosa stai dicendo? Io non voglio un appuntamento con Diane!" esclama il fessacchiotto.
Aaah Andrè, possibile che tu non riesca mai a capire niente?
"Vedrai, ti farà dimenticare la tua Oscar, ci puoi scommettere!"
Altro rumore provocato dalla caduta dalle chiavi della macchina che, fino a qualche secondo fa, Françoise stava tenendo in mano.
"Uh, che sbadata.. scusa" bisbiglia imbarazzata.
Sisi, sbadata..
Angelo mio, sei troppo agitata per i miei gusti, questa sera.

"Adesso devo andare amico,  tra poco contatto Diane e le dico di chiamarti"
Esclamo chiudendo la chiamata, senza dargli il tempo di rispondere.. o di lamentarsi, perchè sappiamo tutti quanti che avrebbe iniziato a farlo.
Fingo di mandare un messaggio a Diane e, subito dopo, rimetto il cellulare nella mia tasca.
"Ecco fatto" esclamo guardandola "Adesso se la vedranno loro due"
Mi guarda e, cercando di mantenere la calma, domanda "Le hai.. le hai mandato un messaggio?"
"Si" rispondo cercando di sembrare disinteressato "Così, finalmente, si decideranno ad uscire quei due, era da tempo che lei glielo domandava"
"Oh.." la sento sussurrare.
"Già" continuo io "E' quel mio amico di cui ti ho parlato l'altra sera. Anni e anni innamorato della sua migliore amica e lei non se ne accorge"
La vedo sgranare gli occhi
"Era lui?" domanda flebilmente.
"Eh sì.. e, adesso che si è dichiarato, è persino stato rifiutato"
"Beh ma.. magari lei si è vista cadere il mondo addosso, una persona che per quasi vent'anni ha sempre reputato come un fratello le dice di essere innamorato di lei.. cosa poteva pretendere? Alla fine, lei ha solo chiesto del tempo per riflettere e capire cosa vuole veramente, per non illuderlo e non farlo soffrire" sbotta d'un tratto.
Mi faccio più vicino
"Non ho mai detto che la loro amicizia dura da quasi vent'anni anche se, effettivamente, è così"
La vedo sbiancare di colpo.
"Ecco io.." bisbiglia tra sè.
"Tu sei.. sei Oscar?" domando sbigottito.
La vedo abbassare lo sguardo.
"Io.. sì"
Adesso è tutto chiaro.
La ragazza che all'Obaba ho visto baciarsi con quel biondino, era Oscar.
La ragazza che, l'altra sera, era nella macchina di Andrè, era Oscar.
La ragazza che, per un mese intero, ho continuato a chiamare Venere, era Oscar.
Oscar, Oscar, Oscar.

Mi piaceva una con il nome da maschio!
Mi piaceva.. la ragazza per la quale è cotto il mio amico!
Dio, sono un verme!
Anche se, tecnicamente, non lo sapevo..
Però, adesso posso capire le parole di Andrè
"Alain, tu non puoi capire"
Quante volte me lo ha detto!
E quante volte non gli ho creduto!
Che stolto!

"Scusa io non volevo mentirti è solo che.." la sua voce mi ridesta dai miei pensieri "Ecco, l'altra sera Andrè mi ha portato quì fuori e così, quando prima lo hai nominato, ho subito capito che era lui. Io ti ho detto di chiamarmi Françoise ed è così, solo che Oscar è il mio primo nome, una stravaganza di mio padre"
"Ma.." balbetto "Perchè lo hai fatto?"
"Oscar è un nome.. poco femminile" confessa.
E, in questo momento, mi sento proprio uno stronzo.
Non ho fatto altro che pensare che nessuno si sarebbe mai potuto innamorare di una ragazza con il nome da uomo e via discorrendo quando, in realtà, non è, poi, così importante.
Anzi, ci sono cascato anch'io!
Ma, a differenza mia, Andrè l'ha sempre amata nonosante tutto.
Ha sempre amato Oscar, non Françoise.
"Non le ho mandato alcun messaggio" affermo, cambiando discorso.
D'improvviso, vedo i suoi occhi illuminarsi
"Davvero?"
"Davvero"
Abbassa lo sguardo, imbarazzata.
"Andrè è sempre stato la mia ombra, sin da quando eravamo bambini. Dove c'ero io, c'era anche lui.. lo diceva sempre anche sua madre. Io non mi ero accorta dell'importanza che Andrè ha avuto nella mia vita fino a quando.. fino a quando gli ho detto di non vederci più, l'ho fatto per pensare, per riflettere.
Poi, quando prima hai pronuciato il suo nome, mi sono voltata di scatto, istintivamente. E' incredibile come solo il suono del suo nome possa darmi l'illusione che lui sia vicino a me"
Sorride tra sè e sè.
"Però, la sedia era vuota ed io ho sentito la sua mancanza, come nei due giorni precedenti. Quando tu hai.. hai proposto di farlo uscire con quella ragazza io.. non lo so, ho temuto di perderlo"
"Vai da lui" dico d'un tratto.
"Come?"
"Vai da lui, adesso"
Mi guarda prima spaesata, poi, con lo sguardo deciso, si alza in piedi di scatto e mi dice "Grazie".
Dopodichè, apre la porta e corre verso la macchina.
La osservo mentre si allontana dal locale.. e da me.
"Sarà una splendida serata per te, amico mio" dico tra me e me.
Già, sarà proprio una splendida serata.
 
   
 
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