Storie di niente
(110 parole)
Kreacher
osservava sempre tutto con i suoi piccoli occhi maledetti e poi
riferiva tutto alla sua padrona, stando ben
attento a non farsi udire da nessuno degli abitanti di Grimmauld Place
12.
Parlava di sguardi tra la polvere, gesti non compiuti, sorrisi incerti e parlava di parole, tante parole sussurrate nell’oscurità di quella casa – parlava di niente di reale.
Ogni volta che Kreacher concludeva il suo racconto, la sua padrona cominciava ad urlare.
La donna non gridava per lo sdegno destato dalle lunghe descrizioni che l’elfo le faceva di semplici attimi, ma per la conclusione dei suoi racconti, sempre uguale.
– Ed è una Mezzosangue, padrona. Una piccola e sporca Mezzosangue. –
Una cosa piccolissima con accenni Sirius/Herm, assolutamente senza pretese.
Parlava di sguardi tra la polvere, gesti non compiuti, sorrisi incerti e parlava di parole, tante parole sussurrate nell’oscurità di quella casa – parlava di niente di reale.
Ogni volta che Kreacher concludeva il suo racconto, la sua padrona cominciava ad urlare.
La donna non gridava per lo sdegno destato dalle lunghe descrizioni che l’elfo le faceva di semplici attimi, ma per la conclusione dei suoi racconti, sempre uguale.
– Ed è una Mezzosangue, padrona. Una piccola e sporca Mezzosangue. –
Fine
Una cosa piccolissima con accenni Sirius/Herm, assolutamente senza pretese.
A Chiara
e a Gaia perché è
tutta colpa delle loro storie.
(In particolare a Chiara: Auguri in ritardo, tesoro. <3)
(In particolare a Chiara: Auguri in ritardo, tesoro. <3)