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Autore: GreenCats    30/11/2016    0 recensioni
Louis Tomlinson è un semplice tirocinante, insicuro del suo aspetto e con un passato doloroso alle spalle. La sua fortuna più grande è quella di avere Niall, il suo migliore amico e quella dannata laurea in medicina, questo è tutto ciò che ha, che vuole avere.
Harry Styles è sulle vette delle classifiche da ormai sette anni , il suo ultimo album aveva incassato nove dischi di platino solo in Inghilterra, due film che parlavano della sua vita e le sue canzoni erano le più passate in radio. Indifferentemente dall'Europa all'Asia: Harry Styles è un vero e proprio fenomeno mediatico oltre che musicale. Harry però è stanco della sua vita caotica, delle persone che vogliono approfittarsi di lui e soprattutto di stare solo. È disperatamente alla ricerca di amore e forse questo arriva tramite un semplice Tweet.
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Doctor!Louis | Singer!Harry ! (Larry/Niam/Others)
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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***

«Sei il mio migliore amico, devi aiutarmi!»

«In cosa, questa volta?»

«Devo trovare un regalo per Liam e non ho idee»

«Nì, è il tuo ragazzo, dovresti sapere tu cosa gli piace!»

«Ma Louis, tu sei il mio migliore amico e tu mi devi aiutare!»

Il turno di notte in ospedale era quello che Louis odiava di più.

Toccava fare tutto a loro tirocinanti, le infermiere più vecchie e bisbetiche, secondo Louis, li lasciavano fare anche le più piccole delle mansioni, con la scusante di dover imparare, cosicché esse potessero continuare a guardare qualche stupida soap opera televisiva. Sì, odiava decisamente quelle donne così irritabili ed ancora di più i turni che gli erano stati affidati. Voleva essere d'aiuto, essere nel bel mezzo dell'azione ed imparare ma lo avevano assegnato al reparto apparentemente più tranquillo ed ai turni meno movimentati e di questo non era contento. Si sentiva inutile eppure molti dei suoi colleghi avrebbero letteralmente ucciso per la fortuna che aveva avuto il ragazzo.

Louis sbuffò sonoramente quando sentì di nuovo quel fastidioso campanello suonare. Quella sera sembrava proprio che non avesse intenzione di smettere. «Reparto tranquillo un corno» - bofonchiò, mentre con poca grazia si alzò dalla sedia per dirigersi verso il corridoio, lasciandosi alle spalle la sala dove i dottori passavano la maggior parte del loro tempo, alla faccia dei loro pazienti! Quella sera però non era una delle migliori per il giovane ragazzo, anzi era svogliato ed i suoi nervi chiedevano un minuto di pace. Louis, quella sera, non si riconosceva minimamente nel dottore che era.

Il corridoio era vuoto, le infermiere di turno, vista l'ora tarda, stavano sicuramente parlottando di qualche stupidaggine davanti la macchinetta del caffè ed il ragazzo fu felice di non averne incontrata nemmeno una, ne sopportava davvero poche ed irritabile com'era quella sera, anche quelle che gli erano più simpatiche sarebbero finite sulla sua lista nera. Il ragazzo fece un simil sorriso osservando che la camera dal quale proveniva quel fastidioso suono era la stanza 104 nonché quella che visitava di più, per un motivo o per un altro. Entrò, sistemando la sua chiave elettronica vicino l'interruttore della luce ed altri pulsanti, per far smettere quell'odioso suono e sorrise alla signora Fassbender, aveva preso quella vecchietta davvero a cuore. Era stato assegnato al reparto ortopedia da almeno quattro mesi, ma tutto era diventato più leggero da quando Claire era arrivata, quasi un mese e mezzo prima. Nonostante i suoi 82 anni, i suoi due interventi all'anca ed un impianto al ginocchio che l'avrebbe costretta a restare in assoluto riposo per almeno sei mesi, la donna era arzilla e senza peli sulla lingua, sempre con un aneddoto proveniente dalla sua adolescenza quando era una, citando le sue stesse parole - «Bella bambolina e tutti i soldati tedeschi mi correvano dietro» - oppure qualche battuta che rendeva notevolmente meno noiose le serate del ragazzo ed in generale di tutto il personale medico, soprattutto quando la vecchietta decideva di fare qualche gita inaspettata nei meandri dell'ospedale o nel giardino esterno oppure ancora nel bar, non molto raccomandabile dopo una certa ora, poco distante dalla struttura.

«Oh Lewis, noto che hai tagliato i capelli» - non c'era verso di far imparare alla donna la corretta pronuncia del suo nome, ma era una battaglia a cui aveva rinunciato settimane addietro. Il ragazzo si passò una mano tra i capelli lisci, ora notevolmente più corti, spostando il suo ciuffo da una parte all'altra della fronte - «Hai finalmente tolto la frangia, così si vedono quei tuoi adorabili occhioni azzurri». Louis arrossì leggermente, non era abituato a rispondere ai complimenti, non ne riceveva molti in effetti ed il massimo che faceva era sussurrare un labile - «Grazie» - e puntare gli occhi in basso.

«Se solo tu togliessi quell'orribile montatura e facessi qualcosa per la tua pelle, saresti il più bello di tutto questo ospedale, anche di più del dottor Payne» - era alquanto impossibile essere più bello di lui, si ritrovò a pensare il ragazzo mentre controllava distrattamente la medicazione al ginocchio della vecchia. Liam, il dottor Payne, era stato suo collega per sette lunghi mesi, era un anno più grande di lui, il sogno erotico di infermiere e pazienti ma sfortunatamente per loro, fidanzato con quello che era il suo migliore amico dalle scuole medie: Niall. Si era innamorato del ragazzo non appena Louis li aveva presentati e come dargli torto, Liam era di bella presenza, intelligente, forse gli mancava un po' di senso dell'umorismo ma riempiva questa sua mancanza con la sua fastidiosa sicurezza, forse era per quest'ultimo motivo che Louis non era mai andato molto d'accordo con lui, nonostante Niall ed il loro lavoro. Liam aveva tutta quella fiducia che Louis non aveva, nemmeno la immaginava ed era bello, bello da far schifo e lui, beh a ventiquattro anni aveva dato a malapena un paio di baci a stampo e questo era tutto dire. Non si sentiva bello, tanto meno affascinante o anche solo un tipo. No, Louis odiava i suoi occhi di un azzurro spento, coperti da quegli occhiali neri e spessi, ancora di più, non gli piaceva la sua statura che sfiorava a malapena i centosettanta centimetri o il suo corpo esile, ma ciò che davvero odiava in lui, erano quelle cicatrici che un passato acne giovanile aveva lasciato sulle sue guance e proprio quei piccoli ma profondi segni lo rendevano terribilmente insicuro di se stesso, paranoico a tratti, poiché erano frequenti le volte in cui smetteva di parlare con qualche paziente perché convinto che stessero osservando quelle orribile cicatrici. Era terribilmente insicuro, fortunatamente non nel suo lavoro, e forse per questo motivo erano davvero poche le volte in cui prendeva parte a feste o a semplice uscite dove non erano compresi i soliti quattro amici. Stava bene nel suo mondo fatto di enormi tomi di anatomia, programmi scientifici, fumetti, tornei di FIFA e musica rock. Non chiedeva nulla di più perché aveva imparato ad accontentarsi delle piccole cose da lui costruite, a farsi bastare quelle. Aveva Niall e soprattutto aveva la sua sudata ed amata laurea in medicina, appesa nel suo piccolo appartamento nella periferia di Londra e gli andava bene così.

«Lewis mi stai ascoltando, ho chiesto se puoi alzarmi questo maledetto letto e poi accendermi quell'odioso affare lì!» - la vecchia indicò la televisione affissa all'unica parete vuota della stanza, il ragazzo sistemò al meglio la donna, prendendosi anche qualche insulto dalla signora Fassbender, non era certo di grande classe. Ma in fin dei conti anche quello faceva parte del suo lavoro, insulti compresi, quindi lasciò correre, controllò un'ultima volta il ginocchio e l'anca della donna e prima di uscire accese la televisione sintonizzandola sul canale musicale che la donna aveva richiesto. Lasciò la stanza augurandole una buonanotte e con sottofondo una canzone a lui familiare si incamminò verso il corridoio sorridendo.

Come aveva fatto a non pensarci prima?

«Nì so cosa potresti regalare a Liam»

***

Harry Styles era sulle vette delle classifiche da ormai quarantadue settimane, il suo ultimo album aveva incassato nove dischi di platino solo in Inghilterra, due film che parlavano della sua vita e le sue canzoni erano le più passate in radio. Indifferentemente dall'Europa all'Asia, Harry Styles era un vero e proprio fenomeno mediatico oltre che musicale. Non c'era giorno in cui qualche giornale non riportasse una sua notizia, vera o falsa che fosse, secondo questi era una delle persone più influenti in Inghilterra e non solo ed ogni anno finiva nella classifica dei sex-symbol. A soli 23 anni aveva tutto: fama, successo, soldi, donne e uomini che cadevano ai suoi piedi, eppure a tutto questo, lui non si era mai abituato. La sua fama, come piaceva dire a lui, era stato frutto di uno strano scherzo del destino, un amabile cliché ma questo gli era valso tre Grammys e più di quaranta milioni di copie vendute. Non era questa la vita che si aspettava, nemmeno nel più bello dei suoi sogni eppure il nome su quei giornali era il suo, quelle canzoni erano le sue, scritte da lui, era ancora se stesso nonostante fossero passati ormai otto anni dal suo singolo di debutto. Quel singolo scritto nella sua cameretta a sedici anni che era diventato presto una hit mondiale. Se solo avesse immaginato che accompagnando il suo migliore amico dell'epoca, Jeff, ad un provino per un'emittente televisiva locale, avrebbe incontrato quello che qualche mese dopo sarebbe diventato il suo produttore discografico. Aveva realizzato il suo piccolo sogno diventato un'immensa realtà e nonostante fossero passati così tanti anni, nessuno ancora si era stancato di parlare di Harry Styles. C'era sempre un nuovo motivo per parlare di lui: pettegolezzi, amori, canzoni, collaborazioni. Un nuovo taglio di capelli, sì perché Harry Styles finiva sulle copertine dei giornali anche per qualche centimetro di capelli tagliati e tutto questo aveva iniziato a pesare già da un paio di anni. Il cantante continuava a chiedersi perché tutto quello stesse succedendo a lui. In alcuni giorni si sentiva estremamente fortunato, mentre in altri, proprio come quel giorno di fine agosto, si sentiva solo sotto pressione e finiva per prendersela con il suo migliore amico, l'unica cosa effettivamente buona che quella fama gli avesse donato.

«Sei sul Daily News, ancora» - disse Ed, poggiando la sigaretta appena accesa nel posacenere ed iniziando a leggere quell'articolo di giornale che alle orecchie dei due ragazzi provocò solo fastidio - «Harry Styles con una nuova fiamma? Il celebre cantante è stato avvistato la sera del ventotto agosto con una sconosciuta biondina. I titolari del bar ci confermano che la star si è trattenuto a bere qualcosa con la ragazza e gli atteggiamenti tra i due fossero davvero intimi» - il ragazzo dai capelli rossi scansò per un soffio il telefono che Harry aveva appena lanciato e cercò di rassicurarlo con qualche stupida battuta, come al suo solito, ma quel giorno era partito male e sarebbe finito anche peggio.

«Cristo Santo, sconosciuta biondina? È mia sorella!» - urlò Harry, passandosi una mano tra i capelli ricci come per ravvivarli - «Andiamo a bere qualcosa?» - Ed si rilassò sul grande divano in pelle bianca presente a casa dell'amico, sapeva bene quali erano gli intenti del cantante e non lo avrebbe fermato perché ultimamente quello era diventato l'unico modo per far rilassare Harry, nonostante questo comprendesse una grande quantità d'alcool ed una caterva di problemi la mattina successiva.

«Potremmo chiamare anche Sam? So che è da queste parti» - continuò il pel di carota, vedendo Harry attento a prepararsi davanti lo specchio.

«Mi stupirebbe sapere il contrario, devi raccontarmi qualcosa Sheeran?»

***

@Harry_Styles
Vorrei essere Harry Potter ed avere il mantello dell'invisibilità, così da non essere giudicato ancora da voi ed essere invisibile a tutti.
28-08-2015 - 03:17

@Louis_Tommo23
Non c'è niente di bello nell'essere invisibile agli occhi di tutti @Harry_Styles.
28-08-2015 - 03:17

@Harry_Styles
@Louis_Tommo23 Non sai che vuol dire essere me ed essere circondato solo da gente che vuole approfittarsi del mio nome.
28-08-2015 - 03:18

@Louis_Tommo23
@Harry_Styles e tu non sai cosa vuol dire non contare per nessuno !!
28-08-2015 - 03:19

@Harry_Styles
@Louis_Tommo23 Perché forse sei tu che non vali niente?
28-08-2015 - 03:19

@Louis_Tommo23
In bocca a lupo per la ricerca del tuo mantello, spero che ti sia utile @Harry_Styles.
28-08-2015 - 03:19

 

-ANGOLINO DI G:

Ho voluto provare qualcosa di nuovo e spero di riuscirci. Non voglio dirvi nulla sulla storia, lo scoprirete passo dopo passo, in questo piccolo spazio voglio solo ringraziare due persone.

Questa storia è completamente, totalmente e altrecosemente dedicata a Giulia e Maura. È grazie a loro due se questa storia ha preso forma e questo piccolo spazio è per dirvi che ve ne sono grata, grazie per avermi supportata e sopportata. Questa è vostra e del gruppo.

Grazie.

Un abbraccio, G.

  
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