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Autore: Arvati77    02/12/2016    3 recensioni
...Brancolo nell'oscurità che mi inghiotte. Mi sento confuso, stordito. Non so dove sono. Mi sembra di impazzire... Poi, d'un tratto, le luci si accendono. Mi trovo al centro della pista di pattinaggio. Il pubblico applaude e grida il mio nome. Mi acclamano entusiasti. Ma tra tanti volti, non vedo il tuo. Tra tanti occhi che mi osservano, i tuoi non ci sono. Dove sei? Dove sei?!...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti di noi'
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I believe in you

 

 

 

Brancolo nell'oscurità che mi inghiotte. Mi sento confuso, stordito. Non so dove sono. Mi sembra di impazzire... Poi, d'un tratto, le luci si accendono. Mi trovo al centro della pista di pattinaggio. Il pubblico applaude e grida il mio nome. Mi acclamano entusiasti. Ma tra tanti volti, non vedo il tuo. Tra tanti occhi che mi osservano, i tuoi non ci sono. Dove sei? Dove sei?!
...Victor...
Ti cerco con lo sguardo. Un'angosciante ansia mi pervade togliendomi il fiato. Rinuncerei a tutti questi applausi pur di incontrare il tuo sorriso caldo e rassicurante. Non mi interessano medaglie e gloria se non posso condividerle con te. Nessuna vittoria potrà mai essere tale se non sarai al mio fianco.
...Victor...
Dove sei? Perchè non sei qui con me? Sento le lacrime salirmi agli occhi. Crollo in ginocchio sulla pista, le mani sulla superficie ghiacciata, gelida come il mio cuore in questo momento. Non riesco a respirare. Mi sembra di soffocare. Sto sprofondando nel nulla, e stavolta non c'è la tua mano tesa verso di me pronta a salvarmi...

 

 

Mi sveglio di soprassalto. Il respiro affannato. La fronte imperlata di sudore. Sento qualcosa scorrere lungo la mia guancia. Mi sfioro il viso con le dita... Sto piangendo. Nel buio allungo un braccio ed accendo la piccola abat jour accanto al letto. Mi guardo intorno con il cuore in gola. E' stato solo un brutto sogno. Faccio alcuni profondi respiri cercando di calmarmi e di riprendere contatto con la realtà. Non so nemmeno che ora sia. Mi sono addormentato presto. Mi asciugo gli occhi con il dorso della mano.

Stupido! Sei uno stupido, Yuri...
Mi rimprovero... Sì, sono veramente uno stupido. Che cosa mi è preso?!
Qualcuno bussa alla mia porta. La tua voce mi raggiunge come una dolce brezza di primavera, un balsamo in grado di sanare ogni mia sofferenza, ogni dubbio, ogni insicurezza. Mi chiedi il permesso di entrare ed io ti invito a farlo.
...Victor...
Sorridendo ti avvicini, camminando con la tua innata eleganza nella stanza rischiarata appena da una luce calda e soffusa. Ricambio il tuo sorriso. Ti siedi accanto a me. Non so perchè sei qui, ma ne sono talmente felice che non mi interessa ricevere spiegazioni.
"Qualcosa non va?" mi domandi, avvicinando il tuo viso al mio.
Come fai a saperlo? Mi viene il dubbio di aver gridato nel sonno, mentre ero in preda a quell'incubo, e magari tu mi hai sentito e ti sei preoccupato...
"Scusa, non volevo svegliarti." ti dico, rammaricato, chinando la testa.
Accenni una lieve risata, coprendoti la bocca con una mano e socchiudendo gli occhi.
"Non mi hai svegliato." mi confessi, tornando a posare il tuo magnetico sguardo su di me.
Sento un intenso calore invadere il mio corpo infiammando il mio volto, ma non distolgo gli occhi dai tuoi.
"Dimmi, è successo qualcosa?" insisti con struggente dolcezza, accarezzandomi i capelli e posando la tua fronte sulla mia.
"Ho avuto una strana sensazione, poco fa." mi riveli "E ho pensato che avessi bisogno di me.".
Il cuore comincia a battermi all'impazzata nel petto.
"E' stato soltanto... un brutto sogno..." balbetto incerto, perdendomi nelle tue iridi azzurre.
"Sarà un po' di agitazione per la prossima gara." ipotizzi con la tua solita sicurezza.
No, non è così! Come faccio a dirtelo?! Stavolta il pattinaggio non c'entra.
...Victor, perchè non capisci?...
Guardami! Guarda la mia anima. Guardami e lascia che i miei sentimenti ti raggiungano. Non so se stai facendo finta di niente o se davvero non riesci a capire...
Io ho solo paura...
...paura...
...paura di perderti. Paura di vederti uscire da un momento all'altro dalla mia vita. Guardami, e leggi nei miei occhi tutto quello che non riesco a dirti.
In silenzio continui ad osservarmi, con un'espressione indecifrabile che mi confonde. Accenni un lieve sorriso. Il tuo respiro a lambire la mia pelle.
...Sei così vicino...
Siamo così vicini. Le tue labbra si posano sulle mie e la tua lingua si fa delicatamente largo tra di esse. Ti lascio fare, sorpreso ed incredulo per ciò che sta accadendo. La verità è che ho desiderato che accadesse fin dal momento in cui sei entrato in questa stanza. Il tuo bacio diviene via via più audace ed intenso, ed io lo ricambio, avvolgendoti con le braccia e stringendomi a te.
Allora, avevi capito...
Avevi capito tutto. Avevi già letto ogni cosa nel mio cuore. E questa ne è la dimostrazione. Vorrei credere che tra noi potrà essere così per sempre. Che nulla potrà separarci. Che saremo compagni sulla pista di pattinaggio, e non solo. Ma non posso trovare tutte le risposte ora. Le troveremo insieme, giorno dopo giorno. Ed abbandonando in un angolo incubi e paure mi abbandono a questo momento soltanto nostro, senza chiedermi se sia giusto o sbagliato. Questi siamo noi, e tanto mi basta, per credere in te, in ciò che siamo e che saremo...

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Mitsuro Kubo, Sayo Yamamoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

   
 
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