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Pacchetto scelto: 7) Coppia: Remus Lupin/Lily Evans. Indicazione: mancano pochi mesi alla fine del loro settimo anno. Lily e James hanno litigato a causa di Sirius. Remus, indignato a causa del comportamento infantile dell’amico, raggiunge la Evans, che è ferita, furiosa e più bella che mai.
NdA: chiaramente ho scritto qualcosa di diverso da pacchetto, e me ne sono accorta dopo essermi svenata per fa entrare la storia nelle cinquecento parole – che cosa meravigliosa. Ora, dal momento che è una flash, lo spazio è poco e le informazione sono tante, direi di sorvolare sul perché Lily e James hanno litigato per Sirius (cosa a cui si accenna brevemente, tbh) e di partire dal presupposto che Remus è innamorato di Lily e che questa sia particolarmente debole/suscettibile/sensibile. Come al solito potrei aver esagerato con il “tema” che ho associato alla flash – ma credo di essermi contenuta rispetto a certi esperimenti passati. Inoltre, vorrei far notare che essendo, come da pacchetto, la fine del settimo anno, il rapporto tra James e Lily, per quanto in seguito sarà stato saldo e blablabla, potrebbe ancora non essere in grado di reggere la prova del fuoco – e poi, diciamocelo chiaramente, non sono una grande fan della coppia, per cui sì, rapporto molto fragile e impossibile da far decollare (con i dovuti accenni James/Sirius e Remus/Sirius perché sì). Si ignori, per quanto sia possibile, quella sottospecie di scena lime che fa molto detto/non detto ma che, a rigor di cronaca, c’è – mi sto rendendo conto di aver trattato superficialmente l’intera narrazione e comincio  a sentire odio profondo per le flash. E spero di aver detto tutto, così non devo scrivere note anche alla fine della storia.
Buona lettura,
Fede ♥

 
Rovine
 

«Lasciala andare, Ramoso. Quella ragazza sarà la nostra rovina.»

 
Se qualcuno gliel’avesse chiesto, avrebbe detto che Sirius, sarebbe stato indubbiamente la rovina di James e Lily – non sarebbe potuto essere altrimenti, considerando l’ascendente che aveva sull’amico. Infatti Ramoso era rimasto seduto al suo fianco, fissando incerto il punto dov’era scomparsa Lily. Non poteva sopportarlo – quando si alzò di scatto e Codaliscia gli chiese: «Dove vai?», finse di non aver sentito.
 

*

 
Trovarla non fu difficile: si era infilata nel corridoio più vicino all’ingresso e chiunque  poteva sentirla singhiozzare. Sedette accanto a lei, scivolando lungo il muro fino a raggiungere il pavimento freddo. Lily alzò appena lo sguardo, speranzosa che James l’avesse seguita, non nascondendo la delusione abbastanza in fretta – scosse la testa, forse provando ad ignorare quel pensiero.
«Andrà sempre così? Quando Sirius vorrà tormentarmi, dovrò sopportarlo perché “Lily, cara, stava solo scherzando”? James sceglierà sempre lui?»
Aprì la bocca, cercando parole che smentissero ciò che aveva detto, ma non ci riuscì – sarebbe davvero stata la verità? Avrebbe potuto dirle, con certezza, che un giorno James avrebbe scelto lei?
Approfittando del suo silenzio, la ragazza cominciò a sfogarsi – gli raccontò di quanto fosse doloroso, rappresentare la seconda scelta per il suo ragazzo; di quanto facesse male, voltare lo sguardo ogni volta che Severus la vedeva con lui. Frequentare James l’aveva cambiata, realizzò a un certo punto. «Forse sono solo rovine di quella che ero prima – forse è tutto una grande rovina: il mio rapporto con Severus, quello con James. Nulla è come avrei voluto, come avrebbe dovuto essere.»
Sentiva di spaccarsi in mille pezzi, sotto il peso delle sue parole – e in fondo era già un po’ andato in rovina, sotto il peso delle rinunce fatte, sotto tutti quei sentimenti che aveva soffocato per non distruggere quell’amicizia a cui teneva più di ogni cosa. Eppure, a cosa aveva condotto il suo sacrificio? Rimpianto, rimorso, pentimento – rovine da cui non sarebbe mai uscito.
Preso dalle sue riflessioni, non aveva notato l’improvviso silenzio della ragazza, che adesso lo guardava come se avesse compresso qualcosa di estremamente importante. «Tu,» soffiò ad un centimetro dal suo viso, «non hai scelto Sirius.»
Fu un istante – un istante meraviglioso. Non si concesse nemmeno il tempo di baciarla a lungo –  come desiderava –, la prese per mano e la trascinò nell’aula più vicina. Maledì se stesso, e James, e Sirius, e le sue rovine, mentre la spogliava e si lasciava spogliare – mentre stringeva a sé quella carne cedevole con troppa forza, ma ancora non abbastanza. La consapevolezza, offuscata dalla brama cieca, lo colpì brutalmente quando l’ultimo dei loro ansiti fu spento.
 

*

 
Quando tornò al dormitorio, cercando qualcosa tra le rovine che era diventato, trovò Felpato sveglio, ad aspettarlo – e dovette scoprire quel qualcosa, una colpevolezza bestiale, e dovette leggere altrettanto sul volto di Lily, che correndo nella sua stanza non si soffermò che per un instante. Sirius lo guardò come se nemmeno lo riconoscesse, come se avesse tradito lui e non James, o se stesso – lo guardò come se oltre le rovine non fosse rimasto nulla.