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Autore: Arvati77    04/12/2016    3 recensioni
...esiste un labile confine che più volte abbiamo sfiorato, senza mai varcarlo. Ti rendi conto che se lo oltrepassiamo, non potremmo mai più tornare indietro? E' questo che vuoi?...
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Frammenti di noi'
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Beyond the border

 

Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima,
del mio cuore una dimora per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
(Khalil Gibran)

 

 

 

Ti guardo pattinare danzando agile e sensuale sul ghiaccio. Ti stai allenando duramente in quest'ultimo periodo, ed io sono fiero di te. Con un certo orgoglio mi dico che è anche per merito mio se hai ritrovato la voglia e l'entusiasmo di fare ciò che ami. Credo che in te ci sia qualcosa di speciale, Yuri. Tu non ti muovi seguendo le note, ma sono i tuoi stessi movimenti a generarle. C'è una musica segreta dentro di te che io desidero far uscire, per poterla mostrare al mondo intero... Poi, per un attimo, rifletto, ed un'improvvisa inquietudine si fa largo in me. Penso ai tanti occhi che ti hanno visto e che ti ammireranno in futuro. Penso a tutti coloro che proveranno ad avvicinarti, per ammirazione, o solo per sfruttare la tua fama. Penso che potrei essere obbligato a dividerti con altri, e ciò mi mette a disagio.
Sono geloso...
Stupidamente geloso di te. E mi ritrovo a pormi domande che io stesso riconosco assurde, ma alle quali non riesco a sottrarmi. Per chi danzi davvero quando con eleganza e grinta fai tua la pista di pattinaggio? Per chi sono i tuoi sguardi? A chi rivolgi i tuoi pensieri ed il tuo cuore?
...Yuri...
Sorrido e chiudo gli occhi, chinando la testa e passandomi una mano tra i capelli. Non è da me smarrirmi in simili ragionamenti. Non sono mai stato una persona insicura. Qualsiasi dubbio l'ho sempre stroncato sul nascere. Anche quando ho iniziato ad allenarti, pur sapendo di non aver mai ricoperto un simile ruolo, mi sono fin da subito mostrato sicuro e determinato, perché altrimenti come avresti potuto fidarti di me?
Eppure...
Eppure tu in me hai scorto qualcosa di più. Non soltanto il Victor forte e orgoglioso. In qualche modo, tu hai visto il mio lato più fragile, quello che ho sempre nascosto a tutti. Come quando, quel giorno, prima di scendere in pista alla Coppa di Cina, mi hai posato una mano sulla testa... Ho avuto l'impressione che mi stessi confortando, come un attimo prima io avevo confortato te.
Finisci la tua coreografia e ti fermi in mezzo alla pista, puntando gli occhi su di me. Forse stai aspettando un mio segno di consenso. Annuisco appena con la testa, accennando un sorriso. Mi corri incontro, ed io non riesco a distogliere il mio sguardo da te. Mi porto all'ingresso della pista ed apro le braccia per accoglierti tra di esse.
E' così bello abbracciarti, Yuri...
Per un fuggevole istante, mi smarrisco nelle mie fantasie. Immagino noi due, i nostri corpi nudi stretti l'uno all'altro. Immagino come sarebbe... se succedesse.
Ti scosti leggermente da me e mi fissi stranito, quasi avessi capito.
Con un dito disegno il contorno delle tue labbra. Tu arrossisci.
Avrei voglia di baciarti...
Scuoto la testa ed indietreggio di un passo, ridendo di me e del mio insensato fantasticare. Non so nemmeno cosa provi tu per me. Mi riscopro insicuro come non lo sono mai stato in vita mia. Mi ricompongo e ti sprono a ripetere la coreografia aggiungendo alcuni elementi. Tu mi ascolti attentamente, ma il tuo sguardo indugia su di me come se volessi leggermi nell'anima. Ed io ho quasi timore che tu ci riesca... Annuisci. Mi sorridi. Infine ti avvii al centro della pista. Poi, di punto in bianco, ti fermi. Ti volti verso di me. E torni suoi tuoi passi. Lasci la superficie ghiacciata per raggiungermi e di nuovo mi abbracci. Ma c'è qualcosa di diverso nel tuo abbraccio. Ti stringo un po' più forte, senza rendermene conto. Cosa mi vuoi dire, con questo tuo gesto?
Yuri, esiste un labile confine che più volte abbiamo sfiorato, senza mai varcarlo. Ti rendi conto che se lo oltrepassiamo, non potremmo mai più tornare indietro? E' questo che vuoi?
...E' questo che vuoi?...
Prendo il tuo viso tra le mani. I tuoi profondi occhi castani si spalancano su di me. In essi leggo un tacito invito. Sei il solo in grado di farmi vacillare in questo modo. Non resisto e ti bacio. Conquisto la tua bocca con ardore, tenendoti stretto a me. Le tue mani si aggrappano al mio maglione, mentre ricambi il mio bacio con lo stesso trasporto, lo stesso desiderio. Le nostre labbra non si separano, come se allontanandoci temessimo entrambi di perdere le emozioni di questo momento. Ma ora che ci siamo trovati, Yuri, non ci perderemo mai. Te lo prometto.
E' una promessa...
Continuiamo a baciarci, assaporando l'uno la bocca dell'altro, finchè anche le nostre mani non iniziano a cercare un contatto più intimo... Dobbiamo fermarci. Questi non sono né il luogo né il momento per lasciarci andare così. Lo vorrei, ma ora non è possibile... Mi scosto dalle tue labbra. Poso una mano sulla tua guancia arrossata. Sorrido. E tu mi sorridi.
Hai capito.
Verrà il momento in cui non dovremo porre un freno alle nostre emozioni ed ai nostri gesti. Verrà il momento in cui i nostri corpi danzeranno all'unisono, con la stessa armonia di quando pattiniamo sul ghiaccio. Verrà questo momento, e forse non dovremo aspettare poi molto. Ma non è né qui né adesso.
Indugi un istante prima di tornare in mezzo alla pista. Mi guardi, in attesa di un mio cenno. Ti strizzo un occhio sorridendoti, e tu, con una incontenibile gioia dipinta in volto, riprendi a pattinare... per me...
Yuri, esisteva un confine che non avevamo mai varcato, fino ad ora. Ma quel confine non esiste più, e d'ora in poi, ciò che saremo, lo decideremo soltanto noi... insieme...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questi personaggi non mi appartengono ma sono di proprietà di Mitsurō Kubo, Sayo Yamamoto. Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro.

   
 
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