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Autore: flur    04/12/2016    0 recensioni
La storia di due ragazzi, Alessia e Saul, alla scoperta dell'amore sulla riva di un lago. Ancora non sanno cosa sia il forte sentimento che provano ma non sono disposti a rinunciarci.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Non se questo è amore ma non importa
‘’Coraggio Ale l’acqua è fantastica!’’
‘’Okay magari bagno un po’ i piedi’’
‘’Sei senza speranze!’’ Ignorai la sua risata mentre mi sedevo sulla sponda del lago con i piedi immersi in acqua. Era un po’ fredda ma di sicuro fantastica. Si avvicinò a me e mi afferrò le caviglie cominciando a disegnarvi dei cerchietti sopra.
‘’Coraggio Ale non è bellissima?’’
‘’Si ma…’’ le mie proteste erano sempre più deboli e sapevo che alla fine l’avrei fatto il bagno con lui.
‘’Coraggio metti la mia maglia e muoviti’’ Sorrisi
‘’Non mi guardare’’
‘’No’’
‘’Ti devi girare per non guardarmi’’
‘’Nah’’ Risi e lui si girò. Cercai di spogliarmi il più in fretta possibile e infilai subito la sua maglietta.
‘’Hai finito?’’
‘’Si’’ Si girò verso di me squadrandomi da capo a piedi e la sua maglietta che arrivava a coprire poco più di metà coscia non aiutava. Cercavo di nascondere il mio imbarazzo camminando verso la riva ma sentivo il suo sguardo sulla pelle quasi fosse fuoco. 
‘’Ti ho già detto che non sono una gran nuotatrice?’’
‘’Nel senso che poi entri in acqua e sei una nuotatrice olimpica?’’
‘’No nel senso che sto a galla e faccio qualche bracciata.’’
‘’Okay tranquilla ti prendo io’’ Mi sedetti sulla riva e lui mi afferrò per i fianchi aiutandomi ad entrare in acqua. Era molto più fredda di quanto sembrasse ma non ci pensavo dal momento che la maglietta era bianca e io avevo un reggiseno nero. Quando vidi il suo sguardo accarezzare tutto il mio corpo cercai di coprirmi premendomi contro di lui e facendolo irrigidire.
‘’Se stai cercando di nascondere le tue… grazie… premersi contro il petto di un uomo non è esattamente la scelta migliore’’ Arrossì all’istante e mi allontanai.
‘’Se tu non fossi un pervertito io non avrei bisogno di nascondermi’’ alzai il mento con aria orgogliosa per la mia risposta
‘’Oh ma insomma se fossi un pervertito non mi sarei limitato a guardare’’ disse alzando gli occhi al cielo. Sbuffai e dopo avergli dato uno schiaffetto sulla spalla, okay lo ammetto ho ceduto alla tentazione, mi allontanai e mi diressi verso le rocce che avevo visto prima. Mi sedetti su di esse e lo guardai nuotare verso di me.
‘’Mi piacciono le tue gambe’’ disse come se niente fosse afferrandomi le caviglie e cominciando a salire sempre di più con  le carezze.
‘’Non avevi detto che toccare è da pervertiti?’’
‘’Si bhe però tu sei mia quindi posso farlo’’
‘’Ah davvero? Da quando sono tua?’’
‘’Da quando hai accettato di venire qui con me’’
‘’Non sapevo di aver firmato un contratto. Fa tanto 50 sfumature di grigio’’
‘’Se vuoi possiamo fare anche quello’’ alzò le spalle e in contempo inarcò un sopracciglio. Scoppia a ridere e lui si unì a me. Le sue mani continuavano a muoversi sulle mie gambe lasciando scie di fuoco ovunque passassero e facendomi ringraziare il cielo per essermi depilata quella mattina. Quando superò il ginocchio gli feci segno di no con la testa e lui fece il labbruccio, ma comunque rispettò la mia scelta. Non volevo arrivare vergine al matrimonio né pretendevo niente di particolare, ma era la nostra prima uscita e non ero ancora sicura di cosa sarebbe successo una volta tornati a casa. Dopo aver smesso di accarezzarmi si sedette vicino a me e mi circondò le spalle con un braccio facendomi avvicinare al suo petto. Lo abbracciai e lui affondò il viso tra i miei capelli posandomi l’altra mano sulla vita. Sarei rimasta così per sempre, potevo sentire i battiti del suo cuore e sapere che stava battendo veloce come il mio mi faceva piacere. Quando però cominciò a tirar vento rabbrividì e lui se accorse perché sciolse l’abbraccio e mi prese il mento tra le dita facendomi alzare il viso verso di lui.
‘’Forse dovremmo uscire…’’
‘’Si forse è meglio’’
Una volta arrivati a riva tirò fuori dal misterioso cestino 3 coperte. Una me la mise sulle spalle e, dopo avermi  sorriso e scompigliato i capelli, ne stese una a terra e una se la prese lui.
‘’Comincio a pensare che il bagno nel lago non fosse poi così improvvisato’’
‘’Si bhe diciamo che c’era l’intenzione e quindi per precauzione…’’
‘’Farò finta di crederti’’
‘’Oh andiamo ammetti di esserti divertita molto di più con me oggi che con David ieri?’’  si sedette sulla coperta e io mi sistemai accanto a lui.
‘’Che centra David adesso?’’
‘’Lo prendo per un si?’’ Lo guardai, con i  capelli sgocciolanti che gli coprivano gli occhi e un sorriso che era sia dolce che provocatorio. Ieri David mi aveva portata in pizzeria e poi eravamo andati al cinema. Certo ero stata bene ma con Saul oggi era stato magico. Avevo improvvisato e mi ero lasciata andare, sapevo che con lui sarei stata al sicuro e sapevo anche che aveva ragione. Mi ero divertita molto di più con lui.  Ma non glielo avrei detto e mi limitai ad alzare le spalle.  Il mio sorriso però lasciava chiaramente intendere la risposta. Sorrise e aprì la sua coperta come un chiaro invito. Mi sedetti tra le sue gambe e lui mi abbracciò circondandomi anche con la coperta. Per tutta riposta lo abbracciai anch’io e lasciai che il suo corpo aderisse al mio quando lo circondai con la mia coperta. Sorrise e tirò fuori dal cesto due panini con cotto e sottilette. Scoppiai a ridere.
‘’Wow molto improvvisato!’’
‘’Ei mi sono impegnato’’
‘’Oh si lo vedo’’ Sorrise soddisfatto quando iniziai a mangiare e quando finimmo era ormai buio. Non ci eravamo resi conto dello scorrere del tempo tra chiacchiere e palline di carta fatte con i fazzoletti. Eravamo ancora abbracciati.
‘’Sono stata bene oggi’’
‘’Potremmo rifarlo’’
‘’Così non studieremo più e il prof dirà che ho una cattiva influenza su di te’’
‘’Ma per favore! Tu una cattiva influenza? Su di me?! Caso mai il contrario!’’
‘’Maschilista’’ Rise. Mi guardò negli occhi e prese ad avvicinare il viso al mio fino a quando i nostri nasi non si sfiorarono.
‘’Cosa mi hai fatto Ale? Quando sono con te è come se tutto il resto sparisse, mi basta che tu sia felice per esserlo anch’io. Non voglio altro che stare con te’’
‘’Bhe se devo essere sincera mi piace che tu voglia stare solo con me’’
‘’Non so se questo è amore ma so che non posso vivere senza di te e so che hai paura e che non ti fidi facilmente delle persone. Ma io ti chiedo solo una possibilità. Prometto che non ti deluderò.’’
Sorrisi.
E poggiai le labbra sulle sue.
Fu una bacio caldo, le nostre lingue si sfioravano e le mie mani corsero fra i suoi capelli. Saul mi accarezzò il viso con una mano e con l’altra mi avvicinò di più a se fino a farmi sedere a cavalcioni su di lui. Quando sentì qualcosa di duro sotto di me risi fra le sue labbra e lui si allontanò da me guardandomi con una dolcezza infinita.
‘’Bhe sono pur sempre un uomo’’
E risi più forte.

Spazio autrice:
E siamo arrivati all’ultimo capitolo :(  Mi dispiace mi ero affezionata a questi personaggi nonostante la storia sia abbastanza breve.  Spero vi sia piaciuta come a me è piaciuto scriverla. Fatemi sapere con una recensione se la storia vi è piaciuta. Ringrazio tutti coloro che la hanno letta e spero che vi abbia fatto estraniare per un po’ dalla realtà
Alla prossima, Baci Flur
 
  
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